Pace in Siria – Ecco il Senso del Digiuno

Sabato, Settembre 7th/ 2013

– di Padre Piotr Anzulewicz – 

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Pace in Siria – Che senso ha Digiunare?

Scopriamolo insieme nella Sapienza delle Sacre

Scritture, accogliendo l'invito del Papa

 

di Padre Piotr Anzulewicz

Pace in Siria - Il Valore del Digiuno

 Che senso ha digiunare per la Pace in Siria?                                                     

Catanzaro –  di Padre Piotr Anzulewicz Nella giornata di ieri la Chiesa ha ricordato San Zaccaria, il profeta maggiormente citato nel Nuovo Testamento, dopo Isaia, appartenente alla tribù di Levi, nato a Galaad (città della Transgiordania). Zaccaria, come uno dei due figli del patriarca Giuseppe fu chiamato al ministero profetico nel 520 a. C.. Egli predisse il ritorno del popolo dall’esilio nella terra promessa, dando ad esso l’annuncio di un Re di Pace, promessa che Cristo attuò mirabilmente nel suo trionfale ingresso nella Città Santa di Gerusalemme: «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina» (Zc 9,9).L'asinello, contrapposto al cavallo da guerra, simboleggia l'indole pacifica del Re Messia: «Farà sparire il carro da guerra da Èfraim e il cavallo da Gerusalemme, l'arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la pace alle nazioni, il suo dominio sarà da mare a mare e dal Fiume fino ai confini della terra» (Zc 9,10). Così, insieme a un amore sconfinato verso il suo popolo, Dio unisce un'apertura totale verso le genti, che purificate entreranno a far parte del regno: «Che ricchezza, che felicità! Il grano darà forza ai giovani e il vino nuovo alle fanciulle" (Zc 9,17). In questo vaticinio, chiaramente messianico, è adombrata l'Eucaristia che ora stiamo per iniziare, in questa Giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Siria e nel mondo.

Pace in Siria - Il Valore del Digiuno

 Quando lo sposo sarà loro tolto, in quei giorni Digiuneranno                   

(Col 1,15-20   Sal 99   Lc 5,33-39)  "Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno". Viviamo in una cultura dominata dal materialismo e da un consumismo a oltranza. In questa cultura, la pubblicità, con la sua immensa capacità di suggestione, schiavizza le persone incaute con la lusinga del piacere apparente, presentando come buono, bello e appetibile ciò che in realtà non lo è (cfr. Gen 3,6). Il digiuno allora acquista un’importanza particolare: libera dalla schiavitù del piacere apparente che promette di saziare l'appetito dell'uomo con cose effimere o false, ma non soddisfa mai l'autentico desiderio di felicità posto da Dio nell'intimo del cuore umano. Il digiuno ci aiuta allora nel non lasciarci ridurre a puri "consumatori", nella moderazione degli appetiti, nell'autocontrollo, nel dominio di sé, e ci predispone all’incontro con Dio che è spirito, e allo stesso tempo ci rende più attenti alle necessità dei poveri. La vita di un cristiano non risiede unicamente nel mangiare, nel bere o nel soddisfare tutte le passioni: «Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4), risponde Gesù al tentatore dopo quaranta giorni di digiuno.

Pace in Siria - Il Valore del Digiuno

 Il Valore del Digiuno                                                                                                  

Già San Giovanni Crisostomo († 407), secondo patriarca di Costantinopoli e teologo bizantino, esortava i suoi ascoltatori a non limitare il digiuno alla privazione del cibo«Il valore del digiuno consiste non solo nell'evitare certi cibi, ma nel rinunciare a tutti gli atteggiamenti, pensieri e desideri peccaminosi. Chi limita il digiuno semplicemente al cibo, minimizza il grande valore che il digiuno possiede. Se digiuni, lo provino le tue opere! Se vedi un fratello bisognoso, abbi compassione di lui. Se vedi un fratello che viene trattato con deferenza, non esserne invidioso.

Pace in Siria - Il Valore del Digiuno

 Veridicità del Digiuno                                                                                               

Affinché il digiuno sia vero, non può esserlo solo con la bocca, ma si deve digiunare con gli occhi, le orecchie, i piedi, le mani, e con tutto il corpo, interiormente ed esteriormente. Digiuni con le tue mani mantenendole pure nel servizio disinteressato agli altri. Digiuni con i tuoi piedi non essendo tanto lento nell'amore e nel servizio. Digiuni con i tuoi occhi non vedendo cose impure, o non puntando l'attenzione sugli altri per criticarli. Astieniti da tutto ciò che mette in pericolo la tua anima e la tua santità. Sarebbe inutile non dare cibo al mio corpo, ma alimentare il mio cuore con immondizia, impurità, egoismo, contese, agi. Ti astieni dal cibo, ma ti permetti di ascoltare cose vane e mondane. Devi digiunare anche con le tue orecchie. Devi evitare di ascoltare cose che si dicono sul conto dei tuoi fratelli, menzogne che si dicono sugli altri, specialmente pettegolezzi, dicerie o parole fredde e dannose contro gli altri. Oltre a digiunare con la tua bocca, devi astenerti dal dire qualcosa che faccia male all'altro. Poiché a che ti serve non mangiare carne, se divori tuo fratello?». 

Pace in Siria - Il Valore del Digiuno

  Forme Complementari di Digiuno                                                                     

Unitamente all'astensione dal cibo ci sono, dunque, tante forme complementari di digiuno. Possiamo e dobbiamo, dunque, praticare un digiuno da diversi “demoni” moderni, come per esempio le immagini violente e sensuali che televisione, spettacoli, riviste e Internet quotidianamente ci riversano addosso.

Siria - Il Mondo si prepara per la Giornata Mondiale per la Pace

 Accogliamo l'Invito di Papa Francesco                                                               

Accogliendo la proposta del Papa per oggi: la giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo, viviamo anche a casa un gesto di digiuno. Asteniamoci dal cibo o – se proprio necessario – prepariamo un pranzo minimo cui partecipino anche nonni e anziani, raccontando ai ragazzi cosa significa vivere sotto le bombe e nell’incertezza del domani e quali siano il senso del nostro pregare e digiunare in famiglia. Le famiglie sono il luogo da cui si origina la vita, la pace, la solidarietà e la fraternità.. «Insieme, a tavola, pregate! – scrive mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in una lettera indirizzata a tutte le famiglie per questa giornata speciale. – Pregate per le famiglie della Siria, per i bambini che muoiono ogni giorno per l’odio e la fame…».

Siria - Pace - Papa Francesco - Angelus - Padre Piotr

 Il Cuore Rivolto alla Siria, ma anche all'Africa                                                 

Pensiamo ad esempio a 11 milioni di persone colpite da una grave insicurezza alimentare nella regione del Sahel, in Africa; le riserve di cibo sono terminate e i prezzi dei cereali continuano a salire. Una situazione preoccupante si nota anche nelle regioni settentrionali del Mali e del Nord della Nigeria; a rischio di malnutrizione acuta vi sono 1,3 milioni di bambini con meno di cinque anni.

GIOVANNI BATTISTA E LA PASSIONE DEI CRISTIANI SIRIANI

 Che il Signore ci doni la Pace Oggi!                                                                      

Papa Francesco invita tutti a digiunare perché il Signore ci doni la Sua Pace. Essa non può essere il frutto di compromessi terreni; è un «bene che supera le barriere degli egoismi, perché è un bene di tutta l’umanità»:, un “otre nuovo”, capace di contenere e custodire l’assoluta novità dell’amore di Cristo, e un “abito nuovo”, con il quale si entra nella storia quotidiana, come alle nozze di Cana. Il digiuno prepara l’avvento del “vino nuovo”, il segno di una festa e un'allegria sconosciute che scaturiscono dall'amore più forte della morte. La Chiesa, come Maria, sa che Gesù è con lei, nella vita dei suoi figli, anche se non è giunta ancora l’ora della sua definitiva manifestazione riservata alla parusia. Per questo prega e digiuna, perché, anche se le nozze si compiranno solo nel mondo futuro, il demonio non abbia potere sul loro preludio che è la vita in questo mondo.

Padre Piotr Anzulewicz, Comunità Francescana, Catanzaro 

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