Siria: Le Figaro e la Censura

Mercoledì, Maggio 29th/2013

– Maria Laura Barbuto  – 

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Siria: Le Figaro e la Censura Mediatica

Il Quotidiano Francese vieta la pubblicazione

di un annuncio a pagamento sulla difesa dei

diritti dei bambini Siriani

 

di Maria Laura Barbuto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 La Francia e la Stampa di Regime                                                                         

Parigi – Prendendo il vantaggio degli stategici affondi che i gruppi terroristici ed i poteri forti che li finanziano stanno mettendo a segno nel teatro mediorientale, i principali media di regime europei (coinvolti di fatto nel  coprire e sostenere i disumani e deplorevoli tentativi finali di destabilizzazione e distruzione della Siria) tendono a censurare qualsiasi informazione che potrebbe porre in dubbio tali curiose pagine di teatro dell'assurdo. Ormai la strategia perseguita è molto chiara, e non solo in Italia. Tra di essi sicuramente il quotidiano francese "Le Figarò". Vediamo uno dei tanti esempi.

 Siria – La Censura di "Le Figarò"                                                                            

Nei giorni scorsi (precisamente in data 16 Maggio 2013) è avvenuto forse uno dei fatti più gravi. Non ci si è limitato soltanto a negare l'evidenza, ma addirittura si è posto in essere un atteggiamento attivo di contrasto alla verità sulla Siria. Il quotidiano francese Le Figaro ha infatti vietato la pubblicazione di un annuncio a pagamento che recitava "si desidera proteggere il vostro bambino dalla violenza …". Lo scopo era quello di aiutare le famiglie di tutto il mondo, dal momento che i bambini in Siria sono lasciati a combattere a fianco dei gruppi jihadisti, spesso impedendo loro di espatriare. Ecco come, in extremis, Le Figaro ha giustificato il suo rifiuto di pubblicare l'annuncio della ONG "Istituto Internazionale per la Pace, la Giustizia e Diritti Umani" – IIPJHR: "Vogliamo scusarci con voi, perché abbiamo appreso che la redazione de "Le Figaro" si oppone fermamente alla pubblicazione del vostro annuncio. Normalmente (…). Alla luce dei recenti avvenimenti, e dei successivi sviluppi l'editore ha deciso di non passare il vostro annuncio. Mi dispiace di informarvi della novità e vi assicuro che vi rimborseremo nel più breve tempo possibile … 16 Maggio 2013. " Questo amici è solo uno degli esempi più evidenti su come la censura sostenga il sistema e lo status quo in Medioriente ed Africa. La direttiva imposta sembra sostenere il silenziamento sistematico di qualsiasi messaggio che si azzardi ad andare contro la linea editoriale attuale favorevole ai gruppi armati: segno eloquente del fallimento della stampa e del giornalismo in genere – e non solo in Italia – reo di essere venuto meno alla sua missione più nobile: informare l'opinione pubblica correttamente.

di Maria Laura Barbuto

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