Le banche sempre più ricche: Weidmann contro Draghi

Mercoledì, Marzo 21th / 2012

– di Maria Laura Barbuto –

Bce / Bruxelles / Banche  / Prestiti / Tassi di interesse / Credit Crunch / Eurotower / Draghi / Weidmann / Dozzo 

Le banche sempre più ricche: nuovi prestiti

dalla Bce – Weidmann contro Draghi

Il Carroccio chiede impegno dell’esecutivo per

allentare la stretta del credito. Famiglie e

imprese penalizzate

Bruxelles –  In un momento di crisi come quello che sta attraversando l’Europa,  le famiglie e le imprese hanno sicuramente la peggio. “A fine stipendio avanza troppo mese” recitava uno slogan in segno di protesta nei confronti del circuito economico malato. La soluzione per porre fine ai propri problemi economici potrebbe essere quella di lavorare per essere a capo di un istituto bancario: un altro mondo, dove la crisi non ha mai varcato la porta d’ingresso. Per risolvere il fenomeno del “credit crunch”, la Banca Centrale Europea ha pensato bene di stanziare mille miliardi a favore di diversi istituti di credito arricchendo, così, la categoria dei banchieri e penalizzando famiglie ed imprese che portano sulle proprie spalle il peso di un debito pubblico di cui non sono artefici. E i Governi, tra cui quello italiano, sono i veri complici della speculazione. Le denunce arrivano dalla nostra penisola, ma varcano anche i confini nazionali: il capogruppo della Lega alla Camera, Gianpaolo Dozzo, ha presentato una mozione, che sarà votata la settimana prossima, nella quale viene chiesto esplicitamente l’impegno del Governo come organo di controllo sulle banche “affinchè la liquidità affluita dalla Bce venga utilizzata per allentare la stretta del credito e dare respiro all’economia reale, destinando non meno dell’80% della stessa al finanziamento, con tasso agevolato,  delle famiglie e delle piccole e medie imprese”. La separazione tra la Banca Commerciale e quella d’affari è un’altra delle richieste contenute nella mozione presentata dal Carroccio, in modo che i 139 miliardi di euro giunti nelle casse delle banche italiane con un tasso di interesse pari all’1%, siano destinati a risollevare le sorti del paese e non a far lievitare il potere degli istituti di credito. La capofila degli agi concessi è Banca Intesa, che ha ricevuto dalla Bce 24 miliardi di euro, seguita da Unicredit con 12, 5 miliardi di euro, Mps tra i 10 ed i 15, Ubi 6 miliardi, Banco Popolare e Mediobanca 3,5 miliardi di euro. Anche dalla Germania piovono critiche per Mario Draghi: il presidente della Bundesbank, Jens Weidemann, che ha dichiarato “occorre una comprensione più profonda delle cause della crisi ed  un importante canale di contagio è stata la pesante concentrazione del debito sovrano nelle rispettive banche nazionali”, rintraccia il punto critico della situazione, nelle due operazioni con cui l’Eurotower ha concesso ingenti somme di denaro alle banche con finanziamenti triennali a tasso fisso (Ltro). Weidmann ha specificato anche che “la riforma dei mercati finanziari dovrebbe dare importanza al principio secondo il quale i rischi e i profitti sono allineati e gli investitori dovrebbero essere ritenuti responsabili delle loro azioni. La possibilità di perdita o di default è un elemento costitutivo  di ogni mercato funzionante, e quelli finanziari non fanno eccezione”. Il presidente della Bundesbank ha, inoltre, dichiarato che l’innovazione finanziaria assicura la crescita economica e ha chiarito la sua posizione visto che, alla Bce, si parla già di exit strategy: impedire un terzo Ltro è lo scopo perseguito da Weidmann, il quale trova l’appoggio del Governatore della Banca Centrale finlandese, Errky Liikanen. Intanto il mercato immobiliare tedesco torna ad essere molto competitivo: gli immobili  teutonici costano il 5% in più rispetto allo scorso anno ed in alcune città addirittura i prezzi conquistano un aumento, in percentuale,  a due cifre. Questo è un chiaro segnale di come la speculazione bancaria tende a crescere: tanto, se ricade sui cittadini, non importa di certo ai banchieri.

Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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One Response to Le banche sempre più ricche: Weidmann contro Draghi

  1. max 24 Novembre 2013 at 14:04

    Quando Draghi disse che le banche devono ricapitalizzare, ho capito che si stava architettando la grande truffa contro il Popolo, al Governo spetta il compito di tassare tutto il bene immobile e provocare la recessione continuata, poi per l’inevitabile insolvenza le banche ti prendono il capitale oppure comprano a prezzi stracciati con i soldi della BCE, successivamente quando la proprietà privata sarà fortemente ridotta ci saranno nuovamente i prestiti dalle banche per ricomprare il mal tolto.
    Queste strategie bancarie fondate sulla base di un disegno assolutamente fuori dalla realtà vale per la prima parte, cioè fino al prenderti la proprietà, la seconda metà credo che finirà in maniera diversa.
    Se non si daranno gratuitamente soldi al Popolo da spendere, non credo che l’imprenditore possa avventurarsi in tal modo, per tanto la vedo brutta.
    Finirà con un colpo di Stato, è inevitabile, poi si cercheranno gli autori della crisi per abbracciarli al collo e tutto il sistema bancario scomparirà.

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