– di Sergio Basile  –

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Il Papa e i Vescovi Ingelsi contro la

Globalizzazione dell'Indifferenza  

Papa Bergoglio prima incontra Ratzinger nei Giardini

Vaticani, poi vola a Lampedusa per commemorare

20mila vittime della follia islamica ed occidentale.

Vaticano consacrato alla protezione di San Giuseppe e

San Michele Arcangelo, contro i "Fumi di Satana"

La Nobile iniziativa dei Vescovi Inglesi e Gallesi per la

Pace in Siria ed i profughi

di Sergio Basile

  Il Terzo Incontro, nel nome di San Michele                                                     

Roma – Di nuovo vicini, di nuovo faccia a faccia, per la terza volta, e stavolta per unire le forze e consacrare il Vaticano – oggi preda di un attacco di forze diaboliche più o meno occulte, senza precedenti nella storia – a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo. Protezione ed aiuto contro le insidie di Satana – insidiatosi sin nelle stanze vaticane – ed i retaggi del Serpente Antico. Papa Francesco – in queste ore a Lampedusa, per commemorare le oltre 20mila vittime dell'immigrazione selvaggia, strategicamente fomentata dall'Occidente, verso l'Europa (vedi articoli in allegato, sul "Piano Kalergi") – ha incontrato ieri mattina il suo predecessore Benedetto XVI,  nei Giardini Vaticani per la cerimonia d’inaugurazione della statua dell’arcangelo, patrono – come noto – della stessa Santa Sede. Papa Bergoglio nell'occasione ha posto l'accento ancora una volta sul Maligno, e sulla sua sconfitta definitiva dello stesso, ben descritta nel Libro dell'Apocalisse di San Giovanni. "San Michele vince! – ha ribadito e rincuorato il Papa – perché in Lui è Dio che agisce. L’accusatore è smascherato, la sua testa schiacciata, perché la salvezza si è compiuta una volta per sempre nel sangue di Cristo". Ecco perchè il Papa ha invocato la protezione per il mondo intero e per lo stesso Vaticano, pregando all'unisono con il suo predecessore.

 L'Occidente, il NWO e la "Globalizzazione dell'Indifferenza"                       

Certo, d'altra parte, quel che sta accadendo in Europa, Siria, Egitto, Libia ed in Africa non può e non deve lasciare indifferenti. Specie i Cristiani. Oltre alla preghiera, sia pur utilissima ed indispensabile, ci vuole di più: informare, sensibilizzare, scrivere, inviare lettere, fare pressione su prelati e politici affinché blocchino questo folle piano per la realizzazione di un Nuovo Ordine Mondiale. Lottare contro le menzogne dei media di regime e la disinformazione di innumerevoli falsi profeti, controllati dal sistema. Lo stesso Pontefice ha parlato chiaramente di una pericolosissima deriva morale e spirituale che ha bollato col termine di "globalizzazione dell'indifferenza", e che porta l'uomo a pensare che quel che accade al di fuori del suo orticello non deve interessare né a sé, né alla sua famiglia. Nulla di più sbagliato! Come, infatti, possiamo dirci cristiani e stare a guardare mente dall'altra parte del Mediterraneo centinaia di migliaia di uomini vengono massacrati? 

 Il Vero Problema                                                                                                         

Il vero problema è tuttavia più complesso. Tali diaboliche dinamiche (oggi alimentate ad arte da molti governi occidentali – vedi tra tutti Usa, Regno Unito e Francia – ma anche indirettamente dall'Italia) devono essere invertite a partire proprio dall'Africa e dal Medioriente, evitando di bombardare e compartecipare al massacro (con la scusa dell'esportazione della cosiddetta "democrazia")  di interi popoli, costretti a riversarsi in Europa, attraversando il Mediterraneo. E' questo il punto! La vera dimensione "ideale" della solidarietà.

  La Mobilitazione dei Vescovi Inglesi e Gallesi                                                 

In tale ottica non possiamo che accogliere con favore e spirito di gratitudine l'accorato appello a pregare per la pace in Siria – ed a sostenere le organizzazioni cattoliche impegnate negli aiuti alla martoriata popolazione siriana – giunto nelle scorse ore dal Regno Unito, su iniziativa dai vescovi inglesi e gallesi. In una dichiarazione firmata dal presidente della Conferenza episcopale, Monsignor Vincent Nichols, e dal presidente della Commissione episcopale per gli affari internazionali, Monsignor Declan Lang, i prelati hanno invitato a pregare i loro connazionali ed il mondo intero per i leader politici coinvolti nel conflitto "affinché – si legge nella nota – l’avvio dei negoziati di pace, più volte rinviati, possa cominciare al più presto. La sofferenza dei Siriani – hanno inoltre ribadito i vescovi britannici – cresce non solo a causa della violenza, ma anche delle difficoltà economiche che deve affrontare un numero crescente di persone e il caldo estivo non farà che aggravare le condizioni di vita nei campi profughi”. Come non pensare – in tal ottica – anche al vergognoso embargo economico che sta affamando e uccidendo migliaia di famiglie? Un pensiero particolare poi è stato rivolto agli espatriati ed ai profughi siriani ricordando la grande opera umanitaria di organizzazioni come Missio, Cafod e Caritas inglese. Una Messa speciale per tali intenzioni sarà celebrata Venerdì 12 luglio, alle 17.30, nella Cattedrale di Westminster a Londra. 

 Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

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