Domenica, 1 luglio / 2018
– di Emmanuel Ratier –
Giovedì, Giugno 7th / 2012
– di Maria Laura Barbuto –
Unione Europea / Banca Centrale Europea / Francoforte / Crisi / Economia / Finanza / Inflazione / Eurozona / Austerity / Crescita economica / Mario Draghi / Scaricabarile
Bce: Draghi mantiene all’1% i tassi e accusa:
La colpa della crisi non è solo dell’Europa
Bizzarro gioco a "scaricabarile" del capo della Bce
Francoforte – Il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, gioca a “scaricabarile” e si pronuncia sulla crisi affermando che “la colpa è di tutti, non solo dell’Europa, perché anche altri Paesi hanno i loro problemi!”. Forse, ad addossare un po’ di responsabilità qui e lì si pensa di riuscire anche a ripulire la propria coscienza, ma questo non è molto semplice. Addirittura, dovremmo forse “ringraziare” la Banca Centrale Europea per non aver variato i tassi di interesse, mantenuti all’1%, così come sono stati mantenuti rispettivamente all’ 1, 75% e allo 0,25%, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi. “La decisione – come spiega lo stesso Draghi – non è stata presa all’unanimità, ma con un consenso molto ampio”. Oltre all’inflazione, che resterà intorno al 2%, a preoccupare i vertici della Bce è l’argomento riguardante la crescita dell’Eurozona, stimata, per il 2013, tra lo 0% ed il 2%. Dunque, davanti al dito puntato contro l’Europa da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna – che chiedono a gran voce “riduzione del debito pubblico e crescita” – il “buon Draghi” ha ribattuto con un elogio all’impegno e ai progressi dei 27 Paesi dell’Ue in relazione alle norme austere applicate per "salvare i conti pubblici" e ha sottolineato anche i passi avanti fatti dai 17 Stati che hanno sposato l’euro in relazione all’integrazione economica.
Supermario Draghi – L'Europa ha un nuovo attore … d'avanspettacolo
Draghi ha, tra l’altro – giusto per alimentasre un ironico siparietto da commedia dell'arte – lanciato una frecciatina all’austerità imposta dai tedeschi, sostenendo che l’unico pensiero dell’Europa deve volare verso la crescita, impossibile se corredata da ulteriori tasse. Ma omettendo di confessare che il principale motivo di questa situazione di declino è in gran parte proprio del sistema Bce in mano ai privati. Sentire queste affermazioni da parte del numero 1 della Bce ci fa pensare che Draghi avrebbe potuto tentare la strada della comicità e non quella dell’economia e della finanza: infatti, dopo aver fatto lievitare gli interessi economici delle banche e aver, implicitamente, svuotato le tasche dei cittadini europei con la dittatura finanziaria di cui si è fatto promotore, fa proprio ridere!
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)
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