L’Appello di “Qui Europa” – Cara casta gli Italiani pagano troppe Tasse, è ora di Finirla!

Mercoledì, Giugno 6th /  2012

– di Silvia Laporta e Sergio Basile –

Italia / Roma / Governo Monti / Tasse da record / tasse inique / Dittatura / Debtocracy / Casta parlamentare / Appoggio cieco al governo dei banchieri / L'Italia sta morendo / Corte dei conti / Giampaolino / Alfano / Bersani / Casini / Silvia Laporta / Sergio Basile / Appello di Qui Europa / Appello disperato di tutti gli Italiani onesti  

L'appello di "Qui Europa" – Gli Italiani pagano 

troppe tasse!  Caro Monti è ora di finirla!

Casini, Bersani e Alfano: O "staccate la spina" o siete

corresponsabili della definitiva morte del Paese

più bello del mondo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma – "Il pericolo di un avvitamento deve essere attentamente monitorato, disinnescando il circolo vizioso in cui si potrebbe rimanere intrappolati". Lo ha sottolineato nella giornata di ieri la Corte dei Conti nel "Rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica". Un rapporto decisamente fosco per l’ Italia: d'altronde è come scoprire un pò l'acqua calda. "L'elevata pressione fiscale – osserva la Corte – rischia di generare impulsi recessivi". Anche se la parola "rischia" ci suona un pò come una presa per i fondelli! Che dite? "Il 2011 – sempre secondo la stessa Corte –  ci ha consegnato la realtà di un sistema impositivo ancora distante dal modello europeo: segnato dalla coesistenza di un'elevata pressione fiscale e di un elevatissimo tasso di evasione". L’Italia soffrirebbe pertanto di una “crescita asfittica”  e correrebbe – sempre secondo la Corte – il serio pericolo di avvitarsi su se stessa.

  Un consiglio fraterno: Buttate il telecomando! E… la Tv  

Ma in tutta onestà, più avvitata di così! Solo la Grecia sta peggio. Chi è stato il responsabile della distruzione del Bel Paese: il "Giardino d'Europa", il "Paese che tutto il mondo ci invidiava"? A voi la scontata risposta. Gli  “impulsi recessivi” di cui parla la Corte, sarebbero provocati dalla decisione del Governo tecnico di raggiungere il pareggio di bilancio  nel 2013 attraverso una serie di manovre che, per larga parte, fanno forza sulle entrate. L'Italia si trova così in una sorta di "circolo vizioso": troppo rigore e pochi investimenti portano a meno consumi e ad un ulteriore blocco dell’economia. Per la magistratura contabile, infatti,  "l'innalzamento a tempo delle aliquote Iva è potenzialmente gravido di controindicazioni sul piano economico e sociale". Ma la cosa pazzesca e che fino a ieri in tv (e per tv s'intende l'intero ridicolo calderone televisivo italiano: da Sky Tg24 alla Rai, da Mediaset a La7) i vari esponenti della casta-parlamentare di maggioranza (Pdl, Pd e Udc) andavano blaterando che il rigore è stata. è e sarà la strada migliore per la crescita. come dire ad un malato di asma, che la camera a gas è il modo migliore per fare le inalazioni. Forse è giunto il momento – così come suggeriva un vecchio spot tv – di "buttare il telecomando!". Solo però dopo aver provveduto con cura a spegnere la televisione.

  Economia italiana – L'allarme "scontato" della Corte dei Conti  

  Per carità! Ditelo a Monti, Napolitano e alla casta! 

Il presidente della Corte, Luigi Giampaolino, allora – consentiteci, con un ritardo mostruoso – ha finalmente gettato il sibillino allarme : “ Nel 2011, il Pil è rimasto al di sotto delle previsioni e purtroppo è un fenomeno non occasionale, ma destinato a protrarsi per anni. Rischiamo di rimanere intrappolati; va disinnescato il circolo vizioso”. Tenendo ben presente però un punto:la pressione fiscale è al limite,  i margini per riequilibrare il sistema di prelievo cercando di conciliare rigore, equità e crescita,sono esauriti.”

  La risposta che "non ti aspetti" 

Tuttavia, secondo la Corte, "uno spazio per agire senza aumentare le tasse c’è ed è enorme: quello della lotta all’evasione fiscale". Dal momento, dunque, che i tartassati Italiani pagano troppo poco, la strada pioù corta è costringerli a pagare fino all'ultimo spicciolo con ferrea disciplina. Alla faccia della casta e dei loro stipendi. Chissà come mai la corruzione, la concussione e il mancato rispetto della Costituzione e dei diritti degli Italiani ormai contano come il due di briscola, rispetto al problema dei problemi: l'evasione fiscale dei contribuenti! E le ricapitalizzazioni bancarie? E il denaro pubblico venduto agli Italiani al 6%? E Basilea 3? Ne vogliamo parlare? Evidentemente tali piaghe vere restano nell'oblio, rispetto all'"evasione fiscale": ciò che la magistratura contabile ha definito nelle swcorse ore come una “piaga pesante” che tra il 2007 e il 2009 è aumentata del 29,3 % per l’Iva e il 19,4% per l’Irap. Una piaga che dilagherebbe soprattutto al Sud e nelle isole. Accompagnano l’evasione fiscale, anche la corruzione e le frodi: sono più di un miliardo gli importi da recuperare per le frodi compiute in Italia a carico dei Fondi Strutturali Europei e nella sanità persistono corruzione e frodi ai danni della collettività. Come allora soprassedere, carissima Corte, sugli aumenti ingiustificati delle accise statali sul carburante (tra le quali paghiamo ancora quelli di 50 anni fa per missioni e calamità ormai cessate da un pezzo – vedi archivio "Qui Europa") o sugli aumenti altrettanto ingiustificati dell'Iva, da parte del governicchio Monti, vche vorrebbe addirittura portare al 23% dopo l'estate? Welcome in Grecia verrebbe da dire! 

  La "bestemmia" di Giampaolino  

La strada da intraprendere – secondo Giampaolino – sarebbe dunque quella di ridurre la spesa primaria  e per interessi (cioè ridurre i servizi per gli Italiani): per ridurre il debito la Corte suggerisce poi – udite udite – non la rinazionalizzazione delle banche centrali (privatizzate da Amato nel 1992) e la riconquista sacrosanta di una sovranità monetaria rubata in favore dei banchieri privati (fonte primaria del debito che ci chiedono iniquamente di pagare al loro posto) ma la dimissione di quote importanti del patrimonio mobiliare ed immobiliare in mano pubblica. Pazzesco! Ogni altro commento sarebbe inutile. 

  L'appunto "sconclusionato" della Corte dei Conti  

"Attualmente – nota Giampaolino –  l’Italia è al terzo posto della speciale classifica Ocse degli evasori di Iva, alle spalle di Turchia e Messico. Quei 46 miliardi evasi sarebbero utilissimi per riportare la tassazione su lavoro e impresa a livelli europei. Il problema è – secondo lui – che c'è uno scompenso tra le tasse sul lavoro e quelle sui consumi. "Le prime verrebbero tutte pagate, mentre le seconde non le pagherebbe nessuno". "E' per questo motivo – secondo la lucidissima analisi della Corte dei Conti, e per la gioia delle orecchie di Monti e company –  che l'Italia resta paralizzata". Ma in realtà l'incidenza del debito da evasione e da corruzione – soprattutto dovuta alla collusione tra politica, imprenditoria e gruppi di potere più o meno occulti – non è altro che un decimo rispetto al debito autorigenerante prodotto dall'emissione di carta moneta da parte della Bce, e conseguente rivendita (all'1%) alle banche private che lo rigirano – come noto – ai cittadini europei al 6%. Un regalo del 5% netto che fa la differenza (legalizzato dall'art. 123 del Trattato di Lisbona: trattato che nessun europeo ha votato e – tra l'altro – voluto) e che "illustrissima Corte" contribuisce in maniera determinante a gettarci nel baratro. 

  Il nostro appello, è l'appello di tutti gli Italiani onesti  

Va bene, dunque, la lotta per l’evasione fiscale (anche se per la verità, per statuto, i servizi pubblici offerti in cambio di questa pazza tassazione sono sempre più prossimi allo zero) indubbiamente una piaga per l’Italia, ma perché non si colpiscono i veri colpevoli della situazione Italiana? Perchè cioè non si colpiscono le caste bancarie? Forse conviene più fare i conti con le tasche degli Italiani che con le proprie? Allora concludiamo con un monito ai vari Bersani, Casini, Alfano: "carissimi politici" staccate la spina ora, per carità, altrimenti sarete ricordati dai posteri come coloro i quali hanno spalleggiato impietosamente i distruttori dell'Italia e dei suoi sogni. Evidentemente colpevoli come loro, se non di più!

Silvia Laporta, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

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