Difendiamo la Famiglia, per non annegare nel Mare dell’Inganno

Sabato, Febbraio 1st/ 2014

– di Padre Piotr Anzulewicz –

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Difendiamo la Famiglia, per non annegare nel

Mare dell'Inganno 

Il matrimonio tra un uomo e una donna è un valore

civile ed universale  aldilà della cultura

e del credo religioso 

– Sosteniamo "La Manif Pour Tous" in contemporanea in 7 città

  europee contro il diabolico attacco alla Famiglia del

  "Rapporto Lunacek": Roma, Piazza Farnese,

   2 Febbraio h 11,00

– Approfondimenti: Il Piano Antico degli "Illuninati di Baviera"

  contro la Famiglia che risale al 1° Maggio 1776

► Video in Allegato

      1) Eccezionale Montaggio dell'oceanica manifestazione pro-famiglia

          in Francia: "La Manif Pour Tous";

      2) Ulrike Lunacek, appello all'Europarlamento (inglese);

      3) Edite Estrela, intervento al Parlamento Europeo

      4) Madre Teresa, Discorso al Nobel per la Pace, contro l'aborto:

          "il più grande crimine contro l'umanità"

 

di Padre Piotr Anzulewicz, ​Circolo Culturale San Francesco

Convento Francescano "Sacro Cuore" – Catanzaro Lido (CZ)

 Difendiamo la Famiglia – Per non annegare nel mare dell'inganno         

Catanzaro – di Padre Piotr Anzulewicz, Convento "Sacro Cuore", "Circolo Culturale San Francesco"  –  Oggi, Sabato della 3a settimana del tempo ordinario a Piglio nel Lazio, si ricorda il Beato Andrea dei Conti di Segni († 1302), sacerdote francescano dell’Ordine dei Minori, che, rifiutata ogni più alta dignità, preferì servire Cristo in umiltà e semplicità, aiutando le persone con consigli e miracoli, specie contro le insidie diaboliche; il suo corpo riposa tuttora nella chiesa di San Lorenzo dei Frati Minori Conventuali; un’antica immagine del Beato, datata al secolo XIV, si può vedere in un affresco di Taddeo Gaddi nella Basilica di S. Croce a Firenze. Tra le letture odierne (2Sam 12,1-7.10-17   Sal 50   Mc 4,35-41) la Sacra Scrittura ci presenta un celebre episodio della vita di Gesù, ambientato nel Lago di Tiberiade: "In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva». E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?». Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?» (Mc 4,35-41). Il linguaggio vivo di questo racconto è come la sequenza di un film che coinvolge il lettore nell’evento. Pare incredibile che un passeggero se ne stia dormendo tranquillo durante una simile burrasca.

 Se Lui è sulla barca, questa mai potrà affondare                                             

Questo passeggero è Gesù. Se c’è lui sulla barca, questa mai potrà andare a fondo. Sempre rimarrà sulle onde. Potrà imbarcare acqua o anche rallentare il suo cammino. Nessuna potenza della natura, materiale o spirituale, umana o angelica, della terra o di sottoterra, potranno mai farla affondare. Affonda quella barca nella quale Gesù non è stato preso. La barca della Chiesa mai potrà subire un naufragio. A noi una cosa deve stare a cuore: salire e rimare su questa barca, nella quale Gesù è invisibile, ma eternamente presente, sempre con noi, accanto a noi. Questa fede è necessaria! Specie in un tempo tanto buio, il tempo dell'inganno globale. Gesù vuole che questa fede dimori sempre nel nostro cuore, perché ognuno di noi possa portare agli uomini il messaggio dell’amore di Dio, la gioia del Vangelo, la luce della fede e la gioia del Vangelo.

 "L'Impulso del nostro impegno" e la necessaria "Riconciliazione"            

«Non dimentichiamo – ha affermato Papa Francesco nel discorso ai vescovi della Conferenza episcopale dell’Austria in visita “ad limina”, incontrati giovedì in Vaticano – che l’impulso del nostro impegno di cristiani nel mondo non è l’idea di una filantropia, di un vago umanesimo, ma un dono di Dio, cioè il regalo della figliolanza divina che abbiamo ricevuto nel battesimo. E questo dono è allo stesso tempo un compito. I figli di Dio non si nascondono, ma portano piuttosto la gioia della loro figliolanza divina al mondo». Non soltanto amministrano ciò che hanno ottenuto. Il campo di Dio va coltivato continuamente affinché porti frutto anche in futuro. Essere Chiesa non significa gestire, ma uscire, essere missionari, impegnarsi a condurre una vita santa, non rassegnandosi mai al peccato, nella consapevolezza che “la Chiesa ha sempre bisogno di purificazione”. Di qui, l’invito a riscoprire il “meraviglioso Sacramento” della Riconciliazione, “luogo in cui sperimentiamo l’amore misericordioso di Dio e dove incontriamo Cristo, il quale ci dà la forza per la conversione e per la nuova vita”.

 Globalizzazione – Ruolo della Famiglia e dei "Gruppi di Famiglie"           

Il Papa indica nella famiglia il “cuore della Chiesa evangelizzatrice”; la famiglia come della cellula fondamentale della società, luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere agli altri. “Purtroppo, nel nostro tempo – è la sua considerazione – vediamo che la famiglia e il matrimonio, nei paesi del mondo occidentale, subiscono una crisi interiore profonda”. “La globalizzazione e l’individualismo postmoderno favoriscono uno stile di vita che rende molto più difficile lo sviluppo e la stabilità dei legami tra le persone e non è favorevole per promuovere una cultura della famiglia. Qui si apre un nuovo campo missionario per la Chiesa, ad esempio nei gruppi di famiglie dove si crea spazio per le relazioni interpersonali e con Dio, dove può crescere una comunione autentica che accoglie ciascuno allo stesso modo e non si rinchiude in gruppi di élite, che sana le ferite, costruisce ponti, va in cerca dei lontani e aiuta «a portare i pesi gli uni degli altri» (Gal 6,2)”.

 La Famiglia contro il Diabolico "Rapporto Lunacek"                                      

L'occasione per riscoprire la bellezza della famiglia ed il gusto di vivere in pace in famiglia e nella propria comunità (la grande famiglia del popolo di Dio) ci viene domani, in occasione della Festa della Candelora, giorno nel quale – tra l'altro – in contemporanea, in diverse città d’Europa – Parigi, Lione, Bruxelles, Bucarest, Madrid, Varsavia e Roma – le “Sentinelle in piedi” (i Veilleurs francesi o la Manif Pour Tous, che significa, letteralmente, “Manifestazione per tutti”), promuovono una mobilitazione, in difesa della famiglia, contro il tentativo di approvare senza dibattito al Parlamento europeo, martedì 4 febbraio, il distruttivo e diabolico "Rapporto Lunacek" – vedi qui Rivoluzione Gender – Rapporto Lunacek, 3° attacco all’Europarlamento – sull’uguaglianza fondata sull’ “orientamento sessuale e l’identità di genere”.

 L'Emergenza Antropologica – Famiglia Tradizionale, Valore Universale  

L'appuntamento a Roma è alle 11 in Piazza Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia, per Domenica 2 Febbraio, ed in contemporanea – come detto – in altre 6 città europee. C’è un'emergenza antropologica, il matrimonio tra un uomo e una donna è un valore civile ed universale  aldilà della cultura e del credo religioso. Sosteniamo la  “Manif Pour Tous” italiana, tenendoci aggiornati sulle prossime iniziative pubbliche, che saranno presentate anche presso il “nostro” Circolo Culturale San Francesco (http://circoloculturalesanfrancesco.org/) oltreché sull'Osservatorio Nazionale sull'Europa e le Politiche UE, "Qui Europa" (www.quieuropa.it). Ricordate – come ci rammenta San Marco nel Vangelo odierno – con Lui sulla barca non abbiamo nulla da temere! Senza di Lui, annegare nel mare dell'inganno è cosa certa!

 

Padre Piotr Anzulewicz (Copyright © 2014 Qui Europa) Redazione "Qui Europa"

​Circolo Culturale San Francesco – Convento Francescano "Sacro Cuore" – CZ Lido

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