– Sete di Giustizia Lamezia Terme e Sergio Basile –
Caso ENI-Cipro: Le Ingerenze turche e la flebile risposta della Commissione Ue
Giovedì, Maggio 30th/2013
– Comunicato Stampa di Mario Borghezio –
Risposta della Commissione Ue a Interrogazione Parlamentare
Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"
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Caso ENI-Cipro: Le Ingerenze turche e la
flebile risposta della Commissione Ue
Il Commissario Ue per l'Allargamento risponde
all'interrogazione scritta di Borghezio
Comunicato Stampa di Mario Borghezio
Risposta scritta della Commissione Ue – Caso ENI/Cipro/Turchia
La Rassicurazione scritta della Commissione europea
Bruxelles, Roma – Rispondendo stamane ad una interrogazione dell'Europarlamentare Mario Borghezio, il Commissario Stefan Füle (Commissario Ue per l'Allargamento e le politiche di Vicinato) ha rassicurato che "sta seguendo il caso" segnalato. Borghezio rilevava che "il ministro dell'Energia Taner Yildiz ha annunciato che il governo turco ha deciso di sospendere i progetti avviati con l'Eni (Ente Nazionale Idrocarburi) a causa della partecipazione del gruppo petrolifero italiano al programma di esplorazione dei giacimenti di gas al largo delle coste di Cipro, che Ankara contesta in una disputa sulle acque territoriali", sottolineando, inoltre che "a gennaio l'Eni aveva annunciato la firma di un accordo con il governo di Nicosia per l'esplorazione e lo sfruttamento di tre zone del giacimento di gas al largo delle coste dell'isola, in consorzio con il gruppo coreano Kogas, e la Turchia contesta al governo di Nicosia il diritto di gestire autonomamente le risorse energetiche al largo dell'isola.
La Minaccia e la Diffida di Ankara a Nicosia
Inoltre, Ankara ha minacciato più volte di sospendere ogni collaborazione con i gruppi petroliferi internazionali che concludano accordi con il governo cipriota e ha diffidato il governo cipriota negli ultimi giorni dall'usare le riserve di gas quale garanzia per superare l'attuale crisi finanziaria".
Ingerenze Turche – La flebile Ammonizione del Commissario Füle
Il Commissario Füle in risposta ha ribadito che "gli Stati membri hanno la facoltà di stipulare accordi bilaterali e di esplorare e sfruttare le loro risorse naturali in conformità del diritto dell'UE e internazionale". Inoltre ammonisce la Turchia a "impegnarsi in maniera inequivocabile a intrattenere rapporti di buon vicinato nonché a risolvere pacificamente le controversie nel rispetto del diritto internazionale", concludendo infine con l'assicurazione che "la Commissione affronterà il problema, se del caso, con le autorità turche". La risposta della Commissione segue ad una interrogazione scritta dell'eurodeputato Borghezio – datata Giovedì 28 Marzo 2013 – che riportiamo di seguito, preceduta da una ricostruzione dei fatti.
Interrogazione Scritta di Mario Borghezio alla Commissione Ue
Bruxelles, Ankara, Nicosia – Interrogazione alla Commissione europea / Esteri – "L'intervento gravissimo della Turchia, in funzione anti-Cipro, costituisce, secondo un atto inconcepibile, a danno di due Pesi membri, da parte di un Paese che bussa alla porta dell'Europa. Stamane ho fatto presente alla Commissione Barroso – chiedendo sollecito intervento – il fatto che ministro dell'Energia Taner Yildiz ha annunciato che il governo turco ha deciso di sospendere i progetti avviati con l'Eni a causa della partecipazione del gruppo petrolifero italiano al programma di esplorazione dei giacimenti di gas al largo delle coste di Cipro, che Ankara contesta in una disputa sulle acque territoriali".
ENI – A rischio l'Accordo Italia-Cipro per Illegittime Ingerenze Turchia
A gennaio l'Eni aveva annunciato la firma di un accordo con il governo di Nicosia per l'esplorazione e lo sfruttamento di tre zone del giacimento di gas al largo delle coste dell'isola in consorzio con il gruppo coreano Kogas e la Turchia contesta al governo di Nicosia il diritto di gestire autonomamente le risorse energetiche al largo dell'isola. Inoltre, Ankara ha minacciato più volte di sospendere ogni collaborazione con i gruppi petroliferi internazionali che concludano accordi con il governo cipriota e ha diffidato il governo cipriota negli ultimi giorni dall'usare le riserve di gas quale garanzia per superare l'attuale crisi finanziaria".
Il Quesito alla Commissione europea
"Pertanto stamane, Giovedì 28 Marzo, ho chiesto ufficialmente alla Commissione Europa– su interrogazione – quanto segue: "Come valuta la Commissione Europea questo atteggiamento della Turchia, anche in relazione ai gravi danni che può arrecare all'economia di due Paesi Membri – Cipro e Italia – e quali iniziative intende intraprendere in merito?". Attendo sollecita risposta".
Comunicato Stampa di Mario Borghezio – Eurodeputato – Parlamento Europeo, Bruxelles
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