Mercoledì, Febbraio 12nd/ 2014
– di Sergio Basile –
Giovedì, Ottobre 25th/ 2012
– di Sergio Basile –
Parlamento europeo / Strasburgo / Bruxelles / Fondi per pagamenti 2013 / Bilancio 2013 / Austerity / Aumenti nel Bilancio dell'Unione europea / Giovanni La Via / PPE / Doppia anim del PPE / Zagabria / Congo / Pace in Medioriente / Siria / Bani Walid / Sprechi / Tasso d'inflazione
Europarlamento: Bilancio 2013, Ingiustizia
è Fatta
L'Austerity non vale per i palazzi dorati di
Bruxelles e Strasburgo
Aumenti e mancati tagli alla faccia dei cittadini europei
Incrementi al budget anche per le le politiche di Pace in
Medioriente: peccato che in Siria e a Bani Walid,
nessuno se ne sia accorto
Strasburgo, Bruxelles – Secondo l'Europarlamento, in queste ore riunito il plenaria a Strasburgo, "per permettere all'Ue di pagare i conti del 2013 è necessaria una retromarcia sui tagli proposti dal Consiglio europeo al progetto di bilancio presentato dalla Commissione". E ciò che ha sostenuto la maggioranza dei deputati europei in una risoluzione approvata martedì scorso. "Riattivare i fondi per i pagamenti del 2013 – secondo i deputati votanti a favore della stravagante e disarmante risoluzione – aiuterebbe a proteggere alcuni importanti programmi europei, come l'Erasmus Mundus e il Fondo Sociale, ora fermi per il blocco dei pagamenti di quest'anno". Ma con tali e tanti problemi legati alla disoccupazione imperante e dilagante ed a migliaia di aziende che ogni mese allungano la miserabile lista dei fallimenti negli stati del Sud Europa rientranti nella famigerata "Zona Euro", davvero non comprendiamo tale azzardata e paradossale mossa!
Parlamento europeo – Austerity: due pesi, due misure
"Per creare crescita e lavoro" – secondo quanto sostenuto a Strasburgo – il Parlamento ha dunque respinto 1,9 miliardi di euro di tagli proposti dal Consiglio a luglio, in "sedicenti" aree come la ricerca, l'imprenditoria e le misure per l'impiego, che i deputati ritengono vitali per dare un impulso all'economia. Ma non era preferibile destinare tali fondi direttamente nelle mani di imprenditori e famiglie piuttosto che perderli in programmi finora molto discutibili – quanto ad efficacia – e dispendiosi, vista la gravità della situazione?
Commissione Ue – No Austerity per Bruxelles – Ingiustizia è Fatta!
Tra i programmi oggetto di questi tagli respinti dall'eurocamera vi sono l'Erasmus Mundus, il Lifelong Learning e il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo, i cui fondi sono quasi finiti nel 2012 e per i quali la Commissione Barroso (sempre a spese dei già tartassati contribuenti europei: cioè dei poveri cittadini massacrati dall'austerity) ha dovuto presentare oggi un bilancio correttivo. I tagli proposti dovevano colpire anche tre nuove autorità europee, quella bancaria, quella su strumenti finanziari e mercati e quella sulle pensioni. Autorità – tra l'altro – finora piuttosto evanescenti, per usare un eufemismo. Ma evidentemente la legge dell'Austerity non è uguale per tutti: specie se "gli altri" (in questione) si trovano a Bruxelles e Strasburgo.
Austerity – La Via, L'Europarlamento e la doppia anima del PPE
Il deputato italiano Giovanni La Via (PPE), responsabile per il Parlamento per la parte più sostanziosa del bilancio comunitario, nell'"onorevole" – diciamo così – tentativo di "evitare deficit di bilancio nel 2013 ha pertanto dichiarato: "L'abbiamo visto arrivare e vogliamo evitare un altro patchwork nel bilancio del prossimo anno. L'ultima cosa di cui aziende, ricercatori, studenti e altri beneficiari dei programmi dell'UE hanno bisogno è l'incertezza sulla possibilità per la Commissione di onorare gli impegni presi. Speriamo che i ministri delle Finanze degli Stati membri riconoscano ciò e diano seguito al Patto di crescita concordato fra i loro capi di Stato e di governo in occasione del vertice di giugno". Ma che premura, mister La Via! Ci lascia davvero senza parole! Ma allora perchè proprio il PPE è stato tra i principali apri-pista all'austerity Ue e Montiana, acclamando tra applausi e grida gli interventi di Mario Monti all'Eurocamera? Patetici!
Politiche regionali, Agricoltura e "Processo di Pace" … in Medio Oriente
Per le politiche regionali, i deputati hanno, inoltre, votato la reintroduzione di 1,6 miliardi di euro tagliati dal Consiglio e bocciato molti dei tagli proposti nell'Agricoltura. Per il (cosiddetto) processo di pace nel Medio Oriente e in Palestina, i deputati hanno votato non solo per ripristinare i 200 milioni di euro previsti nella bozza di bilancio della Commissione, ma per aggiungere altri 100 milioni a questo capitolo di spesa. Peccato l'Ue non stia facendo – a conti fatti – nulla di concreto per la Siria e per la Libia, schierandosi apertamente contro Assad (a prescindere) e contro l'Iran (con distruttive e vergognose sanzioni ed embarghi economici) ed a favore delle politiche belliciste e dissennate (imperialistiche e colonialiste) di Usa e Nato. peccato davvero! Ma l'importante, come dire, e che non vengano fatti tagli ai budget, a prescindere dalla reale utilità degli stessi! Come provato dal nostro Osservatorio in dozzine di articoli dedicati alla politica estera dell'Ue. Politiche estere monopolizzate – come noto – dalla Commissione Barroso a suon di inutili, ipocrite e dolorosissime sanzioni econimiche e commerciali: una commissione di nominati e non eletti, non dimentichiamolo!
Alla faccia dei poveri stipendiati dell'Ue e del Tasso d'Inflazione!
"I deputati – leggiamo nel dispaccio stampa di Strasburgo – hanno anche approvato tagli ulteriori per 8,9 milioni di euro al bilancio del Parlamento, rispetto alla proposta iniziale". Ciò significherebbe, detto in soldoni, un aumento (e non una diminuzione) del bilancio dell'1,9% rispetto al 2012, al pari dell'inflazione. Ciò mentre tutti i lavoratoti privati e pubblici in Europa vengono salassati, e gli stipendi crescono a ritmi inferiori rispetto al tasso d'inflazione, galoppante ed incontrollato. Che esempio di coerenza, carissimi lettori! E questa sarebbe l'Europa targata Ue dei popoli e degli Stati Uniti d'Europa? Che obrobrio! Meglio espatriare in Congo, piuttosto. Con tutto il rispetto per gli abitanti del Congo: nazione fatta oggetto – tra l'altro – di vessazioni e guerriglie, sotto gli occhi indifferenti della stessa Ue. "Tuttavia – secondo i deputati votanti la risoluzione a dir poco vergognosa – si tratterebbe di una riduzione in termini reali, poiché il bilancio per il 2013 include, a differenza del 2012, anche i costi aggiuntivi per l'ingresso della Croazia nell'UE". Ma i deputati dimenticano – tra l'altro – che la Croazia apporterà nuovi contributi finanziari diretti alla causa europea, mediante la stessa tassazione dei cittadini croati e gli apporti diretti effettuati dal governo centrale di Zagabria.
L'ennesimo euro-scempio che si poteva impedire
Inoltre, c'è da notare come la conciliazione tra il Consiglio europeo e il Parlamento europeo inizierà durante la serata di venerdì 26 ottobre, con un incontro finale che avrà luogo il prossimo venerdì 9 novembre. Se si raggiungerà un accordo – cosa molto probabile – il bilancio (con tutti gli aumenti previsti) sarà inserito in una votazione finale nella sessione plenaria di novembre. Complimenti a tutti i nostri rappresentanti all'europarlamento votanti questa porcheria! A dimenticavo: per la cronaca, la risoluzione è stata approvata con 492 voti a favore, 123 contrari e 82 astensioni. per fortuna 205 menti pensanti su 607 eurodeputati presenti e ci siano ancora. Peccato che ciò non sia stato assolutamente sufficiente ad impedire l'ennesimo euro-scempio!
Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
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