Fornero “indora la pillola”: li chiama “esodati”

 

Lunedì, Aprile 23th / 2012

– di Franco De Domenico –

Italia / Crisi Ue / Disoccupati / Inattivi / Giovani / Esodati / Disoccupati / Istat / Linguaggio / Una crisi figlia del liberismo / Elsa Fornero / Mezzogiorno carne da macello  

Madamina, il catalogo è questo!

In Italia quasi 3 milioni gli “inattivi”

Fornero "indora la pillola": li chiama "esodati"

per non dire "rovinati"!

Roma – L’Istat, nell’ultimo rapporto, li definisce “inattivi”: sono i giovani che non solo non hanno un lavoro, quindi figurano nelle statistiche tra i disoccupati, ma hanno anche rinunciato a cercarlo. E’ un drammatico fenomeno sociale ed esistenziale, che mette in difficoltà le famiglie, chiamate a fare da proverbiale ma provvidenziale ammortizzatore sociale; e i media non possono fare altro, a mo’ di avvoltoi, che “nominare” il problema, come il ministro Fornero ha insegnato. Ci sono tanti lavoratori che sono usciti dal mondo del lavoro, sono in cassa integrazione o hanno perso la sicurezza della loro busta – paga in età avanzata? Bisogna chiamarli “esodati”, parola che prima non esisteva, ma che suona bene, come un accordo musicale dissonante, evoca un dramma ma lo nomina, lo esorcizza in qualche modo, ne diminuisce l’impatto perché c’è uno scenario, un teatro, dei personaggi, con un nuovo nome.

  E Fornero inventò gli "esodati"  

“Esodati”, e ora “inattivi”, ecco che l’Istat mette quasi sulle spalle dei giovani – in grandissima parte nel Sud, in grandissima parte donne – un nome che vorrebbe alleviare la pena della loro disoccupazione. Quanti sono questi giovani non più in cerca di prima occupazione, ma definiti anche, in questo arrembaggio linguistico, “sfiduciati”? Lorsignori son serviti, direbbe Leporello, servo di Don Giovanni: Madamina, il catalogo è questo, il mio signore Don Giovanni La Crisi, ne amò 3 milioni, di giovani infelici. Gli “inattivi” rappresentano l'11,6% della forza lavoro complessiva nella penisola, una cifra che supera di almeno tre volte la media negli altri paesi dell'Unione Europea. I soggetti che teoricamente sono disponibili a lavorare, ma che effettivamente non si attivano per trovare un impiego, sono ormai quasi 3 milioni, dei quali una buona parte è composta da esponenti del sesso debole, sfiduciate nella ricerca di lavoro a causa delle difficoltà di conciliazione lavoro famiglia, tanto da rappresentare ben il 16,8% dell'intera forza lavoro femminile.

  Carne da macello – Nel Sud Italia il record degli "inattivi-sfiduciati"  

Sul fronte dell'occupazione giovanile, invece, l’Istat annota un incremento degli inattivi di circa 3 punti percentuale: se nel 2010 gli under 24 disposti ad accettare un impiego ma restii a cercarlo erano il 30,9%, nel 2011 hanno raggiunto il 33,9%. In questo caso l'istituto di ricerca mette in evidenza, naturalmente, una grande differenza tra le cifre che riguardano le Regioni del Nord e il Mezzogiorno, dove il numero degli “inattivi” è di ben sei volte superiore. "Madamina, il catalogo è questo: in Italia, quasi 3 milioni".

Franco De Domenico (Copyright © 2012 Qui Europa)

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One Response to Fornero “indora la pillola”: li chiama “esodati”

  1. Clair Servi 17 Maggio 2012 at 15:41

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