I Figli della Troika 3 – Ricette della Commissione per Annientare le Nazioni

Sabato, Novembre 16th/ 2013 

– I Figli della Troika – 3 / Rubrica, di Chris Richmond  Nzi –

I Figli della Troika, Il Patto, Unione Europea, Chris Richmond Nzi, Fondo Monetario Internazionale, Commissione UE, Paradossi e Violazioni dell'FMI, Christine Lagarde,  Zbigniew Brzezinski, Romania, Un Paese Distrutto, MoU supplementare, MES, Patto di Stabilità 

Rubrica: I Figli della Troika – 3 – Ricette

della Commissione UE per annientare

le Nazioni

La Devastante "Cura" UE non vale solo per

l'Eurozona e i PIGS. Ecco perchè…

►Il Paradigma Rumeno: Paese distrutto e ingabbiato

Le Profezie di Zbigniew Brzezinski

Romania: Video in Allegato

 

di Chris Richmond Nzi

Rubrica – I Figli della Troika, Terza Parte

COMMISSIONE EUROPEA - TROIKA

  Sovranità? Un Concetto Puramente Nominale                                               

Rubrica, I Figli della Troika – Terza Parte – di Chris Richmond Nzi – «La sovranità è una parola spesso usata che non ha alcun significato specifico. Oggi la sovranità è soltanto nominale perché qualsiasi paese che si definisce sovrano lo è soltanto nominalmente e relativamente»(1). Parola di Zbigniew Brzezinski, durante una conferenza nel 2003. Sarà forse sbagliato, chissà, ma sulle parole usate per concludere quel discorso, ovvero l’asserire che «vivremo in un mondo insicuro, non può essere evitato» (2) non esistono dubbi. Il buon Brzezinski è un Personaggio con la P maiuscola che ci ha spesso abituato a trovare riscontro nelle sue fuorvianti parole, come nel ’70, quando su Foreign Affairs magazine dichiarò che «è necessaria una nuova e più audace visione: la creazione di una comunità di paesi sviluppati, in grado di gestire in modo efficiente i problemi dell’umanità» (3).

 "L'Efficienza della Sovranità?"                                                                                

In modo efficiente, come se il soggetto in questione fosse qualcosa al quale ci si può rivolgere senza scrupolo, senza passione né tatto, perché meccanico. Un oggetto per il quale né comprensione né tatto sono necessari. Brzezinski, colui che con la Commissione Trilaterale ha effettivamente provato a modellare il sistema per gestire «in modo efficiente i problemi dell’umanità» si è particolarmente distinto al "Forum Europeo per le Nuove Idee" del 2012, il luogo dove si discute ogni anno dei «temi più rilevanti»(4), anche di come sarà «il futuro modello sociale europeo, il ruolo dello Stato nell’economia e le potenziali configurazioni di una nuova governance finanziaria» (5).

  Van Rompuy, Bonino, Monti e il "Modello Brzezinsky"                             

Se personaggi con la p minuscola come Rompuy, Bonino e Monti sono accorsi a rifocillarsi con le stonate note di un Personaggio come Brzezinski, dovremmo forse chiederci che effettivo peso abbia oggi il voto popolare nelle decisioni prese dai nostri rappresentanti. Forse (paradossalmente) ha ragione il vecchio Napolitano dicendo che «il frequente e facile ricorso a elezioni politiche anticipate è una delle più dannose patologie», nonostante sia l’unico mezzo che ci permetta – in teoria – di esercitare la nostra sovranità. Sovranità, ovvero quella parola che per Brzezinski non ha alcun significato specifico. 

  UE – Un Modello Sbagliato in partenza                                                             

In effetti il modello della Troika (Unione Europea, FMI e Banca Centrale Europea) e delle istituzioni UE rispondono pienamente a questo assioma. Infatti, a Bruxelles, chi «da gli impulsi necessari allo sviluppo, definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali» (6) dell’Unione è il Consiglio, ed è composto dai capi di tutti gli Stati membri, mentre «un atto legislativo dell’Unione può essere adottato solo su proposta della Commissione europea» (7), ovvero l’organo che «1) dà esecuzione al bilancio;  2) gestisce i programmi3) avvia il processo di programmazione annuale e che promuove l’interesse generale dell’Unione» (8)

 Ma di che partito è la Commissione UE?                                                          

Noi continuiamo a distrarci ed a scannarci dividendoci tra destra e sinistra, continuiamo a votare per il Parlamento senza prendere in considerazione la palese ed iniqua distribuzione delle competenze all’interno delle istituzioni comunitarie. Non ci chiediamo di che partito sia la Commissione europea, quasi non ci riguardasse, mentre lei ci osserva costantemente.

 La Devastante  "Ricetta" UE non vale solo per i cosiddetti "PIGS"            

Ultimamente tutta l’attenzione dei media è focalizzata sui problemi dell’Eurozona in generale e più in particolare su Italia, Grecia, Cipro, Portogallo e Spagna, tralasciando la situazione degli Stati che non fanno parte della zona euro, come se fossero sani, senza piaghe o tumori. Prendiamo in considerazione uno Stato come molti, la Romania, membro dell’Unione che non adotta l’euro come moneta, che ha visto tra il 2007 ed il 2009 il ron deprezzato del 30% sull’euro ed ha subito una destabilizzazione della sua bilancia dei pagamenti. In questo modo capiremo il ruolo della Commissione nel cosiddetto "processo d’assistenza economica" e delle cosiddette "modalità volute per rimettere sui giusti binari" un membro dell’Unione europea con difficoltà economiche.

Terremoto in Romania

 Un altro esempio di devastazione UE – La Romania                                     

6 maggio 2009 (come visto e raccontato in precedenti articoli: vedi allegati) dopo aver valutato il rischio per la stabilità dell’Unione, la sostenibilità del debito pubblico e potenziali esigenze finanziarie della Romania, la Commissione con la decisione 2009/459/EC ha concesso un’assistenza finanziaria di 5 miliardi di euro per sostenere la bilancia dei pagamenti e contribuire al (celeberrimo e solito) programma di riforme strutturali che il paese ha dovuto affrontare dal 2009 al 2011. Il 23 giugno 2009 la Commissione ha firmato un accordo (MoU) con il governo rumeno contenente le modalità e le condizioni derivanti dallo strumento scelto ed il 27 luglio, la Comunità europea ha elargito la prima rata di 1,5 miliardi di euro alla Romania. La Commissione, dopo aver monitorato il rispetto delle condizioni inerenti la prima rata, ha deciso che la linea di credito concessa alla Romania non era più adeguata ed era pertanto necessaria un’altra forma di assistenza finanziaria. Ecco allora che il 22 febbraio 2010 la Commissione stessa ha richiesto un MoU supplementare (Smou) contenente un’implementazione delle riforme pattuite precedentemente. L’11 marzo 2010, soltanto dopo che il governo rumeno ha accettato le condizioni imposte dalla Commissione è stata elargita la (cosiddetta) seconda rata dell’assistenza pari a 1 miliardo di euro.

  Le Amare Supposte UE  – I MoU Supplementari                                           

Prima di ricevere la terza rata la Romania ha dovuto accettare e sottoscrivere un Secondo MoU supplementare, poi un Terzo MoU supplementare prima di ottenere la quarta rata ed infine un Quarto MoU supplementare per ricevere l’ultima rata del 22 giugno 2011. In teoria, dopo cinque diversi MoU per ottenere in cinque rate 5 miliardi di euro, la Romania avrebbe dovuto avere la bilancia dei pagamenti in ordine, perché la Commissione ha monitorato il rispetto delle condizioni da parte dello Stato. In teoria si, ma soltanto in teoria.

  Bilancia dei Pagamenti… un Disastro!                                                               

In pratica invece, il 12 maggio, dopo gli stress test effettuati dal Fondo Monetario Internazionale, la Commissione si è resa conto che la Romania non aveva la disponibilità necessaria per affrontare le sue esigenze economiche e pertanto, ha deciso che sarebbe servita una seconda assistenza finanziaria di 5 miliardi di euro, di cui 1,4 provenienti dalla Comunità europea. Il 29 giugno 2011 è stato firmato dalla Commissione il MoU sulle modalità e le condizioni della seconda assistenza finanziaria e sei mesi dopo, prima di ottenere la seconda rata, la Romania ha dovuto sottoscrivere il primo MoU supplementare (Smou). Il 29 giugno 2012, prima della terza tranche è stato firmato il secondo MoU supplementare ed infine il 12 settembre 2012, il terzo MoU supplementare per ottenere la quarta rata. Quattro diversi MoU per ottenere un’assistenza di 1,4 miliardi in quattro rate. Se la Commissione avesse svolto correttamente il monitoraggio del rispetto delle condizioni, ora la Romania sarebbe virtuosa, virtuosissima, ed avrebbe una bilancia dei pagamenti più che sostenibile. Infatti il 19 luglio 2013, alla fine del secondo programma di assistenza, la Commissione ha dichiarato che «negli ultimi quattro anni l’Unione ha sostenuto la Romania ad affrontare la crisi finanziaria e porre solide basi per una futura crescita. I programmi hanno avuto successo nel ripristinare la stabilità macroeconomica» (9). Parola della Commissione, colei che tutto può.

 La Doccia Ghiacciata                                                                                                 

Peccato che 12 giorni dopo sia arrivata con un altro comunicato, un’inaspettata doccia gelata. «Il personale dell'FMI e della Commissione ha visitato Bucarest  tra il 17-31 luglio ed ha trovato un accordo con le autorità rumene per un programma economico multilaterale (FMI e Comunità europea) di 4 miliardi di euro. Questa terza assistenza è precauzionale e dovrebbe ampliare i risultati ottenuti con i programmi precedenti. In particolare, il governo dovrà salvaguardare la solidità delle finanze pubbliche, proseguire con le riforme nel settore monetario e finanziario per aumentare la capacità di resistere agli shock esterni ed favorire la crescita attraverso riforme strutturali. Per conseguire questi obiettivi, questo programma si concentrerà in aree chiave come il progressivo consolidamento fiscale sostenuto da riforme istituzionali, comprese le misure per rafforzare l’amministrazione fiscale e la governance di bilancio. Il governo rumeno dovrà avviare un programma di riforma sanitaria per "migliorarne l’efficienza" (???) e garantirne la sostenibilità finanziaria, mentre altre riforme strutturali si concentreranno sulle imprese statali inefficienti per favorire l’efficienza nei settori dell’energia e dei trasporti" che sono la chiave per migliorare la competitività e la crescita a lungo termine della Romania. Le politiche del settore finanziario invece serviranno a rafforzare i bilanci delle banche in modo da sostenere l’aumento del credito e la ripresa economic(10).

  Romania – Un Paese Distrutto, Parte del Meschino progetto                   

Bella fregatura! Con il sostegno tecnico e morale della Commissione, la Romania, pur non partecipando all’Eurozona, è diventata parte di un meschino progetto, che l’ha infossata in un circolo vizioso, dal quale difficilmente ne uscirà. Nel 2015 il popolo rumeno dovrà iniziare a rimborsare i 5 miliardi di euro ricevuti con la prima assistenza finanziaria, con una maggiorazione del 3% d’interesse per il servizio a domicilio, mentre dovrà attuare ulteriori riforme d’austerità per ricevere i 4 miliardi di euro promessi con la terza assistenza finanziaria.

  Destra e Sinistra –  Il Giochino per distrarci dalla Dittatura                       

Intanto, mentre noi popolo continuiamo a scannarci dividendoci tra destra e sinistra per giungere ad un pseudo obiettivo che dovrebbe essere comune a tutti, i membri della Commissione vengono semplicemente «scelti in base alla loro competenza generale ed al loro impegno europeo e tra le personalità che offrono tutte le garanzie di indipendenza» (11) dai nostri capi di Stato, per mezzo del Consiglio europeo. Non votiamo i membri della Commissione perché essa «esercita in piena indipendenza» (12) le sue mansioni. Pazzesco! Capite? Indipendenza! Come se non volesse abbassarsi al nostro livello, perché si ritiene superiore, manco fosse un’organizzazione internazionale.

Grecia, FMI e UE - Responsabilità e Strategie di Olli Rehn e Troika

 Come Impedire la Nascita di una Nazione sviluppata e Consapevole     

Proprio di questo si tratta, perché la Commissione è la principale istituzione di un’organizzazione internazionale a scopo regionale camuffata sotto le spoglie di Unione europea. La Commissione è  l’istituzione che decide in modo «indipendente» le sorti degli Stati membri, sia attraverso le sue regolari mansioni come ha fatto con la Romania, sia con l’assegnazione di specifiche mansioni per la gestione delle cooperazioni rafforzate, in attesa che nel 2015 il Patto di stabilità e il MES diventino parte integrante della Costituzione europea (13) e vincolanti per tutti. Soltanto in quel momento capiremo perché la sovranità non ha un significato specifico, solo allora ci renderemo conto che il frequente e facile ricorso a elezioni è una delle più dannose patologie perché ritarda la creazione di una comunità di paesi sviluppati in grado di gestire in modo efficiente i problemi dell’umanità. Solo così ci renderemo davvero conto di vivere in un mondo insicuro, ma sarà già troppo tardi e non potrà più essere evitato, come predisse il buon Brzezinski.

  Le Profezie di Brzezinsky e la Siria                                                                      

Durante il "Forum Europeo per le nuove idee" Brzezinski disse anche che «i conflitti in Medio Oriente aumentano il rischio di un’ulteriore diffusione della violenza regionale, comportando gravi potenziali conseguenze internazionali. Una guerra con la Siria potrebbe avere ripercussioni debilitanti per l’attuale e già vulnerabile flusso dell’economia. L’esclusione della Turchia dall’Unione europea non riflette solo la mancanza di un’ambizione strategica, ma addirittura la mancanza di un buonsenso strategico comune. La Turchia potrebbe promuovere la regione del Caspio, importante produttore di petrolio e di gas, mentre una Turchia perennemente esclusa dall’Unione potrebbe nel tempo alimentare la diffusione di disordini politici, etnici e religiosi in Medio Oriente» (14). Sarà un caso, ma le profezie del Personaggio trovano sempre un concreto riscontro, anche in questo caso. Ma questa profezia è un’altra storia …

  Strozza il Nudo! Percuoti l'Affamato!                                                                 

Rientra invece nella nostra storia un fatto decisamente preoccupante. La Commissione dovrebbe vigilare «sull’applicazione dei trattati e del diritto dell’Unione», dico dovrebbe, spiegando anche il perché. Il diritto dell’Unione ha varie fonti, tra cui le fonti di diritto complementare che comprende il diritto internazionale ed i principi generali del diritto. Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona la Carta dei diritti fondamentali ha ottenuto lo stesso valore giuridico dei Trattati stessi che determinano il diritto primario, diventando così anch’essa una fonte del diritto primario (15). Inoltre, il Trattato sull’Unione europea (TUE) conferma le libertà fondamentali come fonte dei principi generali del diritto. Per questi motivi la Commissione, che dovrebbe vigilare sul diritto dell’Unione e pertanto sui diritti fondamentali, dovrebbe anzitutto vigilare che tutti i popoli abbiano il diritto di autodeterminazione, che possano decidere liberamente dello statuto politico e perseguire liberamente il proprio sviluppo economico, sociale e culturale (16). Ma a noi tutto ciò non importa, noi deteniamo il potere, perché con il suffragio universale votiamo un’istituzione apatica come il Parlamento europeo mentre la Commissione continua a trarre denaro dalle lacrime, strozza chi è rimasto nudo e percuote chi ha fame. Siamo completamente distaccati dalla realtà anche nel momento in cui il creditore non ha ancora prestato ed il debitore non cessa di rendere, poiché rendere è un dovere, mentre prestare è una facoltà.

Chris Richmond Nzi   (Copyright © 2013 Qui Europa) 

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 Note – Vedi Fonti                                                                                                                    

[1]          Conferenza sulla “nuova strategia americana per la sicurezza e la pace”, 28/10/ 2003;

[2]          Conferenza sulla “nuova strategia americana per la sicurezza e la pace”, 28/10/ 2003

[3]          Foreign Affairs Magazine, Article 71643

[4]          efni2012.efni.pl

[5]          efni2012.efni.pl

[6]          Art. 15.1 TUE

[7]          Art. 17.2 TUE

[8]          Art. 17.1 TUE

[9]          Occasional Papers 153 – Overall assessment of the two BoP assistance progr. 

               for Romania 2009/13

[10]       IMF Press Release 13/286

[11]       Art. 17.3 TUE

[12]       Art. 17.3 TUE

[13]       Preambolo TSCG e Art. 16 TSCG

[14]       Discorso di Brzezinski al Forum europeo per le nuove idée EFNI, 28 settembre 2012

               – Sopot, Polonia

[15]       Art. 6.1 TUE

[16]       Art. 1 Patto internaz. sui diritti economici e sociali/ Art. 1 Patto intern.

              sui diritti civili e politici

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