Lo smantellamento silenzioso della ferrovia Jonica e l’usura di stato

Giovedì, Settembre 11st/ 2013

– Comunicato Stampa –

– di Euristeo Ceraolo, Delegato CIUFER Forlì-Cesena –

Redazione Quieuropa, Ridatemi il treno Estate 2013, Iniziativa di Libero Confronto, Difendere la ferrovia della fascia Jonica, Euristeo Ceraolo, Forlì, Cesena, Crotone, Milano, Calabria, Treno, Ciufer Forlì-Cesena, Emilia-Romagna,  Locomotiva, Lo smantellamento silenzioso della ferrovia Jonica, statale della morta 106 jonica, Marina di San Lorenzo, Bova Marina, Capo Spartivento, Ferruzzano, Ardore, Gioiosa Jonica, Caulonia, Riace, Squillace, Roccabernarda, Isola di Capo Rizzuto, Roseto Capo Spulico, Policoro-Tursi, Usura, Moneta-debito, BCE, Professor Giacinto Auriti 

Lo smantellamento silenzioso della ferrovia Jonica

e l'usura di stato

Comunicato CIUFER, "Ferrovie in Calabria", “Italia Nostra”

con adesione di diversi Comuni della Jonica Calabrese:

"Se non ci mobilitiamo, la prossima volta che vedremo

una ferrovia sarà solo in fotografia"

Qual è il nocciolo del problema? – L'osservazione di Quieuropa

 

Comunicato Stampa 

di Euristeo Ceraolo, Delegato CIUFER Forlì-Cesena & vari

Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi – di "Qui Europa" 

Ferrovia Jonica - CIUFER - Manifestazione 15 Settembre

  Lo Smantellamento silenzoso della ferrovia Jonica continua                   

Rossano (CS) – Comunicato Stampa di Euristeo Ceraolo – Finisce il mese di agosto ma non i disagi dei pendolari che per lavoro/amore/diletto si ritrovano a dover/voler viaggiare lungo il nostro bel litorale Jonico. Purtroppo per loro il viaggio è stato forzatamente dirottato dal binario ferrato alla strada asfaltata (funzionali al pari delle autostrade giapponesi nella prefettura di Fukishima subito dopo il noto disastro ambientale). Molti di questi utenti forzatamente costretti a prendere solo l’autobus, si sono visti rimandare la loro prenotazione perché le compagnie di autolinee non riuscivano a soddisfare tutte le esigenze dei viaggiatori. C'è chi dal 28 agosto si è vista rimandare la partenza al 4 settembre e chi è salito nelle Città del Nord a passaggi e con mezzi di fortuna.

 La testimonianza e le denunce – il gruppo Facebook                                     

Le testimonianza e le denunce di questi sventurati possono essere lette liberamente sul Gruppo facebook: “Ridatemi il treno” che presto verrà rinominato“Ridatemi il BINARIO… e poi il TRENO” (vedi qui – Ridatemi il Treno Siamo Tutti Pendolari). Tutto ciò a causa di una politica di "snellimento" ed ulteriore isolamento della tratta ferroviaria jonica denominata "right sizing". Entro dicembre 2014, infatti, secondo i cosiddetti "programmi di gestione di Rete Ferroviaria Italiana", quasi dieci stazioni, verranno declassate a “fermate”.

Ferrovie - Lo Scandalo della Soppressione - Intercity Milano-Crotone - Euristeo Ceraolo

 Il Declassamento – La lista di "proscrizione"                                                    

Tecnicamente, tale declassamento consiste nell'asportazione dei binari di precedenza ed incrocio e relativi apparati di segnalamento, che normalmente caratterizzano le stazioni ferroviarie, e che permettono di effettuare manovre dei convogli ferroviari, ed in particolare incroci tra treni marcianti in senso opposto, e precedenze, per esempio tra un treno più veloce che “supera” uno più lento. Le stazioni che (per adesso) subiranno il definitivo taglio rimanendo a singolo binario, sono le seguenti: Marina di San Lorenzo, Bova Marina, Capo Spartivento, Ferruzzano, Ardore, Gioiosa Jonica, Caulonia, Riace, Squillace, Roccabernarda, Isola di Capo Rizzuto, Roseto Capo Spulico (già fatto) e Policoro-Tursi. E potrebbero non essere le uniche, in futuro. Anche la stazione di Crotone, ormai ridotta a semplice impianto secondario è una delle vittime del "right sizing"A prova di ciò segue una circolare compartimentale di Rete Ferroviaria Italiana, relativa al “right sizing” della stazione di Roseto Capo Spulico, trasformata in fermata

PDF – donet.rfi.it – Circolari ferroviarie

Rossano - Euristeo - Inter City

 La denuncia del Prof. Russo di Rossano – Ritorno "con un passaggio!" 

Ecco di seguito alcune delle testimonianze più significative che ritroverete sul succitato gruppo face book  (vedi qui – Ridatemi il Treno Siamo Tutti Pendolari). Ecco ad esempio cosa scrive l’insegnante Russo di Rossano che così scrive: “Caro Euristeo, l'odissea che rivivo ogni volta che parto da Milano per tornare in Calabria, è comune a tutti noi calabresi situati al nord. Questa volta il rientro a Milano l'ho fatto con un passaggio fino a Bologna per poi proseguire in treno, recuperando i bagagli il giorno dopo. Siamo ostaggi dei vari gestori di autolinee, una settimana di anticipo non è bastata per prenotare il viaggio di rientro per Milano. E' vergognoso non avere un treno! Grazie per avermi aggiunta al gruppo, un saluto a voi tutti.”

 Altre denunce sul web                                                                                              

Oliverio con la sua News da Crotone del 29 agosto 2014: “Siamo bloccati in Calabria fino al 4 settembre non è possibile ripartire …… le corriere sono tutte prenotate … treni non ne esistono Altro che terzo mondo!! Che Vergogna!!; da Parma l’insegnante Barranca originaria della sibaritide: “È tremendo in caso di emergenza non ci possiamo spostare!” 

 La soppressione di alcune tratte Reggio Calabria-Metaponto-Taranto  

Non basta aver soppresso i treni a lunga e media percorrenza, ora è in atto anche la soppressione di alcune tratte della rete ferroviaria Reggio Calabria – Metaponto – Taranto. Questa allarmante situazione costringerà le popolazioni della Costa Jonica, a muoversi, con mezzi propri, aumentando di conseguenza il traffico su quella strada statale 106 Jonica ormai tristemente nota a tutti come la “strada della morte”.

Ferrovia Jonica - CIUFER - Manifestazione 15 Settembre

 Strategia per Terzomondializzare                                                                         

Inoltre in una nota del CIUFER e degli amici “Ferrovie in Calabria”, si apprende che è in atto un processo che dovrebbe condurre alla cancellazione di 5.000 km di rete ferroviaria dalla scena nazionale, ritenuti improduttivi ed eccessivamente costosiLa strategia in atto mira ad impoverire i servizi in modo da disaffezionare i viaggiatori e giustificare poi i tagli in rapporto alla domanda decrescente.

 Gli illusi e l'asportazione dei binari                                                                      

A tutto ciò si aggiunge anche la scarsa capacità di reazione delle popolazioni locali, che ancora sperano nel ripristino dei treni ignorando di fatto che gli stanno asportando anche i binari. Si chiudono le stazioni e si lasciano al degrado (lungo la linea ionica la situazione è vergognosa); si utilizzano treni vecchi, sporchi, soggetti a frequenti guasti; si riducono i servizi (corse soppresse, mancanza di coordinamento, ritardi, ecc.); si vessano i viaggiatori (assenza di informazioni, multe pesanti, zero assistenza), si riduce la manutenzione ordinaria sull’infrastruttura e sui veicoli. Va ancora ribadito come gli incidenti siano progressivamente aumentati e il rischio per viaggiatori e ferrovieri è cresciuto significativamente negli ultimi anni.

 Stazione di Gioiosa Jonica – La manifestazione del 15 Settembre            

E per questo che il noto pendolare da sempre schierato “In difesa della ferrovia jonica”  sostiene la manifestazione di grande civiltà indetta dal C.I.U.FE.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali) e dagli amici di Ferrovie in Calabria, “Italia Nostra” che si terrà alla stazione di Gioiosa Jonica il prossimo 15 settembre contro i lavori di smantellamento previsti lungo la linea ferroviaria ionica e in difesa della storica strada ferrata. Rinnova anche l’invito: "Salviamo la nostra linea ferroviaria dall’ingiustizia dell’isolamento forzato". Difendiamo il diritto alla mobilità e alla libera circolazione dei cittadini.

Comunicato Stampa

a cura di Euristeo Ceraolo delegato CIUFER Forlì–Cesena 

 Stato di Usura – Osservazioni della Redazione di "Qui Europa"                

di Sergio Basile

A margine di quanto detto, ci sentiamo di fare un'osservazione doverosa che ci aiuta a comprendere quali sono i reali obiettivi di questo assurdo sistema statale usurocratico, nonché i reali obiettivi di questo criminoso smembramento di una rete ferroviaria già di per sé abbondantemente penalizzata.

Ferrovia Jonica - CIUFER - Manifestazione 15 Settembre

 Se la crisi è una truffa, perchè privarci della ferrovia?                                   

La cosiddetta "crisi" è una truffa di carattere monetario senza precedenti, in quanto il denaro (o "provvidenziale moneta") necessario al funzionamento della macchina statale e del sistema-paese ( ferrovie comprese ) è emesso dalla banca centrale in maniera impropria, per non dire criminale. Il denaro non presenta alcun costo di produzione (vedi qui – L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione); esso presenta un valore intrinseco assolutamente fittizio, cioè meramente convenzionale e privo di qualsivoglia copertura a garanzia all'emissione. Esso assume valore solo in virtù della nostra formale accettazione nelle varie transazioni economiche.

 Criminosa emissione a debito? Smontiamo l'alibi dello Stato!                    

Il denaro necessario a far fronte a tutti i servizi viene pertanto emesso a debito, illegittimamente, dalla BCE e poi "rivenduto" dalle banche private ( che oggi lo ottengono dalla stessa Banca Centrale Europea al tasso dello 0,05% ) agli stati, tramite il meccanismo della cartolarizzazione del debito (o dei titoli di stato – Draghi e il festival delle ipocrisie: Denaro al minimo storico. Cosa cambia?). Purtroppo se non si comprende questa verità, e se non si "delegittima" dalle radici questo sistema di usura legalizzata, tutte le proteste saranno destimate a fallire, perchè si mantiene in piedi l'alibi primario del governo: la legittimità del debito pubblico.

 Rinunciare ai servizi e alla ferrovia per alimentare l'usura!                        

Questa operazione di emissione e rifinanziamento avviene oggi (e da tre secoli a questa parte con impennate studiate ad hoc dal sistema bancario) a tassi da usura che ci costringono ad usufruire della nostra stessa moneta prendendola in prestito a prezzo salatissimo da banchieri privati, privi di qualsivoglia titolo di proprietà. La legge infatti oggi non stabilisce di chi sia la proprietà della moneta e questo ciclopico vuoto giuridico permette ai più furbi di approfittarne e di appropriarsi della facoltà di immettere nel mercato pezzi di carta coperti da copyright spacciati per denaro vero, pur avendo gli stessi un valore intrinseco praticamente pari a zero.

 Il pretesto per annullare i diritti dei cittadini                                                    

Grazie a questa truffa si sta procedendo a tappe all'annullamento dei diritti dei cittadini e all'espropriazione forzata lenta ed inesorabile dell'universalità dei beni della collettività. I politici, servi dei banchieri, in cambio di ricchi stipendi e benefici vari, si prestano a tale perverso gioco senza batter ciglio. Chi denuncia lo smembramento della ferrovia, non può non denunciare e smascherare l'alibi che sta permettendo tutto ciò: l'alibi truffaldino del "debito pubblico".

 Da dissidente ad auto-carnefice                                                                            

Così facendo il dissidente che si solleva dal denunciare il problema sin dal cuore dello stesso, corre il rischio di trasformarsi – suo malgrado – in carnefice, autorizzando lo Stato a reperire, mediante tagli e iper-tassazioni, risorse finanziarie che potrebbero invece essere destinate al potenziamento di tutti i servizi pubblici e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Ecco giustificati i tagli ai servizi ferroviari!!

 Delegittimare il drago ora!                                                                                       

Purtroppo nella storia i grandi sindacati di regime hanno scelto da che parte stare, astenendosi sempre dal pestare i piedi ai banchieri, e i risultati sono questi! Senza l'affermazione della proprietà popolare della moneta e l'emissione a credito di un reddito di cittadinanza mensile a beneficio di tutti i cittadini, saremo destinati a sottostare a questi perversi giochi di potere e alla terzomondializzazione. O si delegittima il drago ora, o sarà lui a divorarci. Amici della "Jonica", vi consigliamo di approfondire l'argomento negli articoli in allegato (vedi gli scritti e le teorie del Professor Giacinto Auriti) aiutandoci a diffonderli sui vostri siti web.

Sergio Basile – Redazione "Qui Europa"

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 Link Correlati e PDF Circolari ferroviarie ufficiali e documenti                    

PDF – donet.rfi.it – Circolari ferroviarie

Gruppo facebook: “Ridatemi il Treno Siamo Tutti Pendolari”:

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 Video Correlato e altri link di approfondimento                                                 

 

 

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Venerdì, Marzo 11th/ 2014 Rubrica – I Grandi Personaggi del Novecento: Giacinto Auriti – "La Moneta: Dio o Mammona?" – Sesta Parte – di Giacinto Auriti  –  I Grandi personaggi del Novecento, Giacinto Auriti, Sistema Bancario, Redazione Quieuropa, il governo occulto, Nuovo Ordine Mondiale, Umanesimo Gnostico, il numero della bestia, liberalcapitalismo, Socialcapitalismo, falsa contrapposizione Usa-Urss, filiali dei […]

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Sabato, Aprile 12th/ 2014 Rubrica – I Grandi Personaggi del Novecento: Giacinto Auriti – "La Moneta: Dio o Mammona?" – Settima Parte – di Giacinto Auriti  –  I Grandi personaggi del Novecento, Giacinto Auriti, Nuovo Ordine Mondiale, Umanesimo Gnostico, il numero della bestia, liberalcapitalismo, Socialcapitalismo, Rothschild, Cavaliere rosa-croce 18° grado, valori spirituali sotto la polvere di musei senza visitatori, Il […]

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