Speciale QE – Vecchie e Nuove Ombre Coloniali dietro gli F35 – Da Dulles ai giorni nostri

Sabato, Luglio 20th/ 2013

– di Sergio Basile, Giovanni Antonio Fois e C. Alessandro Mauceri 

F35, Stati Uniti d’America, Ministro della Difesa, Costituzione, NATO, Giovanni Antonio Fois, Sergio Basile, C. Alessandro Mauceri, Andrea Sarubbi, Giampaolo Di Paola, Colonialismo Usa, Mario Mauro, John Fitzgerald Kennedy, Commissione Warren, OSS, CIA, USA, Allen Welsh Dulles, Piano Dulles, Unione europea, John Foster Dulles, Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Sottomarini venduti alla Grecia, Atene, Washington, Presidente Johnson, Presidente Eisenhower, Lee Harvey Oswald, Omicidio del secolo, George W. Bush Junior, Operazione Husky, Lucky Luciano, Licio Gelli, F35, Presidente del consiglio, Letta, Mario Mauro, Senato, Partito democratico, Popolo delle libertà, Scelta Civica, Zanda, Schifani, Parlamento, Consiglio Supremo di Difesa, ministro degli Esteri, Emma Bonino, ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, ministro della Difesa, Mario Mauro, ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, capo di stato maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli, legge 244 del 31 dicembre 2012, Elio Vito, Commissione Difesa della Camera, Homo Politicus, MUOS 

Oltre gli F35 – Lo Speciale di Qui Europa

Vecchie e Nuove Ombre Coloniali dietro 

l'Inganno F35 – Da Dulles ai giorni nostri

F-35: Rinviato l'acquisto di 6 mesi… Presunto conflitto

Governo-Parlamento. Ma è davvero così?  Svolta seria

o siparietto che nasconde una realtà già scritta?

– F-35 – L'ultima espressione del colonialismo Usa  

– F-35 – Ecco cosa c'è all'origine del colonialismo Usa

  Conosci Allen Dulles?

– Dalla "Mozione Colomba" alle legittime perplessità di Sarubbi sul

  Decreto Di Paola

– La Questione Canadair e la curiosa sospensione degli acquisti

– L'imperialismo Usa in Italia dallo sbarco in Sicilia ai giorni nostri

 

 

Speciale, Oltre gli F35 – Prima Parte

Il Rinvio

di Sergio Basile, Giovanni Antonio Fois e C.Alessandro Mauceri

f-35 - VERGOGNA ITALIANA MADE IN USA

 Dilemma F35  – Il Rinvio                                                                                          

Roma –  Qualche giorno fa, ma i giornali hanno dato poca importanza alla notizia, il Senato ha approvato, con 202 voti favorevoli, 55 contrari e 15 astenuti, una mozione presentata dalla maggioranza, primi firmatari Zanda (Pd) e Schifani (Pdl). Con la mozione in questione, Partito Democratico, Popolo delle libertà e Scelta Civica hanno chiesto curiosamente di "non procedere  a nessuna fase di ulteriore acquisizione (di F35 n.d.r.) senza che il Parlamento si sia espresso nel merito". Ora, il fatto che sia alla Camera (una mozione analoga era stata presentata dagli stessi gruppi e anche lì l’esito era stato favorevole) che al Senato si sia deciso di rinviare l’acquisto dei tanto discussi F35 è importante per diversi motivi. Innanzitutto perché, per la prima volta in vent’anni, il Parlamento ha mostrato di avere dei dubbi circa l’acquisto di questi armamenti oggetto di dispute e discussioni interminabili: sia – almeno in teoria, poi, nei fatti vedremo – a causa del loro costo esorbitante; sia da un punto di vista tecnico. Inoltre, la decisione del Parlamento pare aver scatenato un forte (?) contrasto interno tra istituzioni. Infatti, subito dopo l’approvazione della mozione alla Camera e alla vigilia della votazione della stessa mozione al Senato, il ministro Mario Mauro aveva affermato che "Abbiamo il dovere di proseguire con coerenza" rispetto alle decisioni già prese. Come dire che se i governi precedenti hanno fatto degli errori, invece di cambiare rotta e tornare sulla retta via, dobbiamo continuare a farli anche noi. E, forse, nel tentativo di privare di importanza la votazione della mozione al Senato, il Consiglio Supremo di Difesa aveva tenuto a far sapere il fatto che il "Parlamento non ha diritto di veto". Secondo il Consiglio, l’ammodernamento delle Forze armate sarebbe esclusiva "prerogativa dell'esecutivo". Beh, si commenta da sé…

 Elio Vito – Un nome, una garanzia                                                                      

A sedare gli animi, poi, ci ha pensato Elio Vito, presidente della Commissione Difesa della Camera, ovvero uno degli organi chiamati in causa dalla legge 244 del 2012. Vito ha affermato: "Il rispetto dei ruoli tra organi dello Stato consente al Parlamento il pieno esercizio delle sue prerogative, come disciplinate anche dalla Legge n. 244/2012, senza tuttavia alcuna attribuzione di diritti di veto su decisioni operative e tecniche che rientrano tra le responsabilità costituzionali del Governo". Come dire che il Parlamento è sovrano e libero di decidere basta che decida quello che dice il Governo. Sì perché, in realtà, tutta la vertenza (e di conseguenza le mozioni presentate alla Camera e al Senato) derivano dall’accesa e curiosa "disputa" (di cui però si è parlato poco, anzi quasi per niente) circa le competenze dei vari organi dello Stato.

  Il nodo della L. 244/2012 – L'Ultimo "regalo" di Monti                              

Infatti la questione che sta accendendo gli animi, nasce da quanto previsto dalla legge 244 del 31 dicembre 2012, uno degli ultimi regali fatti al nostro Paese dal governo Monti. Questa legge prevede la progressiva riduzione delle spese da destinare alle forze armate. All’art. 1 si legge: “il Governo è delegato ad adottare, entro  dodici  mesi  dalla  data  di entrata  in  vigore  della  presente  legge,  due  o   più   decreti legislativi per disciplinare la revisione, in senso riduttivo: a) dell'assetto strutturale e organizzativo del  Ministero  della difesa, in  particolare  con  riferimento  allo  strumento  militare, […] b) delle dotazioni organiche complessive del  personale  militare dell'Esercito italiano,  della  Marina  militare  e  dell'Aeronautica militare   nell'ottica   della    valorizzazione    delle    relative professionalità”. Quindi secondo questa legge bisogna ridurre le spese per gli armamenti e riorganizzare le forze armate (da cui la riduzione del personale riportata nell’articolo precedente). E parrebbe che a farlo dovrebbe essere il Governo. Stando invece a quanto riportato all’art. 4 della legge 244/12, l’ultima parola sull’acquisto delle armi, spetterebbe al Parlamento. Infatti per ciò che riguarda la “pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento  dei  sistemi  d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla  difesa nazionale, annualmente, entro la data  del  30  aprile,  il  Ministro della Difesa provvede a  trasmettere  al  Parlamento” i dettagli delle spese che, dopo l’esame delle Camere, devono essere approvate.  

SPECIALE F35 - IL RINVIO

 L'Intervento "provvidenziale" del Consiglio Supremo di Difesa…            

E qui sta il problema. Perché, visto che bisogna effettuare dei tagli alle spese e che le decisioni avranno anche una notevole rilevanza economica, in molti vorrebbero assumere il ruolo di primi attori e di decisori. È per questo motivo, probabilmente, che il Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato, ha approvato la mozione che rinviava l’acquisto degli F35. Ed  è per questo motivo che il Consiglio Supremo di Difesa, nel tentativo estremo di riaffermare la propria supremazia in materia, ha affermato che: "La facoltà del Parlamento di eventuale sindacato delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell’Esecutivo". Il Consiglio Supremo di Difesa è composto dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, dal ministro degli Esteri, Emma Bonino, dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, dal ministro della Difesa Mario Mauro, dal ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e dal capo di stato maggiore della Difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Quindi in massima parte dallo stesso Governo non eletto (tecnico). La disputa cui si sta assistendo negli ultimi giorni è, in realtà, un vero e proprio scontro diretto tra Governo e Parlamento. E la vicenda degli F35, probabilmente, è solo un pretesto (alla fine la mozione ha solo rinviato di sei mesi la decisione di acquistare gli aerei americani).

 Una questione di coerenza?                                                                                   

Quindi il Governo non può decidere senza il voto delle Camere. Che non possono non tenere conto delle indicazioni delle Commissioni. Parlamento e Commissioni che, oggi, sembrano non essere più del tutto convinti della scelta fatta dai precedenti governi. O almeno così vorrebbero farci credere. Che dite? Infatti, molti dei parlamentari che hanno votato la mozione per il rinvio dell’acquisto dei famigerati F35 risiedono in Parlamento da molte legislature e, quindi, non una, ma molte volte hanno già votato per l’acquisto di questi aerei. Alla fine, come al solito, in Italia tra parlamentari che cambiano idea, governanti che vorrebbero imporre le proprie scelte e soggetti che credono di essere al di sopra di tutto, pare si sia dimenticata qual’è la sostanza. Sì perché lo scopo finale della famigerata legge 244/12, in realtà, era quello di ridurre gli sprechi. Eppure, almeno stando ai costi della cosa pubblica, di sprechi i vari esemplari di Homo Politicus dovrebbero essere esperti. Ma a ben vedere, accanto agli aspetti puramente tecnici, la questione si infittisce di mistero e antiche ombre emergono. Cosa accadrà tra sei mesi? 

 

Oltre gli F35 – Seconda Parte

Troppa Fretta

Speciale F35 - Troppa Fretta - Sarubbi - Di Paola - Monti

 Dilemma F35  e colonialismo Usa – Oltre la realtà ufficiale                         

Beh in molti sarebbero disposti a scommetterci l'osso del collo che alla fine questo acquisto si farà. Ma le polemiche in Italia, nelle piazze e sul web non cessano. Innanzitutto esse vertono sulla bontà dell'acquisto (come sottolineato in diversi articoli: vedi allegati). In tal senso abbiamo evidenziato l'esistenza di difetti di fabbricazione dei mezzi, considerati da molti paesi (che ne hanno sospeso le commesse) risultati di un progetto malriuscito; il costo degli aerei e degli altri armamenti pesanti, esorbitante, incoerente, misteriosamente lievitato (vedi allegato – Inganno F-35 di C.Alessandro Mauceri) e assolutamente immorale. Inoltre gli smodati ed esorbitanti costi – come visto – verranno gettati sulle spalle dei contribuenti italiani. In aggiunta abbiamo poi posto l'accento sulla palese contraddizione rispetto all'Art. 11 della Costituzione, secondo il quale "L'Italia ripudia la Guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali". E per finire lo scandalo del controllo a distanza da parte dei costruttori (Usa), che in caso di problemi potrebbere agire in maniera risoluta e diretta – evidentemente – sull'intero sistema di volo dell'aereo da guerra (capace – come visto – di ospitare testate nucleari).

 La Nostra Battaglia                                                                                                     

L'Osservatorio Qui Europa iniziò la sua battaglia contro gli F-35 già con il precedente Ministro della Difesa Di Paola: i nostri lettori ricorderanno la campagna di sensibilizzazione portata avanti a partire dallo scorso 5 Dicembre, e successivamente nei giorni che precedettero la votazione del decreto "Di Paola" in Parlamento. Inviammo centinaia di mail a tutti i deputati e senatori, chiedendo di non approvare il decreto della vergogna (vedi allegati). Ma alla fine i sudditi Usa travestiti da politici approvarono quasi all'unanimità. L'unico a rispondere al nostro appello fu l'On. Andrea Sarubbi (PD) nonché ex conduttore (su Rai Uno) della seguitissima trasmissione domenicale "A Sua Immagine". E lo fece con un editoriale dal titolo molto eloquente: "Quanta Fretta".

f35 - La polemica

  Quanta Fretta!                                                                                                             

L'On. Sarubbi, nell'occasione – con molta onestà intellettuale, bisogna dargliene atto – si meravigliava del fatto che il contestatissimo "Decreto dell'ammiragio non eletto, Giampaolo Di Paola" sugli F-35, fosse stato presentato in Parlamento, per l'approvazione, con una inusuale e sconcertante rapidità. Lo stesso lamentava in diversi passaggi: "Con una rapidità estrema, rispetto ai tempi biblici del Parlamento, è arrivata in Aula la delega al governo per la revisione dello strumento militare. È una legge con parecchi chiaroscuri (…) per lo spazio enorme di manovra che lascia al ministro della Difesa (aggiungiamo, rigorosamente non eletto) e per la tempistica a mio parere – aggiunse – inopportuna, trovandoci ormai a fine legislatura e dunque ad un passo dal cambio di governo. Dalla Tavola della Pace e dalla Rete Disarmo  – continuava Salubri nel suo comunicato stampa giuntoci in redazione – sono arrivate parecchie critiche (…) nel mio intervento di stamattina, alla Camera, ho esposto anche i miei dubbi, convinto che non siano poi così isolati nel resto d’Italia".

  Dov'è volata la "Mozione Colomba"…                                                              

Andrea Sarubbi fece poi cenno ad un atto politico di rilevantissimo interesse pubblico (Mozione Colomba) passata quasi del tutto inosservata agli occhi dei distratti media. Anzi – consentiteci – totalmente censurata. "due anni e mezzo fa – continuava il politico nel suo comunicato – Savino Pezzotta ed io presentammo una mozione, che chiamammo "Mozione Colomba" e che arrivò in quest’Aula il 28 marzo scorso. La mozione approvata (poi divenuta risoluzione, per qualche inghippo procedurale, ma il senso è quello) era un pò più morbida di quella inizialmente presentata, ma ci sembrò comunque un bel passo in avanti: impegnava il governo a subordinare qualunque decisione relativa all’assunzione di impegni per nuove acquisizioni nel settore dei sistemi d’arma al processo di ridefinizione degli assetti organici, operativi e organizzativi dello strumento militare italiano. Per dirla con le parole della Tavola della pace, della Rete disarmo e di tutte le associazioni che invitavano in quei giorni il Parlamento a resistere alla tentazione di giocare a Risiko con i cacciabombardieri (vedi articoli in allegato) “prima discutiamo compiti e obiettivi delle nostre Forze armate e poi decidiamo gli acquisti di cui abbiamo bisogno”. Ma evidentemente i colleghi del PD e della stessa "cosiddetta" opposizione (quello che poi sarebbe diventato con la benedizione di Napolitano, il partito unico europeista e filo Usa-Nato PD+L) preferì non considerare o strategicamente obliare tale atto politico di indubbio spessore.

Speciale F35 - Troppa Fretta - Sarubbi - Di Paola - Monti

 Come un Assegno in Bianco – Il Sarubbi pensiero alla vigilia del voto    

"Mi riesce molto difficile – concludeva Sarubbi nel suo comunicato – spiegare ai miei quattro elettori e anche a me stesso, come mai questo Parlamento riesca a marciare così veloce quando si tratta di spese militari e poi s'impantani sulle riforme più attese. Inoltre, ed è questa la mia critica principale, io davvero pensavo che avremmo discusso il modello di difesa tutti insieme. Tutti insieme: lei, signor ministro ammiraglio, ed io, obiettore di coscienza a mani nude provvisoriamente deputato della Repubblica. Non avevo capito, perché non c’era scritto da nessuna parte, che il Parlamento avrebbe firmato una carta quasi in bianco (…). Il comunicato – nell'occasione pubblicato in forma integrale da "Qui Europa" – concludeva con una amara e disillusa conclusione: "Ha senso tutto questo, in un momento così difficile per l’Italia? Secondo me no, signor Presidente e signor Ministro, e per questo motivo (…) sto pensando seriamente di non votare questo provvedimento".

  I Camerieri di Washington e la Bigiotteria "Made in Usa"                         

Ma quel che accadde in Parlamento fu chiaro a tutti, e così il governo italiano si ritrovò per le mani centinaia di  costosissimi giocattoli F-35 pronti a sfrecciare per i cieli europei: strumenti di morte e guerra che ad oggi ancora nessuno vuole, tranne forse gli "indecisi" politici italiani, sempre più camerieri di Washington, malgrado lo strategico rinvio. Ancora una volta, nei fatti, col la mancanza di un "NO" forte e chiaro, viene sottolineato lo strapotere americano e la sudditanza del nostro Paese, visto da oltreoceano come una roccaforte sul Mediterraneo, una succursale americana in Europa, una finestra sull’Africa del Nord e sul mondo arabo, forte di due immense portaerei coloniali (Sicilia e Sardegna).  E’ chiaramente l’ennesimo tentativo delle lobby industriali di affibbiarci il prodotto scadente, disprezzato nel resto del mondo. Solo che questa volta non si tratta di computer portatili o di lavatrici. Qui si parla di presunti (quanto illusori) "gioiellini da bigiotteria" dell’aviazione da milioni di dollari che tutti i contribuenti dovrebbero impegnarsi a pagare fino al 2020, rinunciando magari a beni alimentari di prima necessità per i propri figli. Una situazione che ci ricorda molto il trattamento riservato ai cittadini greci da Angela Merkel a Nicolas Sarkozy, quando costrinsero Atene ad anquistare inutili armamenti da guerra, portaeree e sottomarini, per miliardi di dollari. Stesso copione, dunque!

f35 - La polemica

  In un Mondo Normale                                                                                             

Ma in un momento come questo, col mondo del lavoro al completo collasso che vede numerose famiglie costrette alla fame e alla miseria, non possiamo proprio permetterci di accontentare l'ennesimo vergognoso capriccio americano. Non c'è bisogno di essere particolarmente intelligenti e/o moralmente alti per comprenderlo. Non è questo il momento per schermarsi dietro al vecchio detto ‘’Si vis Pacem para bellum’’ che al giorno d’oggi lascia chiaramente il tempo che trova. Ma d'altra parte in un mondo normale, non lo sarebbe mai! Un Paese come l’Italia, con diversi contingenti sparsi in giro per il mondo, per volere statunitense, in ipotetiche e propagandatissime "Missioni di Pace" (oggi altro sinonimo meno impegnativo di "occupazioni coloniali") avrebbe ben poco da temere in termini di difesa. O no? premesso che – come detto in più sedi – non si tratta assolutamente di aerei da difesa, ma di aerei d'attacco e guerra a tutti gli effetti.

  I Veri Assassini  e la questione "Canadair"                                                      

La verità è che l’Italia, in concerto con le altre principali nazioni del mondo occidentale, sta portando avanti ormai da decenni – come denunciato in centinaia di articoli – politiche espansionistiche Usa sempre più subdole e sistematiche, che devastano il mondo nascoste dietro la beffarda e miservole maschera della "Pace". O meglio di una Pax Romana, che affonda le proprie radici in un progetto sionista di antica concezione. Questi nuovi caccia, al pari degli altri mezzi dispensatori di morte, perseguirebbero l’obiettivo americano d’espansione, minacciando i popoli del nord Africa, del mondo arabo, del sud est asiatico (per ora). Cerchiamo di aprire gli occhi e di capire una volta per tutte che stiamo assistendo ad un genocidio quotidiano e che noi ne siamo complici. All’alba del terzo millennio l’umanità dimostra di essere soggiogata dal mondo mediatico che, esasperando (o inventando di sana pianta) le possibili (presunte) minacce provenienti da questo o da quel paese, rendono merito e legittimità alle azioni militari degli Stati Uniti d’America e dei suoi impresentabili alleati. Questi sono i veri assassini, capaci di seminare terrore e sangue su molteplici scenari , ogni singolo giorno. Cerchiamo di tirarci fuori da queste barbarie e di aprire gli occhi a chi non vuole vedere, a chi crede davvero che possano esistere ( o che possano essere esistite) ‘’Guerre di Pace’’. E mentre sotto i nostri occhi si consuma l'ennesimo scempio, apprendiamo la notizia del taglio alle spese di gestione dei Canadair anti-incendio, utili a salvaguardare migliaia e migliaia di chilometri quadrati di macchia mediterranea.

 

Oltre gli F35 – Terza Parte

Sotto lo Schiaffo Usa

Speciale F35 - Sotto lo Schiaffo Usa

 Dietro il Caso F35 – Alle Origini del Colonialismo Usa sull'Italia               

Ma essendo la matematica una scienza esatta (due più due fa sempre quattro), alla luce di questi incomprensibili ed ambigui rinvii; di queste reiterate ed evidenti – quanto inaccettabili  -anomalie democratiche di cui sopra ed appurata l'esistenza dell'occultatissimo Piano Kalergi (Vedi articoli in allegato – Prima e Seconda Parte), cioè di quel progetto mondialista della CIA (Usa) proteso a colonizzare e controllare l'intera Europa (terzomondializzandola e paneuropeizzandola) ci chiediamo: chi furono i personaggi che convinsero Kalergi ad avviare i processi politici che portarono alla nascita dell'Unione Europea e della stessa NATO? Chi utilizzo l'OSS  (oggi CIA) al fine di architettare questo diabolico piano imperialista e di controllo totale sulla stessa Italia? Beh, dalle ricerche e dagli studi fatti, tutto sembra convergere su un nome ben preciso: Allen Welsh Dulles, avvocato, finanziaere e banchiere statunitense, nonché agente segreto OSS ed influente direttore  – sotto copertura – della Central Intelligence Agency (CIA) per l'Europa, nato a New York, il 7 aprile 1893. 

  Dulles, Commissione Warren ed altri accidenti – Curiose Analogie        

Dulles fu anche membro dell'ambigua Commissione Warren – l'organismo presidenziale che fu incaricato di indagare sull'assassinio del Presidente John Fitzgerald Kennedy  – costituita dal Presidente Johnson il 29 novembre 1963 – che come noto indicò, tra mille polemiche, Lee Harvey Oswald come l'unico esecutore dell'omicidio del secolo. Ma il banchiere Allen Welsh Dulles fu – guardacaso, come apprendiamo dal sito ufficiale della Casa Bianca – anche fratello minore del 52° Segretario di Stato Usa – sotto l'amministrazione Eisenhower – John Foster Dulles. Anche sul fratellone di casa Dulles, gli scheletri nell'armadio non mancano: nel maggio 1933, infatti, John Foster Dulles e il ministro dell'Economia e delle Finanze di Adolf Hitler (Hjalmar Schacht) sugellarono un accordo di ferro per intensificare i commerci ed i profitti tra Usa e Germania. Ricordiamo in tal senso che il principale sostenitore (acciaio e credito) della campagna bellica di Hitler fu un altro americano di lusso – come detto in altre sedi – Prescott Bush, nonno di George W. Bush Junior. Senza dimenticare il grande apporto di capitali che lo stesso Stalin diede ad Hitler (finto rivale). Ma d'altronde pochi davvero sanno che la stessa Rivoluzione Bolscevica Comunista fu in realtà coordinata e finanziata dall CIA. Piccola ciliegina sulla torta. Altro che "anticomunismo" e chiacchiere da treno, dunque! Ci sono stati dentro sempre fino al collo, malgrado quel che dicano strategicamente i testi di storia di regime, scritti dai loro carissimi scendiletto. Ma le sorprese, in casa Dulles, non finiscono mai: la sorella di Allen, Eleanor Lansing Dulles fu – guardacaso – ambasciatrice in Germania; mentre lo zio Robert Lansing, segretario di stato di Wilson. Com'è piccolo il mondo! Non trovate?

Speciale F35 - Sotto lo Schiaffo Usa

  Dulles e la Colonia Italia  – Lo Sbarco in Sicilia                                                

Ma quel che più ci interessa capire è come gli Usa, grazie al "nobile" compitino affidato ad Allen Dulles, riuscì a esercitare la sua definitiva egemonia sul "Bel Paese", con la scusante ed il pretesto della liberazione dal regime fascista. Dai nostri studi incrociati, infatti, risulta come il banchiere-007 fu il perno dell'Operazione Husky, cioè dello sbarco Usa in Sicilia. L'OSS coordinò, in particolare, i rapporti tra mafia locale e Washington: una sorta di "trattativa Stato-Mafia" degli anni che furono.  Il referente italiano dei misteriosi contatti fu il siciliano emigrante Massimo Corvo. Max per gli "amici". Fu lui il primo coordinatore dell'esclusivo "club" the mafia circle. Tra i nomi eccellenti spuntati ben presto – fonte di "Oggi Notizie" del 20/10/2010 –  anche quello di Lucky Luciano e Licio GelliGli uomini di Max – come rivelato sempre da "Oggi Notizie"  – liberarono di prigione numerosi boss mafiosi (850), poi arruolati nell’OSS. Molti dei quali, dopo l'occupazione americana, assunsero cariche pubbliche particolarmente importanti. Nel 1953 – come detto – Dulles  venne "premiato" per il lavoro svolto e divenne capo della neonata CIA. E questa è storia! Di cosa ci meravigliamo ancora?

  Morale della Favola – F35 e paradigma MUOS                                                 

Di cosa ci meravigliamo se i nostri politici anziché bocciare la questione F35 continuano a rimpallarcela di mese in mese? L'Italia è – tranne miracoli o sussulti popolari eccezionali – e sarà sempre una squallida colonia USA. E ciò anche attraverso palesi manipolazioni storiche che ci hanno sempre portato a credere ciecamente nell'esistenza di dualismi politici (destra, sinistra e centro…) in realtà creati ad arte dagli antichi burattinai con l'esclusivo obiettivo di dividere et imperare. Gli F35 solo solo l'ultima penosa pagina di questa storia infinita fatta di menzogne, finti alterchi e strategie. Prova ulteriore, è l'ultimo capitolo della "saga Muos" in Sicilia: altro emblema contemporaneo dell'imperialismo statunitense nel nostro Paese. Nei giorni scorsi (9 e 10 Luglio) in occasione della commemorazione dello sbarco in Sicilia delle truppe anglo-americane, infatti, una cinquantina di attivisti hanno contestato pacificamente la presenza dei militari americani e dell'eco-mostro. I domostranti lo hanno fatto intonando le note di "Bella Ciao"…. A buon intenditor… In tal senso non ci stupiamo affatto per le dichiarazioni dell'ambasciatore Usa in Italia, Davide Thorne, in merito alla discussa decisione del Tar di Palermo che ha rigettato la richiesta di sospensiva del blocco dei lavori del sistema satellitare Usa a Niscemi. "La realizzazione del Muos – ha dichiarato l'ambasciatore – è stata concordata con il governo italiano (?) e con il governo siciliano. Spero  – ha concluso – che possiamo trovare un modo per andare avanti".

Sergio Basile, Giovanni Antonio Fois, C.Alessandro Mauceri

(Copyright © 2013 Qui Europa)

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  Allegati, per non dimenticare                                                                                                     

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Giovedì, Maggio 23rd/2013 – di Ulisse Scintu – Europa, Qui Europa, Unione Europea, Costituzione, Corte costituzionale, Ulisse Scintu, Stati Uniti D'America, high frequency trading, H.F.T., EHMS, economic hitman, corporatocrazia, strategia egemonica imperialista, EHEM, EHM, Otpor, NWO    Corporatocrazia Made in Usa – L'Altra Faccia del Nuovo Ordine Mondiale Utilizzo dell’High Frequency Trading e degli EHMs quali strumenti di accelerazione della strategia […]

Chiediamo le Dimissioni del Ministro Di Paola e del Governo Monti, capace di trasformare l’Italia in un “Paese di Guerra”, tradendo l’Articolo 11 della Costituzione e gli stessi Italiani, umiliati dalla Crisi Indotta

Chiediamo le Dimissioni del Ministro Di Paola  e del Governo Monti, capace di trasformare l’Italia in un “Paese di Guerra”, tradendo l’Articolo 11 della Costituzione e gli stessi Italiani, umiliati dalla Crisi Indotta

Giovedì, Dicembre 6th/ 2012 – di Sergio Basile, Maria Laura Barbuto e di tutta la   Redazione dell'Osservatorio Nazionale "Qui Europa" –    Di Paola e l'incremento delle "spese militari" dell'Italia  / Esteri / Palestina / Israele / Onu / Assemblea / Rivendicazioni /  Stato osservatore /  Parlamento Europeo /  Negoziati / Martin Schulz / Hannes […]

Approvato il Decreto della Vergogna della Politica Italiana

Approvato il Decreto della Vergogna della Politica Italiana

Mercoledì, Dicembre 12th/ 2012 – di Sergio Basile –   Approvato il Decreto della Vergogna della Politica Italiana  / Decreto Di Paola / Italia / Incremento delle spese militari / Guerra / Articolo 11 della Costituzione / Armamenti / F-35 / Ordigni di morte / Nato / Pazzie della Guerra / Disarmo / Roma / Francesco […]

Ultimo appello contro il DDL Di Paola ai Deputati Italiani

Ultimo appello contro il DDL Di Paola ai Deputati Italiani

Martedì, Dicembre 11th/ 2012 – Appello Nazionale per il Disarmo di "Tavolo della pace" –      Qui Europa aderisce e promuove l'Appello    Di Paola e l'incremento delle "spese militari" dell'Italia  / Esteri / Guerra / Articolo 11 della Costituzione / Armamenti / Dimissioni del ministro Di Paola / F-35 / Ordigni di morte / […]

Oggi o Domani i deputati discutono la Legge Delega di Riforma delle Forze Armate. Invia subito una Mail ai Deputati contro la Legge che Aumenta le Spese Militari – Sono Ore Cruciali – In allegato trovi la lettera tipo da inviare e un elenco di indirizzi e-mail

Oggi o Domani i deputati discutono la Legge Delega di Riforma delle Forze Armate. Invia subito una Mail ai Deputati contro la Legge che Aumenta le Spese Militari – Sono Ore Cruciali – In allegato trovi la lettera tipo da inviare  e un elenco di indirizzi e-mail

Mercoledì, Dicembre 5th/ 2012  –  Adesione all'Appello contro l'approvazione del Disegno di Legge delega di revisione dello strumento militare presentato dal Ministro della Difesa Giampaolo di Paola  –   Legge Delega di Riforma delle Forze Armate / Appello / Approvazione del Disegno di Legge delega / Revisione dello strumento militare / Ministro della Difesa  / Giampaolo […]

Il Piano Kalergi – Quello che Nessuno ti ha mai detto sull’Europa – Prima Parte

Il Piano Kalergi – Quello che Nessuno ti ha mai detto sull’Europa

Venerdì,  Marzo 8th/ 2013 – L'editoriale di Giovanni Antonio Fois e Sergio Basile –  Il Piano Kalergi, Unione Europea, Ue, Richard Coudenhove Kalergi, Politiche europeiste, Nuovo Ordine Mondiale, Mondialismo, Messia, Capitalismo internazionale, Multiculturaismo, Premio Carlo Magno, Gli Stati uniti e l'Unità Europea, Wiston Crurchill, Loggia B'nai B'rith, Usa, Stati uniti, Teoria delle Razze, Teorie dei […]

Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta -Seconda Parte

Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta

Sabato,  Marzo 9th/ 2013 – L'editoriale Sergio Basile e Giovanni Antonio Fois –  Il Piano Kalergi, Unione Europea, Ue, Richard Coudenhove Kalergi, Politiche europeiste, Multiculturalismo, Premio Carlo Magno, Premio Kalergi, Mescolanza razziale, Terzomondializzazione dell'Europa, Gerd Honsik, Mondialismo, NWO, Angela Merkel, Herman van Rompuy, Denuncia, Coppia tedesca, Crimini contro l'umanità, primavera araba, Robert Schuman, Mediterraneo, G.Brock Chisholm, OMS, […]

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Giovedì, Luglio 18th/ 2013 – Sergio Basile e Redazione Qui Europa – Siria, Appello per la Pace, Rafa Nadal, Paul Gasol, Juanes, Miguel Bosé, Alejandro Sanz, Eva Longoria, Paulina Rubio, Juan Luis Guerra, Amaia Montero, Daniel Martin, Clare Daly, Damasco, Aleppo, Pace, Barack Obama, Diritto alla Pace, G8, Irlanda, Enda Kenny, Redazione Qui Europa, Avvocati musulmani […]

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Mercoledì, Luglio 17th/ 2013 – Testimonianza oculare di un Cristiano di Aleppo – Siria, Aleppo, Cristiani, Persecuzione contro i cristiani, Pane, Morire senza pane, complotto masso-islamico, Nuovo Ordine Mondiale, Falsi proclami TV, in fila a migliaia per il Pane, Attacco sacrilego contro la statua della Madonna, Slogan e preghiere forzate, Testimonianza di un Cristiano di Aleppo  […]

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