Domenica, Marzo 1st / 2015
Venerdì, Giugno 29th / 2012
– di Maria Laura Barbuto –
Unione Europea / Consiglio europeo / Bruxelles / Berlino / Roma / Varsavia / Europei 2012/ Vertice europeo / Calcio / Italia – Germania / Spread / Crescita / Economia / Politica / Bilancio / Crisi europea / Tobin Tax / Esm / Banca Centrale Europea / Mario Monti / Angela Merkel / Alexander Stubb / Mario Balotelli
Germania – Italia: scontro calcistico e politico
Mario Monti Vs Angela Merkel – Balotelli contro la
corazzata tedesca. Ma in campo c'è solo il SuperMario
del calcio
Roma, Berlino, Bruxelles – Lo avevamo detto proprio ieri che l’Unica “Italia” che ci regala un sorriso è la Nazionale di calcio che sta disputando gli Europei e che ha conquistato la finale contro la Spagna. L’attesissimo incontro tra Germania ed Italia è terminato, come tutti sappiamo, 2 a 1 per gli azzurri che hanno portato a spasso per il campo i tedeschi, facendo loro un pò di “lezioni private” di buon calcio. Se Mario Balotelli ha permesso a tutti gli Italiani di gioire per i gol segnati, l’altro “Mario Nazionale” non ha seguito la strada del primo. L’altra partita tra tedeschi e italiani si è giocata, ieri stesso, a Bruxelles in occasione della riunione del Consiglio Europeo: Monti “contro” la Merkel per chiedere nuove misure affinchè l’Italia non soffochi nel debito e lo spread si abbassi notevolmente.
Italia-Germania – Una doppia vittoria?
Nonostante si parli di una doppia vittoria, calcistica e politica, sulla seconda ci permettiamo di sollevare dei dubbi: la stampa nazionale ed internazionale ha parlato di un premier, Mario Monti, deciso a mettere alle strette la collega tedesca Angela Merkel ma, nonostante le sterili parole propagandistiche, dubitiamo fortemente del passo indietro a cui la Cancelliera si è vista costretta come dubitiamo della buona fede dello stesso premer, che ad oggi ha fatto di tutto per esporre l'Italia a rating e spread, e quindi di tutto per far esplodere il debito, lasciando mano libera – come visto in centinaia di articoli – ai suoi amici banchieri. Il professore ha chiesto (dopo mesi di gravissimo immobilismo e cecità estrema) misure anti-spread e per la crescita ed ha esordito affermando di non voler chiedere aiuto, ma soltanto capire se Italia (e Spagna) dovranno vedersela da sole oppure tutta l’Europa decida di mettere una toppa ed evitare la crisi totale. Vista così dovremmo quasi ringraziare il professore. Al pari di super-Mario Balotelli. Ma le cose non stanno come propagandato dalla stampa vicina ed asservita alla casta.
Italia-Germania – Una doppia vittoria?
Dall’altro lato, però, la Merkel è decisa a portare acqua al suo mulino e a difendere i risparmi dei tedeschi e non si è ben capito se noi Italiani, dopo l’exploit del “nostro caro" professore, dovremmo addirittura ringraziarlo per essersi ricordato di essere a capo del Bel Paese. Come se non bastasse, a rincarare la dose ci pensa il Ministro per le Politiche Europee finlandese, Alexander Stubb, che si schiera accanto alla Germania sposando la politica del rigore e la mancata solidarietà con i paesi più deboli.
Italia-Germania – Una doppia vittoria?
I lavori dei 27 capi di Stato e di Governo europei riuniti in Consiglio a Bruxelles hanno toccato diversi punti: dal bilancio comunitario alle risorse di cui potrà godere l’Ue nel periodo dal 2014 al 2020, dalla politica agricola comunitaria, all’unione bancaria, argomento che sarà ripreso sicuramente anche oggi. Monti minaccia anche di bloccare la Tobin Tax qualora la Cancelliera tedesca non si mostri più morbida nei confronti, non solo dell’Italia, ma di tutta l’Europa. Che il destino dello scacchiere internazionale sia affidato alle decisioni della Germania non è cosa nuova: peccato che Monti abbia cominciato a fingere di fare la voce grossa solo adesso dopo essere stato complice – né più némeno della Merkel – del disastro dell'Italia in primis e della stessa Eurozona. Ma d'altra parte – recite e chiacchiere a parte – la strada tracciata da Monti e Merkel è la stessa tracciata dai colleghi non eletti di Bruxelles: quella dell'accentramento e del MES. Quindi non ci resta che ringraziare – per ora e per sempre – un solo SuperMario, e non di certo quello della politica, ma quello del calcio: capace con due prodezze di piegare la Germania. Cosa che non è riuscita (ammesso che ci avesse mai provato davvero) al mario "delle banche".
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)