Birmania – Suu kyi diserta “Parlamento”

Martedì, Aprile 24th/ 2012

Unione Europea / Birmania / Esteri / Regime / Democratizzazione / Lega nazionale per la Democrazia / Parlamento birmano / Governo birmano / Militari / Elezioni 1 aprile / Costituzione / Suu Kyi / Giulio Terzi 

Suu kyi rimanda l’appuntamento con il Parlamento:

“La Costituzione va protetta, non salvaguardata!”

L’Ue sospende le sanzioni nei confronti della Birmania.

Ancora tensioni opposizione-regime.

E intanto viene invocata la democrazia.

Naypyidaw, Strasburgo – E' stato rimandato l'atteso debutto in Parlamento di Aung San Suu Kyi (foto)  leader dell’opposizione birmana, per anni costretta dal regime del Myanmar agli arresti domiciliari. La visita è stata dunque rimandata a data da destinarsi: nel giorno stesso in cui, tuttavia, l’Unione Europea ha deciso di sospendere le sanzioni nei confronti della Birmania, fatta eccezione per quelle che riguardano la rivendita di armi. Ciò  riconoscendo gli sforzi del Paese per l’avvio di una democrazia. Aung San Suu Kyi non si è presentata presso l’istituzione, insieme agli altri colleghi della Lega Nazionale per la Democrazia, in occasione  dell’apertura della sessione annuale dell'Assemblea Nazionale, dopo lo “stop” ai lavori dovuto alle storiche elezioni supplettive del 1° aprile. L’assenza della leader politica birmana – da sempre schierata per la difesa dei diritti umani nel suo Paese – preda facile di una devastante dittatura militare, nasce da motivazioni ben precise che riguardano la formula di giuramento sulla Costituzione, che è motivo di un forte attrito tra l’opposizione ed il regime.   In particolare, la Lega Nazionale per la Democrazia aveva annunciato di renente l'intenzione di  implementare tale forma di boicottaggio. All'origine della protesta (nello specifico) il rifiuto di recitare la formula del giuramento che prevede il concetto (supportato da un richiamo espressivo diretto) di "salvaguardia" della Costituzione.  Una "Carta costituzionale" tra l'altro molto discussa e restrittiva, protesa a conferire larghi poteri ad una sorta di "casta-militare".

  Un processo di "Democraticizzazione" difficile   

Infatti, era stata avanzata una richiesta ben precisa da parte di Suu Kyi: i parlamentari avrebbero dovuto giurare  di “proteggere” la Costituzione, dettata dai militari  responsabili della passata dittatura, e non di “salvaguardarla”. Ma il Governo si è espresso negativamente sulla eventuale  sostituzione del termine “salvaguardare” con “rispettare” ed ha provveduto anche a bocciare il ricorso presentato. Una mossa, quella dell’assenza della leader della Lega Nazionale per la Democrazia, attesa ed annunciata che, nelle intenzioni europee, oltre ad avviare nuovi rapporti economici, fa accarezzare l’idea di ulteriori progressi democratici del paese sotto la tutela delle diplomazie. E’ vero, però, che fino a quando le tensioni tra la leader dell’opposizione e i militari resteranno così accese, costituiranno un ostacolo notevole per il processo di democratizzazione.

  Italia – Tezi vola in Birmania e parla di "Democrazia"  

Intanto, ieri sera, il Ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, per la prima volta è volato in Birmania per un incontro con Suu Kyi ed è il primo rappresentante italiano a mettere piede nel paese dopo almeno un ventennio. A Naypyidaw, Terzi ha affermato che “solo la democrazia può dare stabilità, sviluppo, crescita e pace. Un progresso,  quello della Birmania, che va però seguito con grande cautela ed attenzione”. E noi di Qui Europa, aggiungiamo che solo la democrazia garantisce il rispetto dei diritti umani. Cosa che, nel 2012, purtroppo ancora non è così ovvia e scontata.

Maria Laura Barbuto(Copyright © 2012 Qui Europa)

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One Response to Birmania – Suu kyi diserta “Parlamento”

  1. buy list 24 Maggio 2012 at 22:32

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