Siria – Preghiamo e non Dimentichiamo di comunicare la Speranza. Lettera alle Famiglie

Giovedì, Settembre 5th/ 2013

– di Padre Piotr Anzulewicz – 

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Siria – Preghiamo in Famiglia e non

Dimentichiamo di comunicare la

Speranza. Mons. Paglia scrive

alle Famiglie

Facciamo come Madre Teresa: solo così capiremo il

significato più profondo del Servizio e della Pace

 

di Padre Piotr Anzulewicz

Siria - Lettera alle Famiglie

 Lasciarono tutto e lo Seguirono                                                                            

Catanzaro –  di Padre Piotr Anzulewicz – Giovedì della 22settimana del tempo ordinario. – A Calcutta in India, si ricorda Madre Teresa († 1997), al secolo Anjëzë Gonxhe Bojaxhiu (pron. aŋɛzə gɔnʤa bɔjadʒi:u), albanese di sangue e indiana di cittadinanza, fondatrice delle Congregazioni delle Missionarie e dei Missionari della Carità al pieno servizio dei più poveri tra i poveri: malati e diseredati; premio Nobel per la Pace (1979), beatificata da Giovanni Paolo II nel 2003. Questa intrepida ed umile messaggera dell’Amore di Dio ci ha lasciato un testamento di fede incrollabile, speranza invincibile e straordinaria carità. La sua risposta alla richiesta di Gesù: «Vieni, sii la mia luce», la rese Missionaria della Carità, “Madre per i poveri”, simbolo di compassione per il mondo e testimone vivente dell’amore assetato di Dio. Rendiamo lode a questa piccola donna innamorata di Dio, infaticabile benefattrice dell’umanità. In lei onoriamo una delle personalità più rilevanti della nostra epoca, accogliamone il messaggio e seguiamone l’esempio. Ai suoi funerali, partecipò letteralmente tutta l'india: fedeli di ogni religione corsero per chilometri salutando la "Madre". La Chiesa ci ricorda (Col 1,9-14   Sal 97   Lc 5,1-11) gli apostoli che "lasciarono tutto e lo seguirono". Per San Pietro l'episodio della pesca miracolosa segnò un nuovo inizio, dopo il suo primo incontro con Gesù quando gli disse: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». Ogni nuovo giorno per un cristiano è un nuovo inizio. Ogni giorno bisogna cominciarlo con la parola del Signore e mettersi essere a sua disposizione. Tutti i giorni sembrano uguali, ma, in realtà, nella ripetitività delle occupazioni c'è sempre la novità della parola di Dio che ci dà una piccola luce, la forza e la fiducia. Appoggiati ad essa, il nostro giorno diventa fruttuoso per noi e, misteriosamente, per tutto il mondo. Gli apostoli sulla parola di Gesù – come Madre Teresa – gettarono di nuovo le reti, «e presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano».

 Il Significato più profondo del Servizio                                                              

Per Madre Teresa la frase di Gesù: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25, 40), era alla base della sua convinzione, piena di fede, che nel toccare i corpi deperiti dei poveri toccava il corpo di Cristo. Era a Gesù stesso, nascosto sotto le vesti angoscianti dei più poveri tra i poveri, che era diretto il suo servizio. Così poneva in rilievo il significato più profondo del servizio: un atto d'amore, fatto agli affamati, agli assetati, agli stranieri, a chi è nudo, malato, prigioniero (cfr. Mt 25, 34-36), viene fatto a Gesù stesso. Riconoscendolo, lo serviva con totale devozione, esprimendo la delicatezza del suo amore sponsale. Nel dono totale di sé a Dio e al prossimo trovava il suo più alto appagamento e viveva le qualità più nobili della sua femminilità. Desiderava essere un "segno dell'amore di Dio, della presenza di Dio, della compassione di Dio" e, in tal modo, ricordare a tutti il valore e la dignità di ogni figlio di Dio, "creato per amare ed essere amato". Era così che Madre Teresa «portava le anime a Dio e Dio alle anime, placando la sete di Cristo, soprattutto delle persone più bisognose, la cui visione di Dio era stata offuscata dalla sofferenza e dal dolore».

  La più Grande Povertà                                                                                           

Amava ripetere che la più grande povertà è quella di essere indesiderati, di non avere nessuno che si prenda cura di te. Nelle ore più buie s’aggrappava con più tenacia alla preghiera davanti al Cristo presente nel Santissimo Sacramento, identificandosi sempre più con coloro che ogni giorno serviva e sperimentandone la pena e talora persino il rigetto.

Siria - Lettera alle Famiglie

 Non dimentichiamo di Comunicare la Speranza                                             

Ci aiuti ad essere anche noi messaggeri, portatori e missionari di Cristo, nostra speranza e nostra pace. Insieme alla durezza della cronaca non dimentichiamo di comunicare la speranza e la pace offerta da Gesù risorto che ha riconciliato il mondo con il dono totale di sé, non con gesti violenti e vendicativi. Le immagini che in questi giorni hanno fatto il giro del mondo e le continue tragiche notizie che provengono dal Medio Oriente interpellano il nostro cuore, la nostra intelligenza, la nostra fede. Per questo motivo, accogliendo la proposta del Papa per il 7 settembre: la giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo, viviamo anche a casa nostra un gesto di digiuno e di preghiera.

  Cosa Significa Vivere sotto le Bombe…                                                           

Raccomandiamo un pranzo cui partecipino anche nonni e anziani, raccontando ai ragazzi “cosa significa vivere sotto le bombe e nell’incertezza del domani e quali siano il senso del nostro pregare e digiunare e i motivi per cui vale la pena continuare ad abitare questa terra segnata da lutti e violenza". «Insieme, a tavola, pregate! – scrive Mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in una lettera indirizzata ieri a tutte le famiglie per questa giornata speciale.

Siria - Lettera alle Famiglie

 La Lettera alle Famiglie in preparazione al 7 Settembre                            

Pregate per le famiglie della Siria, per i bambini che muoiono ogni giorno per l’odio e la fame, per i governanti chiamati a trovare soluzioni di pace e non violente… Ogni famiglia scelga il modo che più conosce per intercedere, ovvero per mettersi in mezzo tra il mistero del male che segna la nostra storia e il Dio della pace che la sana e la salva», affinché si possa ottenere il cessate-il–fuoco, avviare seri negoziati di pace, procurare assistenza umanitaria in modo imparziale a tutte le vittime del conflitto e incoraggiare la costruzione in Siria di una società inclusiva che protegga diritti di tutti i cittadini, compresi i cristiani e le altre minoranze. Intanto mobilitiamoci, affinché il grido della pace e della speranza si alzi forte anche qui, al Sacro Cuore ed in tutte le nostre parrocchie e famiglie. I consiglieri, i capigruppo, i catechisti e i coristi preparino entro stasera il programma per il 7 settembre, a meno che non l’abbiano già preparato.

  Nessuno di noi può far finta di nulla                                                                

Nessuno di noi può far finta di nulla! Intanto vi invito di riempire questi giorni con la preghiera per ottenere la conversione del cuore dei potenti. Solo quattro giorni ci distanziano dal voto del Congresso americano… voto con il quale il Congresso è chiamato a deliberare sull’attacco degli Stati Uniti al governo siriano di Assad. Lo sappiamo: l’attacco è una reazione al terribile crimine contro innocenti che in Siria si è consumato lo scorso 21 agosto. Ma chi l'ha compiuto. Beh su questo Qui Europa tanto ha critto… Basta avere orecchie ed occhi… Il mondo è indignato. Tutti lo siamo, ma nulla ci autorizza a essere peggiori di coloro che condanniamo.

 La Guerra uccide tutti…                                                                                          

La guerra uccide tutti: toglie la vita ai vinti e la dignità ai vincitori. La pace è un frutto che matura lentamente. L’albero che lo produce si chiama amore. Il terreno su cui cresce, accoglienza. Preghiamo allora, ogni giorno, fino al 9 settembre, perché Maria, madre dell’umanità, ottenga per la Siria e per il mondo la Pace. Maria, Regina della Pace, prega per la Siria, prega per il mondo, prega per noi.

Padre Piotr Anzulewicz, Comunità Francescana, Catanzaro 

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