Damasco, Bruxelles, Washington, Londra, Parigi – La situazione siriana sarà discussa oggi a Bruxelles, all'interno del Cops, il Comitato Politico e di Sicurezza dell'Unione Europea . "Comprendiamo che l'azione militare non è stata ancora decisa e che è molto importante leggere con attenzione il rapporto degli ispettori Onu, ma le decisioni finali non possono essere prese che dai singoli paesi". Lo ha dichiarato nelle scorse ore l'Alto Rappresentante per la Politica Esterna Ue, Catherine Ashton, per mezzo di un suo portavoce, in attesa dei consigli informali dei ministri della Difesa e degli Esteri che si terranno da 5 al 7 settembre in Lituania, a Vilnius. Ma la notizia del giorno è un'altra: la brutta sorpresa riservata al pacifinto David Cameron dal Parlamento del Regno Unito.
I Deputati Inglesi bocciano il guerrafondaio Cameron
Infatti il premier, che da oltre un anno è proteso ad assistere le strategie USA di armamento sottobanco dei ribelli-mercenari integralisti, che su regia Occidentale (con l'appoggio di Giordania, Qatar e Arabia Saudita) tentano di levare di mezzo il legittimo e pacifico governo di Assad, nella giornata di ieri ha trovato l'opposizione dei deputati britannici, in un voto preliminare (mozione) sull'intervento armato in Siria. Il Parlamento di Londra, dunque, probabilmente sull'onda degli innumerevoli cortei di protesta pro-Siria che dilagano a macchia d'olio in tutto il mondo ed in Europa (specie a Parigi e Londra) hanno per il momento frenato le mire belliche del fedelissimo della Casa Bianca, votando contro la guerra a maggioranza, con 285 voti (272 sono stati i voti espressi a favore). Ma in questo teatro dell'assurdo (qual è la Democrazia Occidentale) nulla può essere dato per certo.. Infatti Cameron – invitato in più occasioni alle dimissioni da alcuni membri della House of Commons: la Camera Bassa – ha detto che rispetterà la decisione "per il momento", ma il governo potrebbe comunque dar luogo all'operazione bellica (aggiungiamo, criminale) senza tornare in Parlamento. Oserà Cameron sfidare la "democrazia"?
Papa Francesco e la Via del Dialogo
Intanto il Papa nella giornata di ieri, in merito, ha incontrato il Re di Giordania Abdullah II, alla presenza della regina Rania. Molti media occidentali, anziché soffermarsi sulla bontà ed opportunità dell'incontro hanno preferito gettare inchiostro sull'inchino di Francesco (da gentiluomo anni '30) alla regine Rania… ma al di là di questi innocui e spontanei particolari, è emerso un dato sostanziale e prezioso: “l’unica via percorribile per porre fine al conflitto e alle violenze, che colpiscono in modo particolare la popolazione inerme, è quella del dialogo e della negoziazione fra tutti i componenti della società siriana (per altro proposta in tempi non sospetti – vedi articolo in allegato n.2 – dallo stesso Assad: ma il discorso fu completamente censurato da tutti i media occidentali) con il sostegno della comunità internazionale”.
Abituati alla Disinformazione?
Intanto a Damasco e in tutta la Siria il popolo in questa trepidante, ansiogena e dolorosa attesa si stringe attorno ad Assad, e ciò malgrado la disinformazione mediatica occidentale blateri il contrario. Disinformazione criminale alla quale siamo ormai abituati, anche se – in effetti – il solo parlare di "abitudine alla disinformazione" ci da ribrezzo, in un Paese come l'Italia che si è sempre detto (almeno a parole) civile… Una sorta di sepolcro imbiancato di evalgelica memoria, nascosto dietro un impolverato velo di "Demon-crazia".
Profughi Siriani in aumento
Nella capitale siriana i profughi aumentano di giorno in giorno, per sfuggire alle possibili follie omicide di Obama. Sono oltre un milione i cittadini siriani rifiugiatisi in Giordania; alcune centinaia – come ben noto – quelli giunti presso le coste italiane in barconi di fortuna. Ma malgrado le incessanti dimostrazioni di affetto popolari a favore di Assad (e le foto sul web davvero sono innumerevoli, quanto le testimonianze documentate ed i video) secondo il quotidiano TV e on-line Euronews "molti di loro sperano che le potenze occidentali attacchino Damasco per rovesciare il presidente Bashar el Assad". Cosa?
Prendiamo le Distanze
Ma francamente prendiamo le distanze da questa interpretazione del pensiero popolare siriano, azzardata dal quotidiano on-line europeista, che riporterebbe il pensiero di frange di dissidenti che davvero non possono rappresentare il pensiero di decine di milioni di Siriani (sia Cristiani – cattolici ed ortodossi – che Musulmani moderati) fedeli al loro amato Presidente. E lo dimostra il fatto che prima delle operazioni di appoggio sottobanco dei ribelli-mercenari da parte di alcuni Paesi occidentali, la Siria fosse quel che si dice un "paradiso terrestre", un'oasi di pace e benessere invidiata in tutto il Medioriente e non solo… Peranto espressioni della serie "speriamo che ci aiutino a eliminare Assad” davvero non rappresentano il reale spirito popolare: oltre il 90-95% del popolo (se non più) ama Bashar Al-Assad, e le prove fornite negli ultimi due anni anche dall'Osservatorio "Qui Europa" sono molteplici ed inconfutabili: l'archivio è a disposizione di tutti! Come scordare la folla umana per le vie di Damasco a sostenere la bandiera siriana più lunga del Mondo?
L'Uomo Nero nella Casa Bianca
Ma Barack Obama sembra non curarsi di quanto accade nel mondo, indifferente – almeno per ora – sia alle parole dei leader mondiali, sia alle parole di papa francesco che al coro di protesta unanime che si sta levando in tutte le nazioni del globo, da Nord a Surd, da Est ad Ovest. Lui, l'uomo della guerra, sarebbe pronto ad entrare in azione anche da solo. Ma l'uomo "Nero" della "Casa Bianca" – malgrado il fronte russo-cinese e le ultime minacce dell'Iran, che in caso di attacco ha giurato un massiccio intervento bellico contro Israele – sembra intenzionato ad "andare avanti da solo", malgrado sia rimasto praticamente isolato nel suo cerchio nero, ora che anche la Francia del "fedelissimo" Hollande sembra "bloccata" dall'opinione pubblica. Obama, come vedremo, ha parlato nelle ultime ore di un "intervento limitato" (?), ma cosa vuol dire? Davvero nulla! Per il vero anche la stragrande maggioranza dei cittadini USA – che ha capito benissimo le intenzioni del "Demon-cratico Barack" – è contro Obama, e lo dimostrano anche le manifestazioni spontanee yankees "Made in Usa" sorte nelle ultime ore coast-to-coast e da mesi in atto – tra l'indifferenza dei media di regime – negli States.
Le Parole del Demon-Cratico Barack
"Non abbiamo preso ancora alcuna decisione – ha dichiarato ieri notte il Presidente USA all'emittente Pbs – ma quando e se la prenderemo, l'intervento in Siria sarà limitato (?) , non vogliamo un lungo conflitto. Il regime di Assad riceverà un durissimo colpo. Il nostro territorio non può essere raggiunto da eventuali attacchi siriani con gas mortali (?) – ha continuato, rimpallando strategicamente la folle e assolutamente non provata tesi del Sarin "siriano" – dobbiamo però evitare in ogni modo che armi chimiche possano essere usate contro di noi. L'eventuale azione militare contro il regime siriano – ha poi aggiunto – ha come obiettivo quello di impedire ulteriori attacchi contro la popolazione inerme da parte dei militari di Assad (?). Non sarà un nuovo Iraq (?) e non ci sarà un lungo conflitto. Qualora decidessimo di entrare in azione – ha concluso – in Siria possiamo utilizzare un approccio che non ci faccia ripiombare in una lunga guerra, o una ripetizione dell'intervento in Iraq. Gli Stati Uniti non hanno alcun interesse a partecipare alla guerra civile siriana (?)".
Obama: un Uomo fuori dal Mondo, dalla Storia e dalla grazia Divina
Beh parole che davvero si commentano da sole, e che alla luce di quanto fatto di criminale nel Novecento dagli USA nel mondo (Russia – appoggio della CIA alla Rivoluzione Bolscevica; Messico – Anni trenta – appoggiando il governo massonico di Calles che sterminò migliaia di cristiani – vedi film Cristiada in Allegato); Germania 1940-1943 (appoggio industriale e finanziario sottobanco a Hitler, tramite Prescott Bush); Italia 1943 (esportazione della "Democrazia Usa" e contestuale fondazione della P2 su interessamento di Dulles – vedi Piano Dulles in allegato – con liberazione di 800 mafiosi all'atto dello sbarco – vedi articolo in allegato); Cina e Giappone 1945-1946 (tra cui bomba atomica a Hiroshima e Nagasaky); Grecia 1948-1949; Corea 1950-53; Cina 1954; Guatemala 1958; Indonesia 1958; Cuba 1959-1961; Guatemala 1960; Congo 1964; Perù 1965; Laos 1964-1973; Vietnam 1961-1973; Guatemala 1967-69 ; Cile 1973; Grenada 1983; Libano 1983-1984; El Salvador 1980; Nicaragua 1980; Libia 1986; Iran 1987; Panama 1989; Iraq 1991; Somalia 1993; Sudan e Afghanistan 1998; Ex-Jugoslavia (Anni Novanta); New York (?) 11 Settembre 2001; Afghanistan 2001; Iraq 2003; Kosovo 2008; Georgia 2008, Libia 2011, Siria 2011-2012-2013 (fornendo appoggio ai cosiddetti "ribelli" – mercenari – ed Africa) ed alla luce di quanto detto finora sulla questione siriana (vedi allegati) davvero sembrano uscire da un uomo fuori dal mondo, dalla Grazia Divina e dalla storia (che evidentemente non conosce per nulla o finge di non conoscere… informatelo!). Intanto in Israele la preoccupazione per ritorsioni belliche è evidente e palpabile, specie a Nord, Haifa in testa. Ma il nostro cuore e la nostra accorata preghiera volano a Damasco, Homs, Aleppo e in tutte le piazze dell'amata e martotiata Siria. Pace per la Siria!!