Martedì, Aprile 7th/ 2015
– di Nabil Antaki –
Giovedì, Luglio 5th / 2012
– di Maria Laura Barbuto e Sergio Basile –
Italia / Roma / Palazzo Grazioli / Politica / Vertice Pdl / Popolo della Libertà/ Alleanza Nazionale / Unione di Centro / Partito Democratico / Esecutivo / Larga Coalizione / Elezioni Politiche / Primarie / Crisi Economica / Silvio Berlusconi / Pier Ferdinando Casini / Pier Luigi Bersani / Renata Polverini / Giuseppe Scopelliti / Mario Monti
Italia – Il Cavaliere e il Professore: come
trasformare in un macello il Paese più
bello del mondo
Il Cavaliere pensa ad un nuovo esecutivo di larga
coalizione sempre guidato da Mario Monti
Il Grande Inciucio – La vera crisi italiana è questa!
Roma –Una politica poco credibile la nostra, una classe politica che non rappresenta il popolo: l’ennesima conferma è arrivata, martedì notte, nelle stanze di Palazzo Grazioli, in occasione del vertice che ha riunito alla corte del Cavaliere Silvio Berlusconi tutti i dirigenti di un “incerottato” Popolo della Libertà. L’ancora di salvezza per il partito, secondo l’ex premier Silvio Berlusconi, sarà il sistema elettorale proporzionale e la formazione, per il 2013, di un governo di larga coalizione che garantirà la sopravvivenza per un Pdl, ormai, in caduta libera. Un nuovo esecutivo, ma sempre guidato dal Professor Mario Monti, “l’unico – secondo il Cavaliere Mediaset – capace di garantirgli stabilità ed equidistanza”. Un disegno politico che speriamo, visti i risultati della politica montiana, rimanga un’idea senza concretizzazione, dato che l’unica stabilità che fino ad ora ha garantito è stata quella della crisi e della precarietà sistematica.
ABC, il Cavaliere “Mascarato” e il Grande Inciucio
Un’intesa politica di larghe, larghissime vedute (dicesi inciucio) che nelle ipotesi del centrodestra darebbe vita ad una sorta di sposalizio con il Partito Democratico di Pierluigi Bersani e l’Unione di Centro del “buon predicatore” Pier Ferdinando Casini. Anche l’idea delle primarie proposta dal segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, non ha trovato terreno fertile nei discorsi berlusconiani: “Le migliori primarie saranno le politiche” – ha detto il Cavaliere che – come scrive Repubblica – già pensa ad una campagna elettorale efficace e capillare per racimolare tra i potenziali elettori i voti che permettano al partito di raggiungere in parlamento la soglia di sbarramento per il prossimo 2013. Se la linea berlusconiana, trova d’accordo Franco Frattini e Beppe Pisanu, dall’altro lato crea scompiglio tra gli ex esponenti di Alleanza Nazionale, alcuni dei quali temono per il futuro della propria coalizione, mentre altri tra cui i Presidenti delle Regioni Calabria e Lazio, rispettivamente Giuseppe Scopelliti e Renata Polverini ed il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno si dicono disposti ad affiancare Berlusconi.
Al cattivo gusto non c’è mai fine
Strategie politiche che non fanno che confermare sporchi giochi politici che rivelano sete di potere: se poi si propone un nuovo governo guidato ancora “dall’illustre” Mario Monti, vuol dire che, probabilmente, siamo davvero alla frutta. E’ triste pensare che l’obiettivo da raggiungere sia quello del superamento di una soglia di sbarramento per sedere, comodi e senza pensieri, su una ambita poltrona parlamentare. E’ triste credere che si possa creare un governo di larga coalizione per sopravvivere e per continuare a fare il gioco delle caste nazionali ed europee, dando ancora spago a Mario Monti ed al programma del Bilderberg Club.
“Nuovo Macello Italia” S.P.A.
Ma, a dire il vero, è ancor più triste fare i conti con la realtà: una nazione in crisi, un’economia che non gira, la percentuale dei disoccupati che raggiunge livelli terrificanti, la mancata crescita, i licenziamenti facili, i suicidi all’ordine del giorno, le buste paga leggerissime. Questa situazione non è nient’altro che lo specchio dell’operato dei nostri politici – primo tra tutti Mario Monti – che hanno pensato bene di sposare il rigore europeo e il Diktat tedesco per fare il gioco della Germania e della Merkel (ma anche se nessuno lo dice direttamente, del Bilderberg Club e della Commissione Trilateraler) senza interrogarsi, però, sulle sorti dell’Italia. O meglio: si saranno anche interrogati, ma la preoccpazione rimane sempre quella del mantenimento delle proprie poltrone. Mario Monti in primis, nonostante non sia stato eletto dal popolo che rappresenta e nonostante la sua fedelissima trentennale presenza tra l’éliote del Bilderberg. A giudicare dai disastri che continua a fare (con l’appoggio vergognoso dei magnifici 3 – ABC – Alfano, Bersani e Casini e del Cav ) pare aver imparato davvero a memoria il programma mondialista “Bilderberg”. Peccato che in esso non ci sia posto per tutti. Come si dice: meno siamo meglio è!
Maria Laura Barbuto, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)