Europee 2014 – L’Italia deve recarsi alle urne senza avere notizie della nuova guerra del pane di Atene

Giovedì, Aprile 10th/ 2014

– S.B. Redazione qui Europa  – 

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Europee 2014 – L'Italia deve recarsi alle urne senza

avere notizie della nuova guerra del pane di Atene 

Bomba ad Atene: continuano anche gli assalti nei market

le rapine in banca e i pestaggi nelle celle 

L'Ue ha impoverito un popolo: bomba scoppia ad Atene dinanzi

agli uffici della Troika, alla vigilia della visita della Merkel

►Video in allegato:

    La Grecia verso la Terzomondializzazione, ma l'Ue in vista

   delle europee viene presentata come un'oasi di pace

 

S.B. Redazione qui Europa 

 Vietato far vedere la Grecia che brucia, lodare i successi dell'Ue              

Atene – Nelle scorse ore una bomba è scoppiata davanti agli uffici della Banca Centrale (nei pressi degli uffici della Troika) nella capitale, alla vigilia della visita di Angela Merkel e nel giorno del ritorno del Paese sui mercati.  Ma quel che preoccupa – non i media collusi ma evidentemente  i cittadini europei onesti e amanti della libertà e del diritto – è la situazione generale di una Grecia sempre più inesorabilmente terzomondializzata dalla ricetta europeista e "regalata"/assegnata all'asse franco-tedesca e – in parte – ad alcuni emiri arabi (vedi qui – Il Piano Ue – La Prostituta Grecia ora tra le braccia dell’Emiro del Qatar). Pazzesco! Per contro, quel che è più grave e snervante, è continuare ad ascoltare il falso spot che da un paio di settimane ci sta martellando, sui successi e lo splendore dell'Unione europea (descritta come un'isola felice) nel tentativo di convincere gli italiani a recarsi alle urne (vedi allegato) e nel tentativo di far accettare come una panacea alle imprecisioni strutturali del "cantiere Europa" gli egemonici "Stati Uniti d'Europa", vero obiettivo dei mondialisti che orbitano attorno a Bruxelles e Strasburgo.

 Italia: vietato parlare della Grecia, andiamo verso le europee                     

Intanto giungono i nuovi scontati dati previsionali di World Economic Outlook (Weo), in base all'ultimo rapporto sull'economia globale dell'FMI (Fondo monetario Internazionale), secondo il quale nel 2014 l’economia italiana si avvicinerà sempre di più a quella greca, assieme a Finlandia, Slovenia e Cipro. Ma accanto a questo dato un altro fa storcere il naso in palese controtendenza al primo: "l’economia dell’Eurozona tornerà a crescere, seppur di poco, nel 2014", anno in cui – secondo l'FMI  – "farà registrare un +1.2%". Ovviamente questi dati aggregati non svelano la verità: alcune multinazionali franco-tedesche (es.: Muller e Nestlé) probabilmente continueranno a crescere e a far crescere pro-quota il celeberrimo Pil, specie dopo aver letteralmente razziato il meglio dello yogurt greco e dell'industria cioccolatiera italiana, ma nel complesso questi dati complessi sul Pil non dicono nulla sulla vita reale dei cittadini. 

 La ricetta della Lagarde                                                                                              

Sull'onda di questi paradossali dati Christine Lagarde e il suo staff (fonte Rai News) hanno chiesto alla BCE di Mario Draghi due cose: 1) un maggior allentamento monetario per "favorire la crescita" (o meglio per continuare ad illudere e gettare fumo negli occhi agli italiani che si recheranno alle urne per il rinnovo del Parlamento Europeo). Ciò dal momento che la BCE abbassando o aumentanto il costo del denaro (debito) agisce esclusivamente in favore delle provviste delle banche private e non dell'accesso al credito da parte dei cittadini… ammutoliti dal credit crunch; 2) l’unione bancaria come riforma fondamentale per scongiurare – secondo le false cassandre dell'FMI – "future crisi".

 Sappiamo benissimo chi genera le crisi                                                              

Ma le crisi sappiamo benissimo – studiando da anni le preziose ricerche del Professor Auriti e le altrettanto preziose intuizioni di presidenti Usa come Lincoln, Kennedy  e lo stesso Jefferson – che le creano proprio i reggenti del sistema bancario-finanziario. ''Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. "Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l'emissione del denaro, dapprima attraverso l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno alle banche priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato.'' (celebre discorso del presidente Usa, Thomas Jefferson). Senza scordare che  – come visto e trattato in più sedi – le manovre della Troika in Grecia – e dell'asse Ue-BCE in Italia – sono non soltanto anti-costituzionali, ma addirittuta contrastano con lo stesso diritto internazionale (vedi qui – I Figli della Troika – 1° Parte. Europa, Diritto Internazionale e Violazione dei Diritti Umani e qui Ricette per Annientare le Nazioni ).

 Italia-Grecia – ancora le menzogne delle riforme strutturali                       


"In Italia la ripresa è in corso ma il potenziale di crescita resta basso". A dichiararlo nelle ultime ore (fonte Rai News) Thomas Helbling, capo della divisione del Fondo Monetario Internazionale dedicata agli studi economici mondiali. "C'è un insieme definito di riforme strutturali per le quali il Fondo ha fatto pressioni e che comprendono riforme del lavoro, tasse sul lavoro più basse (?) e una pubblica amministrazione più efficiente". Beh se lo dice lui allora possiamo stare tranquilli! La stessa tranquillità ostentata dai nostri cugini ellenici, che tra il silenzio continuano la loro quotidiana lotta per il pane…

 Ricordate le manovre del Prof. Sinn?                                                                  

E ciò,  quasi un anno dalle manovre del prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale della Merkel) che nel febbraio del 2013 presentò un rapporto urgente al Consiglio d'Europa, alla presidenza della BCE e all'ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell'Unione Europea, sostenendo testualmente: "la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall'euro, svalutando la sua moneta del 20/30%, pena la definitiva distruzione dell'economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come "tragedia umanitaria" e quindi cominciare anche a ventilare l'ipotesi di chiedere l'intervento dell'Onu". Ma il rapporto – che a distanza di un anno è rimasto ovviamente lettera morta – non diceva assolutamente nulla su tre questioni fondamentali che potrebbero davvero liberare i Greci dalla morsa dell'usurocrazia: 1) la cessazione dell'emissione di moneta a debito (dracma o euro che sia); 2) l'immediata moratoria sul debito greco per palese usura e genocidio ai danni dei suoi cittadini; 3) il riconoscimento di un reddito di cittadinanza che sia ovviamente sganciato da una emissione a debito della cartamoneta da parte della BCE o – ipotesi – dello stesso stato centrale.

 … e il vergognoso scambio di accuse tra FMI e UE?                                       

E del ridicolo scambio reciproco di accuse tra Ue e FMI dello scorso Giugno 2013 che ne è stato? (vedi qui – FMI-UE: Vergognoso Scambio di accuse tra gli Aguzzini della Grecia). Giusto il tempo di riempire qualche pagina di giornale, finita poi provvidenzialmente nel cassonetto: proprio come la dignità dei cittadini del sud Europa (come del resto quella dei cittadini mediorientali e dei Paesi del Mediterraneo). Non a caso la cristianità è nata qui!

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