Ricorsi Celesti                                                                                                     

Lamezia Terme, Catanzaro – di Pasquale Leone e Sergio Basile – Ottobre è il mese del Santo Rosario, un tempo propizio per tornare ad occuparci dello spirito e del nostro rapporto personale con Dio, in un frangente storico di caos totale e rivoluzioni uniche nella storia. Davvero interessante (e desta meraviglia come ancora molti “storici” di "prima linea" non l’abbiano evidenziato) è il legame fra gli avvenimenti più significativi che hanno caratterizzato l’ultima metà del secolo scorso (ed in modo tutto particolare l’ultimo quarto di detto secolo) e le ricorrenze che solo la Chiesa Cattolica si degna di celebrare con grande solennità come il Natale, la Pasqua, l’Immacolata, ecc.. In particolare una data sembra riflettere questa realtà: il 13 Maggio, giorno dell'apparizione della Madonna a Fatima: probabilmente l'apparizione mariana più importante, stando ai contenuti del messaggio.

 Nel segno del rosario e di Maria – La via di Giacinto Auriti                     

Il rosario e la devozione alla Vergine Maria, sotto quest'ottica, hanno rivestito – e rivestono – un ruolo centrale che è bene ricordare, per aiutare a ritrovare la bussola e la speranza a quanti oggi vagano nell'ombra e nello spavento. Lo stesso percorso auritiano della lotta all'usura monetaria, cioé allo sterco di Satana – il male principale dell'ora presente che influenza tutti gli altri eventi e fenomeni nefasti: dal terrorismo internazionale alla povertà diffusa, dalle "crisi" economiche alle rivoluzioni anti-cristiane – come visto nell'articolo dello scorso 10 Ottobre, dedicato a Giacinto Auriti e al suo compleanno, prende piede nel segno della Vergine di Fatima, e in un curioso e provvidenziale intreccio di fatti particolari e date ricorrenti (vedi qui Il messaggio di Fatima e la rivoluzione monetaria di Giacinto Auriti e qui 10 Ottobre – Un compleanno davvero particolare). Ma tanti sono i segni di questa misteriosa e benefica assistenza celeste. Di seguito un paio di esempi che di certo non lasceranno indifferente il lettore.

 Austria – 1945-1955                                                                                            

Subito dopo il secondo conflitto mondiale, lo scenario internazionale non destava meno preoccupazioni rispetto a come si presentava prima che detto conflitto avesse inizio. Anzi, questo si era aggravato a seguito delle nuove armi (sperimentate dagli americani su due cittadine del Giappone) che, in un’ipotetica nuova guerra mondiale, avrebbero, in un solo istante,  cancellato milioni di esseri umani dalla faccia della terra, nonché stravolto irreparabilmente il pianeta. Sembrava, comunque, non a torto, che da un momento all’altro sarebbe venuta l’Apocalisse ma, ancora una volta il buon Dio, tramite la sua, e anche nostra,  Madre Santissima, è venuto in nostro soccorso, nonostante le nostre continue infedeltà. Di seguito porgiamo all'attenzione del lettore due casi davvero emblematici, quanto troppo frettolosamente dimenticati dalla storiografia ufficiale e dagli storici "illuminati". Come non ricordare ciò che avvenne in Austria dalla fine del secondo conflitto mondiale (1945) fino al maggio del 1955? Anche l'Austria, come la Germania, fu divisa in zone di influenza e, una di queste (precisamente la più vasta ed importante in quanto comprendeva anche la capitale Vienna) fu quella controllata militarmente dai russi. Ciò mediante una forza composta da 50mila soldati armati fino ai denti, e pronti a reprimere qualsiasi resistenza armata. La giusta ispirazione, su cosa fare in detta situazione per aiutare concretamente la sua Patria, l’ebbe un sacerdote cappuccino, padre Petrus Pavlicek (1902-1982 – vedi foto),  che appena tornato dalla prigionia proprio in Urss (quindi conosceva benne il regime comunista per averlo sperimentato sulla sua pelle) era andato in pellegrinaggio al santuario nazionale austriaco di Mariazell, dove una voce interiore gli suggerì di far pregare tutti, e tutti i giorni, il santo Rosario (1).

(1) «Pregate tutti, e tutti i giorni, il rosario e sarete salvi».

 La Crociata del Rosario                                                                                     

Animato di buona volontà, e con la speranza che prima o poi la Madonna avrebbe esaurito le sue richieste, e quelle dei suoi connazionali, ossia la fine dell’occupazione comunista e la pace al mondo, per dieci anni, ininterrottamente, attraversò in lungo e largo tutta l’Austria, invitando tutti a recitare il santo Rosario. Nacque così, ed in sintonia con quanto al Madonna aveva detto a Fatima nel 1917, la “Crociata del Rosario” che, in breve tempo, raccolse una buona fetta di popolazione, compreso lo stesso presidente della Repubblica. Improvvisamente, e nello stupore generale del mondo intero, il 13 maggio 1955 – 38° anniversario dell'apparizione di Fatima del 1917 – l’Urss decise di ritirare entro ottobre (mese che, dalla battaglia di Lepanto, la Chiesa cattolica ha dedicato al Santo Rosario), le sue truppe, e ridare all’Austria la piena indipendenza. Due giorni dopo, e precisamente domenica 15 maggio di detto anno, nel castello del Belvedere, i ministri degli esteri di Stati Uniti, Francia, Inghilterra ed Unione Sovietica, ed il ministro degli esteri austriaco Leopold Figl (2) (1902-1965), firmarono il tanto desiderato trattato internazionale di restituzione dei territori, che è passato alla storia col nome di “Trattato di Vienna”. Dopo quattro secoli dalle gesta gloriose del beato Marco d’Aviano (1631-1699), un altro figlio di San Francesco di Assisi (1183-1226), padre Petrus, aveva salvato nuovamente Vienna: gli austriaci tornarono così ad essere un popolo libero.

(2) Che aveva ricoperto anche la carica di Cancelliere dal 1945 al 1953.

 13 Maggio – Giovanni Paolo II e la mano invisibile                                     

Molto interessante anche quanto accade quel famoso 13 Maggio 1981. Con l’attentato a Giovanni Paolo II (3) (1978-2005) – mentre dalla jeep bianca salutava la folla accorsa all’udienza generale in piazza San Pietro a Roma – la data del 13 maggio entrava ancora una volta nella storia del XX secolo, dopo 64 anni dalla prima apparizione della Madonna a Fatima nel 1917. Dalle indagini compiute dai magistrati italiani è emerso che, ad ingaggiare Ali Agcà, il terrorista che quel 13 maggio del 1981 sparò al papa, sono stati i servizi segreti bulgari, per conto dell’allora Unione Sovietica, perché lo ritenevano troppo scomodo e pericoloso, per gli effetti devastanti che poteva avere il suo pontificato sull’intero blocco sovietico. Uno dei proiettili sparati dall’attentatore, ora incastonato nella corona posta sulla testa della statua della Madonna a Fatima, perforò l’addome del Santo Padre, ma non l’uccise, perché la Beata Vergine, con la sua mano invisibile, ne deviò la traiettoria. Ad avallare la tesi di un intervento del cielo, che ha voluto che egli non morisse, non è stato solo il papa, ma anche i medici del Gemelli che lo hanno operato, i quali hanno costatato l’anomalo tragitto della pallottola che, stranamente, non ha leso nessun organo vitale, nonché, la testimonianza dello stesso attentatore, incontrato dal papa in carcere il 27 dicembre del 1983, il quale durante il colloquio gli chiese stupito: «Perché non è morto? Io so di avere mirato giusto, so che il proiettile era devastante e mortale… Perché non è morto?…».

(3) Primo papa slavo della storia, eletto al soglio di Pietro il 16 ottobre 1978, sessantunesimo anniversario di un altro 16 ottobre, ed esattamente quello del 1917, quando Padre Massimiliano Kolbe, di cui egli era “figlio spirituale”, fonda la Milizia dell’Immacolata, perché aveva intuito (ed aveva intuito bene) che soltanto Lei avrebbe potuto salvare l’umanità dalla sua stessa follia. Infatti nella notte fra il 6 ed il 7 novembre (24 ed il 25 ottobre secondo il calendario ortodosso), a Pietrogrado le guardie rosse, composte da militanti comunisti armati, e militari ribelli, assaltano la sede del governo, il cosiddetto “Palazzo d’Inverno” (vedi qui Comunismo Occulto – Terza Parte) dando così inizio alla seconda fase di quella rivoluzione, profetizzata dalla Madonna a Fatima, e che passerà alla storia come Rivoluzione Bolscevica, o di Ottobre; rivoluzione che porterà i comunisti a prendere il potere in Russia: la prima fase era iniziata in febbraio, secondo il calendario tradizionale russo (marzo invece secondo quello corrente) ed aveva provocato la caduta dello zar e la nascita di un governo democratico presieduto da Kerenskiy. Padre Kolbe morirà martire nel campo di concentramento di Auschwitz.

 La verità di Agatha Christie                                                                              

Diceva comunque Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, nota come Agatha Christie (1890-1976), scrittrice britannica fra le più lette, soprattutto per i suoi romanzi gialli: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi sono una prova”. Viva Cristo Re e Maria Regina.

Risultati di ricerca il 14 agosto del 1941, vigilia della festa dell’Assunzione di Maria Santissima al cielo, per essersi offerto di morire al posto di un padre di famiglia condannato alla pena capitale. Egli verrà poi beatificato da Paolo VI (17 ottobre 1971), nonché successivamente canonizzato da Giovanni Paolo II il 10 ottobre 1982.         

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