RAI Fiction Presenta – Monti-Merkel in “Vacanze Romane”

Giovedì,  Luglio 5th/ 2012

– di Silvia Laporta e Sergio Basile –

Italia / Mini-Vertice Ue / Roma / Vacanze Romane / Mario Monti / Angela Merkel / Palazzo Madama / Vertice di Bruxelles / Unione Euoropea / Europei di calcio 2012 / Efsf /  Fondo Monetario / Fondo Salva Stati / Mes / Diritto del Lavoro / Palazzo Chigi / Banche Bce / Art. 18 / Grecia / Spagna / Winston Churchill / anti-spread / debito pubblico / crisi economica / Regia Draghi-Napolitano / Una produzione Bilderberg Club e Trilateral Commission 

 

RAI Fiction Presenta: "Vacanze Romane"

Monti-Merkel: l'intesa ritrovata

Lo scudo anti-spread?  Rimandata ogni

discussione al 9 Luglio

Roma – Nel frattempo il premier e la cancelliera

 si abbandonano ad effusioni e dolci convenevoli

 

Roma – L’ultima volta che si erano visti – parliamo della fatidica coppia Monti-Merkel – non era stato proprio un incontro pacifico, almeno all'apparenza (poi nei fatti si sa!). Monti, appariva il grande vincitore della Germania: prima la sconfitta calcistica degli Europei, dopo di che il “successo” (una parola – come visto – eufemistica, per non dire sarcastica) al vertice di Bruxelles. Infatti, con la minaccia di un veto, il professore era riuscito a far passare la sua proposta dell’intervento dell’Efsf (Fondo Salva Stati), per acquistare Btp e Bonos senza mettersi il Fondo Monetario “in casa”. Ma non temete! Rai Fiction insegna: al summit i redivivi piccioncini Mario Monti e Angela Merkel sembrano andare d’amore e d’accordo a Villa Madama. Decisi a mettere da parte le ruggini del passato, si scambiano convenevoli e abbracci, affermando che le loro politiche congiunte , che oggi fanno piangere i cittadini europei, un giorno saranno la salvezza dei loro figli. Il problema è che saranno la salvezza solo dei loro figli. In senso stretto. Ma qualche sparuto gruppetto di Italiani sembra ancora credere alla balla (grossolana bugia) della crescita. Ma può un Italiano rimanere in mutande a vita e parlare di crescita? L'unica cosa a crescere saranno evidentemente i pidocchi! 

 Una cosa di cui andar fieri! 

Ma il bello deve venire. Infatti pare che nelle ultime ore l'ipocrita duo, guardando al passato, si sarebbe autoincensato (e non, badate bene, "autocensurato") per il "grande, grandissimo lavoro" svolto. Allora ecco che come due fidanzatini al primo appuntamento sotto il magico cielo romano – una cornice da "Vacanze Romane" da far impallidire perfino una coppia affiatata come Audrey Hepburn e Gregory Peck dei tempi migliori – spuntano qua e là cuoricini e fiori. La Merkell fa i complimenti al suo caro Monti (e addirittura alla Fornero, in veste – per l'occasione – di "Grande Suocera" o "Comparsa d'Eccezione": cioè a colei che sarà ricordata dai posteri come il killer del welfare in Italia) per la riforma sul lavoro: “ La vostra legge – ha dichiarato nelle scorse ore – ha le caratteristiche tipiche di un modello che può produrre effetti positivi, sono le cose che dovevate fare e che noi stessi abbiamo fatto nel 2005”.  Peccato che questa riforma va contro i principi costituzionali su cui è fondata la nostra Repubblica. La nostra Repubblica delle Banane, ormai! D’altronde la Fornero l’aveva già detto: “ Il lavoro non è un diritto”! Forse dimenticandosi che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro!

 Un Grande film, una Grande Regia  

Aumentano i licenziamenti (ora anche quelli degli statali), la disoccupazione. e ciò mentre spariscono le tutele, si moltiplicano le tasse e le ritenute d’acconto. Ma poco male! Questa secondo la Merkel è una cosa di cui andare fieri.  Quando sono diventata cancelliera – aggiunge – la Germania aveva 5 milioni di disoccupati. Abbiamo aumentato l’età di pensionamento a 67 anni e cancellato la possibilità di andare in pre-pensionamento. La gente ancora non ha capito (e vorrei vedere!) ma siamo fermamente convinti che sia stata la cosa migliore per i nostri figli”, aggiunge la Merkel, cogliendo l’approvazione ed il compiacimento dei suoi interlocutori. Certo è facile parlare per loro! Che prendono in un mese, ciò che un precario lavorando otto ore guadagna in un anno! Per loro si tratta solo di recitare un copione sconclusionato scritto evidentemente nel segreto dei saloni del Bilderberg Club (confronta i programmi e ci darai ragione) o negli oscuri meandri della Commissione Trilaterale. Come regia non c'è male! Peccato che non sia un film, ma l'amara, truce e terribile realtà.

   Due Cuori e un Bilderberg Club   

Un vertice molto disteso, insomma, ma con la reciproca consapevolezza che il match Monti-Merkel (falso match, perchè i fidanzatini flirtano alla grande sotto il cielo della magica Roma)  è solo rimandato al prossimo 9 Luglio, quando, approfondite a dovere le questioni a proposito dello scudo anti-spread, si parlerà "seriamente" sul da farsi. In ogni caso c’è la volontà di lavorare in comunione per far crescere l’Europa. Si quella delle banche e dei "Nuovi Schiavi"! Le politiche che tanto vanno millantando, infatti, sono esattamente quelle che ci hanno ridotto in queste condizioni; quelle che hanno provocato il collasso di Grecia e Spagna. L’austerity che rischia di ucciderci e che sta già uccidendo nel silenzio dei media.

   Mario Bilderberg e i Fedeli Cortigiani   

Ma i cortigiani di Mario Bilderberg – i prodi Alfano, Bersani, Casini ed ora anche il Cavaliere in persona e trucco: evidentemente timoroso di perdere poltrone da un'alleanza Udc-Pd – sembrano non accorgersi di nulla: annidati come colombacci romani nei nidi dorati delle rispettive segreterie politiche e dei loro sfarzosi palazzi, confortati da media molto professionali ed imparziali. Media che, evidentemente, avrebbero fatto apparire come un santo o un agnello mansueto anche Attila in persona, il Re degli Unni. Almeno se il barbaro avesse potuto vantare una ventina di presenze alla corte segreta del Bilderberg Club e della Trilateral Commission. Ma dai libri di storia ciò non risulta!

   Spread, Lavoro e Parti sociali  

   Le ultime caz.. castronerie di Mario Monti  

"Grazie alle azioni già intraprese – riferisce Monti in conferenza stampa – l’Italia, non chiederà per ora di attivare il Salva-Spread, seppur il progetto non sarà mai accantonato. E’ ferma convinzione di Palazzo Chigi,  che sia nell’interesse dell'Eurozona dar vita a un qualcosa per evitare che livelli molto alti del tasso d’interesse scoraggino i singoli paesi dal perseguire in modo assoluto le politiche di riforma intraprese". Quindi – interpretando con poca fantasia il Monti's pensiero ci dobbiamo tenere – in un modo o nell'altro – ancora per un pò il nostro bel debito sovrano, che si moltiplica in maniera esponenziale tra l'indifferenza generale – e sulle spalle degli "schiavi" Italiani – di ora in ora. Standard & Poor's, Fitch Ratings e Moody's ringraziano! Castroneria dopo castroneria, a un certo punto il premier tocca quasi il fondo. Parlando delle strettissime politiche sulle pensioni e il mercato del lavoro. Monti afferma che “ Le nuove regole sul lavoro sono state svilite dalle parti sociali in quanto animati da una parte, dal desiderio di stravincere, dall’altra dal conservatorismo in contrapposizione a un passato che invece lascia tutti soddisfatti anche perché il conto veniva pagato poi dal bilancio pubblico.” Aggiunge poi, che riducendo la spesa pubblica improduttiva, non si riducono le possibilità di lavoro per i giovani.  Ma il vero problema è che Monti ha litigato con la "Speranza", e lo ha fatto già da sei mesi a questa parte. E la speranza che ha fatto? E' espatriata, pare addirittura in Africa!

   Monti Mario – Attore affetto da Arteriosclerosi?  

Seppur il suo strano politichese non sia di facile interpretazione, non siamo tutti una massa di pecore asservite, grazie a Dio! Le nuove regole del lavoro non sono state svilite dalle parti sociali, nell’interesse di stra-vincere; ma sono state criticate – oltre che da uno sparuto gruppetto di esponenti onesti e di buon senso sia di destra che di sinistra – in primis da quei sindacati che vogliono difendere i diritti dei cittadini. Almeno quelli non ancora vendutisi totalmente al nemico ed alla causa liberista. Stiamo parlando di anni di dure lotte vanificati in un bieco provvedimento ammazza-lavoro, cui i cittadini devono sottostare senza né aver eletto il governo tecnico, né aver avuto “voce in capitolo”. Poi il fatto che  le abitudini del passato pesavano il conto sul bilancio pubblico, è un’ipocrisia bella e buona. Il bilancio pubblico sono i soldi di noi cittadini. Al momento, questi soldi, sembra che siano utilizzati per altri scopi. Come quello di rifinanziare le banche, le guerre, di aderire ai trattati liberticidi come il Mes e via dicendo. Per non parlare dei miliardi di euro che piovono ogni anno dal cielo del gioco, del lotto e roba varia. Che fine fanno? Forse sono meglio "gli sprechi" della spesa pubblica, che gli investimenti sulle speculazioni bancarie e sulla crisi dei paesi più poveri! Ma d'altronde Super-Mario Monti non ha voce in capitolo, essendo stato – come visto – consulente finanziario di numerosi governi italiani succedutisi in questi anni. Fu lui a diffondere su larga scala l'idea dei titoli sul debito pubblico. E di conseguenza a contribuire in maniera sostanziale a far scoppiare il debito , grazie soprattutto al meccanismo speculativo bancario avallato dalla privatizzazione delle banche centrali e dai trattati comunitari. Ma evidentemente Mario ha la memoria corta. Potrebbe trattarsi di arteriosclerosi? Mah, Chissà! Ad una certa età è possibile!

  Churchill aveva ragione!  

E si permettono anche di parlare di Markt Wirshaft, l’economia sociale di mercato a cui i due dovrebbero ispirarsi! Peccato che questa “economia sociale” si traduce solo nell’intento dichiarato di continuare ad "irregimentare" la disciplina fiscale, il contenimento di bilancio e le riforme strutturali in una fasulla prospettiva di “crescita”. E noi rispondiamo con una citazione:  “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico” (Winston Churchill). Peccato che però il vecchio Winston non vedrà mai la Fiction Rai del remake di "Vacanze Romane". Ci sarebbe stato per lui tanto da ridere: evidentemente sulle ali di un freddo umorismo britannico in stile neo-liberal.

Silvia Laporta, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

 

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