Stratagemmi Democratici e Patetiche Lezioni

Lunedì,  Ottobre 28th/ 2013

 di Vincenzo Mannello 

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Qui Europa

Italia, Politica, Roma, Porcellum , Astensionismo, Piano di Rinascita democratica, Loggia p2, elettorato attivo, dittatura, Matteo Renzi, Governo tecnico, larche intese, democrazia delle allodole, Vincenzo Mannello 

Stratagemmi Democratici e Patetiche Lezioni

Dall'inganno della riduzione del numero dei parlamentari,

alle larghe intese; dal porcellum alle soglie di sbarramento…

Come l'élite conserva se stessa e prende in giro gli Italiani.

Astensionismo o partecipazione? Che fare?

 

di Vincenzo Mannello

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Qui Europa

Democrazia delle Allodole

 L'Inganno della riduzione del Numero dei Parlamentari e la P2              

Firenze – Redazione Qui Europa – Nelle ultime ore, in vista dell'appuntamento del prossimo 8 Dicembre, il solito pseudo-rottamatore Matteo Renzi, in piena campagna elettorale e in forma smagliante, è tornato a sbandierare uno dei suoi slogan preferiti: "mai più alle larghe intese".  Aggiungendo subito dopo – tuttavia – che "sostenere questo non vuol dire assolutamente essere contro il governo"…. Alla faccia della "rottamazione"! Ma per comprendere la bonta dei proclami che da qui ai prossimi giorni si susseguiranno su tutte le reti tv e nei salotti bene della Roma dei porcellum, è a nostro avviso essenziale carpire alcune verità di fondo che da decenni (invero dal '43) segnano di volta in volta il posizionamento più congeniale all'élite, dell'ago della bilancia della politica italiana. Ciò in ragione ad alcuni tormentoni preconfezionati ad arte, che di volta in volta tornano alla ribalta. Vedi quello sul dimezzamento del numero dei parlamentari; sul "dovere di partecipazione al voto" e sulla necessità di "governi di responsabilità" per salvare il Paese.  Ma a ben vedere qualcosa lega questi frammenti, ed il puzzle che ne viene fuori è davvero curioso… e poco "democratico".

 Il Piano                                                                                                                        

"Tra i punti programmatici principali del famigerato "Piano di Rinascita Democratica" della loggia massonica P2, come pochi sanno, vi era (e probabilmente vi è ancora…chissà…) quello della compressione della democrazia reale attraverso il dimezzamento e/o la diminuizione progressiva del numero dei parlamentari in maniera tale da "gestire meglio la situazione" col minor numero di grattacapi possibili. Oggi in tema di presunti "tagli agli sprechi" della politica e delle caste, in risposta al debito fuori controllo, non si parla minimamente di signoraggio ed usurocrazia bancaria; né di tagli netti ai guadagni illegittimi delle banche che continuano indisturbate a succhiare il midollo dei popoli; non si parla neppure – come si dovrebbe – di tagli significatici agli stipendi dei politici ed alle auto blu. No davvero! Si inserisce, tuttavia, strategicamente e subdolamente nel minestrone del "risparmio", proprio la menzogna del taglio netto al numero dei parlamentari… Non lo trovate un tantino strano. Beh, noi si! E allora accade che si vada avanti tra anticostituzionali golpe politici (contrari ad ogni buon senso e ad ogni volontà popolare: vedi letterine della BCE, governi tecnici e larghe intese); compressioni democratiche palesi (addirittura in nome di un ipotetico "risparmio") e porcellum vari.. In tal senso, davvero condivisibile è lo spunto di un lettore (giunto in redazione e che vi riproponiamo di seguito) relativo a luoghi comuni che i "soloni della politica" e di questo surrogato di democrazia (delle allodole) ci propinano in tutte le salse quotidianamente, per nasconderci l'evidenza: la dittatura reale della casta e il tentativo dei falsi dissidenti di ridimensionare i toni di un'assurda tragicommedia". (Sergio Basile)

Democrazia delle Allodole

 Politici eletti: oggi rappresentano in media il 15% dell'elettorato attivo 

Roma – di Vincenzo Mannello, Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di "Qui Europa"  Propugnando la necessità dell'astensionismo, e mettendoci nome, cognome, faccia ed indirizzo, mi sono attirato spesso rampogne dai toni accesi da varie parti. Tutte interessate al mantenimento della "status quo" della partitocrazia, in verità. Mai che l'epiteto di "qualunquista, sfascista, populista e molto peggio" sia stato accompagnato dalla realistica considerazione che ero in buona compagnia. Alle politiche un terzo abbondante di Italiani non ha votato, senza considerare schede bianche e nulle. Alle regionali ed alle comunali quasi tutti i presidenti e sindaci sono espressione di massimo il 15% dello elettorato attivo, per non parlare delle passate europee (solo il 40%  votarono). Ma, per i soloni della "democrazia", sono soltanto loro i legittimi rappresentanti della volontà popolare, gli altri non contanoPertanto oggi, ripartendo dalle dichiarazioni di Renzi su ipotetiche nuove leggi elettorali, affido alla libera circolazione su internet la mia proposta in materia. "Una testa,un voto", affermavano i precursori della democrazia. E ne fecero la colonna portante del loro pensiero. 

 Una Testa, un Voto?                                                                                                  

Bene, ma allora se ogni testa corrisponde ad un voto perché la somma di tanti voti e, quindi, il volere di tante teste deve essere annullata dalla volontà di altri? Mi sembra logico intuire che l'unico sistema valido che potrebbe essere espressione del voto popolare sia il proporzionale puro. Anzi, purissimo. Si stabilisca il numero dei rappresentanti del popolo da eleggere nelle varie assemblee e si dia a chiunque la possibilità di presentarsi da solo o in compagnia per concorrere. Poi si calcoli la proporzione matematica tra quanti devono essere eletti ed il numero dei voti ricevuti da ciascuno o dalla lista in cui è inserito per stabilire chi deve rappresentare gli elettori. Cosa c'è di più semplice e maggiormente "democratico"? Perché complicazioni enormi per potersi presentare e sbarramenti vari? Di cosa hanno paura lor signori? Dell'ingovernabilità? Della frantumazione? Ma se con il maggioritario ed il porcellum sono stati presenti in Parlamento decine di partiti e movimenti, con contorno di crisi di governo ed elezioni anticipate, di cosa cianciano? Non si rendono conto che la maggior parte degli Italiani non si fa piú prendere in giro? 

 Democrazia – L'insipida lezione di Renzi                                                           

Tornando a Renzi ed alla sua proposta di riprendere il sistema "a due turni" vigente per i sindaci, una sola osservazione: lui così "innovativo e candido" non proverebbe  alcuna vergogna a rappresentare solo una  minoranza di elettori votanti? Presumo di no. Visto che non propone la norma piú logica ed opportuna per qualunque legge elettoraleQuella che,sul modello dei referendum, non ritenga valida qualsivoglia elezione in cui non si raggiunga la maggioranza del 50% +1 degli aventi dirittoIn mancanza di ciò non vengano a dare lezioni di democrazia a nessuno. Non ci caschiamo piú!

Comunicato Stampa di Vincenzo Mannello 

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Qui Europa

 

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