Romeo e Julieta – Shakespeare, Tosi & Kalergi

Domenica, Aprile 27th/ 2014 

– di Sergio Basile e Poetainazione –

Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa"

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Senza politiche di pace, tutto è strategico immobilismo e ipocrisia

che disgrega e annienta ancor più il concetto di nazione

Romeo e Julieta – Shakespeare, Tosi & Kalergi

L'Italia sempre più minacciata dal meltimpot razziale.

La Lega che fa di concreto?

►Video in allegato:

     Romeo e Julieta – Shakespeare e Poetainazione

 

di Sergio Basile (e Poetainazione, video in allegato)

Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa"

 Tosi e la solita "politica" dei "vucumprà"                                                            

Verona, Cremona – di Sergio Basile (e Poetainazione – video in allegato) – Nella giornata di ieri,  sabato 26 Aprile, il sindaco di Verona, Flavio Tosi, in quota alla Lega Nord, ha presieduto un convegno presso il teatro Monteverdi di Cremona. Occasione per rilanciare la candidatura alle comunali del leghista Alessandro Zagni. Tra i presenti anche l’onorevole Guido Guidesi e Agostino Melega, promotore della lista "Cremona Libera con Zagni". Tosi nell'occasione è tornato sul fenomeno dell'immigrazione, da anni primo cavallo di battaglia leghista, parlando dei "Vucumprà", come di "un fenomeno negativo e insistente a Cremona che però a Verona è stato praticamente debellato”. Questo – secondo quanto emerso – sarebbe, tra l'altro, un "fenomeno controproducente per l'attrattiva turistica della città". 

 Partiamo dal concetto di "demagogia"                                                                

Detto questo, ci  permettiamo di ricordare a voi lettori il significato etimologico della parola "demagogia": "termine di origine greca (composto di demos, "popolo", e agein, "trascinare") che indica un comportamento politico che attraverso false promesse vicine ai desideri del popolo mira ad accaparrarsi il suo favore". Ci limitiamo, infine, a due semplici osservazioni: 1) il fenomeno dell'iper-immigrazione di massa resta un elemento di allarme sociale piuttosto preoccupante, anzi gravissimo, che non vogliamo minimamente sminuire. Anzi, lo denunciamo con forza da anni (come denunciamo, parimenti, gli orrori del governo italiano in politica estera – vedi qui – Siria – Lettera Aperta al Ministro degli Esteri, Emma Bonino )!

 Dietro l'iper-immigrazione – La Terzomondializzazione pianificata        

E ciò lo è, specie per i pochissimi conoscitori dei reali motivi che spingono oggi i soloni dell'UE – come avvenne nel 1957 e all'indomani della seconda Guerra Mondiale – a fomentare in ogni maniera processi di integrazionismo forzato. Per i conoscitori, cioè, di quel Piano di "Terzomondializzazione indotta" dell'Europa – o "Paneuropeizzazione del continente" – altrimenti poco-noto come "Piano Kalergi"  (vedi qui Il Piano Kalergi – Quello che Nessuno ti ha mai detto sull’Europa – Prima Parte e qui Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta -Seconda Parte ). In effetti c'è poco da stare tranquilli: a meno che non si consideri il meltinpot razziale, la disintegrazione della nostra cultura (specie quella cristiana) e delle tradizioni nazionali, come un qualcosa di positivo ed auspicabile. I massoni e i sionisti probabilmente saranno contenti di ciò. Noi che massoni non siamo e neppure sionisti, non ce ne rallegriamo per nulla!

 Lega Nord – Un approccio tra immobilismo e ipocrisia                                

2) La seconda osservazione riguarda il modo ambiguo e bizzarro di gestire l'emergenza sbarchi da parte della Lega. Premesso che i disperati che sbarcano in Italia – oggi non più "L'America" di un dì, ma a sua volta terra di disperati e disoccupati di massa, preda dell'usurocrazia internazionale da moneta-debito – non vi giungono in maniera allegra e felice, essendo costretti a fuggire da bombe e morte… ed essendo costretti a lasciare la loro casa, le loro abitudini e le rispettive radici. Premesso tutto ciò, analizziamo meglio il problema partendo dal suo cuore. D'altronde sfido chiunque di voi lettori ad immedesimarvi nei clandestini costretti a riparare in Europa e ad accettare di buon grado l'esodo avventuroso e forzato verso un futuro incerto. Solo un pazzo potrebbere esserne felice. Ma la Lega – comportandosi né più ne meno come il M5S e come il resto della casta che dice di contrastare – che fa oggi di concreto per invertire la tendenza? Ci aspetteremo sensazionali scene di pubblica protesta dinanzi ai palazzi del potere di "Roma ladrona", giusto per usare un'espressione cara ai seguaci del carroccio e delle sacre acque del dio Po. Proteste atte a costringere il governo ad abbondare l'imperialismo Nato-Usa in Africa e Medioriente o a rifiutare le cosiddette "Missioni di Pace". Ma la Lega – ribadisco – di concreto che fa? Praticamente nulla, fuorché fingere di alzare la voce per attrarre elettori e demonizzare i disperati. In questi ultimi anni solo – parziali – buoni propositi di difesa di una presunta cultura nazionale che tuttavia i leghisti stessi disconoscono in primis, difendendo il separatismo nazionale e non.

 Siamo seri! Ne va della vita di milioni di uomini…                                         

Il vero punto della questione non consta, dunque,  nel respingimento dell'extracomunitario, ma nel respingimento in toto delle politiche imperialiste che la Nato e i suoi alleati ci impongono, sulla falsa riga e la comune regia delle grandi manovre che il sionismo ebraico muove in Palestina, per intenderci. Tutto il resto è pura propaganda. Qui Europa, in un primo momento scelse a livello redazionale di dar voce ad alcune istanze della Lega, ed in particolare alla protesta canalizzata dall'On. Mario Borghezio, che inviava – ed invia tutt'oggi – presso la mail della nostra redazione numerosi articoli. Ma francamente il tenore della protesta leghista è rimasto in questi ultimi anni sempre sulle stesse posizioni, dimostrando un immobilismo pratico ormai inaccettabile.

 Non vi può essere rispetto delle culture senza pace tra i popoli                 

Che senso ha denunciare continuamente il pericolo – sia pur giusto e concreto – di un'iper-immigrazione selvaggia, incontrollata e distruttiva – in termini certamente culturali – se poi si tollera la guerra in Medioriente, o comunque non si pone in campo una reale protesta alle suddette politiche coloniali? Cosa fa la Lega di concreto per invertire il drammatico andazzo siriano? La sola denuncia del fenomeno migratorio, dunque, non ha assolutamente senso, rivelandosi – al contrario – a nostro avviso, come una diversa e ancor più subdola forma di annientamento pilotato ed indotto del senso di unità nazionale che spinge al separatismo ed al contestuale annientamento del senso comune di patria.

 Così la Lega legittima quel caos internazionale che dice di contrastare  

In pratica la Lega, senza promuovere necessarie politiche di pacificazione tra i popoli del Mediterraneo, finisce per fornire la legittimazione ideologica a quel fenomeno di disgregazione indotta del sistema Italia, che la Lega stessa dice di combattere, facendosi pseudo-interprete della difesa delle "culture dei popoli". Ecco perchè il programma leghista risulta ai nostri occhi, ormai, praticamente inaffidabile e anacronistico. Se si vuole difendere la cultura di un popolo evitando di cadere nel tranello iper-immigrativo del diabolico e disumano "Piano Kalergi", non ci si può limitare a patetici e teatrali siparietti con la Kyenge (vedi qui – Borghezio: Cécilie, il Ministro che libera i Delinquenti Clandestini! – La Replica del PD ) e con la Boldrini (vedi qui – Super-Immigrazione – Borghezio attacca la Boldrini: ma in che Paese Vive? ) o a semplici forme di proibizione che sfociano – spesso e volentieri – sulle ali dell'ignoranza, in una cultura di  mero odio razziale.

 L'amore per le razze non può che parlare il linguaggio della pace             

L'amore per le razze e l'autonomia culturale non può che parlare il linguaggio della pace. Tutto il resto – come amava cantare Califano – è noia… O meglio, noiosa propaganda secessionista che non giova proprio a nessuno! Eccetto che a raccattare qualche voto in più in vista delle odiate ed inutili "europee". Per mandare avanti, cioè, la gabbia  chiamata "Unione Europea"; la creatura più "nobile" e "preziosa" pensata e fortemente voluta – su spinta del sionismo internazionale, del liberal-capitalismo globalizzante e dal social-comunismo – proprio dallo stesso oscuro personaggio, padre del "Paneuropeismo": Richard Coudenhove Kalergi.

di Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)

Video in allegato di Poetainazione 

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