Mercoledì, 2 Novembre/ 2016
di Matteo Mazzariol / Presidente Movimento Distributista Italiano
Giovedì, Giugno 6th/ 2013
– di Giovanni Antonio Fois e Sergio Basile –
Veneto, Bce, Benetton, Diadora, Lotto, Crisi internazionale, Lavoro, Proletariato, Oscurantismo mediatico, Francoforte, Treviso, Dolomite, Geox, Nordica, Cina,Banca Centrale Europea, Mario Draghi, Salvataggio banche, Die Zeit, Esm, Streee Test, MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, Fondo Ammazza Stati Permanente, Sistema Target2, Pay TV, Progetto Monarch
BCE – Dalle proteste al Piano Radicale
per ingrassare le Banche Sovrane e
terzomondializzare gli Italiani
In Autunno quasi certe ricapitalizzazioni dirette attraverso
il MES: il regime si organizza e serra la stretta
Proteste Eurotower: cosa è rimasto? L'Esperienza degli
imprenditori veneti e l'ultima beffa di Mario Draghi
Francoforte – Nelle ultime ore è trapelata la notizia (ANSA) secondo la quale la Banca Centrale Europea (BCE) starebbe lavorando a pieno ritmo ad un piano di "risanamento radicale delle banche dell'Eurozona". La notizia è stata ripresa – a titolo di anticipazione – anche dal settimanale tedesco Die Zeit, secondo cui ''dall'autunno i banchieri centrali con le autorità di controllo esamineranno i bilanci di circa 140 banche con l'aiuto di stress test. Gli istituti che non riuscissero da soli a ricapitalizzarsi – secondo tale "piano" – dovrebbero essere aiutati dagli Stati membri con un possibile coinvolgimento del Fondo Esm (o MES) se non fossero in grado risanarle". Insomma si profila all'orizzonte l'ennesima presa per i fondelli, e proprio a pochi giorni dalla plateale e corposa protesta dei cittadini europei contro il sistema truffa Ue-BCE: protesta andata in scena proprio a Francoforte, sotto l'Eurotower. Un sistema, quello bancario, che come detto più volte costringe soprattutto gli Europei del Sud alla fame da anni. Ciò mediante meccanismi studiati ad hoc e ben occultati dai media, come il Sistema Target2 e lo stesso euro: moneta unica disastrosa, diabolica e funzionale (complementare) al primo (vedi articolo in allegato per approfondimenti).
Connazionali veneti alla riscossa
Il mondo mediatico, come al solito, tace al riguardo. Così, sebbene i nostri connazionali veneti, in concerto con altre centinaia di migliaia di persone hanno manifestato pacificamente (ma con fervore) contro il governo centrale, gli organi d'informazione di bandiera hanno – come noto – lasciato la cittadinanza italiana all'oscuro, onde evitare tragici risvolti. Stesso copione, come visto, per la rivoluzione che da giorni sta infuriando in Turchia contro il governo filo-europeista e filo-NAto di Erdogan (vedi aticoli in allegato). Eppure è proprio a questo che si sta andando incontro. I lunghi periodi d'austerity che hanno ridotto sul lastrico gli imprenditori e gli operai di tutte le nazioni europee sono i primi colpevoli del nervosismo e della disperazione, ormai dilaganti. Una folta delegazione di contribuenti del nord est italiano è partita alla volta di Francoforte, letteralmente indiavolata. Questi imprenditori e padri di famiglia onesti, tra i protagonisti assoluti del miracolo economico della regione veneta e dell'Italia intera negli anni '70 e '80 del ventunesimo secolo, hanno assistito alla progressiva chiusura di importanti aziende nei propri settori, costretti quindi a perdere posto di lavoro e salario. Ricordiamo ai lettori che in questa parte del nostro territorio sono spuntate come funghi imprese capaci di lanciarsi sui mercati mondiali, garantendosi introiti da capogiro e salvaguardando per anni lo stipendio dei lavoratori impiegati. Non dimentichaimoci che queste città hanno avuto per decenni le leadership di interi capitali industriali, venendo indicati dagli economisti mondiali come geni assoluti ed inarrivabili del mercato economico.
Il Modello Montebelluna
Basti pensare a comuni quali Montebelluna, nel trevigiano: per diverso tempo la terza città più ricca d'Europa, forte di imprese quali Diadora, Lotto, Dolomite e Nordica, protagoniste dell'abbigliamento sportivo e delle calzature da moto, acquistate, per l'appunto, in tutto il pianeta. Queste stesse persone, veri proletari italiani, hanno contribuito cospicuamente alla crescita di questo Paese, a forza di sudore e di sacrifici. Oggi le imprese trevigiane hanno spostato le produzioni nei paesi in via di sviluppo, dove la manodopera, come ben sappiamo, viene a costare cifre irrisorie. D'altra parte lo stato ha imposto ciò! Il prezzo era il fallimento! Così la Geox, nonostante continui a sbandierare al mondo l'etichetta Made in Italy, produce quasi la totalità delle proprie scarpe nel profondo Sud della Cina. La Benetton, fondata a Treviso nel 1965, si è avvalsa per anni delle prestazioni lavorative di migliaia di massaie venete, impiegate nella cucitura dei tessuti ma oggi ha optato anch'essa per la delocalizzazione. Gran parte della produzione si trova all'estero e migliaia di lavoratori veneti sono ridotti sul lastrico.
BCE-MES – Dopo il Danno la Beffa. E proprio dall'Italiano Draghi
Il tutto ovviamente è avvenuto nell'indifferenza più totale dell'Europa dei poteri occulti e dei camerieri obbedienti di Roma. Non importa quanti sacrifici abbiano fatto in passato, quante le ore di straordinario, quanto sudore e sangue abbiano lasciato sui propri passi. I proletari italiani si ritrovano con un pugno di mosche e il Veneto ne rappresenta il primo emblema. Eppure, nonostante le proteste, le manifestazioni, i lunghi viaggi fino a Francoforte, l'azione di queste persone viene oscurata dai principali organi d'informazione e le loro parole rimangono inascoltate. E – come se ciò non bastasse – dopo il danno la beffa finale: a pochi giorni dalla veemente protesta dinnanzi alla BCE, la notizia fresca fresca sulla ricapitalizzazione diretta delle "povere banche" mediante il MES. Il dittatoriale ed anti-costituzionale MES (vedi articolo in allegato). Questo è davvero l'ennesimo affronto. L'ennesimo schiaffo questa volta da non accettare facendo buon viso a cattivo gioco, come negli ultimi 20/30 anni i media di regime italioti ci hanno abituato a fare con un continuo e sistematico "Progetto Monarch", avallato e pilotato da questa TV spazzatura a trazione "sionista" e "liberal-stalinista". Una TV che ha annienato la nostra coscienza critica. La notizia sulle nuove strategie del caro Mario Draghi e dei colleghi della privata BCE – ci scommettiamo – domani nemmeno apparirà sui tabloid di regime, che qualora ne dovessero parlare, lo faranno con enfasi estrema, come accaduto con la storia ridicola ed ingannevole dell'abbassamento dei tassi d'interesse (vedi articolo in allegato – La Bufala: Taglio Tassi BCE e MES). Ci domandiamo allora – con una vena di sarcasmo – quali siano gli avvenimenti considerabili notiziabili e per quanto tempo ancora gli stessi telegiornali nazionali continueranno a far valere il loro oscurantismo. Perchè non anticipare le loro mosse è non disdire i nostri abbonamenti di Pay-TV e abbonamenti satellitari in massa? Sarebbe un piccolo-grande sgarro ai nostri aguzzini! Almeno in attesa di intraprendere le strategie giuste per riconquistare la nostra sovranità monetaria e finanziaria. I miracoli esistono! Basta crederci!
Giovanni Antonio Fois, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)
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