Dalla Grande Guerra (1914) alla caduta del Muro di Berlino (1989): un’aggressione che ha cercato di seppellire il Cristianesimo

Roma, Berlino – di Pasquale Leone – Il periodo che va dal 1914 (anno in cui scoppio il primo conflitto mondiale) al 1989 (anno della caduta del Muro di Berlino, simbolo del fallimento del secondo sistematico tentativo comunista di conquista dell’Europa e del mondo, dopo le invasioni del Novecento) viene detto “secolo breve”,  e si caratterizza per le lotte (o presunte lotte, Ndr) fra le diverse ideologie che si contendevano il dominio in Europa, apparentemente in contrapposizione tra loro. Ciò che "finì" nel 1989 era iniziato duecento anni prima, in occasione della Rivoluzione del 1789, rivoluzione che gli storici pongono all’origine di una nuova epoca, quella moderna (1), nella quale l’individuo prima (con il liberalismo), e le masse poi (con il socialismo), tentarono l’emancipazione dalla religione e da una concezione del mondo (weltaschaung) influenzata da questa.

(1) Il Modernismo è il tentativo di sostituire le certezze religiose con quelle tecnico scientifiche. Questo ambizioso progetto è fallito inesorabilmente, ed ha portato, tuttavia, alla fine di tutte le certezze, sia di quelle religiose che di quelle tecnico scientifiche (post moderne), fomentando ed amplificando il caos attuale.

 La Rivoluzione Francese e l'imposizione del secolarismo                         

Con la Rivoluzione Francese inizia così un processo che tenterà di imporre con tutti i mezzi il secolarismo all’Occidente (ossia con la forza; con la legge; con la sottrazione dell'esercizio e della gestione popolare diretta del potere monetario; attraverso il convincimento e la propaganda) cuore della civiltà mondiale, come unica concezione della vita. L’odio, a volte anche mortale, contro la religione, in generale, e contro la religione rivelata da Gesù Cristo, ed incarnata dalla Chiesa Cattolica, in particolare – unica e vera Chiesa – ha fatto fra i cattolici, soprattutto nel Novecento, il maggior numero di morti che la storia della Chiesa abbia mai registrato.

 L'ombra nera delle ideologie anti-cristiane                                                  

Oltre che contro la vera Chiesa di Cristo (quella Cattolica, per intenderci) la Rivoluzione ha sferrato il suo attacco mortale anche contro la realtà, intesa come accettazione della propria creaturalità e del destino che il Creatore ci ha assegnato, che è quello di vivere in comunione con Lui, unica fonte di vita e di felicità piena. Questo sano realismo, era stato per secoli – specie durante il Medioevo –  il comune modo di sentire delle popolazioni che costituivano la Civiltà Cristiana, nonché la garanzia contro il prevaricare delle ideologie (2). Nell’Ottocento, queste, riuscirono a conquistare piccole minoranze, e anche dove detenevano il potere e governavano gli stati, non erano mai riuscite ad infettare le masse.

(2) Nell'ambito di una società organica che si rifaceva al modello aristotelico-tomista di comunità sociale, incarnato dalla "Scolastica" di San Tommaso d'Aquino ed incentrato sul bene comune e sul mutuo soccorso – Ndr

 Cabalizzazione e giudaizzazione della civiltà occidentale                          

Un colpo fondamentale fu inferto dal processo di cabalizzazione della cultura occidentale, del quale abbiamo parlato a fondo (vedi qui Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – Prima Parte – Le Origini, qui L’opera rinascimentale dei cabalisti, qui Cabalizzazione dell’ebraismo e inconciliabilità con la Torah, qui Contraddizioni cabalistiche e Verità bibliche, qui Attacco alla Genesi e divine alterazioni, qui Gnosticismo, idolatria del nulla e ateismo pratico e qui La Bibbia Satanica del Nuovo Ordine Mondiale e i suoi comandamenti) e che sfociò nella stesssa Rivoluzione Giudaico-Protestante: fulcro dell'attuale deriva imperialista del Commonwealth (vedi qui Nuovo Ordine Mondiale – Sinarchia satanica che si vince con le armi dello Spirito qui Conoscere il Nuovo Ordine Mondiale – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 1 e qui Conoscere il Nuovo Ordine Mondiale – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 2).

 Odio ideologico – Il "contributo" della Prima Guerra Mondiale              

L’opportunità di estendere l’odio ideologico (di classe, di razza, o di nazione, ecc.) dalle minoranze alle masse, odio ideologico che diede vita ai partiti di massa, la offri, tuttavia (sistematicamente) la Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra, come venne chiamata. In questo contesto la Chiesa Cattolica, che aveva insegnato (e che ancora insegna) nonché custodito quel sano realismo che aveva caratterizzato le società precedenti la Rivoluzione del 1789, divenne il primo bersaglio dell’odio delle diverse ideologie (nazional socialiste, comuniste e laiciste) impegnate fra loro in un duello mortale: ognuna contro le altre – almeno apparentemente – e tutte assieme contro la Chiesa di Cristo.

 Genesi e fine unico degli attori ideologici del "Secolo Breve"                   

Sarà proprio nel “secolo breve”, quello appena trascorso (e che ha chiuso un millennio, e precisamente il secondo dell’era cristiana) che i cristiani hanno patito le persecuzioni più dure. Esse iniziarono nel 1915 con il genocidio degli armeni: un milione e mezzo di cristiani massacrati dalla furia sanguinaria della dittatura massonico-nazionalista, quella che portò alla nascita della Turchia moderna: tra i primi supporters, tra l'altro, dello Stato d'Israele (3). A questi, poi, vanno aggiunti tutti quelli fatti dal comunismo, dal 1917 in poi, dal nazionalsocialismo e dal laicismo (vittime quasi dimenticate), specialmente nell’America Latina, dove i Cristeros (4) vennero uccisi a migliaia: come non ricordare la terribile repressione del governo massonico di Plutarco Elias Calles in Messico? Nel 1926, Calles affermava come la Chiesa fosse la sola causa di tutte le sventure del Messico. Queste ideologie, all’apparenza diverse ed opposte, hanno avuto un’unica origine, la Rivoluzione protestante prima e francese dopo; ed un unico fine: la realizzazione di una società in cui Dio fosse estromesso da ogni ambito della vita, sia pubblica che privata. 

(3) L'accordo per la creazione dello stato d'Israele ebbe l'appoggio del leader/dittatore turco Kemal Ataturk, che secondo diverse fonti sarebbe stato un cripto-Ebreo. Lo scrittore Varg Vikernes, in merito, nota come tra il gruppo sovversivo dei cosiddetti "Giovani Turchi", responsabili del rovesciamento della casa reale ottomana dopo la Prima Guerra Mondiale (vedi qui – Giovani Turchi e infiltrazioni ebraiche) e coinvolti nel genocidio degli armeni, fosse formato per metà (50% circa) da ebrei. Le personalità più importanti dei "Giovani Turchi" erano infatti, secondo gli studi posti inessere dall'autore: Abdullah Cevdet (turco); Agah Efendi (turco); Alexander Parvus (ebreo); Ayetullah Bey (turco); Emmanuel Carasso (ebreo); Tekin Alp (il suo nome reale è Marcel Samuel Cohen) (ebreo); Mehmet Cavit Bey (ebreo & massone); Nuri Bey (turco); Osman Hamdi Bey (turco); Refik Bey (turco); Refik Saydam (accusato di essere ebreo, anche se nessuna prova fu trovata al riguardo); Russo Nissim (ebreo); Talaat Pasha (sposato con un’ebrea, e accusato di essere ebreo egli stesso: ma nessuna prova fu trovata al riguardo); Yusuf Akçura (tataro/tartaro); Ze’ev Jabotinsky (ebreo); Ziya Gölkalp (turco). Ovvero 7 turchi, 1 tataro e 8 (o come minimo 6) ebrei. In altre parole il comando dei "Giovani Turchi" poteva essere composto di almeno un 50% di ebrei. (Ndr)

(4) I combattenti dell’armata cattolica.

 Comunismo e Rovesciamento del Cristianesimo                                         

Il Comunismo, poi, è stato il rovesciamento del cristianesimo. Esso, dove impiantato ed applicato, si è diramato e radicato non con l’amore, come predicava Gesù, ma sfruttando fino all’esasperazione, con la lotta di classe e con la connivenza del sistema bancario internazionale (Ndr – vedi qui Moneta – Limiti dei sindacati e crimini moderni della società strumentale e qui 1° Maggio, un tripudio di Autolesionismo). Nelle società social comuniste, infatti, i poveri, ossia i proletari, quelli "da liberare dallo sfruttamento e dall’alienazione", sono diventati ancora più poveri. Il nazional socialismo, invece voleva "costruire una società libera da tutte le tare delle società precedenti". Tuttavia, solo gli “uomini superiori” avrebbero dovuto dominare il mondo attraverso la “volontà di potenza” predicata dal filosofo Friedrich Nietzsche.

 Laicismo – Rottura tra Vangelo e Cultura                                                     

Il laicismo dal canto suo – stretto parente dello statalismo – fu probabilmente l'ideologia che meglio riuscì a serpeggiare e ad essere accettata in maniera quasi inconsapevole: ciò specie dopo il crollo del blocco sovietico, rafforzandosi sempre di più. Esso mira ancora oggi a liberare le società dall’ingerenza religiosa, specialmente cattolica. Esso comunque è stato, ed è, il principale artefice di quella rottura fra il Vangelo e la Cultura, causa di tutti – o quasi tutti – i mali di cui è oggi vittima la società contemporanea.  Questo in sintesi è il processo che ha portato alla quadruplice dittatura dell’era in corso: quella postmoderna del relativismo, ossia dei “professionisti del secondo me”, dei mass-media, dell’alta finanza mondiale, ed infine, di quelli che sanno e che potrebbero fare qualcosa per risollevare questo mondo, ma che però non fanno niente.

Pasquale Leone e Redazione Qui Europa (Copyright Qui Europa © 2015)

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