– di Nicola Arena, Sete di Giustizia Anguillara Sabbazia –
Redazione Quieuropa, Sete di Giustizia, Nicola Arena, titoli [...]
Mercoledì, Giugno 13th / 2012
– di Silvia Laporta –
Regno Unito / Consiglio europeo / Unione Bancaria Europea / Unione europea / Opposizione alla modifica dei trattati Ue / Opposizione a Unione Bancaria Europea / Eurozona / Euro / Sterlina / Vantaggi della sterlina / David Cameron / Sovranità Monetaria / Strategia / Indipendenza / Scozia / Referendum per la secessione della Scozia / William Hague / Usa / Francia / Germania / Bce / MES / Mario Draghi / Controllo Bce / Washington / Indipendenza e dittatura / Dominio BCE / Dittatura Franco-tedesca sull'Europa
UK – David Cameron dice "No" all'Unione
Bancaria Europea e "No" al MES
Il Regno unito mantiene strategicamente la
propria autonomia e il controllo della Bce
Il MES? Una gabbia i per polli dell'Eurozona
No alla modifica dei Trattati Ue
Bruxelles, Londra – Dopo undici ore di discussione, nella prima sessione del Consiglio europeo di Bruxelles, riunito per cercare di risolvere la crisi dell’euro, il Premier inglese Cameron, ha affermato, senza mezzi termini, di non voler entrare nell’unione bancaria europea. “Noi non rinunceremo mai alla nostra sovranità”, ha affermato il Primo Ministro durante una conferenza stampa, che non ha intenzione di aderire all’Unione Fiscale dei 27 paesi. Il Premier conservatore si oppone alla soluzione Franco-Tedesca di modifica dei trattati Ue.
L'Eurozona, la Bce e i paradossi dell'UK
E’ chiaro che l’Inghilterra, messa di fronte a una fase, in cui l'euro appare, sull’orlo di un inevitabile collasso, non intende legarsi “mani e piedi” ad un progetto che ha buone possibilità di colare a picco, per le ragioni che tutti conosciamo. Ma il punto è che, nonostante questa "soluzione" dia tanto fastidio a David Cameron, la Bank of England, continua paradossalmente ad essere azionista di maggioranza della Bce, e quindi gode di assoluti vantaggi, ma non subisce le limitazioni ed i rischi che la banca stessa impone ai paesi che ne fanno parte. Troppo comodo! La prima cosa da fare, a rigor di coerenza, dovrebbe essere l’uscita dalla Bce. Londra deve scegliere da che parte stare, invece di lasciare a noi i costi e le incombenze dell’appartenenza all’Euro e prendersi i benefici della sterlina. Una strategia furba quella dell’Inghilterra: rimanere con un piede in due scarpe. Una a Francoforte e a Bruxelles e l'altra a Washington.
UK – Presto referendum per la secessione della Scozia
“Ciò che è uscito dal summit Ue non era nell'interesse della Gran Bretagna, quindi non l'ho accettato”. Devono essere tutelati “interessi britannici in ambito UE” come il libero scambio e l'apertura dei mercati. Cameron ha annunciato che si farà un referendum per la secessione della Scozia dal Regno Unito. Appoggiato da William Hague, il ministro degli esteri Britannico che ha giustificato la decisione del premier come difesa degli interessi nazionali, difendendolo da chi lo accusa di isolazionismo rispetto alla Comunità europea.
MES – Nuova dittatura di Francia, Berlino e BCE
La triste soluzione che si prospetta, come già trattato da Qui Europa, è la creazione di un nuovo trattato che interessa 17 Paesi dell’Ue, quelli dell’Eurozona, intenzionato alla creazione di regole di gestione ancora più austere, in materia fiscale e monetaria. Il MES – Meccanismo Europeo di Stabilità – che ,ricordiamo, sarà ovviamente gestito dalla Sovrana Bce. Un vero e proprio flagello che purtroppo, essendo già stato ratificato, andrà in vigore a breve con il tendenzioso obbiettivo di formare un blocco regio governato dai magnati dell’economia europea, dentro il quale si deciderà non più all’unanimità ma con la maggioranza speciale dell’85% del capitale sottoscritto nella Banca Centrale Europea.
MES – Gabbia per i polli e maiali dell'Eurozona
La cosa interessante è, guarda caso, che Francia e Germania, da sole, ne posseggono più del 30%. E quindi che percentuale di decisione ci rimane? Il Mes non è altro che una dittatura organizzata a discapito indovinate di chi? Dei cittadini e dei contribuenti, che dovranno accettare passivamente le decisioni prese per loro, senza possibilità di revoca. E Cameron questo lo sa bene e bada bene a tenersi alla larga dall'Eurogabbia fatta per i polli dell'Eurozona e per i "maiali" (Pigs).
Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)