Renzi DEF – Reddito di Cittadinanza Bufala

Giovedì, Aprile 10th/ 2014

– di Sergio Basile  – 

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Renzi DEF – Reddito di Cittadinanza o Nuova Bufala?

DEF – "Reddito di Cittadinanza di 600 euro a chi non lavora…" 

L'analisi di Qui Europa, comparando l'ambigua ricetta di Renzi al

provvidenziale modello di "Reddito di Cittadinanza" concepito

da Giacinto Auriti.

Analogie Grillo-Renzi: Reddito di cittadinanza a "Debito"

►Video in allegato:

    La video-propaganda Ue per le europee 2014

 

di Sergio Basile

 Renzi-DEF – Reddito di cittadinanza di 600 euro?                                        

Roma – Approvato il DEF (Documento di Economia e Finanza) sempre sotto lo schiaffo dell'irrealizzabile parametro di Maastricht Debito/Pil < 3% (vedi qui Come l’Europa dal 97 chiede il suicidio dell’economia italiana) per dare un pò di colore al grigiore generale spunta la genialata del momento: "Reddito di cittadinanza di 600 euro a chi non lavora, sul modello francese!" Uscita trionfalistica pre-elettorale che oggi riecheggia dalle colonne di molti quotidiani. Ma come giudicare l'ultima – per la verità non nuova – trovata della casta europeista oggi capeggiata da Matteo Renzi? Per ora si tratta di linee guida, di proiezioni, ma il disegno di legge, ancora non entrato in vigore (ma probabilmente effettivo nei prossimi mesi) prevede uno "schema di reddito minimo garantito agganciato – sostiene la coppia Renzi-Padoan – ad una riforma del mercato del lavoro". La vera definizione quindi non sarebbe quella di “Reddito di cittadinanza” (impropriamente estorta al professor Giacinto Auriti – vedi qui – Moneta-Debito: Potete nascondere la verità a tutti per un determinato periodo di tempo…) dal momento che la proposta auritiana sta invece ad indicare "l’erogazione di fondi ai cittadini maggiorenni o minori che siano – a condizione che siano nati – a prescindere che lavorino o meno" e sganciata dall'emissione a debito della stessa moneta (premessa essenziale nel modello di Auriti). Quella renziana resta al contrario una sorta di contributo integrativo dall'ambiguo funzionamento. Vediamo perchè!

 Un contributo dall'ambiguo funzionamento                                                    

La copertura finanziaria per il "reddito di cittadinanza"  esisterebbe ed ammonterebbe a 20 miliardi (di euro pubblici: il cane che si morde la coda). Inoltre non si tratterebbe di 600 euro disseminate provvidenzialmente qua e là gratis, ma sempre a spese dei contribuenti e con un probabile aumento dell'emissione di nuovi titoli sul debito pubblico: un vero e proprio contributo integrativo per un massimo di 600 euro, destinato a licenziati (o  disoccupati a prescindere) purchè residenti in Italia o con cittadinanza in italia. Quindi – tra l'altro – anche agli immigrati clandestini che d'ora in poi saranno considerati "italiani a tutti gli effetti" per venir meno nel reato di "clandestinità". vedi qui – M5S, Kalergi & Co – In Italia non esisterà più il Reato di Immigrazione Clandestina ). Inoltre l’importo – secondo una nota di Palazzo Chigi – "sarà determinato in base alla conformazione del nucleo familiare, ed erogato ad ogni membro della famiglia". Tali forme di pseudo-sostegno andrebbero ad integrare anche le pensioni minime... Ma non dimentichiamo che è imminente l'entrata in vigore del Fiscal Compact che ci costringerà in aggiunta a versare 50 miliardi all'anno fino al 2033. L'effetto dei presunti aumenti reddituali sarebbe pertanto eliminato da nuove tasse e nuovi tagli ai servizi che ci propineranno per pagare i nostri (loro) "debiti" con l'UE oltre ai celeberrimi interessi sul debito pubblico… 

 La condizione                                                                                                              

Infine la nota sul DEF ci consola con un'altra perla: "i centri per l’impiego daranno collateralmente la possibilità a chi è disoccupato di poter accettare fino a 3 offerte di lavoro “congrue”, ovvero adatte al proprio curriculum". Ma non spiega quale azienda oggi sia ancora disposta ad offrire lavoro, visto che la lotta quotidiana degli imprenditori è per la sopravvivenza (dal fallimento..). "Se però – leggiamo ancora – dopo tre offerte congrue rifiuterà di lavorare, (il soggetto) perderà il diritto di poter percepire tale reddito". Dopo questo indubbiamente ci sentiamo tutti più sollevati… Non trovate?

 La fregatura maggiore                                                                                               

Ma la fregatura maggiore è un'altra! Eccola! Senza "Proprietà Popolare della Moneta" – elemento di base inserito nella sua costruzione anti-usurocratica da Autiri in persona (vedi qui – Moneta-Debito: Iniziamo l’anno riflettendo sul Grande Inganno) il "reddito di cittadinanza" è una bufala! Un falso mito – per il vero già tirato fuori in maniera pretestuosa ed irrazionale da Beppe Grillo (vedi qui Grillo e la sua Inconsistente proposta di “Reddito Minimo di Cittadinanza”) che con queste premesse servirebbe solo a far crescere ancor di più il debito pubblico.

 Un'altra bufala usurocratica                                                                                   

Una bufala usurocratica dunque! Almeno fino a quando non ci convinceranno nostro malgrado (con spot come questo giù in allegato: "Cantiere europa") che sarebbe meglio per la nostra sopravvivenza, rottamare definitivamente il concetto di "Nazione" ed aderire al loro piano finale, gli "Stati Uniti d'Europa" del non-diritto e dei soprusi. Costruzione della quale stiamo avendo già validissimi assaggi. Da qui la definizione di "Cantiere Europa", espressione voluta per lo spot (vedi giù). Come dire: work in progress!

Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)

infounicz.europa@gmail.com

Garantire la Moneta come Strumento di Diritto Sociale

La ricetta anti-usura di Auriti e il vero Reddito di Cittadinanza:

il disegno di legge che Auriti e il comitato antiusura SAUS

presentarono nel 2002 sulla "proprietà dell'euro" 

 

Redazione Qui Europa

                       

 La vera sovranità monetaria è la "proprietà popolare della moneta"       

Roma – Per garantire la moneta come strumento di diritto sociale vanno rispettati i seguenti principi: 1)Moneta di proprietà del portatore; 2) Senza riserva; 3) Rarità monetaria controllata e finalizzata agli interessi sociali e non a quelli dell’usura; 4) Reddito monetario di cittadinanza; 5) Codice dei redditi sociali; 6) Trattenuta all’origine dei fondi per esigenze fiscali di pubblica utilità; 7) Moratoria dei debiti (ed eventuale sciopero dei debitori) in attesa dell’accertamento della proprietà dei valori monetari e della relativa compensazione di dare-avere; 8) Costituzione di un Dicastero per il risarcimento danni da usura (analogo al risarcimento per danni di guerra); 9) Divieto di Signoraggio: tutti possono prestare moneta tranne chi la emette. Questo è il Manifesto presentato dal Prof. Avv. Giacinto AURITI segretario generale dell’allora Sindacato Antiusura (S.A.U.S.) al convegno di Guardiagrele (CH) intitolato “Giustizia monetaria” del 13-09-02.

 Disegno di legge di iniziativa popolare – Ai sensi Art. 71 Cost.                    

Di seguito il disegno di legge con cui si chiede che l’euro sia riconosciuto di proprietà del popolo europeo; va, altresì precisato, che le medesime iniziative vanno intraprese in tutte le nazioni, sicchè ogni popolo sia proprietario della sua moneta. – EURO PROPRIETÀ DEI CITTADINI EUROPEI – Art. 1 – L’EURO, all’atto dell’accettazione, nasce di proprietà dei cittadini ed è acquisito a tal fine nella disponibilità degli Stati Membri aderenti al Trattato di Maastricht. L’EURO è pertanto proprietà del portatore; Art. 2 – Ad ogni cittadino è attribuito un codice dei redditi sociali, mediante il quale gli viene accreditata la quota di reddito causato dall’accettazione monetaria e da altre eventuali fonti di reddito in attuazione del 2°co. dell’art. 42 della Costituzione; Art. 3 – Accettata la proprietà dell’EURO in rappresentanza della collettività nazionale, il Governo è legittimato a trattenere all’origine quanto necessario per esigenze fiscali di pubblica utilità; Art. 4 – Norma transitoria. E’ concessa la moratoria dei debiti a richiesta di parte in attesa che si accerti di chi sia la proprietà dell’EURO all’atto dell’emissione. (Disegno di Legge proposto dal Sindacato S.A.US.. Segretario Generale: prof. Avv. Giacinto Auriti. Bibliografia consigliata: – Bruno TARQUINI, La Banca, la Moneta e l’Usura, Controcorrente Edizioni, Via Carlo De Cesare n. 11, cap. 80132 Napoli; tel. 081/421349-5520024. – Cerca su internet http://www.simec.org e scarica gratis i tre libri del Prof. Avv. Giacinto AURITI. 1) IL VALORE DEL DIRITTO; 2) L’ ORDINAMENTO INTERNAZIONALE DEL SISTEMA MONETARIO; 3) IL PAESE DELL’ UTOPIA)