Giovedì, Settembre 18th/ 2014
– di Gianluca Marletta –
Redazione Quieuropa, Gianluca Marletta, Madonna di Fatima, Undicesima ora, misericordia, Grande [...]
Venerdì, 3 agosto / 2018
– di Nicola Arena, Sete di Giustizia –
Redazione Quieuropa, Giacinto Auriti, Nicola Arena, moneta-debito, Domino, Sociologia
La moneta e il controllo dei comportamenti
umani come in un domino
Il sistema monetario mondiale, che muove l’intera economia e
quasi tutti i comportamenti umani, funziona come
un gigantesco domino
di Nicola Arena / Sete di Giustizia
La previsione comportamentale
Roma – di Nicola Arena / Sete di Giustizia – In una società complessa, dove l’uomo non si pone più domande sul senso della propria esistenza, sul perché delle cose che ci circondano, sull’essenza spirituale del pensiero umano, è davvero difficile rompere la barriera dell’involucro percettivo e uscire dagli schemi abilmente preordinati. I mezzi d’informazione, sono strumenti variabili che muovono i pensieri a nostra insaputa, con una precisione probabilistica quasi matematica. Il controllo dei comportamenti umani, attraverso esperimenti sociali e strumenti come i social network, atti a controllare e verificare ogni nostro giudizio, atteggiamenti ed emozioni, hanno il compito di raggruppare i dati concernenti le nostre abitudini, per poi utilizzarli all’occorrenza. La tecnologia sofisticata permette, a chi la controlla attraverso l’immagazzinamento dei dati emotivi riguardanti ognuno di noi, la previsione comportamentale, con determinati imput preordinati, del singolo individuo o d’intere comunità.
Chi controlla questo enorme mondo d’informazioni
riesce in pochissimo tempo a incanalare atteggiamenti di massa
in modo preordinato.
Questo avviene anche attraverso la programmazione temporale di eventi, esempio l’instaurarsi di una protesta collettiva di grandi proporzioni, programmata da una certa opposizione politica per una determinata data e in una precisa area geografica del mondo, magari, qualche mese prima di elezioni democratiche.
Il sistema usurocratico mondiale realizza, nelle menti collettive, le mode,
costruisce il tifo calcistico o elettorale e ci divide a scompartimenti stagni.
Il controllo dei comportamenti impulsivi degli esseri umani
è da sempre ricercato, per chi ha come unico fine quello di dominare
e sottomettere al proprio volere i popoli.
Chi può permettersi di mantenere un sistema così complesso e costoso e chi ha a disposizione senza limiti tutto il denaro del mondo, ovverosia, chi controlla il pacchetto di maggioranza delle banche centrali, cioè poche migliaia di persone al mondo.
Il limite della percezione sensoriale
In questo momento di crisi valoriali ed economiche, l’uomo non mostra alcun interesse a scoprire la natura giuridica della moneta, pensando sia un argomento che non lo riguardi da vicino e, quindi, non meriti attenzione: ci convincono infatti, attraverso un costante martellamento mediatico condizionato, che esistono cose più importanti da fare e pensare. Questo disinteresse, indotto da un sistema mediatico e scolastico, provoca enormi danni all’umanità, perché non permette all’uomo di focalizzare l’attenzione sulla propria centralità nel mondo e sulla sua dignità spirituale.
L’uomo moderno avulso da qualsiasi problema
più grande della sua percezione sensoriale,
si comporta come chi, nascendo e continuando la sua esistenza con un cappio al collo,
si rifiuta di interessarsi alla struttura, al modo in cui viene eseguito
e i motivi per cui è stato creato il nodo scorsoio,
egli non si pone nemmeno il problema di conoscere
chi tenga in mano la cima opposta della corda,
perché per lui sono cose poco importanti.
Il fatto di credere in qualcosa e autoconvincersi che quella realtà sia l’unica accettabile, porta l’uomo a generare dei comportamenti relativamente prevedibili, proprio da quelli che creano le credenze popolari. Per esempio, se ci fanno credere che siano le tasse a dare valore alla moneta, allora pensiamo che le tasse siano giuste e quindi saremo convinti del fatto che esse accrescano il valore della moneta, rendendola più importante. Siamo anche indotti a pensare agli evasori fiscali come esseri malvagi. A volte per rivendicare i propri diritti negati, c’è gente che afferma: questo è un mio diritto perché io pago le tasse.
Manipolazione del pensiero: effetto domino
In definitiva, la manipolazione del pensiero e la modellabilità dello stesso fanno assumere ai macchinatori la capacità di modellare e plasmare i comportamenti, come in un grande gioco del domino, dove ogni tassello preordinato è mosso dal movimento del precedente senza margini di errori. Il risultato finale sarà sorprendente e strettamente collegato, ma solo per chi ha potuto notare tutti i passaggi. Per lo spettatore distratto o per quelli cui viene impedito di assistere a tutti i movimenti complessivi, sarà molto difficile poter mentalmente risalire ai movimenti che hanno generato il risultato finale. In questo mondo sconosciuto della moneta, gli esseri umani, non partecipando al processo generativo della costruzione dello strumento, non potranno mai comprendere i motivi dei risultati finali che lo stesso processo genera. Nel gioco del domino, Inoltre, ogni qualvolta si osserva uno o pochi tasselli, difficilmente si potrà prevedere gli effetti generati da tutto l’impianto, soprattutto quando la programmazione degli eventi desiderati è lontana dal punto di osservazione. Quando poi gli elementi sono veramente tanti, è pressoché impossibile poterne prevedere gli effetti. Più è complesso il sistema e più non si comprende quale possa essere il risultato finale, soprattutto se il punto d’osservazione è parziale.
Solo i progettisti e pochi addetti ai lavori sapranno come andrà a finire,
proprio perché loro hanno chiaro in mente quale obiettivo devono raggiungere.
A volte spostare i tasselli in corso d’opera, solo per puro divertimento dell’autore,
o per delle variazioni di programma, non fa perdere di vista il loro obiettivo.
Moneta fattispecie sociologico-giuridica
I programmatori sanno bene quali sono le dinamiche del gioco e quali interventi apportare e , se necessario a volte, eliminando dei tasselli che sono d’ostacolo alla riuscita del progetto.
La moneta essendo una fattispecie di sociologia giuridica,
mossa dalla previsione del comportamento altrui nei confronti del proprio,
obbliga l’uomo a comportarsi come il tassello del domino,
spingendo le relazioni interpersonali a scambiarsi reciprocamente
idee, merci, servizi e tempo.
L’energia posseduta dalla moneta è quella che muove i comportamenti, perché è essa stessa creata da una previsione mentale. Chi può prevedere i comportamenti è solo chi è in grado di causarli, come il progettista dello specifico domino. Il sistema monetario mondiale, che muove l’intera economia e, come abbiamo già accennato, quasi tutti i comportamenti umani, composti da innumerevoli variabili, in realtà funziona come un gigantesco domino che, per essere compreso, deve necessariamente essere visto con ”l'occhio” (il grande occhio) del progettista. Nel momento in cui si volesse analizzare sono una parte dell’economia mondiale, per esempio di una nazione, tralasciando tutte le altre aree geografiche del mondo è come se si volesse riuscire a prevedere il risultato finale del processo economico mondiale, analizzando un solo settore del gigantesco domino, tralasciando tutti gli altri. Non è possibile. Soprattutto perché i manipolatori possono in qualsiasi momento agire in altre aree geografiche attraverso il controllo delle variabili comportamentali programmate, in modo da influire sugli effetti finali senza perderne il controllo. Questo avviene per esempio, attraverso la manipolazione dei cambi delle valute nei vari continenti e la monopolizzazione dell’intero comparto produttivo.
Parte del gioco
La perdita del controllo da parte dei grandi usurai progettisti del domino mondiale, nel quale ognuno di noi è solo un tassello, spostato e posto all’occorrenza, secondo un piano preordinato, si può ottenere solo nel momento in cui l’umanità si accorge di essere parte del gioco. La perdita del controllo da parte degli usurai è possibile solo se gli esseri umani comprenderanno che l’energia del movimento (la moneta) è creata da ogni singolo partecipante alla vita collettiva.
Se gli uomini capissero di essere esseri spirituali portatori di energia,
quella del pensiero,
potrebbero utilizzarla per il proprio benessere,
opponendosi alle azioni programmate dei grandi usurai
e bloccando il loro gioco infernale.
Solo la condivisione d’idee, la fede e la conoscenza sulla moneta, che muove i comportamenti previsionali, da parte di tutti, potranno impedire ai manipolatori del pensiero di appropriarsi del valore previsionale collettivo. L’umanità, quindi sarà liberata dal debito non dovuto, solo con la conoscenza della verità e come disse Gesù Cristo: la verità ci renderà liberi.
Nicola Arena (Copyright © 2018 Qui Europa)
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