Grecia – Barroso chiama, Samaras si dà per Malato

Domenica, Giugno 25th / 2012

– di Silvia Laporta –

Eurozona / Elezioni Grecia / Grecia / Atene / Unione europea / Commissione europea / Bruxelles / Governo di Coalizione Greca / Nea Dimokratia / Pasok / partito socialista / partito di centro destra / crisi / economia / collasso economico/  Sinistra Democratica / Evangelos Venizelos / Karolos Popoulias / Ieronymous / Antonis Samueas / Merkell / politica europea / commissione europea / austerity 

Grecia – E’ nato il “nuovo” governo, ma è

già malato: Samaras salterà il vertice di

Bruxelles

Quelli che hanno contribuito a sfaldare il Paese

ieri, tornano a "risollevarlo oggi" con l'aiuto 

della Troika (Ue, Bce, Fondo Monetario)

Samaras salta il vertice di Bruxelles: "Motivi di salute"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Atene, Bruxelles – La Grecia da qualche giorno – come noto – ha un nuovo governoLo scorso 20 Giugno i due partiti rivali, che per anni hanno dominato la scena politica ellenica, co-responsabili della crisi che ha contribuito a mettere in ginocchio l’economia del paese – o almeno a fornito il pretesto ai mercati e ai "Signori della Troika" (Barroso, Van Rompuy, Draghi, Lagarde assieme a Monti, Merkel & Co)  per dichiarare guerra ad Atene – si sono uniti per la formazione del nuovo governo di coalizione, ad Atene. Nelle uiltime ore da Bruxelles è arrivato puntuale l'appello all'ordine dell'oste Barroso, che ha reclamato il salatissimo conto che le famiglie greche dovranno stranamente ed impioetosamente pagare!  L'occasione per ricondurre sotto scacco della Troika i Greci sarà, dunque – a quanto pare – il prossimo vertice di Bruxelles con il governo greco: al quale però Samaras – come ha annunciato stamane – non prenderà parte personalmente, ma vi invierà dei suoi rappresentanti governativi. Evidentemente l'aria è troppo pesante! Meglio dunque starsene rintanato nell'Olimpo (mandare una bella giustificazione senza l'accompagnamento dei genitori – e pensare come reagirà all'ennesima ingerenza di Bruxelles la stremata popolazione ellenica: schieratasi a favore della permanenza nell'Eurozona (malgrado lo storico balzo elettorale – del 700% – fatto dal partito anti-euro ed ati-Troika, Syriza) ma con precise garanzie per un "allentamento"  de laccio dell'austerity dal collo dei cittadini greci.

  Barroso mostra i muscoli alla Grecia  

Dunque si preannuncia una "dolorosa" prima prova del nove per il partito di centro destra "Nea Dimokratia" e per l'alleato socialista Pasok, che si sono accordati per formare un governo di coalizione con – in teoria – il compito di rinegoziare i termini del memorandum da 130 miliardi di euro firmato da Atene.  Il nuovo esecutivo si appresta dunque a varcare le soglie della Commissione di Barroso con il sostegno di 129 deputati di ND, dei 33 del Pasok e dei 16 del piccolo partito moderato Sinistra  Democratica cercando di instautare un difficile accordo con la Troika. Un accordo-diktat che giunge in un momento di gravi tensioni sociali a seguito del collasso economico del paese.

  Samaras e le promesse ai Greci  

Un accordo che si prospetta  in grado di innescare altre tensioni, tra le famiglie ormai devastate dalla povertà. “ I nostri sforzi hanno prodotto una maggioranza parlamentare in grado di formare un governo di lunga durata che potrà garantire speranza e stabilità  nel Paese” , affermava nei giorni scorsi il neo-premier, "l'europeista" Antonis Samaras. Ora , nelle prossime ore, vedremo però se gli europeisti di "Nuova Democrazia" – gli stessi co-artefici della rovina della Grecia, assieme a mercati e Troika – manterranno fede alle promesse fatte in campagna elettorale, e se in nome della difesa dell'euro non si commettano altri atroci crimini contro l'umanità.  Vedremo, cioè, se Samaras sarà capace di far rinsavire la vorace tecnocrazia e i vampireschi "mercati",rimediando ai gravi orrori fatti nel passato.

  Atene – Il popolo greco non farà sconti a nessuno 

Da parte nostra, pensiamo che in effetti – malgrado le chiacchiere – tutto sia già stato deciso in tempi non sospetti, e l'Europa "illuminata" andrà avanti con la sua politica di tasgli e austerity. Anche se questa volta il popolo greco non farà sconti a nessuno e dalle piazze di Atene già si odono i suoi squillanti di trombe che invitano alla raccolta ed alla marcia. 

 

Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)

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