Riflessioni dopo Vienna – Oligarchie per popoli molesti – I parte

Sabato, 28 Maggio / 2016

– di Roberto Pecchioli  – 

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Riflessioni dopo Vienna – Oligarchie per popoli

molesti – I parte

I giochi di prestigio delle oligarchie per controllare i popoli

e la lezione di George Orwell 

Vienna/Van der Bellen – Odore di Brogli… odore di Massoneria

 

di Roberto Pecchioli

Riflessioni dopo Vienna

 Vienna – Odore di brogli… Odore di Massoneria                                         

Roma, Vienna – di Roberto Pecchioli  Juncker, Hollande ed anche, nel suo piccolo, il nostro ministro degli esteri , il conte Paolo Gentiloni Silverj nobile marchigiano, hanno potuto “tirare un sospiro di sollievo”, come hanno affermato giulivi: le mura di Vienna hanno resistito all’avanzata dell’estrema destra razzista xenofoba e populista . Nel 1683 l’allora capitale dell’impero asburgico fu salvata dai turchi grazie all’intervento del re polacco Giovanni III Sobieski. Stavolta, è stato il voto postale degli austriaci all’estero a scongiurare la tragedia: Hofer, il candidato cattivo ha perduto per trentamila voti, dopo aver sopravanzato il rivale verde Van der Bellen (prima foto grande da sinistra) di 114.000 nel voto “normale”. Le perplessità su possibili brogli sono state espresse al massimo livello, ed il voto per posta ne alimenta la fondatezza. Per di più si è notato un abnorme aumento delle richieste di voto postale tra il primo ed il secondo turno elettorale.  Comicissima è  stata la definizione di immigrato attribuita  Van der Bellen dal Corriere della Sera (o meglio, al massone Van der Bellen  Ndr – (1)) mentre il neo presidente è un maturo aristocratico di origine estone la cui famiglia fuggì dalle persecuzioni sovietiche. Magica parola, immigrato, per una triste condizione, ma la borghesia ricca ha spesso brividini di piacere nello stare dalla parte dei poveri, affacciati alla terrazza sorseggiando un drink servito dal “filippino”, sinonimo vagamente spregiativo di domestico. Comunque sia, occorre una riflessione più complessiva dal voto dei nostri vicini d’oltre Brennero, traendone lezioni e conclusioni a partire da un assunto: le oligarchie, in Europa ed in Occidente, non solo sono schierate contro i popoli, ma ormai considerano molesta l’opinione pubblica e fastidiosa come un eruzione cutanea la stessa democrazia rappresentativa.

(1) Van der Bellen, per sua stessa ammissione – come nota Davide Consonni su Radiospada – è massone.  Sul celebre sito governativo meinparlamente.at (sito attraverso il quale è possibile porre domande direttamente ai membri del parlamento austriaco, i quali rispondono di persona) durante una discussione avvenuta nel 2008 tra il neo eletto e un cittadino, il nostro Van der Bellen ammise candidamente di essere entrato in massoneria negli anni ’70.Venne iniziato in una loggia di Innsbruck, vi rimase come massone quotizzante (attivo) per una decina d’anni, infine, dice di essersi messo in “sonno massonico”. La notizia, nelle ultimissime ore, è stata riportata da numerose testate giornalistiche austriache. Vedi qui il testo completo: Il nuovo presidente austriaco è ovviamente massone

 I giochi di prestigio delle oligarchie e la lezione di Orwell                        

Ciononostante, esse riescono ancora, attraverso vari meccanismi di potere, a mobilitare parti significative di opinione pubblica a votare “contro” gli orchi. E’ dunque indispensabile comprendere i meccanismi che consentono a poteri opachi, screditati, lontani dalla vita concreta della stragrande maggioranza di vincere la partita elettorale, quindi in qualche misura ideologica, nonostante tutto. Innanzitutto, chi è padrone delle parole e dei significati è padrone delle coscienze, o, quantomeno, orienta i riflessi pavloviani dei più. Lo capì George Orwell, con la sua neolingua fatta di significati capovolti. Le oligarchie al potere (finanza, grande industria multinazionale, sistema mediatico e di intrattenimento, industria culturale , alto ceto burocratico, classe politica in ordine di importanza) ne applicano con raffinata precisione le lezione, perfezionata dalle acquisizioni dello strutturalismo e della psicologia delle masse. In più, hanno confezionato un’arma potentissima, che è il linguaggio “politicamente corretto”.

Riflessioni dopo Vienna

 Stigmatizzazione dell'avversario e paura dell'incognito                            

Insomma, le forze identitarie e sovraniste fanno (ancora) paura, e sopra la panca del panico irrazionale campa il blocco conservatore: razzista, populista, xenofobo, estremista di destra sono ancora insulti, o peggio, stigmatizzazioni che producono reazioni difensive in moltissime persone. In psicologia sociale, la stigmatizzazione è l’ attribuzione di qualità negative a una persona o a un gruppo di persone, nell’ambito della loro condizione sociale e reputazione. In più, resiste e viene alimentata la paura dell’incognito, della novità politica costituita dall’emergere di forze nuove il cui linguaggio stride con quello abituale degli altri, e le cui idee sembrano – e sono – tanto diverse da quelle delle correnti dominanti del sistema. Jacques Sapir, un intellettuale francese di grande livello, afferma : “il principale avversario dei partiti e movimenti populisti è il conservatorismo di una parte dell’opinione. D’altra parte è impressionante vedere fino a quale punto i politici degli apparati tradizionali utilizzino questa paura dell’incognito. Quello, oggi, è il solo argomento che gli resti".

 Identikit del populista e del conformista (la leva della paura)                 

E’ una verità sacrosanta, certificata dall’uso spregevole di alcune parole, tra le quali spicca proprio “paura”.  Non c’è giornale , radio o televisione che non proclami il voto, o la semplice simpatia per chi è fuori dal coro, frutto della paura: del diverso (immigrazione), dell’innovazione tecnologica e delle legislazioni anti sociali (economia, lavoro, finanza), delle istituzioni europee e mondialiste (sovranità) , del disordine sociale (criminalità, terrorismo) o dall’egoismo (tasse) . Il “populista” è uno che ha paura, per ignoranza, incapacità di comprendere, malvagità, egoismo. La leva della paura, al contrario, viene azionata proprio per stimolare nei conformisti, nei moderati, nei tiepidi  una reazione di rifiuto nei confronti dei nuovi mostri, di cui viene sottolineato l’estremismo, deriso il programma  (quando se ne ammette l’esistenza!), e si costruisce a freddo, ovvero si inventa l’immancabile preoccupazione e mobilitazione della cosiddetta comunità internazionale, rappresentata testimoniata in genere dai virtuose prese di posizione di attori o intellettuali alla moda, definiti “coraggiosi”. Parole invertite, il coraggio è, da sempre, di chi si oppone, non di chi si unisce al coro dei potenti, e, naturalmente screditare le convinzioni altrui, attribuendole a paura frutto di ignoranza, rende assai facile catturare il consenso di chi sente colto, moderno, alla moda, tollerante.

 Chomsky e le "10 regole d'oro del controllo sociale"                                  

Su questi temi ha pronunciato parole decisive Noam Chomsky (foto piccola in basso a destra), tutt’altro quindi che un pericoloso populista, enunciando le dieci regole strategiche del controllo sociale. Tra di esse la tecnica della distrazione, il metodo di creare problemi e poi offrire le soluzioni, quello di rivolgersi al pubblico come a dei bambini, usare l’aspetto emotivo più che la razionalità, mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità, rafforzarne l’auto colpevolizzazione, conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano. Psicologia, marketing politico assordante, controllo capillare delle fonti di informazione, padronanza delle parole chiave, ed il successo è pressoché certo.

Riflessioni dopo Vienna

 Derisione e "giusto incanalamento" del voto di protesta                           

Poi, c’è la derisione del voto di protesta: il solo voto accettabile, positivo, propositivo è quello conferito a lorsignori, tutti gli altri sono bestioni capaci solo di protestare. Ma se la gente è scontenta, dovrà pur far sapere il suo pensiero. No, la protesta è ammessa, siamo aperti, tolleranti, ma solo se incanalata dalle agenzie preposte: sindacati di regime, partiti che rappresentano una sorta di opposizione di sua maestà, o meglio ancora , se sfogata negli eccessi del fine settimana, nell’alcool, nella droga, nel disadattamento.  In quegli ambiti, si liscia il pelo e si esercita la sacra virtù della tolleranza.

 Tolleranza ( nel dizionario del potere )                                                          

Tolleranza è un altro dei concetti la cui torsione semantica produce effetti di massa; la cosiddetta tolleranza è infatti considerata uno dei valori massimi della civilizzazione liberale, e da tempo se ne è travisato il significato: infatti, si tollera l’esistenza o la presenza di qualcosa che si disapprova, secondo lingua italiana. Nella neolingua tollerare vuol dire accettare qualunque idea, persona e situazione, in nome dell’equivalenza di tutto. Essere definiti intolleranti, dunque, conferisce uno stigma ulteriore, per liberarsi dal quale è del tutto inutile invocare l’uso del dizionario o cercare di dimostrare la propria “innocenza”. Il giudizio, infatti, è stato già confezionato ed attribuito, ma non lo si può chiamare pregiudizio, perché viene da un sistema talmente grande e potente che porta sulle posizioni volute in maniera inavvertita, dolce. Qualcuno lo chiama soft power, ma le sbarre della gabbia in cui ci ha rinchiuso sono più robuste di quelle delle dittature tradizionali. Il primo banditore fu lo spregevole intellettuale ebreo tedesco americano (il cosmopolitismo è un’altra delle virtù contemporanee) Herbert Marcuse, fautore della “tolleranza repressiva”(vedi foto).

 Voto e disinformazione: un trucco antico                                                      

L’esito elettorale austriaco è solo l’ultima delle prove in ordine di tempo della capacità di disinformazione, di costruzione di paure o veri e propri muri psicologici verso chi dissente. Al di là dei possibili brogli, la sconfitta di Hofer si spiega così, esattamente come quella del Front National alle regionali francesi, dove il balzo del primo turno non resse alle reciproche desistenze dei socialisti e dei liberal gollisti, che riuscirono a battere i candidati frontisti sul filo di lana. Uguale è stato il destino dell’euroscettico britannico Nigel Farage (2),  peraltro più un liberalnazionale che un “populista”, sconfitto pesantemente alle elezioni politiche a causa del sistema elettorale uninominale secco , in cui vince tutto il primo arrivato. Considerazioni analoghe valgono per l’Olanda (Geert Wilders) e per i fiamminghi identitari del Belgio, mentre uguale trattamento sta già ricevendo l’AFD tedesca (Alternative fuer Deutschland). La demonizzazione di Alba Dorata in Grecia e, più recente, del suo omologo cipriota , è ben conosciuta. Diciamo ciò, tuttavia, senza voler mitizzare/osannare tali figure politiche, nella consapevolezza che – storicamente, e spesso e volentieri – il sistema oligarchico foraggia maggioranze e opposizioni, in maniera tale da aver sempre partita vinta (Ndr). I limiti del sistema repubblicano/democratico, d'altro canto, furono ben esposti nelle preoccupate dichiarazioni di Papa Pio XII, all'indomani dell'indizione del voto-farsa tra monarchia e repubblica (3): il pontefice denunciò il profilarsi di gravissimi pericoli – per l'intera società – riconducibili al sopravanzare di un nuovo sistema di idee e regole intrise di ateismo e non-valori, innalzati a "diritti universali" (Ndr).

(2) Pur con tutti i suoi limiti – ben celati – che spesso lo hanno ritrasformato agli occhi dei disillusi da "eroe difensore della causa dei popoli europei" ad abile stratega, stampella speculare del sistema (Ndr) 

(3) (Ndr) Gli adempimenti dell'election day furono espletati regolarmente in tutta Italia (anche le donne poterono esprimersi). Alla fine vinse la monarchia con il 64,7% dei suffragi: al Sud la vittoria fu ancor più netta. Umberto II e la famiglia vennero salutati come nuovi sovrani d'Italia (era la sera del 4 giugno 1946) non appena i dati furono definitivi. “Si è aperta una nuova era per l'Italia”: così parlò Umberto II in una lettera agli italiani: un'era fatta di pace, di libertà e di sviluppo. Tocca ad ognuno di noi lavorare affinché il paese possa rifiorire, nell'ambito di un'Europa dei popoli unita”. Ma il voto si rivelò ben presto una grottesca farsa dall'esito già scritto. E tutti sanno come andò a finire (Ndr).

Riflessioni dopo Vienna

 Asservimenti, commedie e genuflessioni                                                      

Significativamente, operazioni della specie non riescono (o riescono meno) nei paesi ex comunisti, dove, evidentemente, la voce tonante dei media asserviti al pensiero unico liberale – moderato, radicale, progressista o conservatore poco conta – non riesce ad assordare del tutto le popolazioni. Di qui i successi ungheresi, polacchi e della stessa Slovacchia, dove è al governo un partito socialista a forti tinte nazionali. In Italia, settant’anni di demonizzazione delle forze considerate neofasciste o genericamente alternative rende difficile persino organizzare cortei o eventi pubblici per la costante vociante presenza degli ascari strafatti chiamati ragazzi dei centri sociali, ma soprattutto per il fastidioso bla bla istituzionale finto moralistico dei più scadenti rigattieri di idee usate della sinistra . Pochi giorni fa Giorgio Napolitano, ex comunista amico degli amerikani e di tutti i poteri forti, ha accusato la Lega Nord di xenofobia, e lo stesso Mattarella, di solito silenzioso nel suo immenso palazzo sorvegliato dai corazzieri, si è scagliato contro i populismi. Ovviamente è il solito gioco delle parti: lo stesso Salvini nelle scorse settimane è volato in Israele alla ricerca di una benedizione ufficiale proveniente proprio dalle mani di alcuni degli "oligarchi" più influenti del pianeta (4).

(4) Vedi qui: 

Salvini in Israele approfitta del suo viaggio per genuflettersi davanti alla potente lobby

 L'elemento essenziale della questione                                                           

Questi, però, sono solo i nudi fatti, la fotografia della situazione, cui, dopo Vienna, è necessario opporre una strategia. La prima questione da porsi è, ad avviso di chi scrive, trascurata dai destinatari dell’ostracismo, ed è, invece, l’elemento essenziale della questione: perché il potere globale, in Occidente, tratta come nemico soltanto il mondo che si riconosce nell’identità nazionale e locale, nella sovranità, nella difesa delle radici territoriali, etiche, spesso anche religiose, della propria comunità di appartenenza, mentre qualunque altra idea, progetto, settore sociale., viene accettato, accolto, talora accarezzato e sempre più spesso facilmente cooptato all’interno dell’ampio stomaco “liberal” ? (5)

(5) Tuttavia è interessante notare come spesso e volentieri, nei talk show politici, i contrasti preconfezionati tra oppositori tendono sempre a far emergere in positivo o i difensori diretti del verbo liberal-socialista, oppure – paradosso democratico che pochi notano – il "presunto l'antagonista", cioé colui il quale incardinerà – per copione – la protesta su binari morti o vicoli ciechi; oppure concentrerà il dissenso su argomenti del tutto marginali o secondari (ad esempio: il finto dissidente finirà per disapprovare l'immigrazionismo di massa, senza indicarne le reali cause di fondo e i veri scopi – vedi qui  Immigrazione: Genocidio del Popolo Europeo IL PIANO KALERGI). In pratica, nel 90% dei casi – a voler essere generosi e ottimisti – il vero oppositore non viene neppure invitato nei talk… Anzi viene emarginato a priori, quasi come se fosse già morto: vedi l'esempio emblematico del professor Giacinto Auriti, padre della "Teoria del Valore indotto della Moneta" (Ndr)

Riflessioni dopo Vienna

 Perché l'imbroglio è creduto da tanti?                                                           

La seconda questione è comprendere perché l’imbroglio sia creduto da tanti, e la paura del nuovo orienti gente onesta a favore dei propri carnefici, per quale follia o malattia dell’anima la distruzione del tessuto comunitario civile, morale da parte dei disvalori correnti e dell’irruzione di masse umane estranee e sradicate non produca l’indignazione che sentiamo noi. Perché non muove alla ribellione la distruzione dei diritti sociali, la precarizzazione, la privatizzazione di tutto, la distruzione progressiva dei ceti medi, la proletarizzazione della morente piccola borghesia di impiegati, artigiani, operai specializzati, piccoli imprenditori, la riduzione a poveracci di quel che resta degli operai, dei giovani sfruttati dal precariato, ridotti a vivere di  voucher , umiliati dai nuovi padroni , dei pensionati che terminano la loro vita nella paura, nella difficoltà di curarsi, nel disinteresse, la spoliazione fiscale per ingrassare le banche e mantenere il consenso clientelare di burocrazie parassitarie , di privilegiati assistiti ?

 Destra e sinistra sono un imbroglio                                                                     

Perché accettiamo una tassazione che ci spoglia del nostro, incentrata sull'inganno della moneta debito? (Ndr) (6); Perché accettiamo uno Stato che è sordo all’esigenza della sicurezza civica, un sistema giuridico che colpisce gli onesti e tiene lontani dal carcere ladri, rapinatori, persino assassini, ma rinchiude chi si è difeso dall’aggressione o ha espresso opinioni sgradite? Solo dopo aver riflettuto sui quesiti di cui sopra, si potrà lavorare per rimuovere le cause delle sconfitte, migliorare le prestazioni di ciascuno di noi, animare, finalmente un fronte di opposizione sociale, nazionale, popolare di chi è sotto, anziché sopra, fuori anziché dentro. Destra e sinistra sono, dopo il 1989 ed ancora più dopo la potente accelerazione della globalizzazione iniziata con il terzo millennio, un imbroglio, un’altra delle gabbie in cui ci hanno rinchiusi, o, come ci avvertiva Ortega y Gasset, "due forme uguali e contrarie di emiplegia mentale, oltretutto superata dalla storia".

(6) Vedi qui: Giacinto Auriti: l’uomo che surclassò liberismo e socialismo 

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Moneta-debito e Debito pubblico: siamo vittime di un ciclopico plagio culturale 

Spinti a far Debiti dal mitico Stato-Apparato

 

Roberto Pecchioli (Copyright © 2016 Qui Europa)
 
Partecipa al dibattito – Redazione Quieuropa – infounicz.europa@gmail.com
 

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TTIP e TISA: i trattati Usa-Ue che uccidono la politica e la sovranità – 1

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Giovedì, 7 Aprile/ 2016    – di Roberto Pecchioli – Redazione Quieuropa, Roberto Pecchioli, TTIP e TISA, trattati Usa-Ue, politica e sovranità, Macchinazioni globali, sinedrio comunitario, assoluta segretezza, epurazione di mercato, abbandono massivo delle campagne,  salute sotto scacco, produzione e prezzi nel caos, schiavitù di massa plirusettoriale, trattato transatlantico di partenariato sul commercio e gli investimenti, Unione Europea,  liberalcapitalismo, social-comunismo  TTIP e TISA: i trattati Usa-Ue che uccidono la politica e la sovranità […]

TTIP e TISA: annullamento totale della volontà popolare e legalizzazione del crimine – 2

TTIP e TISA: annullamento totale della volontà popolare e legalizzazione del crimine – 2

Venerdì, 8 Aprile/ 2016    – di Roberto Pecchioli – Redazione Quieuropa, Roberto Pecchioli, TTIP e TISA, trattati Usa-Ue, politica e sovranità, Macchinazioni globali, sinedrio comunitario, assoluta segretezza, epurazione di mercato, abbandono massivo delle campagne,  Annullamento totale della volontà popolare; Un mondo di "crimini legali" e delinquenti legittimati e protetti, Meccanismo di Protezione degli Investimenti, ISDS, le controversie non verranno giudicate da tribunali ordinari, Organismi Geneticamente  Modificati, Popoli in balia delle multinazionali ed epurazioni […]

Conoscere il Nuovo Ordine Mondiale – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 1

Conoscere il Nuovo Ordine Mondiale – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 1

Martedì,  Aprile 14th/ 2015 – di Sergio Basile – Redazione Quieuropa,  Nuovo Ordine Mondiale, British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo,  Giudeo-Massoneria, minando la cultura cristiana, unità "spirituale" delle chiese a livello mondiale, ecumenica, Fratellanza Mondiale, messaggio eucaristico e salvifico del Cristo, regno di Dio sulla terra, Richard Brothers, John Wilson, Lady Diana, Royal Family, Principe di Galles,  Rabbi Jacob Snowman, comunità giudeo-britannica, re britannici, Stato di Israele. La madre della […]

Conoscere il Nuovo Ordine Mondiale – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 2

Conoscere il Nuovo Ordine Mondiale – British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo – 2

Giovedì,  Aprile 30th/ 2015 – di Sergio Basile – Redazione Quieuropa,  Nuovo Ordine Mondiale, British Israel, Ecumenismo e Protestantesimo,  Giudeo-Massoneria, minando la cultura cristiana, unità "spirituale" delle chiese a livello mondiale, ecumenica, Fratellanza Mondiale, messaggio eucaristico e salvifico del Cristo, regno di Dio sulla terra, visione razzista ed élitaria del popolo di Dio, William Smith, Epiphanius, la Provvidenza ha scelto come guida il popolo nordico, falsa e strumentale filantropia, falce […]

La più maestosa opera satanica della storia: la moneta-debito

La più maestosa opera satanica della storia: la moneta-debito

Lunedì,  Gennaio 18st/ 2016  – di Nicola Arena, Sete di Giustizia / introduzione di Sergio Basile – Redazione Quieuropa, Sete di Giustizia, Nicola arena, Giacinto Auriti, moneta, moneta debito, confusione tra soggetto e oggetto, la più maestosa opera satanica della storia  Storia ed Economia – Moneta-Debito: la più grande truffa contro i popoli La più maestosa opera […]

Spinti a far Debiti dal mitico Stato-Apparato

Spinti a far Debiti dal mitico Stato-Apparato

Martedì, Marzo 17th/ 2015 – di Nicola Arena e Sergio Basile / "Sete di Giustizia" –  Redazione Qui Europa, Nicola Arena, Sergio Basile, Sete di Giustizia, spinti a far debiti, rating, spread, titoli di stato del debito pubblico, Giacinto Auriti, Moneta Debito  Retroscena – Dietro l'iper emissione di titoli del debito pubblico Spinti a far Debiti dal mitico […]

I nuovi Baroni dell’Acqua: le mega banche di Wall Street comprano l’acqua del mondo

I nuovi Baroni dell’Acqua: le mega banche di Wall Street comprano l’acqua del mondo

Domenica, Giugno 15th/ 2014 – di Jo Shing Yang  – Iniziativa di Libero Confronto / Redazione Quieuropa Redazione Qui Europa, di Jo Shing Yang, nuovi Baroni dell'Acqua, mega banche di Wall Street comprano l'acqua del mondo, inquietante tendenza, privatizzazione dell'acqua, nuovo ordine mondiale, “Goldman Sachs”, “JP Morgan Chase”, “Citigroup”, “UBS”, “Deutsche Bank”, “Credit Suisse”, “Macquarie Bank”, “Barclays Bank”, “Blackstone Group”, “Allianz” e “HSBC”, stanno consolidando […]

Universo Acqua – Che sprechi e veleni non siano la scusa per Privatizzare

Universo Acqua – Che sprechi e veleni non siano la scusa per Privatizzare

Lunedì, Marzo 31st/ 2014 – di C.Alessandro Mauceri  / Redazione Quieuropa – Approvvigionamento idrico, Ordinanza Sindacale n. 79/OS del 12/03/2014, Ordine dei medici di Roma, ASCII, Legambiente, WFD, C.Alessandro Mauceri, privatizzazioni facil, strategie dell'élite europeista  Universo Acqua – Che sprechi e veleni non siano la scusa per Privatizzare L'acqua è oggi un bene preziosissimo, anche […]

Il Trucco delle multinazionali svelato da Auriti e l’inganno della borsa

Il Trucco delle multinazionali svelato da Auriti e l’inganno della borsa

Lunedì,  Luglio 28th/ 2014 – di Sergio Basile – Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Diritto societario, Società, Azioni, borsa valori, mercato azionario, multinazionali, la lezione di Giacinto Auriti, TTIP, Accentramento globale, società per azioni o – per meglio dire – di gruppi di società anonime, moneta sottovalutata, sistemi valutari, sistemi monetari, incorporare i valori monetari, Wall Street e la City of London  Il trucco delle […]

Modello Blackrock e Accentramento Mondiale – La Profezia di Giacinto Auriti

Modello Blackrock e Accentramento Mondiale – La Profezia di Giacinto Auriti

Mercoledì,  Aprile 16th/ 2014 – di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile  – De Benedetti, Sorgenia, Mps, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi, Bpm, Banco Popolare, Ignazio Visco, Bankitalia, CIR, Fabio Pavesi, Sole 24 Ore, Vado Ligure, Blackrock, Larry Fink, C.Alessandro Mauceri, Sergio Basile, Giacinto Auriti, Spa, fantasma giuridico, riforma del diritto commerciale greco, accentramento di tutte le ricchezze mondiali […]

La Cinesizzazione dell’Italia è voluta dall’Ue – Limiti del Rapex

La Cinesizzazione dell’Italia è voluta dall’Ue – Limiti del Rapex

Mercoledì, Marzo 26th/ 2014 – Redazione Qui Europa – Bruxelles, Redazione Qui Europa, rapporto Rapex 2013, prodotti cinesi, Commissione europea, invasione cinese, cinesizzazine dell'Italia, morte dei piccoli agricoltori, ogm e prodotti pericolosi, boicottaggio degli esercizi commeciali cinesi, cinesizazione indotta dell'Italia, favoletta del libero mercato  La Cinesizzazione dell'Italia è voluta dall'Ue La Commissione Ue presenta il Rapporto Rapex 2013: prodotti […]

La Mano Nascosta e il Governo Segreto del Mondo: La guerra è uno sterminio di massa pianificato

La Mano Nascosta e il Governo Segreto del Mondo: La guerra è uno sterminio di massa pianificato

Mercoledì,  Aprile 29th/ 2015 – di Sergio Basile e Nicola Arena – con il contributo di Giovanni Caltabiano dissertazioni su "The Secret World Government" di Cherep Spiridovich Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Nicola Arena, Giovanni Caltabiano, The hidden Hand, The Secret World Government, Cherep Spiridovich, Dinastia Romanov, Crimini del bolscevismo, La mano nascosta, il comitato dei Trecento, The Secret World Government, Lucifero, Satana, […]

La Mano Nascosta e il Governo Segreto del Mondo – 2 – Perchè la Civiltà Cristiana è in mortale pericolo

La Mano Nascosta e il Governo Segreto del Mondo – 2 – Perchè la Civiltà Cristiana è in mortale pericolo

Martedì,  Febbraio 16th/ 2016 – di Sergio Basile – Dissertazioni su "The Secret World Government" di Cherep Spiridovich con il contributo di Nicola Arena Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Nicola Arena, Giovanni Caltabiano, Conflitto siriano, Siria, guerra in Siria, The hidden Hand, The Secret World Government, Cherep Spiridovich, Dinastia Romanov, Crimini del bolscevismo, La mano nascosta, The Secret World […]

L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione

L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione

Venerdì, Maggio 9th/ 2014  – di Nicola Arena e Sergio Basile – Redazione Quieuropa, Nicola Arena, Sergio Basile, professor Giacinto Auriti, Stampa del denaro a costo nullo, trucco tipografico, Teoria del Valore Indotto della Moneta,  Valore Indotto, simbolo di costo nullo, reddito di cittadinanza, sopravvivenza propria, male autoprodotto, giustificabili agli occhi di Dio, signoraggio bancario, banconota di 100 euro, simbolo di costo nullo, conferiamo il […]

Moneta-debito e Debito pubblico: siamo vittime di un ciclopico plagio culturale

Moneta-debito e Debito pubblico: siamo vittime di un ciclopico plagio culturale

Venerdì, 1 Aprile 2016  – Redazione Qui Europa – Redazione Quieuropa, Sete di Giustizia, Prof. Giacinto Auriti, moneta-debito, crisi economica, truffa del debito pubblico, censura, teoria auritiana, buon senso del contadino  Moneta-debito e Debito pubblico: siamo vittime di un ciclopico plagio culturale Non è una questione di sprechi! Il debito è un fenomeno indotto e studiato per schiavizzare e controllare le nazioni e i […]

Casaleggio e il Movimento 5 Stelle – il grande equivoco

Casaleggio e il Movimento 5 Stelle – il grande equivoco

Giovedì, 28 Aprile/ 2016    – di Elia Menta – Redazione Quieuropa, Movimento 5 Stelle, Elia Menta, Casaleggio, Grillo, politica della sedia a dondolo, Nuovo Ordine Mondiale, incanalare la protesta verso un binario morto, illusione, immobilismo del Movimento 5 Stelle, moneta, Nato   Casaleggio e il Movimento 5 Stelle – il grande equivoco  M5S: strumento prefabbricato dal "Nuovo Ordine Mondiale" […]

In morte di Casaleggio, l’abile illusionista – Uno non vale uno

In morte di Casaleggio, l’abile illusionista – Uno non vale uno

Mercoledì, 13 Aprile/ 2016    – di Roberto Pecchioli – Redazione Quieuropa, Roberto Pecchioli, Gianroberto Casaleggio, morte, illusionista, burattinaio, Beppe Grillo, Movimento 5 Stelle, Democrazia eterodiretta, reddito di cittadinanza,  M5S, Stampella del governo, critica del Professor Becchi, Sovranità economica e monetaria, bizzarra parabola di Gianroberto Casaleggio  In morte di Casaleggio, l'abile illusionista – Uno non vale uno La morte di Gianroberto Casaleggio […]

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