Sabato, 7 luglio / 2018
– di Patrizia Stella –
Sabato, Settembre 6th/ 2014
– di Rocco Carbone e Sergio Basile – Sete di Giustizia / Quieuropa –
Redazione Quieuropa, Rocco Carbone, Sete di Giustizia, Scipero delle forze dell'ordine, polizia in fermento, disordine sociale ed economico, giacinto auriti, parassitismo sindacale, Proprietà Popolare della Moneta, società dell'usura, reddito di cittadinanza, avviso agli statali, Susanna Camusso, Matteo Renzi, Marianna Madia, Proprietà Popolare della Moneta, Giacinto Auriti
Blocco stipendi – Forze dell’ordine verso lo sciopero.
Quale soluzione?
Camusso contro Madia: «Il blocco dei contratti è incomprensibile»
Madia: «Non abbiamo i soldi per sbloccare i salari»
Qual è l'unica soluzione possibile? La Proprietà Popolare
della Moneta! La ricetta del Prof. Giacinto Auriti
di Rocco Carbone e Sergio Basile – Sete di Giustizia / Quieuropa
Scoperchiato il vaso di Pandora degli statali
Roma – di Rocco Carbone e Sergio Basile – Negli ultimi giorni in Italia è stato scoperchiato un antico vaso di Pandora finora rimasto ben celato: quello dei diritti economici e finanziari degli statali. La causa è stata l’annuncio del mancato sblocco contrattuale da parte del governo e del contestuale mancato adeguamento degli stipendi. Ciò ha causato la veemente protesta di sindacati di polizia e Cocer delle forze armate che hanno minacciato lo sciopero generale del comparto: una novità per certi versi "consolante" che spinge finalmente questa sorta di corporazioni e semi-caste ad uscire allo scoperto e lottare senza maschere accanto ai "comuni mortali" per la difesa della dignità e dei diritti umani, contro l'usura che ormai domina in lungo e in largo ogni comparto economico e sociale.
Il custode del vaso
Il premier "non eletto" Matteo Renzi, attuale espressione del "partito dell'usura legalizzata", preso in contropiede, in seno al vertice NATO, ha sbottato seccamente: «Pronto ad incontrarli, ma non cedo ai ricatti!». Emblematiche, poi, sono state le parole del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, secondo il quale «il paese – in tal rigida direzione di "sacrifici" – deve fare uno sforzo per uscire da questa situazione economica di crisi». Un modo come un altro per dire che bisogna continuare ad arrangiarsi… e magari ad acquistare con propria moneta la carta igienica o quella per le fotocopie, ecc… Insomma, una risposta che sa molto di presa in giro e che non ha illuminato nessuno sulla verità dei fatti: le crisi in realtà sono provocate ad hoc tramite l'emissione della moneta-debito e inasprite mediante altre connese diavolerie tecniche come lo spead e il rating.
Solidarietà!?
Dunque per la prima volta nella storia coloro i quali hanno sempre difeso il sistema e le scelte governative sembrano aprire gli occhi e – toccati nel proprio portafogli – iniziano forse a comprendere il concetto di "solidarietà". «Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali degli uomini e delle donne donne in uniforme – siamo costretti, verificata la totale chiusura del Governo ad ascoltare le nostre esigenze per garantire il funzionamento del sistema a tutela della sicurezza, del soccorso pubblico e della difesa del nostro Paese, atteso le numerose richieste di incontro rivolte al Presidente del Consiglio, ad oggi inascoltate, a dichiarare lo sciopero generale».
Chiederemo le dimissioni di tutti i capi!
Ma stavolta a quanto pare la questione non si limiterà al solo sciopero. Infatti in ballo ci sarebbero anche le dimissioni di rappresentanti militari e governativi: «continueremo a garantire la difesa, la sicurezza e il soccorso pubblico al nostro Paese – hanno aggiunto i manifestanti – ma chiederemo le dimissioni di tutti i capi dei vari Corpi e Dipartimenti, civili e militari, e dei relativi ministri poiché non sono stati capaci di rappresentare i sacrifici, la specificità, la professionalità e l’abnegazione del proprio personale. La frattura che si creerebbe in tale scenario – sottolineano ancora – sarebbe insanabile; per questo diciamo che in tale ipotesi, o restano loro oppure tutti quelli che si sacrificano ogni giorno e in ogni angolo del Paese e dell’intero mondo per garantire sicurezza e difesa». In tal senso, per dar ulteriore seguito e sostanza alla protesta, Sap, Sappe, Sapaf e Conapo hanno messo in campo un «presidio permanente» di protesta a Roma in piazza Montecitorio.
La nostra sfida
Cosa aggiungere? Sono anni che noi di "Sete di Giustizia" e "Qui Europa", a nome nostro e in qualità di membri attivi della "Scuola Monetaria Auritiana" ci battiamo affinché possa crearsi questo regime di solidarietà tra tutte le classi e tutti i comparti lavorativi. Finalmente, incisi gli interessi degli intoccabili, qualcosa sembra muoversi: ormai tutti sembrano aver compreso la reale funzione dei politici servi dei banchieri e dei principali gruppi sindacali di regime che da anni – decenni – tradiscono puntualmente gli interessi dei cittadini e degli esponenti di tutti i comparti produttivi e lavorativi (vedi qui Mistero Marx – Ruolo dei Sindacati e paradosso del Plusvalore secondo Auriti).
L'appello di Sete di Giustizia e Quieuropa
Amici, alla luce di quanto detto e di quanto sta accadendo, vi chiediamo di aiutarci ad inoltrate e diffondere tramite web, e non solo, questo messaggio e questo articolo a tutti i vostri contatti; specie a coloro i quali hanno un impiego statale. Noi auritiani di SdG e Qui Europa sapevano che la crisi avrebbe raggiunto prima o poi tutte le classi sociali, comprese le forze dell’ordine: era una questione di tempo. Ma del resto siamo consapevoli che l'unica soluzione a questo strazio, l'unica via di uscita possibile, è l'attuazione della PROPRIETA' POPOLARE della MONETA con l'applicazione dei principi della scuola monetaria auritiana.
L'unica via per sbugiardare la casta e uscire dal baratro
Solo in tal modo potrà circolare la quantità di moneta sufficente per tutti e necessaria per poter condurre una vita dignitosa e confacente alle proprie aspettative ed aspirazioni. Ecco cosa chiediamo! Se non ora quando? Solo proponendo la soluzione auritiana potremo riconquistare tutte le sovranità popolari, ad iniziare da quella monetaria; solo comprendendone la portata ed il valore potremo cogliere l'assurdità di scontri-siparietti come quello andato "in onda" nelle ultime ore tra la leader della CGIL Susanna Camusso e il "Ministro dell'Amministrazione Pubblica" Marianna Madia. Camusso: «Il blocco dei contratti è incomprensibile»; Madia: «Non abbiamo i soldi per sbloccare i salari» … Ma chi vi crede?!!
di Rocco Carbone e Sergio Basile – Sete di Giustizia / Quieuropa
Iniziativa di Libero Confronto "Pensa e scrivi" di Quieuropa
Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com / infopersdg@gmail.com
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