– di  Sergio Basile –

Mario Monti, Moody's, Standar & Poor's, Enrico Letta, Rating, IVA, IMU, Declassamento criminale, 100 miliardi di euro, spazzatura, Sovovranità Finanziaria, Sovranità Monetaria, USA, Colonialismo 

Standard & Poor's – Schiavi Italiani, Non Fiatate!

Parlano i Padroni USA

Le Castagne di Letta e il sonno vergognoso della

casta e dell'Anti-politica

Rating, Dignità Umana pari a "Zero" – Invocano l'Aventino,

ma solo per tutelare gli interessi del Padrone di Arcore

di Sergio Basile

  Schiavi Italiani, non fiatate!                                                                                   

Roma, New York – Il titolo di un nostro editoriale dello scorso 15 Dicembre recitava: "L'Inganno delle Riforme Strutturali e la Morsa del Rating Sovrano – La Costituzione Ora la Scrive Moody's". A distanza di 7 mesi, malgrado indagini e scandali scoppiati attorno alle regine del mercato del declassamento facile, il titolo in questione appare ancora terribilmente attuale. Ma l'aspetto più sconcertante è quello relativo alle tempistiche. Nel momento in cui il nuovo Governo "pseudo-tecnico" – non eletto da nessuno – si accinge a presentare e/o parlare  di riforme strutturali, o meglio di riforme staliniste protese a commissionare ogni singolo spazio rimasto libero della vita sociale ed economica dei cittadini, con nuovi balzelli, tasse ed imposte di livello eccezionale ed impopolare, le "falsarie" del rating intervengono puntuali a levare le castagne del fuoco a Letta o a chi per lui. L'ultimo "declassamento strategico", in tal senso è giunto nel pieno del dibattito sull'IVA e sull'IMU. Insomma gli Americani – senza giri di parole e perdite di tempo – hanno puntualmente levato il proprio diktat sulla questione: cari subalterni italiani, dovete tenervi incremento di IVA e IMU. E non si fiata! Stesso copione usato per gli F-35, per intenderci!

  Le Castagne di Letta                                                                                                  

Allora accade che Standard & Poor's tagli il rating dell'Italia – cioè dell'ex Regina d'Europa spodestata dal golpe mercatista – da BBB+ a BBB: stesso livello di Barhein, Lituania e Marocco. A soli due gradini dalla "spazzatura". Che significa cio in termini pratici?  Semplice: 1) Che gli interessi illegali e fittizi sul debito pubblico che gli schiavi Italiani dovranno pagare alle banche sforeranno ben presto la barriera dei 100 miliardi l'anno (pazzia) in quanto come noto il rating incide sullo spread, che incide sugli interessi passivi da corrispondere sui titoli di stato; 2) Che Letta ed i suoi "compari" avranno il solito scudo pretestuoso del rating per annientare l'economia italiana definitivamente. Insomma lo strapotere delle caste mercatiste e masso-mafiose allo stato puro. All'ennesima potenza. E intanto aziende e colossi  storici nazionali (vedi Bulgari) vengono svenduti all'estero. Aborti e suicidi aumentano. Intere famiglie costrette sui marciapiedi ripiegano all'estero. E l'antipolitica grillina che fa?

  Il Sonno vergognoso  della casta e dell'Antipolitica                                       

Beh, detta in soldoni, Grillo sta a guardare. Finora – consentitemi – davvero tante chiacchiere ma nulla di concreto. La situazione è gravissima. La Costituzione ormai non esiste più, ma in tutto questo Beppe Grillo che fa? Attende! Malgrado le pressioni onorevoli e puntuali di molti esponenti del popolo grillino. Bisognerebbe ripromuovere un "Aventino", dichiarare illegittimo l'intero Parlamento e tornare ad eleggere un'Assemblea Costituente, mandando tutti a casa. E invece che succede? Essi continuano a litigare su elementi secondari e non assolutamente determinanti, mentre intere famiglie vengono letteralmente distrutte. E ciò per rivestire di un falso velo di democrazia, ciò che è folle ed asfissiante dittatura. Ma la casta pare godere di tutto ciò! Regna l'immobilismo. Gli unici sussulti di "Aventino" nelle ultime ore si sono sprecati in casa PDL per il "Caso Berlusconi". Vergognoso! 

  S&P e le previsioni sul debito                                                                                

Ma non è finita. S&P, secondo quanto fatto trapelare da Palazzo Chigi e riportato in una nota ANSA, nelle score ore, ha previsto inoltre un debito oltre la soglia del 129% per la fine del 2013. "La scelta dell'agenzia Standard & Poor's di abbassare il rating dell'Italia – si legge nella nota – è una scelta già superata dai fatti, ha uno sguardo retrospettivo e non tiene conto delle misure più recenti prese dal governo". Ma mi chiedo: se è superata dai fatti, perchè dovremmo subirne gli effetti? Perchè legittimarla, cari Letta ed Alfano?

 Dignità umana pari a zero –                                                                                     ​

Nella speciale classifica S&P, il rating BBB – ricordiamo – è stato affibiato solo 8 Paesi. Oltre ai già citati Barhein, Marocco e Lituania, anche a Bulgaria, Turchia, Bahamas e Panama. Peggio di noi in Europa, solo Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro, che guidano la classifica rispettivamente con un B- e con CCC: livelli di iper-speculazione cronica. Livelli che considerano evidentemente la dignità umana pari a zero. Anzi a "Zero -"!

  L'Unica via d'uscita e i Paradossi Usa, Lussemburgo e Germania           

Ma davvero curioso è il caso degli Usa: Paese, come detto, con il secondo debito pubblico al mondo (secondo solo al Giappone) ed una disoccupazione interna altissima (con picchi di povertà stratosferici) ma con un rating pari ad AA+: appena un gradino dietro – per esempio – paesi come Germania e Lussemburgo. Nazione quest'ultima che – ricordiamo – gode ancora di immensi privilegi fiscali. Multinazionali come Auchan, infatti, continuano a pagare in Lussemburgo l'IVA al 4%. Anche quella relativa ad operazioni commerciali poste in essere in Paesi Ue come l'Italia, ai quali non versano un euro di IVA. E – come direbbe – il Principe De Curtis: io pago. Stesso dicasi per la Germania, che continua ad essere favorita strategicamente dal Sistema di regolamentazione interbancaria (tra banche centrali) Target2, che ne crea il surplus commerciale in maniera assolutamente indotta e criminosa (vedi approfondimenti in allegato). Ma consentitemi un'ultima domanda, e rispondete pure se volete. Questi pazzi dove vogliono arrivare? Beh, penso proprio che la risposta sia scontata… è l'ora di riconquistare la nostra sovranità monetaria, in una guerra a tutti gli effetti. Non fatta di bombe ma di tagli e declassamenti criminali. Solo riconquistando la nostra sovranità finanziaria e monetaria (nonché la proprietà popolare della nostra moneta, oggi dataci in prestito da un clan élitario di privati senza scrupoli)  potremo salvarci dall'autodistruzione. Tutto il resto sono chiacchiere ideate dal sistema per creare confusione e tenere a bada le masse. Signori, questa è l'ora dell'unità nazionale! Ma non verso la "crisi": verso le caste che la fomentano ad hoc.

Sergio Basile  (Copyright © 2013 Qui Europa)

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