Sotto falsa bandiera. Il referendum Renzi-Boschi

Martedì, 24 Maggio / 2016

– di Roberto Pecchioli  – 

Redazione Quieuropa, Roberto Pecchioli, referendum, riforma costituzionale, poteri forti,   incendio del Reichstag, Van der Lubbe, riforma di Renzi e della Boschi, lettera della BCE, comandante Diavolo, Piano di Rinascita Democratica, riduzione del numero dei parlamentari,  Italicum, abolizione della politica, leggi di iniziativa popolare, CNEL, ubriacatura federalista, false flag 

Sotto falsa bandiera. Il referendum Renzi-Boschi

Cambiare molto per lasciare tutto come prima: retroscena

e balle preconfezionate sul referendum targato PD/PDue

 

di Roberto Pecchioli

Referendum Renzi-Boschi

 Riforma costituzionale – Il false flag del referendum Renzi-Boschi        

Roma – di Roberto Pecchioli  Nel “18 brumaio di Luigi NapoleoneCarlo Marx  scrisse che i grandi avvenimenti della storia si ripetono due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa. Qualcosa di simile sembra accadere alla riforma costituzionale italiana, su cui voteremo tra qualche mese. La costituzione del 1948 fu l’esito di una duplice tragedia, quella di una guerra perduta e, sovrapposta, la guerra civile tra italiani che, dopo oltre settant’anni, non è ancora conclusa. La riforma di Renzi e della Boschi sembra il risultato di compiti a casa obbligatori, ispirati , per un verso, al furbesco populismo che i nuovi Bonnie and Clyde rimproverano agli avversari, per l’altro alla famosa lettera della BCE del 2011 ed alle “raccomandazioni” dei nostri padroni di Bruxelles e Francoforte.   C’ è tuttavia un altro elemento, che sarà probabilmente quello decisivo ai fini del risultato elettorale, ed è una sorta di false flag”, ovvero che la consultazione si svolge sotto falsa bandiera.

 False flag: dal Lusitania all'11 settembre, al referendum Renzi-Boschi   

La storia ci ha abituato a diffidare delle verità ufficiali, le ricostruzioni degli eventi ad uso del potere e dei suoi interessi immediati: basta ricordare l’incendio del Reichstag, attribuito ad un oscuro comunista olandese di nome Van der Lubbe, ma pensato e realizzato dagli stessi nazisti per imporre leggi eccezionali, o l’affondamento della nave da crociera Lusitania nel 1915, che offrì il pretesto agli americani per intervenire nella prima guerra mondiale a difesa degli inglesi e degli investimenti delle banche statunitensiSotto falsa bandiera appare ogni giorno di più l’11 settembre 2001 (attacco alle torri gemelle di New York) e lo stesso Stato Islamico, i cui terroristi perdono i documenti durante la fuga e vengono opportunamente uccisi dalla polizia, efficientissima dopo gli eventi quanto sonnolenta prima e durante gli eventi drammatici che conosciamo. Nel caso del referendum, sembra di assistere ai preliminari di una battaglia navale, allorché la nave corsara di Renzi mostra una doppia falsa bandiera: quella del riformismo, che tace sui mandanti europoidi e bancari, e poi, all’avvicinarsi della flotta nemica, innalza il vessillo dello slogan  corrivo e furbastro “Più politica, meno politici” .  Balle, ben confezionate, assistite da un coro assordante di stampa  ma pur sempre balle. Veniamo ai fatti.

 La riforma costituzionale del PD ( balle ben confezionate )                       

La riforma costituzionale del PD ha luci ed ombre: non può essere liquidata con un giudizio totalmente negativo, ma contiene diverse pessime cose, specie se associate con l’Italicum (1), la nuova legge elettorale della Camera. Ha suscitato, intanto, forti dolori di pancia a sinistra, dove i nostalgici custodi della costituzione del 1948 , il cui bunker di Berlino è l’ANPI, assomigliano sempre più a quel giapponese che resisteva solitario nella giungla nonostante la guerra fosse finita da decenni. La signorina Boschi, incautamente, ha parlato di partigiani veri che voteranno sì, mentre, se le parole hanno ancora un senso, quelli falsi sarebbero schierati contro il governo. Un’interessante diatriba tra arzilli novantenni, con la solita alzata di scudi del parterre post-post resistenziale, capeggiato nell’occasione da Bersani, e un sostenitore d’eccezione delle riforme nel comandante Diavolo, un partigiano che porta con baldanza i suoi 97 anni,  ed il cui nome di battaglia evoca il detto latino nomina sunt consequentia rerum. Passato che non passa… Nel merito, si vedono chiari due rischi: uno è ridurre il referendum su modifiche piuttosto profonde della costituzione ad una battaglia pro e contro Renzi. Il giovanotto non merita tanta importanza: infine, egli non è che lo sfrontato esecutore di piani decisi in altro (ed alto) loco, e la punta di lancia di una classe dirigente ancora più cinica, mediocre e priva di ideali delle precedenti. Se dovesse vincere, avrà acquisito un prestigio personale difficile da scalfire per anni e anni. L’altro rischio è che sia creduto lo slogan della campagna per il sì, che è la falsa bandiera per eccellenza. Non ci sarà “più politica” a seguito delle riforme: il meccanismo è capovolto.

(1) Vedi qui: 

La presa in giro dell’Italicum e il vero problema del Paese, occultato dai camerieri dei banchieri 

Italicum – Strada Spianata all’Anarchismo Politico Made in Usa

Referendum Renzi-Boschi

 L'abolizione della politica                                                                                 

Il liberismo trionfante sino a considerarsi fatto naturale e non idea umana come tutte le altre ha, tra i suoi scopi, l’abolizione della politica. Esso tende alla “stabilità”, aspira e sta realizzando la governance, ovvero la semplice amministrazione dell’esistente, attraverso una dialettica politica limitata alla scelta di gruppi dirigenti tutti interni al sistema, ed in ogni caso semplici gestori di meccanismi impersonali dai quali non è possibile derogare.  La riforma Renzi rende più forte il potere esecutivo e più debole quello legislativo, talché la politica subirà nuove sconfitte. Chi controllerà il governo avrà campo libero in un parlamento di cui controllerà senza fatica la maggioranza. Il Senato sarà ridotto ad una funzione ornamentale, e la sua sopravvivenza sembra legata più alla difficoltà di abolirlo per via costituzionale che a ragioni politiche.

 PD – PDue e riduzione del numero dei parlamentari                                  

Quanto alla seconda parte dello slogan, "meno politici", è pericoloso perché subdolo, apparentemente vero e soprattutto perché viene incontro al clima di rancore e discredito che circonda i membri della classe politica. Il Senato passa da 315 membri a 95, oltre a 5 senatori ex a vita, nominati dalle regioni e dai comuni. Qualche centinaio di parrucconi in meno, e questo è vero, ma la vera casta è quella dei boiardi, di quelli che non si vedono: dirigenti delle aziende sanitarie, consiglieri e presidenti delle società partecipate degli enti territoriali elettivi, nonché mantenuti di ogni tipo degli infiniti carrozzoni pubblici che infestano l’Italia  e ne costituiscono uno dei cancri più antichi e difficili da estirpare. Inoltre non bisogna scordare (Ndr) che uno dei punti principali del piano di rinascita democratica della loggia massonica "Propapanda Due" (PDue), è da sempre – per l'appunto – la riduzione del numero dei parlamentari: meno sono, maggiore è il controllo. La riduzione di spesa, ovviamente, è sempre e solo un alibi (Ndr). (2).

(2)   A chi giova la riforma del Senato? Alla P2 (tratto da "Qui Europa" del 6 Marzo 2014)   – Questo della riduzione del numero dei parlamentari – come molti ignorano – è uno dei punti fondamentali del programma rosso e massonico della P2 (made in Usa) stilato dal gran maestro Licio Gelli e chiamato "Piano di Rinascita Democratica" (vedi qui per approfondimenti – Vecchie e Nuove Ombre Coloniali – Da Dullas ai giorni nostri). Per chi avesse ancora dubbi sul reale significato della parola "democrazia occidentale"… Punto che potrebbe essere continuato ed attuato – in nome del risparmio e della spending review, e quindi ingannevolmente – proprio dall'ex sindaco di Firenze (tratto da "Qui Europa" del 6 Marzo 2014). Vedi qui: P2, Promesse Renziane e Inganno del Rapporto Debito/Pil

 Abolizione delle province e letterina BCE                                                     

Quanto all’abolizione delle province, è facile rammentare che era una delle “raccomandazioni” contenute nella famosa lettera del 2011 della BCE che innescò la crisi del governo Berlusconi ed il golpe bianco di Napolitano e Monti con la complicità delle vendite di titoli di Stato da parte di Deutsche Bank, la banca più tossica del mondo, piena di derivati carta straccia. Abolire le regioni, quello sì, sarebbe stato un colpo da statisti, con i bilanci costituiti per il 70 per cento da spese sanitarie gonfiate dalla corruzione, l’assurdo delle cinque, anzi sei a statuto speciale ( le province di Trento e Bolzano sono in realtà regioni) l’eccesso di dipendenti della Sicilia ed i mille rivoli delle spese per enti inutili e fondi a pioggia, che sono la vera sinecura delle classi politiche.

Referendum Renzi-Boschi

 Grillini: classico esempio di "falsa bandiera"                                               

Come farà, inoltre, ad opporsi , il Movimento Cinque Stelle, che ha fondato tutta la sua semplificata agenda politica sull’odio per i politici, se Renzi potrà asserire di averne eliminati un buon numero? Proprio i grillini sono l’esempio classico della falsa bandiera. Hanno ottenuto milioni di consensi cavalcando l’onda dell’odio contro i politici, richiedendo a gran voce l’onestà al potere e accettando che la magistratura, dei semplici, per quanto importanti funzionari dello Stato, siano sovraordinati rispetto alla politica, giacché un semplice avviso di garanzia, secondo loro, dovrebbe escludere dalla competizione e dalle cariche. Qualcuno avverta gli italiani di osservanza grillina che le leggi finanziarie le fanno a Bruxelles e nelle centrali bancarie, che non possediamo la sovranità monetaria né quella militare, ed abbiamo conferito gran parte di quella legislativa ai regolamenti comunitari della Commissione UE, dunque il potere dei politici nostrani è così modesto da rendere priva di senso una politica del tipo di quella urlata da Grillo e Casaleggio (ora tocca al figlio maggiore, come nelle monarchie in cui vigeva la legge salica!).

 La società dello Spettacolo                                                                               

La nostra , poi, come comprese per primo Guy Debord, è la società dello spettacolo, nella quale la passività di noi spettatori ci lascia alla mercé di chi controlla la realtà, ridotta a palinsesto. Esempio di tale processo è l’incipit della sua grande opera La Società dello Spettacolo che riprende quello del Capitale di Marx (3): “tutta la vita delle società moderne in cui predominano le condizioni attuali di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di spettacoli“. Lo spettacolo non è un insieme di immagini ma un rapporto sociale fra individui mediato dalle immagini. Nella fattispecie, il governo potrebbe avere buon gioco nell’orientare l’immagine, e l’immaginazione della maggioranza, sfruttando a suo vantaggio proprio l’idiosincrasia popolare per i protagonisti della scena politica.

(3) Karl Marx, altra grandissimo esempio di "falsa bandiera" (Ndr) – Vedi qui: 

Mistero Marx – Ruolo dei Sindacati e paradosso del Plusvalore secondo Auriti  

Mistero Marx – Dai Protocolli dei Savi di Sion all’internazionale Socialista  

Mistero Marx – Quello che le Università Occultano  

Massoneria, Comunismo e Corruzione della gioventù: Nuovo Ordine Mondiale – 1  

Massoneria, Comunismo e Corruzione della gioventù: direttive marxiste – 2  

La Scuola di Francoforte: la congiura della corruzione – Prima Parte 

La Scuola di Francoforte: dalle droghe al gender – Seconda Parte

Referendum Renzi-Boschi

 Questioni secondarie e troppo tecniche                                                         

Allo stesso modo, la personalizzazione dello scontro, che alimenta il clima da spettacolo circense , o da avanspettacolo, fornirà un risultato referendario che premierà chi avrà meglio interpretato la sua parte in commedia, meritando gli applausi del distinto pubblico. Le questioni, purtroppo, sono in maggioranza troppo tecniche per non allontanare il gregge elettore da un’informazione seria. E’ estremamente improbabile che ci si appassioni all’introduzione di limiti ai decreti legge, od al numero di 74 consiglieri regionali e 21 sindaci che saranno i nuovi senatori, eletti dai cosiddetti grandi elettori (i consigli regionali). Ancora meno la popolazione sarà interessata alla possibile mutevolezza politica del Senato, poiché i suoi membri decadranno quando terminerà il ciclo amministrativo regionale o municipale , od alla possibilità di ricorso preventivo alla Corte Costituzionale sulle leggi elettorali. Sarà altrettanto difficile una valutazione di merito sul potere di elezione di 5 membri della Consulta, 3 in capo alla Camera e due al Senato. Non tutto, dicevamo, è negativo: i senatori a vita non saranno più tali, e si dovranno accontentare di sette anni di laticlavio. Le leggi di iniziativa popolare, queste sconosciute, dovranno essere supportate da 150.000 firme, il triplo rispetto a oggi, ma viene indicato un termine entro cui devono essere calendarizzate. Tecnica e, diciamolo, assai cervellotica, anche la modifica al referendum abrogativo, messo all’angolo nel tempo dai quorum non raggiunti, che potrà essere ritenuto valido se le firme a sostegno supereranno le 800 mila e i votanti saranno la metà più uno dei voti validi all’ultima elezione politica. Semplice, vero? In compenso, ci consentiranno, era ora, il referendum propositivo, che, però, viene rinviato ad una legge specifica. Scommettiamo che non se ne farà nulla?

 Verso l'abolizione del CNEL                                                                            

L’abolizione del CNEL, il fantasma detto Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro è positivo per la palese inutilità dell’organismo, se non per dipendenti e dirigenti, e per il suo presidente, che è sempre stato scelto tra i capi sindacali in disarmo: una ricca pensione con auto blu e privilegi assortiti. E’ negativo, al contrario, per la sua natura di organo in qualche modo corporativo, nel senso di rappresentare le esigenze legittime delle categorie del lavoro e della produzione. Ma per questo da tempo ci sono lobby opache e trattative private, purtroppo. Buona cosa è il ritorno allo Stato delle competenze in materia di energia, infrastrutture strategiche e protezione civile, offerte alle regioni nella lunga stagione dell’ubriacatura federalista.

Referendum Renzi-Boschi

 L'effetto moltiplicatore dell'Italicum                                                             

Ciò che davvero turba, ed inclina per un sonoro NO è l’effetto moltiplicatore che produrrà la legge elettorale della Camera, il mitico Italicum, sul potere esecutivo ed in maniera impropria sul capo del governo . Il premio di maggioranza, con l’attribuzione di 340 seggi su 630 spetterà alla lista ( lista, non coalizione) che avrà conseguito il maggior numero di voti, purché superi il 40 per cento. Un regalino di un centinaio di seggi ( la stabilità richiesta dai mercati, che votano tutti i giorni, a differenza dei popoli, che si esprimono ogni cinque anni). Avremo ballottaggio tra i primi due se nessuno supererà il 40 cento, ed il regalo sarà in questo caso ancora più grande. I collegi diventeranno 100, per costruire un effetto moltiplicatore a favore dei più forti e ci sarà il capolista bloccato. Se ci è antipatico, lo eleggeremo comunque, mentre la preferenze, in omaggio alla liturgia egalitaria in materia di sesso, pardon di genere, dovranno essere date ad un uomo ed a una donna.  Si chiama discriminazione positiva, è un’invenzione americana, dunque indiscutibile, e non può  essere invocata la legge Mancino per affermarne la stupidità.

 Una Camera di "Yes men"… e non solo                                                         

In sostanza, il prode riformatore fiorentino sembra non aver considerato il “bene del paese”, come usano dire con voce grave e sguardo pensoso , ma al proprio. Potrà infatti scegliere i capilista bloccati, impedire la candidatura di avversari interni, e, se vincente, disporrà di una Camera di yes men (and women) che si limiterà a votare disciplinatamente leggi e decreti, magari ponendo la fiducia. Speriamo in una fulgida stagione di pianisti (i deputati che votano per gli assenti) , per evitare inutili e dispendiose presenze a Montecitorio di deputati provenienti da lontano. In più, gli sarà facile eleggere uomini di fiducia nelle cosiddette istituzioni di garanzia, come la Corte Costituzionale, ma anche nel Consiglio Superiore della Magistratura, nel consiglio RAI ( la società dello spettacolo…), alla Cassa Depositi e Prestiti ed ovunque, a partire dalla presidenza della repubblica. Un uomo solo al comando, ma quello era Fausto Coppi.  Non sarebbe male, invero, eleggere direttamente l’uomo al comando, come negli Usa o in Francia: sapremmo almeno con chi prendercela. Ma non possiamo, credo anzi che una riforma del genere sia considerata di destra, qualunque cosa significhino nel Terzo Millennio, e dopo un quarto di secolo dalla fine del comunismo storico novecentesco, le categorie di destra e sinistra.

 Cambiare molto per lasciare tutto come prima                                            

L’altra, importantissima, falsa bandiera del referendum sarà il finto contrasto tra nuovo e vecchio, cambiamento o conservazione. Le modifiche costituzionali vanno nella direzione di cambiare molto affinché tutto resti come prima, e si conformi ulteriormente al modello ordoliberista imposto dall’ideologia vincente. Tuttavia, la modernità nasce e vive sull’enfatizzazione di ciò che è nuovo. Cambiare è sempre un bene, come sa bene il meccanismo ( spettacolo….) della moda. Dunque, il favore popolare andrà piuttosto ai novatori, a quelli à la page,  ai giovani e belli ( Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, i loro ufficiali di stato maggiore). Il contenuto è noioso da scoprire, occorre impegnarsi, giudicare. La falsa bandiera è già lì, bella e pronta, sventola sul pennone, essa stessa è già uno spettacolo. “false flag” vengono poi scoperti dagli storici, dopo decenni, talora secoli. Non abbiamo tempo, la fretta è la nostra principale consigliera. Intanto, loro smontano gli ultimi pezzetti di sovranità popolare ( quella nazionale è morta da quel dì) e di democrazia. Democrazia: l’imbroglio massimo. Non a caso i democratici sono tutti, sotto falsa bandiera.

Roberto Pecchioli (Copyright © 2016 Qui Europa)
 
Partecipa al dibattito – Redazione Quieuropa – infounicz.europa@gmail.com
 
_____________________________________________________________________________________________
 

 Articoli correlati                                                                                                  

La presa in giro dell’Italicum e il vero problema del Paese, occultato dai camerieri dei banchieri

La presa in giro dell’Italicum e il vero problema del Paese, occultato dai camerieri dei banchieri

Mercoledì,  Aprile 22nd/ 2015       – di Sergio Basile – Redazione Quieuropa, Italicum , Sergio Basile, Laura Boldrini, Matteo Renzi, falsa consapevolezza, Aventino, Ansa,  riforma del sistema elettorale , Maria Elena Boschi, premio di maggioranza alla lista, Trattato di Lisbona, usura monetaria, Giacinto Auriti, proprietà popolare della moneta  La presa in giro dell'Italicum e il vero problema del Paese, occultato dai camerieri dei banchieri Ecco […]

Italicum – Strada Spianata all’Anarchismo Politico Made in Usa

Italicum – Strada Spianata all’Anarchismo Politico Made in Usa

Giovedì, Marzo 13th/ 2014 – di C.Alessandro Mauceri  / Redazione Quieuropa –  “Italicum”, “Bastardellum”, Giuseppe Civati, “Mezzitalicum”, Luigi Di Maio, “Pregiudicatellum”, Porcellum, Costituzione, Corte Costituzionale, Homo Politicus, C.Alessandro Mauceri, in violazione agli articoli 3 e 48 della Costituzione, Giovanni Sartori, Luigi Di Maio  Italicum – Strada Spianata all'anarchismo politico Made in Usa Una nuova legge […]

Dallo Shutdown Usa a quello Italico: fili spezzati

Dallo Shutdown Usa a quello Italico: fili spezzati

Mercoledì, Ottobre 2nd/ 2013  – di C. Alessandro Mauceri e Sergio Basile – Obama, Letta, Berlusconi, Missioni di Pace, guerra in Afganistan, Siria, Regno Unito, ONU, Casa Bianca, Grand Old Party, ‘shutdown’, Libano, Kossovo, Somalia, HOMO POLITICUS, CNEL, Eurostat  Dallo Shutdown Usa a quello Italico: fili spezzati  La fine del modo di fare politica dei vari Obama, […]

Tra Riforme europeiste e propaganda: ce lo chiede chi?

Tra Riforme europeiste e propaganda: ce lo chiede chi?

Martedì,  Aprile 22nd/ 2014  – di Vincenzo Mannello – Iniziativa di Libero Confronto "Pensa e Scrivi" di Qui Europa Vincenzo Mannello, iniziativa di libero confronto, pensa e scrivi di Quieuropa, Ranzi, Padoan, Governo, bonus 80 euro, duo di fiducia della Merkel, stratagemmi elettorali, ce lo chiede l'Europa  Tra Riforme europeiste e propaganda: ce lo chiede chi? […]

P2, Promesse Renziane e Inganno del Rapporto Debito/Pil

P2, Promesse Renziane e Inganno del Rapporto Debito/Pil

Giovedì, Marzo 6th/ 2014 – di Sergio Basile  – Governo Renzi, Matteo Renzi, Ministro Padoan, Siracura, Bruxelles, Ue, Olli Rehn, Debito pubblico italiano, inganno del rapporto debito/Pil, Maastricht, L'Italia è il paese che paga più tasse al mondo, Programma massonico della P2, Piano di Rinascita Democratica della P2, Studenti a Siracura e propaganda renziana,  Jobs Act […]

Saremo a Sovranità Limitata, fino a quando avremo un Debito così alto… Praticamente per sempre

Saremo a Sovranità Limitata, fino a quando avremo un Debito così alto… Praticamente per sempre

Mercoledì, Marzo 5th/ 2014 – di C.Alessandro Mauceri  – Governo Renzi, Matteo Renzi, C.Alessandro Mauceri, Napolitano, Padoan, G20, Paul Krugman, "New York Times", Olli Rehn, Giuliano Cazzola,  Giuliano Amato, Joeren Dijsselbloem, Vincenzo Visco  Saremo a Sovranità Limitata, fino a quando  avremo un Debito così alto… Praticamente  per sempre 400 miliardi in titoli di stato emessi ogni anno, […]

Dittatura UE – Dichiarazione unica IVA in nome di Risparmio ed Evasione?

Dittatura UE – Dichiarazione unica IVA in nome di Risparmio ed Evasione?

Giovedì, Febbraio 27th/ 2014  – IVA Lavori Europarlamento Settimana 26 Febbraio 2014 – – di Sergio Basile – Redazione "Qui Europa" – Parlamento Europeo, Strasburgo, Assemblea,Sessione 26 Febbraio 2014, Iva, Tassazione, Regime usurocratico, MES, Fiscal Compact, Stati Uniti d'Europa, Dichiarazione IVA unica, accentramento, Paradisi fiscali, Lussemburgo, Two Pack, Commissario Semeta, evasione fiscale e usurocrazia, MES, Fiscal Compact, Dittatura […]

Matteo Renzi verso Palazzo Chigi e lo zampino del Bilderberg

Matteo Renzi verso Palazzo Chigi e lo zampino del Bilderberg

Martedì, Febbraio 18th/ 2014 – di Stefania Elena Carnemolla – Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Qui Europa Matteo Renzi, Roma, Firenze, Gruppo Bilderberg, Commissione Trilaterale, Jan Fabre, Mario Borghezio, Sensibilità artistica di Renzi, Star della Leopolda, Bill Clinton, St. Moritz, Alessandro da Rold, L'Inkiesta, Francesco Colonna, L'Espresso, decreti legge in sostituzione dell'attività legislativa delle […]

Il vero volto di Matteo Renzi, il pupo caro alla Casa Bianca

Il vero volto di Matteo Renzi, il pupo caro alla Casa Bianca

Lunedì, Febbraio 17th/ 2014 – di Sergio Basile – Roma, Firenze, Washington, Tel Aviv, Casa Bianca, volo del 2007 negli Usa, Matteo Renzi, Nuovo Governo, Giorgio Napolitano, BCE, FMI, Draghi Trichet, Annientamento della Costituzione, Carlo De Benedetti, Morgan Stanley, Massoneria Internazionale, Marco Tronchetti Provera, Alessandro maiorano, Alan Friedman su Monti e Napolitano, rottamatore, privatizzazione del nostro patrimonio nazionale, […]

Friedman, il Complotto e la Consistenza delle Mozzarelle di Bufala

Friedman, il Complotto e la Consistenza delle Mozzarelle di Bufala

Mercoledì, Febbraio 12nd/ 2014  – di Sergio Basile  – Complotto, Italia, Alan Friedman, Giorgio Napolitano, Mario Monti, Silvio Berlusconi, rating, Spread, Sorelle del Rating, London School af Economics, Presidente Carter, Financial Times, Impero USA, Mister Euro, Money Line, Pianeta Economia, Monismo Politico, Finto dualismo tra destra e sinistra, Letterrina BCE Draghi-Trichet, Consigli per gi Acquisti, Maurizio Costanzo, Sergio […]

Letta, Renzi, la Casta e la “Rottamazione Finale”

Letta, Renzi, la Casta e la “Rottamazione Finale”

Mercoledì,  Gennaio 15th/ 2014 – di Sergio Basile – Casta Partitica, Unione europea, Iperimmigrazione, Usura internazionale, Renzi il Rottamatore, Roma, Italia, Enrico Letta, Governo, Distruzione dell'Italia, Rottamatori dell'Italia, Nuovo Ordine Mondiale, BCE, Mario Draghi, Spagna, Grecia, Portogallo, Siria, Distruzione delle Nazioni Cristiane e della cultura cristiana  Letta, Renzi, la Casta e la "Rottamazione Finale"  E poi che ne […]

Stratagemmi Democratici e Patetiche Lezioni

Stratagemmi Democratici e Patetiche Lezioni

Lunedì,  Ottobre 28th/ 2013 – di Vincenzo Mannello – Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Qui Europa Italia, Politica, Roma, Porcellum , Astensionismo, Piano di Rinascita democratica, Loggia p2, elettorato attivo, dittatura, Matteo Renzi, Governo tecnico, larche intese, democrazia delle allodole, Vincenzo Mannello  Stratagemmi Democratici e Patetiche Lezioni Dall'inganno della riduzione del numero dei parlamentari, […]

Oltre Berlusconi – Art.138, il Vero Dramma del Momento, Occultato dai Media

Oltre Berlusconi – Art.138, il Vero Dramma del Momento, Occultato dai Media

Venerdì, Agosto 2nd/ 2013 – L'Approfondimento di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile- Calcio, Italia, Usa, Germania, Francia, Regno Unito, Roma, Silvio Berlusconi, Enrico Letta, Mostro di Cleveland, Mariano Rajoy, Ariel Castro,  Condanna, Cassazione, Stampa internazionale, Piero Calamandrei, Costituzione, principi fondamentali, Assemblea Costituente, Parlamento, articolo 138, Mario Monti, Palazzo Chigi, Bild, Figaro, Guardian, New York Times, El Pais, […]

Mistero Marx – Ruolo dei Sindacati e paradosso del Plusvalore secondo Auriti

Mistero Marx – Ruolo dei Sindacati e paradosso del Plusvalore secondo Auriti

Giovedì,  Giugno 11st/ 2014   – di Sergio Basile – Dissertazioni su "La Malattia del Plusvalore" di Auriti e intorno al caso Alitalia e contestuale ruolo dei Sindacati  Sergio Basile, Redazione Quieuropa, Maurizio Lupi e Giuliano Poletti, Giacinto Auriti,  caso Alitalia, segretari generali  sindacati, Cgil, Cisl, Uil, Gabriele del Torchio, Caso Alitalia, Karl Marx, dottrina sociale della Chiesa  Mistero Marx – Ruolo dei […]

Mistero Marx – Dai Protocolli dei Savi di Sion all’internazionale Socialista

Mistero Marx – Dai Protocolli dei Savi di Sion all’internazionale Socialista

Martedì,  Luglio 1st/ 2014  – Giorgio Bongiovanni / integrazioni Redazione QE – Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di Quieuropa   Integraz. a cura della Redaz. Quieuropa (Copyright © 2013 Qui Europa)   Redazione Quieuropa, Giorgio Bongiovanni, Mistero Marx, I Signori del Mondo, internazionale socialista, Karl Marx, Il Manifesto, élite occulta, nobiltà nera, comunismo, Protocolli dei Savi di Sion, banche internazionali, settore petrolifero, infiltrati nella […]

Mistero Marx – Quello che le Università Occultano

Mistero Marx – Quello che le Università Occultano

Giovedì,  Giugno 5th/ 2014   – di Sergio Basile – Dissertazioni su "L'altra faccia di Karl Marx" di Richard Wurmbrand Sergio Basile, Redazione Quieuropa, L'altra faccia di Karl Marx, Richard Wurmbrand, Karl Heinrich Marx, materialismo storico, Lotta rivoluzionaria tra due fazioni sapientemente contrapposte, sterco di Satana, il giovane Marx,  Il "Cristiano" Marx – Dalla lode del sacrificio alla strana metamorfosi, l'essenza del sacrificio cristiano, Oulanem,  inversione tipica del satanismo e delle […]

Massoneria, Comunismo e Corruzione della gioventù: Piano per un Nuovo Ordine Mondiale – 1

Massoneria, Comunismo e Corruzione della gioventù: Piano per un Nuovo Ordine Mondiale – 1

Giovedì, Febbraio 18th, 2016 – di Paolo Baroni, Centro San Giorgio  – Redazione Qui Europa, Paolo Baroni, Centro San Giorgio, Comunismo, Massoneria,  filiazione massonica dell'ideologia comunista, sesso, droga e rock'n'roll, Nuovo Ordine Mondiale, filiazione massonica dell'ideologia comunista, satanismo, corruzione della società, teosofia, George Harrison,  Jerry Rubin,   Willy Münzenberg, Tempio di Salomone, Papa Leone XIII, Mons Delassus, massone Lafargue, Congresso massonico di Liegi del 1865, Madame Helena Petrovna Blavatsky, Annie Besant, occultista John Symonds, Aleister […]

Massoneria, Comunismo e Corruzione della gioventù: direttive marxiste per il Nuovo Ordine – 2

Massoneria, Comunismo e Corruzione della gioventù: direttive marxiste per il Nuovo Ordine – 2

Sabato, Febbraio 20th, 2016 – di Paolo Baroni, Centro San Giorgio  – Redazione Qui Europa, Paolo Baroni, Centro San Giorgio, Comunismo, Massoneria,  filiazione massonica dell'ideologia comunista, sesso, droga e rock'n'roll, Nuovo Ordine Mondiale, filiazione massonica dell'ideologia comunista, satanismo, corruzione della società, Adorno, Marcuse, Scuola di Francoforte, Distruzione di una nazione, distruzione del senso morale, degenerazioni sessuali, divorzio, distruzione della famiglia, […]

La Scuola di Francoforte: la congiura della corruzione – Prima Parte

La Scuola di Francoforte: la congiura della corruzione – Prima Parte

Martedì,  Maggio 5th/ 2015       – di Timothy Matthews – Redazione Quieuropa, Centro San Giorgio, Timothy Matthews, Scuola di Francoforte, Paolo Baroni, società comunista, Satana lavora nell'ombra, Satana lavora nel silenzio, Joseph de Maistre, Hegel, da Marx, da Nietzsche, da Freud e da Weber, Istituto Marx-Engels di Mosca, Lenin, György Lukács, Willi Münzenberg, Felix Weil, Università di Tübingen e di Francoforte, Martin Jay, Carl Grünberg, Max Horkheimer, Adolf Hitler, Columbia, […]

La Scuola di Francoforte: dalle droghe al gender – Seconda Parte

La Scuola di Francoforte: dalle droghe al gender – Seconda Parte

Giovedì,  Giugno 25th/ 2015       – di Timothy Matthews – Redazione Quieuropa, Centro San Giorgio, Timothy Matthews, Scuola di Francoforte, Paolo Baroni, società comunista, Satana lavora nell'ombra, Satana lavora nel silenzio, Università di Tübingen e di Francoforte, Martin Jay, Carl Grünberg, Max Horkheimer, Adolf Hitler, Columbia, Princeton, Brandeis, California, Bibbia, Famiglie, Corruzione programmata, Università, Nevitt Sanford, Aldous Huxley, L'impatto della scienza sulla società, uso delle droghe psichedeliche, Joseph Califano […]

DeliciousDiggGoogleStumbleuponRedditTechnoratiYahooBloggerMyspaceRSS
ICO APPDavide Veraldi logo

Login

Share This Post

DeliciousDiggGoogleStumbleuponRedditTechnoratiYahooBloggerMyspaceRSS

Archivio Qui Europa