Banche italiane speculano su “Dramma Grecia”

Domenica, Giugno 10th / 2012

–  di Sergio Basile e Silvia Laporta –

Unione europea / Sistema bancario europeo / Italia / Francia / Germania / Banche / Meccanismo speculativo / Mercati / Troika / Aiuti alla Grecia / Meccanismo Europeo di Stabilità / MES / ESM / Contributo dell’Italia / Elezioni / Sergio Basile / Silvia Laporta / Qui Europa / Europa 

Italia – Per “salvare la Grecia”, le banche nazionali

“speculano” più di Francia e Spagna

Intanto Monti pensa a finanziare il liberticida MES, anziché

soccorrere famiglie ed imprese

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma, Atene – Secondo un’indagine di Federcasse, riguardo al processo di – per così dire – salvataggio della Grecia ed alle connesse risorse stanziate per il “Fondo Salva Stati permanente” (Esm o Mes) – resa nota nel fine settimana – l’Italia sarebbe il Paese dell’Ue che sborserebbe più soldi, più di Germania a Francia, sempre in proporzione al rischio. Secondo il report mensile Punto Macro, infatti,  l’Italia – che aveva un’esposizione verso la Grecia più bassa pari a 4,8 milioni di euro – ha finora contribuito al piano di salvataggio con 10,3 miliardi di prestiti bancari, mentre le banche tedesche avrebbero contribuito con 15,7 miliardi (con un rapporto prestiti bilaterali/esposizione del 68,6%) contro gli 11,8 miliardi di euro (rapporto 21,2%) delle banche francesi.

  Fondi buttati anche per il Mes  

A questi dati bisogna inoltre aggiungere anche quelli dei futuri rimborsi per garantire la dotazione dell’Esm, il liberticida e “dittatoriale” Fondo Salva Stati Permanente (altrimenti noto come Meccanismo Europeo di Stabilità: vedi articolo pubblicato lo scorso Venerdì 7 giugno in “Qui Europa”). A conti fatti, dunque, si evince che l’Italia ha contribuito più di Francia e Germania, sempre in proporzione al rischio, allo “pseudo-salvataggio” della Grecia. O al suo “affossamento definitivo”: dipende sempre dalla prospettiva. Per la cronaca, i contributi all’Esm nel 2012 sono stati ben 6,5 miliardi da parte della Francia; 8,7 miliardi sul fronte tedesco, e 5,7 miliardi la dotazione dell’IItalia. I contributi all’Esm entro il 2014 saranno: 16,3 miliardi per la Francia; 21,7 miliardi per la Germania e 14,3 per l’Italia. Cifre importanti che potrebbero essere destinate alla lotta alla disoccupazione giovanile, a rilanciare le imprese e che invece – grazie al professor Mario Monti – vengono “buttati” in un Fondo nato per speculare: dotato di un proprio statuto autoregolamentato, capace di prendere decisioni su cui i parlamenti nazionali –come già detto da “Qui Europa” – non avranno alcuna voce in capitolo, né i suoi governatori, che godranno dell’immunità! Insomma, una sorta di mafia legalizzata! 

  Il bluff degli uiuti e la speculazione  

Letto in altri termini – e leggendo tra le righe della vergognosa disinformazione che viene fatta da più fronti sul delicatissimo quanto censuratissimo tema – potremmo tranquillamente dire che le banche italiane hanno di fatto speculato più delle cugine europee sulle disgrazie del popolo greco. E’ infondo, tutta una questione di “termini” ed aggettivi, ma la sostanza non cambia. Una crisi “fasulla”, “aiuti fasulli”, speculazione “vera”, interessi sul debito da restituire “verissimi”! Come “verissime” sono le pene inflitte ai cugini ellenici, senza alcun reale motivo, grazie al diktat dei mercati. E’ ora di cambiare, e l’occasione giusta saranno le prossime imminenti elezioni greche.

Sergio Basile, Silvia Laporta  (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

 

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