Martedì, Luglio 8th/ 2014
– di Sergio Basile –
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Giovedì, Agosto 22nd/ 2013
– L'Approfondimento di Sergio Basile – Redazione Qui Europa –
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Assad fa Strage con Armi Chimiche a
Damasco? La logica dice No.
Ecco cosa non quadra!
Ecco tutte le anomalie e le stranezze di una strage
che sa di trappola: "Il Paradigma del Topo"
L'Approfondimento di Sergio Basile – Redazione Qui Europa
Strage di 1300 anime in Siria – Assad è un mostro?
Damasco – "In tempo di inganno universale, dire la verità diventa un atto rivoluzionario" (Orwel 1984). Assad avrebbe ucciso almeno 1.300 siriani, compresi donne e bambini. Molti cadaveri sembrano presentare difficolà respiratorie e hanno la bava alla bocca: immagini che molti media italiani hanno accomunato alla strage del 1988 nella cittadina curda irachena di Halbja. Allora della strage fu accusato Saddam Hussein. Lo stesso Saddam che anni dopo fu condannato a morte con l'accusa di detenere armi chimiche di distruzione di massa invero mai trovate. "Assad è un mostro!" E' dunque questo il messaggio martellante che risuona da ore in tutti i TG e le radio. Assad, dunque, da difensore del suo popolo, si sarebbe trasformato in poche ore in una sorta di Stalin (o Hitler, fate voi…) e ciò con un tempismo davvero pessimo, cioè mentre (da Domenica scorsa) in Siria è in corso la missione ONU protesa proprio ad accertare l'uso di armi chimiche in altri teatri. In effetti – se così fosse davvero – il leader siriano potrebbe essere accusato non solo di genocidio di massa, ma anche di stupidità acuta; attributo che tuttavia non ci pare parte integrante del DNA del Presidente Assad, da due anni impegnato a fronteggiare la minaccia sionistico-islamica ed arabo-occidentale che mira – come fin ad ora dimostrato in centinaia di articoli, video e comunicati – alla distruzione completa ed all'annientamento del Cristianesimo nella patria stessa del Cristianesimo, la Siria. Con tanto di chiese cristiane e luoghi di culto distrutti, come raccontato in mille interviste da dozzine di religiosi cristiani siriani presenti nel Paese (vedi ultima testimonianza di Padre Daniel Maes in allegato).
Il paradigma del topo
Una sorta di Sarajevo 2, vent'anni dopo, dunque! L'obiettivo oggi come allora non cambia: si parla di "balcanizzazione" dell'area, e ormai ciò è un mistero davvero per pochi. Pertanto l'ennesima accusa verso il leader siriano ci sa tanto di mostruosa e diabolica bufala: l'ennesima abominevole bufala stile Saddam Hussein, per intenderci. Quel che viene descritto ha infatti del paradossale. Un pò come se il topo decidesse di uscire allo scoperto e andare a mangiare il formaggio restando incastrato nella trappola proprio nel bel mezzo di una festa di quartiere di gatti affamati. Capite la stranezza?
La Smentita di Damasco
Ora, dunque, ecco sbucare l'ennesimo genocidio: 1300 anime straziate nei sobborghi di Damasco (la città di Assad) che vanno ad aggiungersi alle oltre 100mila già fatte fuori ai cosiddetti "ribelli" (mercenari-islamisti appoggiati dall'Occidente "Democratico"). Strage ancora non verificabile in maniera indipendente, ma comunque – a sentire le prime agenzie italiane ed europee – frutto di un presunto attacco chimico commesso la notte scorsa. Ma da chi signori? Da Assad? E soprattutto, siamo davvero sicuri che si tratti di un attacco chimico? Questo – fino a prova contraria – è quello che vogliono farci credere, con una sicurezza alquanto ostentata e strana. Il governo siriano, ovviamente, smentisce.
L'ONU convoca un Consiglio di Sicurezza d'Urgenza
Gli ispettori Onu, frattanto, sarebbero già all'opera e – accogliendo l'invito da parte di paesi come il Qatar – al momento starebbero indagando sull'esistenza e (nel caso) sulla paternità delle presunte armi chimiche utilizzate. Ma come detto l'agenzia coincide e si sovrappone con un'altra curiosa notizia: quella della presenza a Damasco degli stessi ispettori Onu, già incaricati di una missione, che durerà 14 giorni, proprio per verificare l'uso di armi chimiche nelle zone più colpite dal conflitto.Un'inchiesta immediata e approfondita sull'uso di armi chimiche in Siria è stata chiesta altresì dagli USA e dai ministri degli Esteri della Ue, impegnati a Bruxelles. L'ONU ha invece convocato al Palazzo di Vetro (New York) un Consiglio di Sicurezza d'urgenza per le ore 21,00 italiane (le ore 15,00 nella Grande Mela).
Le anomalie sono troppe
Fonti del governo siriano dell'ultim'ora – agenzia Sana – smentiscono fermamente "l'uso di armi chimiche, affermando che si tratta solo di un tentativo di ostacolare il lavoro degli ispettori dell'Onu sulle armi chimiche". Ma a pensarci bene e da una prima analisi nella ricostruzione fornita dai media di regime occidentali, qualcosa (più di una cosa) non quadra e ha dell'assurdo anche dal punto di vista "tecnico". Mi spiego… Da notare – in aggiunta a quanto detto – che l'odore delle armi chimiche non provoca disgusto o sensazione di repulsione (come si dice in diversi video trasmessi dai media occidentali). Inalare tali agenti chimici di distruzione di massa, infatti, porta all'immediata morte sul posto e non lascia il tempo ai sensi di elaborare l'accaduto. Inoltre (altra stranezza) non sarebbe assolutamente possibile entrare in una zona colpita con un'arma chimica prima di 48-72 ore almeno. Come avrebbero fatto ad entrarvi ed a girare i video dunque? Inoltre l'uso di armi chimiche non uccidere 10 persone o 20 o cento, ma rimuove semplicemente tutte le forme di vita in tutta la regione e su una vasta area. I danni causati delle armi chimiche, in tal senso, non possono essere confinati all'interno di un'area geografica limitata, come una città o un villaggio, ma essi si estenderebbero in città e regioni vicine col soffiare del vento. In maniera naturale. Ciò accadrebbe in ogni direzione ed in maniera incontrollabile. Pertanto nessuno può sedere nel "palazzo presidenziale" a Damasco e poi colpire nel contempo le zone intorno al palazzo stesso con prodotti chimici. Non trovate? Meditate gente, meditate! Sono curioso di vedere come i delegati ONU spiegheranno tali rilevantissime e macroscopiche anomalie, nelle prossime ore a New York.
Sergio Basile – Redazione Qui Europa (Copyright © 2013 Qui Europa)
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