Sabato, Settembre 7th/ 2013
– di Padre Piotr Anzulewicz –
Roma, Piazza San Pietro, Siria, Damasco, Preparazione alla Giornata [...]
Venerdì, Ottobre 18th/ 2013
– Sergio Basile, Redazione Qui Europa –
Legge di Stabilità, Lege di instabilità, Barack Obama, Enrico Letta, Mario Monti, Sciopero, Tasse, ICI, Monti, Fassina, Governo, Parlamento, Spot coloniale, Scelta civica, Dimissioni di Monti, Cobas, Saccomanni, Usa, Washington, Roma, Debito Pubblico, Tassazione, Obama elogia Letta, Mario Monti Gruppo Misto, Austerity, Sceneggiata all'italiana, Italia nel baratro
Obama elogia Letta: Italia sulla strada giusta
(oltre il Precipizio). E si vede!
L'ennesimo spot coloniale in onda sulle tv di regime
per lodare la legge di Instabilità.
Il quadretto della devastazione indotta dell'ex prima
rete aziendale continentale, in dettaglio: peggio della
Seconda Guerra Mondiale
Intanto in italia il co-artefice della disrtuzione del "Bel Paese",
Mario Monti, inscena le dimissioni da "Scelta Civica":
"contrario alle scelte del governo!" (La fotocopia delle sue)
– Fassina tenta di imitarlo…
– Cobas & Co oggi in piazza contro la Finanzaria e l'Austerity:
ma finora dov'erano?
– Pil crollato del 10%, tasse in aumento malgrado le chiacchiere
di Sergio Basile
Tanti motivi per auto-compiacersi – Britannia 2
Washington, Roma – Mentre in Italia Mario Monti mandava in scena le "clamorose" (si fa per dire…) dimissioni da "Scelta Civica", contrariato – a suo dire – dalle misure della legge di (in)stabilità varate dal "governo di (ir)responsabilità nazionale e considerate non adeguate, ma stranamente molto vicine (per non dire la fotocopia) di quelle poste in essere dal suo governo tecnico, a Washington Enrico Letta incassava il pieno sostegno e il pubblico elogio di Barack Obama per il varo della finanziaria e per il fedele rispetto dei diktat europei, sulla scia di quanto fatto dallo stesso Monti. Misure giudicate dal Presidente Usa come "utili" e necessarie "per smuovere il Vecchio Continente e spingerlo a passare finalmente dalla fase dell'austerità a quella della (presunta, quanto ingannevole) "crescita". Ma come vedremo meglio di seguito crescere – come noto – è impossibile… a prescindere da tutto… e semplicemente perchè non è rimasto praticamente più nulla in "Casa Italia". La colonia Italia sarebbe dunque per Obama sulla "strada giusta" (?): forse – mi chiedo – magari per via della svendita di castelli, edifici antichi e dei fiori all'occhiello del made in Italy? O per la svendita programmata dei gioielli dell'edilizia e dell'architettura – del patrimonio pubblico nazionale – da sempre invidiati dal mondo intero, ed espressione massima della nostra italianità? Certo i motivi per essere soddisfatti ci sono tutti, ed hanno tutti nomi, cognomi e destinazioni ben precise. Ma un denominatore comune: la svendita all'estero della prima rete d'impresa a livello continentale fino al 2011. Di seguito un quadro abbastanza eloquente dei presunti motivi (evidentemente solo alcuni dei presunti motivi) di soddisfazione della complice ed affiatata coppia Obama-Letta.
I motivi della soddisfazione di Letta e Obama?
Dinnanzi a questi crimini, indotti ed avallati da regimi debitocratici creati ad arte e retti ed occultati da "politici" e media a dir poco criminali, quanto arroganti e impuniti, il premier Letta ha ricambiato la fiducia di Obama, congratulandosi con l'amico Barack per il "successo nel braccio di ferro sul debito". E forse (in cuor suo) – mi chiedo – anche per il lavoretto svolto dalle care agenzie di rating Usa e – di riflesso – dai registi europei e filo-americanisti di Basilea 3? Attori che hanno permesso rispettivamente di mantenere alle stelle il livello di debito pubblico, e di contribuire a serrare i rubinetti del credito, costringendo tali gloriose realtà imprenditoriali (e tante altre piccole e grandi aziende italiane, colonizzate e rimpiazzate magari da "impresari" cinesi) ad annegare tra i debiti fittizi e gonfiati e a svendere all'estero il lavoro certosino e geniale portato avanti da intere generazioni. Che dire: Grazie di cuore per la stima!
Che fare?
Beh, voglio chiudere questo disarmante e vergognoso quadretto, con alcune proposte concrete che ho provveduto stamane ad inoltrare anche ai coordinatori della Consulta Nazionale Antiusura costituitasi lo scorso 24 Settembre a Roma, e della quale "Qui Europa" fa parte. Premesso che la fuoriuscita dall'euro e il recupero della nostra sovranità monetaria (assieme alla linea della proprietà popolare della moneta, suggerita e teorizzata dal grande Prof. Giacinto Auriti) devono essere al primo posto in un programma di orgoglio nazionale da difendere fino alla morte in tutte le sedi, istituzionali e non… Ciò se vogliamo salvare veramente dal baratro migliaia/milioni di vite e di famiglie italiane; nonché gli ultimi cocci rimasti della nostra meravigliosa e povera Italia: essendo il problema del signoraggio il vero cancro primario che ci sta distruggendo. Come dimostrato in maniera inequivocabile – tra l'altro – dallo stesso Auriti e dai suoi molteplici studi. In merito ho chiesto personalmente di aggiungere all'attenzione del dibattito programmatico in corso tra le parti costitutive, tre elementi prioritari per contribuire a smontare il folle e criminale teorema del debito pubblico: 1) Richiesta di delegittimazione delle Agenzie di Rating in merito al loro rapporto con gli stati-nazione, sulla scorta della strada battuta dalla Procura di Trani: tali agenzie, infatti, non sono altro che speculatori privati al servizio di multinazionali, autorizzati (?) a disintegrare le nazioni nel mirino dei cosiddetti "mercati", arrogandosi il diritto di mettere voticini agli stati sovrani, superando addirittura istituzioni e Costituzione, e sulla base di elementi – come dimostrato – spesso e volentieri sballati e volutamente alterati… ciò per far lievitare gli interessi (spread) e di conseguenza il debito pubblico… alibi non più tollerabile ormai anche dal più folle e "distratto" dei "poltici" e funzionale al commissariamento, alla svendita ed alla contestuale distruzione del nostro Paese; 2) Richiesta diretta alle istituzioni e/o referendum e/o petizione nazionale (o europea) per abolire il sistema Target2: sistema di regolamentazione interbancario tra le banche centrali dell'Eurozona, ampliamente illegittimo e proteso a creare – come spiegato in più sedi – surplus indotto in favore della Germania e deficit gonfiati per gli altri paesi malcapitati dell'eurogabbia; 3) Istanza alla Corte UE – e/o altre strade – per chiedere la revisione delle misure di Basilea 3, ed in particolare la revisione e abolizione dei criteri e delle misure d'innalzamento del livello dei coefficienti di riserva patrimoniale delle banche: vera causa del famigerato credit crunch – dissimulata dai media – e della distruzione indotta di migliaia di aziende rimaste senza credito e – dunque – ossigeno. Intanto, mentre scrivo, (ore 6,00) apprendo con sorpresa dell'oscuramente della nostra pagina facebook.. spero sia momentanea o che sia un errore… o uno scherzo… di cattivo gusto.
Sergo Basile – Redazione Qui Europa
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Sabato, Settembre 7th/ 2013
– di Padre Piotr Anzulewicz –
Roma, Piazza San Pietro, Siria, Damasco, Preparazione alla Giornata [...]
Giovedì, febbraio 22th / 2012
– di Sergio Basile –
Eurogruppo / Crisi euro / Bce / Signoraggio / Coefficiente di riserva frazionale / Maastricht / Privatizzazioni / Ungheria
Crisi Eurozona: signoraggio bancario,
privatizzazioni e ruolo Bce
Privati al potere. Le contromisure degli
economisti euroscettici: rinazionalizzare
le banche centrali e abbandonare l’euro
Francoforte – Sotto [...]
Sabato, Marzo 1st/ 2014
– di Redazione Oraprosiria / Redazione Quieuropa –
Quotidiano "Qui Europa" - Num. R.G. 1130/2012 - Num. Reg. Stampa 17 - Tribunale di Catanzaro |
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