La Libertà del Sistema e l’allungamento della Catena

Venerdì, Febbraio 21st/ 2014

 – di Nicola Arena –

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La Libertà del Sistema e l'allungamento

della Catena

Qual è la soluzione all'asfissiante catena chiamata

"Moneta-Debito"? 

►Video in allegato: Lezione Magistrale del Prof. Auriti

    1) Lezione del Prof. Auriti sulla proprietà popolare della moneta;

    2) Auriti denuncia Bankitalia per truffa ai danni del popolo

 

di Nicola Arena

 La libertà e l'allungamento della catena                                                             

Roma, Venezia – di Nicola Arena – La libertà, come noto, è uno stato di grazia che si acquisisce con la certezza di poter disporre a proprio piacimento di tutte le sicurezze per il benessere vitale e spirituale della propria persona. La libertà quindi non può essere barattata con altro che esula da queste certezze. Infatti svolgendo un'azione investigativa sui comportamenti umani, notiamo come la percezione della libertà sia influenzata da aspetti esterni appositamente studiati per rendere questa percezione “soggettiva”, facendo accettare come premio quello che in realtà è solo un allungamento della “catena”. Cosa si intende per catena? La catena è quell’oggetto che viene usato per delimitare il raggio d’azione di un animale al guinzaglio. Di fatto l’animale è libero di muoversi e scorrazzare ovunque, sempre in maniera subordinata alla lunghezza (prescelta dal padrone) della catena. Potremmo quindi facilmente misurare la libertà di un animale al guinzaglio oppure di uno schiavo, utilizzando come unità di misura i metri della catena a cui esso è legato. Per esempio uno schiavo “buono” ha la liberta di 10 metri (di catena) mentre uno schiavo “cattivo” ha la libertà di 2 metri e così via. Qual è quella catena che essendo invisibile e non avendo maglie d’acciaio, riesce a creare la stessa condizione di libertà posseduta da uno schiavo?

 Un'asfissiante catena chiamata moneta-debito                                              

Nell’esempio sopra citato abbiamo misurato la libertà (catena) in metri, adesso possiamo senz’altro affermare che esiste un’altra unità di misura, anche questa come il metro, convenzionalmente accettata da tutti. Questa unità di misura è la moneta-debito. La quantità di moneta posseduta da un individuo gli permette di vivere dignitosamente, potersi permettere i pasti giornalieri, accedere a determinati obiettivi o stili di vita, pertanto la catena può essere misurata in denaro, ovvero maggiore è la quantità di denaro posseduta e maggiore sarà la lunghezza della catena della libertà. Esiste quindi una lunghezza minima oltre la quale lo schiavo o l’animale legato non riuscirebbe a sopravvivere e rimarrebbe strozzato. Attualmente milioni di persone in tutto il mondo hanno al collo il cappio legato alla catena del debito, più si accorcia la catena – e quindi il potere d’acquisto – e più l’uomo rimane strozzato. Infatti la popolazione mondiale prima che essere tormentata dalla fame, è dilaniata dal debito, un debito non dovuto che preclude alle persone la vera libertà.  

 I Media e la "lunghezza della catena"                                                                  

Allora possiamo sentirci davvero emancipati se, venendo studiati empiricamente attraverso sondaggi, tessere sconti promozionali, telecamere a circuito chiuso, statistiche su banche dati di compagnie telefoniche, social network ed altro ancora, risultiamo ovvi nei comportamenti e quindi facilmente prevedibili? Ove i margini di prevedibilità vengano a diminuire, intervengono i media che, attraverso pubblicità mirate e campagne tambureggianti, riescono a ripristinare la lunghezza della “catena”. E’ una catena non materiale ma abilmente robusta e ben collaudata tendente al mantenimento dello “status quo” in un tempo prestabilito, mentre, in un altro periodo altrettanto programmato, accelera i meccanismi sociali, rendendo di fatto i comportamenti collettivi facilmente manipolabili, perché non metabolizzati.

 L'Accorciamento della catena proposto a "fin di bene"                                 

Queste fasi di disorientamento portano alla ineluttabile condizione frustrante di insicurezza, ovvero all’incapacità di fare previsioni sul futuro proprio e su quello delle future generazioni. A volte il padrone, identificabile nel sistema capitalistico (e liberal-socialista) occulto di matrice satanica, riesce a convincere che l’accorciamento della catena (aumento delle tasse e diminuzione del potere d’acquisto) venga fatto per evitare che lo schiavo possa, per esempio, finire investito da una macchina. Quindi l’accorciamento della nostra libertà viene deciso da altri “per il nostro bene”. Molta gente finisce per crederci e si convince che questa limitazione della libertà sia necessaria per la nostra sicurezza.

 Gambe spezzate a "fin di bene"                                                                             

Per continuare con un altro esempio “assurdo” (ma non troppo) a volte, oltre ad accorciagli la catena, allo schiavo vengono spezzate le gambe, con la geniale spiegazione che, “correndo troppo” potrebbe cadere e farsi del male, per cui anche qui il sistema viene in suo “soccorso” prevenendogli eventuali cadute. In questo i media hanno un ruolo “educativo” importante riuscendo a far apparire una violenza subita come un necessario sacrificio per la nostra felicità. 

 Proprietà Popolare della Moneta – Vie di Mezzo non ce ne sono!            

Cosa fare, quindi, per spezzare le maglie di questa catena? E’ una domanda alla quale vi è un'unica risposta, cioè quella di staccarci dai “frame” abilmente costruiti attorno al nostro pensiero, e pretendere verso la proprietà popolare della moneta. Un’impresa ardua ma non impossibile, anche perché la verità ci renderà liberi dalla catena del debito. Vie di mezzo non ce ne sono.

 

Nicola Arena (Copyright © 2014 Qui Europa) 

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