Venerdì, 19 Agosto/ 2016
– di Jeff Godwin–
Domenica, Aprile 22th / 2012
– di Mirella Fuccella e Sergio Basile –
Italia / Unione europea / Europa / Record / Finanziamento pubblico ai partiti / Casta tecnocratica / Giorgio Napolitano / Modelli europei / Controinformazione / Statistiche / Mirella Fuccella / Sergio Basile / Francia / Germania / Regno Unito / Spagna / Elite politica al servizio della tecnocrazia / Morte dello Stato / La bufala della "Crisi" e il "Cerchio magico" dei "Montiani" / Finanziamento iniquo e immorale / Onestà intellettuale / Bisogno di una rivoluzione-politica "pacifica" dal basso / Smantellamento del Welfare / Balla Neo-liberista / Conflitto d'interesse e Collusione partitico-aziendale / Nuovo Ordine Mondiale / Dio-danaro / Corte dei Conti / Giulietto Chiesa / Beppe Grillo / Movimenti fuori dal coro / Popli disillusi / Censura / Libertà / Democrazia indiretta / Pressioni politiche / Referendum / Responsabilizzare i leader politici / Commissione di Alti Magistrati / Rinascita spitrituale e morale / Riscoperta valori sacri / Confronto politico / Menzogna neoliberista / Deducibilità del finanziamento ai partiti
Italia da record: anche nei contributi ai partiti
Finanziamento iniquo ed immorale per la "super-casta":
La musica cambia nel resto d’Europa
Re Giorgio Napolitano sta a guardare la "Nuova Tecno-Casta"
che Egli stesso ha favorito
Roma, Parigi, Londra, Berlino, Madrid – Tra i temi più caldi trattati dai media nazionali, negli ultimi giorni, uno ci ha particolarmente colpito in negativo, soprattutto in un periodo ci austerity (sia pure ingiustificato: visto che l'Italia è, contrariamente a quanto qualcuno vorrebbe farci credere, un Paese finanziariamente robusto, con un avanzo primario, un bedito privato d'impresa ed un livello di risparmio da prime della classe nell'intera Europa) nel quale in governo Monti, appoggiato ciecamente e spesso insensatamente da tutti i principali leader di partito (Bersani, Alfano e Casini tra tutti) sta letteralmente opprimendo il popolo italiano. E ciò mentre i partiti ingrassano di notte, nel sonno. Allora, analizzando le modalità di finanziamento dei partiti nei diversi stati europei, come al solito, constatiamo che una delle maggiori fonti di spreco in Italia è ancora una volta, proprio, la vita politica.
Il finanziamento in Francia
In base ai dati riportati dall'esperto Pierluigi Martini, responsabile riforme Ist, sappiamo che in Francia il finanziamento della politica dipende da un contributo annuale, fissato con la legge finanziaria, a cui si accompagnano rimborsi in occasione delle elezioni. È previsto l'obbligo di rendiconti annuali previa certificazione di due revisori dei conti. In caso di irregolarità, il partito perde il diritto al contributo per l'anno successivo, e sono altresì previste anche sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto delle parità tra i generi. Sempre in Francia, il contributo annuale ai partiti è di 80 milioni di euro: cifra alla quale si aggiungono i contributi dei privati, che possono essere fatti solo da persone fisiche, in misura non superiore a 7.500 euro l'anno, e con la deducibilità fiscale del 66%.
In Germania
Anche in Germania il finanziamento è pubblico e non può superare la soglia dei 133 milioni l'anno. C'è il controllo sulla contabilità da parte del presidente del Bundestag, sulla base di una relazione giustificativa firmata da un revisore, mentre il presidente è, a sua volta, controllato dalla Corte federale dei Conti.
In Spagna
In Spagna, il finanziamento della politica è misto, essendo composto dai contributi annuali dello Stato centrale e da quelli delle comunità autonome. La misura è stabilita nella legge finanziaria. Sulla contabilità c'è il controllo della Corte dei Conti, mentre il contributo annuale ordinario, al netto da quello locale, è in media di circa 60 milioni.
Nel Regno Unito
Nel Regno Unito vi sono norme che privilegiano il finanziamento pubblico dei partiti di opposizione e la trasparenza dei finanziamenti privati. Dunque nei paesi europei è previsto un finanziamento pubblico dei partiti equo e ordinato, e sono sempre presenti meccanismi di controllo sull'uso del finanziamento. Infine sono di solito stabiliti limiti massimi e forme di deducibilità fiscale.
L'anomalia tutta italiana – Fondare un partito? Meglio di un'azienda!
In ogni caso, in tutti i modelli sopraesplicati, la misura del contributo pubblico ai partiti è ben inferiore a quanto previsto in Italia, dove è di 4 euro per voto. Dunque sarebbe giusto un forte ridimensionamento di questo importo, sommando alla riduzione del 30% – già decisa con il D.L. 98 del 2011 – almeno un ulteriore 20/30% minimo. Ciò facendo pressioni sui nostri rappresentanti politici diretti, affinchè pongano tali questioni ai rispettivi direttivi: sempre più simili a delle supercaste di intoccabili, con schemi che puntano – a quanto pare – a vere e proprie performance a carattere aziendale, ed a rischio zero.
Elite politica al servizio della tecnocrazia – E' la morte dello Stato?
Veramente inaccettabile in un Paese che la stessa classe politica (quella che conta: dovremmo parlare forse di ristretta élite politica retta da un pugno di uomini) accanto ad una insensata classe di tecnocrati non eletti, sta contribuendo a distruggere, continuando a parlare di mercati, spread e nuovi tagli alla spesa pubblica (stamane Alfano al TG1) come se fosse la regola. Come se fossero cose normali e reali. Roba da circo, insomma! Peccato che tali personaggi si celano dietro ai numeri e ad un presunto consenso elettorale che in effetti ad oggi non avrebbero più! Almeno a giudicare dai quotidiani allarmati e disgustati commenti di milioni di persone che non ce la fanno più ad andare avanti: nei mercati, nelle piazze, nei bar, nei treni, nelle scuole, sul web, negli oratori e dovunque la gente comune abbia la possibilità di confrontarsi ed affrontare in libertà – e senza censura di alcun genere – tali delicatissimi argomenti, che i media che contano toccano solo di striscio e mai a fondo. In un paese nel quale i suicidi nell'anno appena conclusosi hanno toccato il drammatico numero di 17.000 casi: ed in una Europa sotto scacco dei poteri forti, che ha visto andare in funo in pochi mesi 6 milioni di posti di lavoro. grazie ad insensate ed immorali politiche di austerity.
La bufala della "Crisi" e il "Cerchio magico" dei "Montiani"
Ciò quando tutti sanno benissimo che questa crisi è una grossa bufala inventata per realizzare anche in Italia una sorta di Nuovo Ordine Mondiale, sotto l'egida e la regia del "dio-danaro" e delle forze occulte che dominano finanza e sistema economico: ed ora vorebbero infinocchiare anche i popoli. Un "New World Order" portato avanti – sono i fatti degli ultimi mesi a dirlo con eloquenza estrema e cruda – da banche e servi delle banche, più o meno occulti, con la complicità immorale della stragrande maggioranza dei media. Intanto, ed a ragione, crescono – e ce lo dicono molti sondaggi ufficiali – movimenti fuori dal coro, come il "Movimento 5 Stelle" di Beppe Grillo, o "Alternativa" di Giulietto Chiesa, che stanno denunciando con coraggio questo pazzesco gioco al massacro.
Onestà intellettuale – Urge "Rivoluzione pacifica" dal basso
Ma tornando alla necessità di cambiamento di tale assurdo sistema, che umlia e svilisce la dignità degli Italiani tutti – a prescindere dal colore politico – possiamo concludere che – già prima delle prossime "Elezioni Politiche" – sono necessarie riforme serie e mirate, magari su iniziativa popolare (visto che la super-casta aziendale della politica, farà di tutto per lasciare tutto comè) nonché, seguendo l'esempio degli altri nostri cugini europei, dei controlli rigorosi sulla contabilità, con l'obbligo di certificazione dei bilanci effettuabile da soggetti qualificati, nonché il controllo dei bilanci da parte di una Commissione di alti magistrati. Ciò senza ricorrere ed usare la facile scusa "neoliberista" degli scandali di alcuni personaggi politici per accellerare un processo di disintegrazione di secoli di costituzionalismo, conquiste sociali, Democrazia e Sovranità: Popolare e Nazionale.
Lo smantellamento "assurdo" del Welfare e la "Balla Neo-liberista"
Tutto per instaurare una "Nuova" forma di contollo economico, finanziario e psicologico delle masse, dove ciascuna élite avrebbe la sua fetta di torta, ai danni della dignità e della libertà umana. Insomma: per migliorare gli stati e cancellare la corruzione, non serve "smantellare lo stato ed il welfare" (privatizzandolo, svendendolo o rottamandolo, e sostituendolo con tecnocrati falsi e falsi profeti neoliberisti) ma serve sostanzialmente e semplicemente una rinascita morale e spirituale del popolo tutto. Urgono, ancora, meno deleghe morali a terzi, la riscoperta dei nostri alti e sacri valori morali e religiosi (quale premessa fondamentale a tutto il resto), nonché una maggiore partecipazione sociale e politica. Un maggiore controllo sui nostri rappresentanti ritornando ad utilizzare in maniera saggia tutti gli strumenti di democrazia indiretta o latente di cui i popoli occidentali dispongono (come la pressione politica, il referendum o il confronto/dibattito pubblico) ad iniziare dalle scuole, dalle università, dalla rete e dai luoghi pubblici d'incontro e formazione.
Il conflitto d'interesse e la "collusione partitico-aziendale"
Sarebbero indispensabili anche sanzioni più severe per gli amministratori che sottraggono fondi dal contributo pubblico dei partiti per fini personali, e sanzioni per i candidati che superano i tetti di spesa consentiti. Sull’esempio francese, si potrebbe prevedere inoltre una maggiore deducibilità del finanziamento ai partiti proveniente dai cittadini, e non dalle imprese, che non votano e possono generare conflitti di interesse. Intanto Re >Giorgio Napolitano sta a guardare l'evolversi di una nuova "Tecno-casta" che Egli stesso ha contribuito ha creare per la "salvezza dell'Italia" e la reverenza al "dio-mercato".
Mirella Fuccella, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
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