Strasburgo e la “Democratica” Dittatura Gender: Passa la Relazione Lunacek

Giovedì, Febbraio 6th/ 2014

 – di Sergio Basile, Redazione Qui Europa –

Parlamento Europeo, Strasburgo, Approvazione Rapporto Lunacek, Nuovo ordine Mondiale, Rivoluzione Gender, attacco all'Europarlamento, Ulrike Lunacek, Matrimoni Gay, Principi Yogyakarta, Misure penali, Riedacazione verdo il modello gender 

Strasburgo e la "Democratica" Dittatura Gender: 

Passa la Relazione Lunacek

Attacco "Democratico" alla Famiglia – approvato il rapporto:

va a segno il reiterato tentativo di cancellare in un sol colpo

milleni di storia

Deriva Gay e Sanzioni: vogliono legare le mani a Nazioni ed educatori

► Comunicato Stampa Eurocamera, in Allegato

► Video in Allegato

 

 di Sergio Basile, Redazione Qui Europa

 Rivoluzione Gender – Passa la Relazione Lunacek – Avanti col NWO     

Strasburgo –  Il Parlamento Europeo lo scorso Martedì ha approvato con ampio margine – 394 a favore, 176 contrari e 72 astensioni – la contestatissima "Relazione Lunacek" (dal nome della relatrice della stessa, Ulrike Lunacek che in tempi non sospetti propose anche l'educazione sessuale interattiva per i bambini di 4 anni) malgrado il fiume di petizioni contrarie e le manifestazioni pro-famiglia organizzate nelle principali città europee (vedi qui – Difendiamo la Famiglia, per non annegare nel Mare dell’Inganno e VIDEO giù in allegato "La Manif Pour Tous") e malgrado il parere contrario della stragrande maggioranza dell'opinione pubblica europea, in un tema così delicato.Il paradosso vero sta nel fatto che l'omologo documento già presentato era stato bocciato, come visto, per ben due volte (vedi bocciatura del “Rapporto Estrela” – vedi qui  Rivoluzione Gender – 3° attacco all’Europarlamento) e quindi, la sinistra europeista unita ha letteralmente imposto una precisa linea che potrebbe essere vincolante per 530 milioni di europei indipendentemente dall'orientamento contrario espresso dall'Eurocamenra nei mesi passati. Troppo facile!

VIDEO – La Manif Pour Tous – Retrospective

 Approvazione "Democratica" o Approvazione per "sfinimento"?              

Ripresentando all'infinito un documento, prima o poi – magari, chissà, con un'opera di convincimento particolare… – il documento sarà votato. I celeberrimi "principi Yogyakarta", rilanciati e difesi dagli attivisti Lgbt – base "morale" della Lunacek – hanno avuto una sorta di riconoscimento continentale ufficiale diffondendo l'idea secondo la quale "i diritti speciali per i gay sono compresi nei diritti umani universali” e che i 120 diritti speciali gay individuati devono essere imposti a tutti, anche e soprattutto a chi per credo religioso o convinzione personale e/o logica riconosce tutta la portata distruttiva di questo diktat, e ciò (vedi motivazione giù in allegato – vedi comunicato diffuso dall'Europarlamento) "al fine di soddisfare a livello internazionale i requisiti di diritti umani riconosciuti".

 Mani Legate e Nuovo Ordine Mondiale – Deriva Gay e Sanzioni              

Tra i punti più discussi e discutibili vi è la richiesta fatta dalla Lunacek alla Commissione Europea di "presentare in via prioritaria proposte finalizzate al riconoscimento reciproco degli effetti di tutti gli atti di stato civile nell’Unione europea, compresi i matrimoni, le unioni registrate e il riconoscimento giuridico del genere". Cioè, detta in parole povere, è stata avanzata la richiesta di parificazione dei diritti delle famiglie tradizionali investite dell'importante compito di generale la prole ed educarla, mandando avanti la società in tutti i sensi, con quelli delle coppie di fatto omosessuali. 

 Verso l'imposizione di Matrimoni Omosessuali                                             

Un modo subdolo, tra l'altro, per imporre "matrimoni omosessuali" anche in paesi di tradizione cattolica come la stessa Italia: già minata, in tal senso, dal decreto ddl Scalfarotto sull’omofobia, ora in Senato, che prevede addirittura il carcere per reati di opinione. In Spagna per realizzare questo piano antico (illuminato e massonico) fu necessario tutto l'impego di Zapatero, in Italia forse potrebbe bastare la "Lunacek". E tutto in nome della "Democrazia".

 Modifica Carte d'Identità e Mani Legate                                                            

Ma non finisce qui! Altra assurdità concepita dalla Lunacek può ravvisarsi nella richiesta esplicita fatta alla Commissione di Barroso & Co – ed agli stessi Stati membri riuniti nel Consiglio Europeo – di riconoscere le "modifiche dei documenti d’identità applicabili ai transgender", in maniera tale da bollare con il fuoco di un timbro questa deriva sessuale. Ovviamente i 395 deputati votanti hanno anche messo in conto – assumendosene la responsabilità – la creazione di meccanismi legislativi protesi a legare le mani a quanti (la stragrande maggioranza degli europei) non accetteranno il nuovo diktat gender: gli stati dell'UE, infatti – si legge nella risoluzione non legislativa approvata – dovrebbero "astenersi dall’adottare leggi che limitino la libertà di espressione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere e – addirittura – riesaminare quelle già in vigore". Gli "europeisti" del Parlamento Europeo (in maggioranza) hanno dunque bollato come razzisti e xenofobi tutti gli europei che non si ritrovano con tali scelte, chiedendo che tali soggetti possano essere convinti in un prossimo futuro "mediante il diritto penale".

 "Rieducazione" per Insegnanti e Professori                                                      

Come detto – vedi qui Rivoluzione Gender – 3° attacco all’Europarlamento – La "Relazione Lunacek", mira anche ad esercitare una pressione psicologica a livello pedagogico e culturale mediante l'implementazione "consigliata" (ma potrebbe diventare obbligatorio per tutti) di corsi scolastici per insegnanti e studenti e addirittura per le forze dell'ordine.

 OMS – Depatologizzazione dei disturbi dell'identità                                       

La ciliegina sulla torta – vedi qui Rivoluzione Gender – 3° attacco all’Europarlamento –  passerebbe per la depatologizzazione dei disturbi dell’identità di genere compresi nell’elenco delle malattie dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Insomma la "Guerra Culturale" e la "Crociata Anti-Cristiana" del Nuovo Ordine Mondiale contro l'uomo e la sua essenza sembra davvero essere giunta ad un punto di non ritorno. Ma, come in ogni battaglia culturale, ora spetterà agli europei ed agli Italiani che credono in tutti quei valori universali tradizionali e cristiani (che da millenni reggono la società) ad affilare le armi ed a difendere legalmente e moralmente la propria storia da questa anacronistica materializzazione del non-senso che come un morbo si sta insinuando nel vecchio Continente.

 Nuovo Ordine Mondiale – Una Strategia Planetaria                                       

Questo a mio avviso è il volto più preoccupante del "New Worl Order" che sta già manifestando i suoi "eccezionali effetti" in nazioni come l'Olanda (con le sue sentenze pro-pedofilia e pro-matrimoni a tre – vedi qui Shock Olanda: si alla Pedofilia! e qui Sodoma-Olanda e Contraddizioni – Matrimonio a tre e…)  il Belgio ( vedi qui Deriva EURSS – Belgio Assassino: Si all’Eutanasia per i Bambini. Stalin Insegna!), la Svizzera, la Germania (vedi qui Le dichiarazioni shock della Chiesa Anglicana tedesca) e la Francia, come dimostrano – in quest'ultimo caso vedi qui La Dittatura del Nuovo Disordine Mondiale e i Crimini del Dott Dor e qui Fontgombault e il Coraggio di Jacques Tissier – le durissime sanzioni e gli anni di carcere comminati ai dissenzienti transalpini. per non dimenticate i kit porno diffusi nelle scuole svizzere tra i ragazzini in età adolescenziale e negli asili (vedi gli articoli in allegato e vedi qui – Scuola Svizzera: Kit porno per Bambini). Ma questa tendenza a 360 gradi investe anche il mondo della musica pop e rock (vedi qui – Miley Cyrus e la Perversione Sistematica delle Nuove Generazioni), grazie al controllo esercitato sull'industria dell'intrattenimento dalle grandi lobby e supe-logge mondialiste addomesticate alla volontà della cosiddetta "nobiltà nera" mondiale (vedi allegati) che da secoli porta avanti l'Agenda degli illuminati (vedi qui –  Ecco Perchè L’Europa Rema Contro la Famiglia – Un Piano Perseguito da Secoli) che tra i vari punti prevede oltre alla disintegrazione delle nazioni ed all'abolizione della proprietà privata, anche la distruzione della famiglia. Agenda che a quanto pare gli europeisti liberali e socialisti di Strasburgo conoscono benissimo. Una semplice coincidenza? A voi come sempre, le logiche conclusioni!

Sergio Basile, Redazione Qui Europa (Copyright © 2014 Qui Europa)

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Comunicato Stampa – Parlamento Europeo

Procedura di votazione relativa a "risoluzione non legislativa"

 La Relazione Approvata – Comunicato Stampa Parlamento Europeo       

Il Parlamento chiede una tabella di marcia europea per proteggere i diritti LGBTI – L'UE dovrebbe istituire una tabella di marcia per garantire la tutela dei diritti fondamentali delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI), secondo una risoluzione non legislativa approvata dal Parlamento martedì. Il sondaggio condotto nel 2013 dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali aveva infatti rilevato che il 47% delle persone LGBT si sentiva discriminato o molestato e il 26% era stato aggredito fisicamente nel 2012. "L'omofobia non deve più essere tollerata in Europa. Molti di noi, lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali hanno vissuto, per troppo tempo, la propria vita nella paura. Paura di tenersi per mano in strada, paura di essere insultati, paura di essere buttati fuori dalle nostre case, scuole o posti di lavoro. Nella mia relazione si evidenzia che l'Unione europea deve agire in tal senso, in modo che anche noi si possa godere dei diritti garantiti a tutti nell'UE", ha affermato la relatrice Ulrike Lunacek (Verdi/ALE, AT).

 La Relazione Approvata – 394 voti a favore                                                         

Nella risoluzione, adottata con 394 voti a favore, 176 contrari e 72 astensioni, il Parlamento deplora con forza che nell‘UE i diritti fondamentali delle persone LGBTI non siano ancora pienamente rispettati e invita la Commissione, gli Stati membri e le agenzie europee a lavorare insieme su una "politica globale pluriennale" – in altre parole una tabella di marcia, una strategia o un piano d'azione – per garantire piena protezione di tali diritti. I deputati hanno stabilito una serie di obiettivi che dovrebbero essere affrontati nella tabella di marcia, in settori quali l'occupazione, l'istruzione, la sanità, i beni e servizi, le famiglie e la libertà di movimento, la libertà di espressione, i crimini d'odio e l'asilo. La risoluzione afferma chiaramente che tale politica globale deve rispettare le competenze degli Stati membri.

 Famiglie, libertà di circolazione e Politiche anti-bullismo                             

La Commissione dovrebbe elaborare orientamenti per garantire l'attuazione delle direttive relative al diritto dei cittadini UE e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri e al diritto alla riunificazione familiare per assicurare il rispetto di tutte le forme di famiglia riconosciute a livello giuridico dalla leggi nazionali degli Stati membri. Nel campo dell'istruzione, la Commissione dovrebbe promuovere l'uguaglianza e la non discriminazione per motivi di orientamento sessuale in tutti i suoi programmi per la gioventù e l'istruzione. I deputati chiedono inoltre di agevolare la condivisione di buone prassi fra gli Stati membri nell'ambito dell'istruzione formale, anche a livello di materiali didattici e di politiche di lotta al bullismo e alla discriminazione.

 Persone transgender e Crimini d'odio                                                                  

I deputati affermano che gli Stati membri dovrebbero "introdurre procedure di riconoscimento giuridico di genere, oppure rivedere quelle esistenti, onde garantire il pieno rispetto del diritto dei transgender alla dignità e all'integrità fisica ", ad esempio, vietando la sterilizzazione forzata. Inoltre, la Commissione dovrebbe continuare a collaborare con l'Organizzazione Mondiale della Sanità per smettere di considerare le persone transessuali malati di mente. Il Parlamento chiede la revisione della decisione quadro in vigore sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale, per includervi i crimini d’odio e l’incitamento all’odio sulla base dell'orientamento sessuale e l'identità di genere. (Comuinicato Parlamento Europeo)

Comunicato Stampa PE

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