G20 – Crisi: dal 2008 licenziati in 21 milioni

Martedì, Giugno 19th / 2012

– di Maria Laura Barbuto e Sergio Basile  –

Unione Europea / Consiglio europeo / Bruxelles / Messico / G20 / Summit / Usa / Grecia / Atene / Euro / Crisi / Elezioni greche / Conservatori greci / Mercati / Economia / Crescita / Governo di corresponsabilità nazionale / Elezioni / Mario Monti / Barack Obama / Los Cabos  

G20 Messico – Monti fa scarica barile:

"Colpa della bolla Usa"!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

Proteste Durante il Summit – La Crisi dal 2008 ha

bruciato 21,3 mln di Posti di Lavoro

"Soluzione" crisi Ue rimandata a fine giugno

Monti sadicamente soddisfatto del lavoro svolto fino ad ora

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Los Cabos, Città del Messico – La Grecia continua la sua permanenza nell’Unione Europea con la moneta unica ma, ovviamente, la vittoria di misura – ed a sorpresa – delle elezioni da parte dei consevatori pro-euro non è – ovviamente – bastata per placare una crisi-indotta e pilotata (a dir poco drammatica) come quella vissuta da Atene. I vampireschi mercati, come sempre ingordi di sangue umano, quanto perennemente insoddisfatti, vivrebbero ora – secondo Mario Monti – nella paura che il contagio della crisi economica si  possa diffondere a macchia d’olio nel resto dell'Eurozona (che gli stessi leader europei si ostinano a fifendere ad oltranza) e nonostante – come è ovvio che sia  – essa non abbia soluzioni immediate ed indolore. Mario Monti, frattanto, continua a dirsi fiducioso e soddisfatto rispettivamente per il futuro dell’Europa e per i "progressi – a suo dire – portati avanti fino a questo momento". Il Professore, infatti, in occasione del G20 del Messico, al quale ha partecipato per discutere proprio dei problemi della riproposizione su scala mondiale della crisi,  ha parlato di un’economia malata e ha dichiarato che è possibile arrivare ad una svolta soprattutto con il Consiglio europeo, previsto per fine mese. Tutto rimandato a Bruxelles, dunque, seguendo il motto secondo il quale “i panni sporchi si lavano in famiglia”: pertanto, i problemi dell’Europa dovranno essere risolti giocando in casa.

 Tutto rimandato al prossimo Eurovertice di fine Giugno 

Fervono i preparativi per gli incontri del 28 e 29 giugno, dei quali tappa intermedia sarà Roma con la “riunione” del 22 giugno, che servirà per analizzare i problemi della credibilità dell’euro e di una maggiore crescita prevista per l’Eurozona. In occasione del G20 messicano però, il “buon” Mario Monti non perde il vizio di fare lo “scaricabarile” e ricordare che la crisi economica non ha avuto origine in Europa, ma punta il dito contro gli Stati Uniti definendoli i veri responsabili della malattia dell’economia e della finanza occidentali. Il premier proprio in questa occasione ha affermato che “i leader europei presenti non hanno alcuna difficoltà a trattare l’argomento “crisi” in incontri come quelli del G20, ma sentono il diritto di risolvere i  problemi all’interno dell’Ue”.

 Monti auspica per Atene governo pro-Troika  

Le dichiarazioni del "buon Mario" precedono l’incontro che il Professore avrà con il presidente americano, Barack Obama; intanto, una lunga sfilza di incontri diplomatici con rappresentanti del mondo politico americano, tengono occupato il nostro premier tecnico  che, come da copione, ripete a tutti di essere soddisfatto per i progressi italiani. La penisola, secondo le statistiche, si trova al terzo posto, dietro Gran Bretagna ed Unione Europea, per gli impegni mantenuti.  Il risultato del voto greco ha incontrato il sorriso del premier che ha incoraggiato Atene a stringere i denti e ad avviare un Governo di corresponsabilità nazionale che china la testa – evidentemente – alle bizzarre ed inutili soluzioni promosse dalla Troika (Ue, Bce, Fmi).

 Dal 2008 la Crisi  ha bruciato oltre 21,3 milioni di  posti di lavoro 

Ma ciò che ha fatto davvero notizia, anche se passato completamente in sordina presso le Tv e giornali italiani, sono stati i veementi cortei di protesta che si sono alternati a Los Cabos, a ridosso dell'edificio ospitante il G20. Al centro delle manifestazioni di dissenso numeri allarmanti emersi in recenti analisi economico-statistiche ufficiali, resi noti nelle ultime ore: la Crisi, dal 2008 ad oggi ha letteralmente bruciato 21,3 milioni di posti di lavoro, distruggendo i sogni e stravolgendo la vità di altrettanti milioni di esseri umani. 

 Una sadica soddisfazione  

Ma ci chiediamo: come fa Mario Monti  ad esprimere una tale soddisfazione davanti ad una situazione così drammatica come quella odierna? Come fa a parlare di "progressi" dinnanzi alo scempio greco ed alla stessa situazione italiana, della quale egli stesso è stato promotore, esecutore e tra i principali artefici? E di certo, progressi o no, tuttavia su un punto possiamo concordare: i cittadini del Bel Paese stanno seguendo in maniera forzata gli stessi "consigli" dittatoriali  che il premier ha dato ai greci: “cioè di aprire i portafogli e stringere  i denti”. I risultati sono sotto gli occhi di tutta, malgrado la pretestuosa e falsa cecità dei potenti del G20 e dell'Europa.

Maria Laura Barbuto, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

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