Mercoledì, Novembre 18th/ 2013
– di Vincenzo Mannello –
Lunedì 16 Maggio / 2016
– Redazione Qui Europa –
Redazione Qui Europa, Metodo Di Bella, malati oncologici, tumori, terapia dei tumori, neoplasie, Dott. Giuseppe Di Bella, cause che scatenano i tumori, inquinamento, guerre, disastro nucleare, bombe atomiche, test nucleari, radiazioni ionizzanti, decadimento radiattivo, la grande strage avanza nel silenzio
Genocidio nucleare planetario, indotto e silenzioso – 1
Essere terrestri e tutti prigionieri in un'unica
camera a gas radioattiva
Nessuno si rende conto della tragedia a cui sta andando
incontro l’umanità?
1) La mappa dei 2053 test nucleari, dal 1945 al 1998 (il video)
2) Ma perchè si chiamano "radiazioni ionizzanti"?
3) Il processo di “decadimento” radioattivo
4) Gli incidenti del “nucleare civile”
5) C'è altro da aggiungere?
6) La grande strage “avanza” lentamente, sotto i nostri occhi. In silenzio
7) Tante malattie o una sola malattia?
8) Ma quale prevenzione?!
di Alessandro Ricchi, Fondazione Giuseppe Di Bella Onlus
Roma – di Alessandro Ricchi, Fondazione Giuseppe Di Bella Onlus – L’artista giapponese Isao Hashimoto ha creato una mappa in time-lapse delle 2.053 esplosioni nucleari che hanno avuto luogo tra il 1945 e il 1998. Il video (1) inizia con il test del Progetto Manhattan “Trinità” vicino a Los Alamos e si conclude con i test nucleari del Pakistan nel maggio del 1998. Per ogni ordigno nucleare esploso ogni nazione ottiene un blip e un puntino lampeggiante sulla mappa. Il conteggio è tenuto sulla barra superiore e quella inferiore dello schermo. Hashimoto, che ha iniziato il progetto nel 2003, dice che ha creato il progetto con l’obiettivo di mostrare “la paura e la follia delle armi nucleari”. Il conteggio , che inizia lentamente , diventa incalzante dal 1962 con un aumento travolgente fino agli anni 80.
(1) Vedi qui il video: Mappa dei test nucleari ufficiali dal 1945 al 1998
Le radiazioni ionizzanti sono quelle radiazioni dotate di sufficiente energia da poter ionizzare gli atomi o le molecole con i quali vengono a interagire; le energie di soglia dei processi di ionizzazione sono dell'ordine di alcuni eV. La caratteristica di una radiazione di poter ionizzare un atomo, o di penetrare più o meno in profondità all'interno della materia, dipende oltre che dalla sua energia anche dal tipo di radiazione e dal materiale con il quale avviene l'interazione. Le radiazioni ionizzanti si possono dividere in due categorie principali: quelle che producono ioni in modo diretto (le particelle cariche, quali particelle α , β−, β+), dette direttamente ionizzanti, e quelle che producono ioni in modo indiretto (neutroni, raggi γ e raggi X, in generale le particelle neutre), dette indirettamente ionizzanti; a queste vanno aggiunte le porzioni di radiazione ultravioletta di alta frequenza. Si dice che una radiazione è ionizzante, quindi, quando è in grado di produrre, in modo diretto o indiretto, la ionizzazione degli atomi e delle molecole del mezzo attraversato (la ionizzazione è un processo mediante il quale gli atomi acquistano, o perdono, elettroni, diventando quindi elettricamente carichi). Si considerano ionizzanti le radiazioni con lunghezza d'onda maggiore di 400 10-9m; la radiazione ultravioletta (10÷400 10-9m) non è quindi da considerarsi ionizzante. Per quanto precedentemente descritto si può dedurre che il processo di ionizzazione porta necessariamente ad alterazioni degli atomi, almeno in via transitoria, e può in tal modo produrre modificazioni nella struttura delle molecole che li contengono. La radiazione ionizza le molecole di DNA ad esempio delle cellule cutanee, inducendo basi adiacenti di timina a formare legami covalenti, interferendo con i meccanismi di copia e in generale con il funzionamento dell'acido nucleico. Il tutto può portare delle mutazioni genetiche, che possono sfociare in episodi di cancro.
ELEMENTO | NUCLIDE | TEMPO DI DIMEZZAMENTO T1/2 | TIPO DI DECADIMENTO (radiazione) |
calcio | 4520Ca | 164 giorni | beta |
carbonio | 146C | 5730 anni | beta |
cesio | 13755Cs | 30 anni | beta, gamma |
fosforo | 3215P | 14,3 giorni | beta |
idrogeno | 31H (trizio) | 12,26 anni | beta |
iodio | 13153I | 8,07 giorni | beta |
potassio | 4019K | 1,3 · 109 anni | beta, gamma |
radio | 22688Ra | 1590 anni | alfa |
rado | 22286Rn | 3,82 giorni | alfa, gamma |
sodio | 2411Na | 15 ore | beta |
stronzio | 9038Sr | 28,1 anni | beta |
tecnezio | 9943Tc | 6,02 ore | gamma |
torio | 23090Th | 8 · 104 anni | alfa, gamma |
uranio | 23892u | 4,51 · 109 anni | alfa |
Tipologia | individui ammalati al 31.12.2013 | Nuovi ammalati ogni anno |
CANCRO | 2.800.000 | 300.000 |
ALZHEIMER | 1.000.000 | 150.000 |
PARKINSON | 250.000 | – |
SCLEROSI MULTIPLA | 60.000 | – |
EPILESSIA | 500.000 | 25.000 |
Un'altra terribile verità
Comincia a farsi strada in me la consapevolezza che forse non è solo colpa dei miei comportamenti; che non sia ora di cominciare a studiare misure preventive, a livello mondiale (OMS), finalizzate alla "neutralizzazione" , o quantomeno ad una vera "minimizzazione del rischio radioattivo"? esempio: 1) assunzioni controllate di principi attivi che fungano da "filtri" o "spugne" in grado di assorbire la maggior quantità possibile di eventuali prodotti di decadimento introdotti nell'organismo, o di smorzare i loro "effetti secondari" (Radicali liberi – Vedi slide allegate) ); 2) somministrazioni controllate di principi attivi in grado di rinforzare le nostre strutture cellulari e difenderle dai danni eventualmente indotti. Non sarebbe ora che la "Ricerca di base" , in tali ambiti, assumesse un ruolo preminente rispetto all'attuale e totale sottomissione rispetto a quella "applicata"?
Alessandro Ricchi, Fondazione Giuseppe Di Bella Onlus
Metodo di Bella – Sito Ufficiale
Il genocidio planetario si fa strada, lentamente, sotto i nostri occhi
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Principali crimini/disastri nucleari dal 1952 al 2011 / Anni '50
Anni '60
1961, 3 gennaio. Idaho (Usa). Esplosione del reattore: 3 morti. Non si sono contati gli intossicati dentro e fuori l'impianto. Il grado di contaminazione dei corpi dei deceduti risultò così alto che le teste e le mani furono tagliate e sepolte in un deposito di scorie radioattive. L'impianto è stato definitivamente chiuso.
1961, 4 luglio. URSS. La fuoriuscita di radiazioni per un guasto al sistema di controllo di uno dei due reattori di un sommergibile atomico sovietico provoca la morte del capitano e di sette membri dell’equipaggio.
1964 Usa. Incidente al reattore Wood River: un morto.
1964 Garigliano (Italia). Guasto al sistema di spegnimento di emergenza del reattore. Si è andati vicino alla catastrofe.
1965, 5 dicembre. Isole Ryukyu (Giappone). Un jet militare americano A-4E con a bordo una bomba all’idrogeno B-43 scivola in mare da una portaerei statunitense vicino alle isole giapponesi Ryukyu.
1966 Belgio. Il fisico Ferdinand Janssen intossicato viene portato all'ospedale Curie di Parigi.
1966, 17 gennaio. Palomares (Spagna). Un B-52 statunitense con quattro bombe all’idrogeno B-28 entra in collisione con un aereo cisterna durante il rifornimento in volo. I due aerei precipitano e tre bombe a idrogeno (bombe H) cadono nei pressi di Palomares, mentre la quarta cade in mare. L’esplosivo di due delle tre bombe, a contatto col suolo, detona spargendo su una vasta area plutonio e altro materiale radioattivo. In tre mesi vengono raccolte 1.400 tonnellate di terra e vegetazione radioattiva che vengono portate negli Stati Uniti. Mentre i militari statunitensi sono forniti di tute protettive, gli spagnoli continuano a vivere tranquillamente e a coltivare i terreni. Un monitoraggio effettuato nel 1988 su 714 abitanti ha rivelato in 124 di loro una concentrazione di plutonio nelle urine di gran lunga superiore ai livelli normali.
1966 Ottobre, Lagoona Beach (Usa). Alcune piastre di protezione si staccano e bloccano il circuito di raffreddamento del reattore autofertilizzante Enrico Fermi (61 Mw) per cui si ha surriscaldamento; il dispositivo di arresto automatico non funziona; il reattore riprende la sua attività soltanto nel 1970; e nel 1972 viene fermato definitivamente.
1967 Trino Vercellese (Italia). Fessurazione di una guaina d'acciaio di una barra di combustibile con conseguente chiusura della centrale per 3 anni. Per buona parte di questo tempo la centrale ha scaricato nelle acque del Po trizio radioattivo.
1967 Francia. Fusione di elementi combustibili nel cuore del reattore di Siloe (Grenoble). Ciò provoca la liberazione di Iodio 131 e Cesio 137 nell'acqua di raffreddamento del reattore. Si liberano gas radioattivi nell'aria.
1968 Den Haag (Olanda). Per un «errore tecnico» si libera nella centrale Up 2 del materiale radioattivo. La radioattività nell'aria della città supera di 100 volte i limiti «accettabili».
1968 Gennaio, Chooz (Belgio). Grave incidente nel reattore ad acqua leggera. La riparazione è durata 2 anni e 2 mesi. Nel 1970 il reattore è guasto di nuovo.
1968, 10 marzo. Oceano Pacifico. Il sottomarino K-219 affonda nel Pacifico. A bordo ha tre missili nucleari e due siluri a testata nucleare.
1968, 27 maggio. Oceano Atlantico. Un sottomarino statunitense con a bordo due siluri a testata nucleare affonda nell’Atlantico.
1968, 21 agosto. Groenlandia. Un B-52 statunitense precipita in Groenlandia. Tre bombe all’idrogeno che si trovavano a bordo esplodono e 400 grammi di plutonio-239 si disperdono nell’ambiente. L’area viene successivamente bonificata da oltre 500 uomini inviati dalla Danimarca e da 200 militari statunitensi. Nei venti anni successivi, 100 dei danesi che avevano partecipato all’intervento si ammalano di cancro, altri di gravi malattie tra cui la sterilità.
1968 Agosto, Brenìllis (Spagna). La centrale si blocca completamente. La riparazione è durata 3 anni.
1968 Francia. Il reattore di Monts Arreé si arresta per un incidente. Periodo di riparazione: 3 mesi.
1969 Garigliano (Italia). Sette arresti alla centrale per guasti.
1969, febbraio. Latina (Italia). Arresto alla centrale di Latina per mancanza di alimentazione alla strumentazione (a marzo si avrà ancora un grosso guasto alla stessa centrale).
1969, gennaio. Lucens (Svizzera). Dopo sole 7 ore di funzionamento si ha surriscaldamento con rottura di guaine ed infiltrazione di acqua contaminata nel sotterraneo. La grotta contenente la centrale è stata murata definitivamente.
1969 Germania. Per fessurazioni molteplici delle turbine il reattore Gundremmingen sul Danubio viene chiuso per 3 anni.
1969 Usa. Incendio nel reattore di Rocky-Flats. Durante l'incendio si perde plutonio.
1969 Francia. Parecchi chilogrammi di uranio vanno persi durante un incidente a Saint Laurent des Eaux. Le riparazioni durano parecchi mesi.
Anni '70
1970 Belgio. Altro incidente nel cuore del reattore di Chooz.
1970 Chicago (Usa). L'impianto Edison perde 200.000 litri di acqua contaminata.
1970 Usa. Il reattore da 600 Mw Dresden 2 sfugge completamente al controllo per 2 ore per un guasto ad una apparecchiatura di controllo.
1970, 12 aprile. Oceano Atlantico. Il sottomarino sovietico K-8 affonda nell’Atlantico con a bordo due reattori e due siluri a testata nucleare.
1971 Den Haag (Olanda). Rottura di un tubo per il convoglia-mento di acqua radioattiva.
1971 Kansas. Si scopre che la miniera di sale scelta per lo stoccaggio delle scorie radioattive, al riparo dell'acqua, è piena di buchi e l'Aec (Ente americano per l'energia nucleare) è costretto a improvvisare dei piani di stoccaggio in superficie.
1971 Francia. Fournier rivela in «Charlie Hebdo» n. 14 che un tecnico del centro nucleare di Saclay ha tentato, due anni prima, di suicidarsi dando fuoco al laboratorio in cui lavorava.
1972 Francia. Due militanti del gruppo ecologico «Survivre et vivre» scoprono che più di 500 fusti di residui radioattivi su 18.000 conservati all'aperto al centro di ricerche nucleari di Saclay, hanno larghe fenditure che lasciano così sfuggire la radioattività.
1972 Francia. Un operaio portoghese che non conosce i segnali di pericolo lavora parecchie ore in una sala irradiata del centro di Saclay.
1972 Francia. Ancora al centro di Saclay sfuggono dieci metri cubi di liquidi radioattivi.
1972 Usa. Due lavoratori nell'impianto di Surry muoiono per l'esplosione dei tubi di un sistema di sicurezza mentre ispezionano tubi già difettosi.
1973 Marzo, Chinon (Francia). Arresto definitivo della centrale nucleare di Chinon I, dopo soli 11 anni di funzionamento. Di fatto la centrale ha mosso le turbine per 43.000 ore, ossia per 5 anni.
1973, aprile. Isole Hawaii (USA). Fuga radioattiva nel sottomarino statunitense Guardfish alle Hawaii. Cinque marinai dell’equipaggio vengono contaminati dalle radiazioni
1973 Hanford (Usa). La Aec ammette che nei 15 anni precedenti si sono verificati 15 incidenti in cui si sono liberati liquidi radioattivi per un totale di 1.600.000 litri.
1973 Settembre, La Hague (Francia). Fuga di gas radioattivo. 35 lavoratori sono contaminati di cui 7 gravemente.
1973 Settembre, Windscale (GB). Nell'officina di ritrattamento si ha un rigetto di radioattività. 40 lavoratori sono contaminati.
1973 Novembre, Hanford (Usa). Si ha la diciassettesima fuga di liquidi radioattivi. Gli accumuli di plutonio in una fossa vicino alla città sono così grandi da rendere possibile una reazione a catena.
1973 Dicembre, Usa. Di 39 reattori, negli Usa, 13 sono fuori servizio. Brown's Ferry lavora al 10%, Peach Botton al 2%, Connec 2 al 20%.
1973 Den Haag (Olanda). 35 addetti agli impianti sono intossicati (7 in modo molto grave). Nubi di gas radioattivo si diffondono per 15 minuti sulla campagna.
1974 Usa. Da un'inchiesta risulta che più di 3.700 persone che avevano accesso ad armi atomiche hanno dovuto essere licenziate. Motivi: demenza, decadimento intellettuale, alcolismo.
1974 Sevcenko (Urss). Reazione tra il sodio (usato come liquido refrigerante) e l'acqua con generazione di idrogeno e soda caustica (che a sua volta corrode il circuito di trasporto del fluido). Il risultato è una grossa esplosione.
1974 Aprile, Austria. Qualcuno contamina volontariamente il treno Vienna-Linz con Iodio 131 e Iodio 113. Dodici persone vengono ricoverate. Gli autori dell'attentato non sono mai scoperti.
1974 Maggio, Casaccia (Italia). Si spacca un recipiente contenente plutonio. Non si sa altro.
1974 Maggio, Usa. L'Usaec comunica che 861 anomalie si sono prodotte nel 1973 nei 42 reattori in funzione; che 371 avrebbero potuto essere serie e che 18 lo furono realmente (di cui 12 con fuga di radioattività).
1974 Usa. Una nube radioattiva di trizio si forma per una fuga di gas da un condotto della centrale di Savannah Mirex, in Carolina. La nube va lentamente alla deriva ad una altezza di 70 metri.
1974 Francia. A 60 anni dall'avvio di una fabbrica di radio, nonostante il suo smantellamento, si libera ancora una radioattività significativa. L'acquirente del terreno di Gyf-sur-Yvette sul quale la fabbrica è situata scopre in vari punti fonti radioattive che superano 50 volte la dose massima consentita.
1974 Belgio. L'acqua della condotta Visé, captata nel Pletron, contiene da 2 a 3 volte più radon 22 (gas radioattivo) del massimo ammesso per una popolazione adulta vicina ad una centrale.
1974/75. Leningrado (URSS). Una serie di incidenti viene segnalata nell’inverno tra il 1974 e il 1975 presso la centrale nucleare di Leningrado, in Unione Sovietica. Tre morti accertati.
1975 Gennaio, Usa. Viene ordinata la chiusura di 23 reattori per guasti nel sistema di raffreddamento, vibrazioni anormali e piccole fughe di gas radioattivo.
1975, 19 novembre. Germania. Muoiono 2 operai nel reattore di Gundremmingen. I due dovevano riparare una valvola. Escono 4 litri di vapore radioattivo ad una pressione di 60 atmosfere e ad una temperatura di 270°C.
1975, 22 novembre, Italia. Due navi americane, la portaerei J.F.Kennedy e l'incrociatore Belknap, a bordo della quale vi erano armi nucleari, (come testimonia l'allarme in codice "broken arrow" che fu lanciato dal comandante della sesta flotta americana e che indica appunto un incidente che vede coinvolte armi nucleari) si scontrano al largo della Sicilia. La Belknap prese fuoco e fu gravemente danneggiata, ma l'incendio venne fermato a pochi metri dal magazzino che conteneva le armi atomiche.
1975 Marzo, Brown's Ferry (Usa). Per cercare correnti d'aria nella cabina di comando della centrale viene usata una candela che appicca il fuoco a tutti i cavi elettrici bloccando tutti i sistemi di sicurezza. Si riesce a rimediare fortunosamente (per un resoconto più dettagliato di questo grave incidente vedi il «Corriere della sera» del 2/7/1977, p. 3.). Secondo il calcolo delle probabilità questo incidente può verifi-carsi in un caso su mille miliardi!
1975, 7 dicembre. Lubmin (Repubblica Democratica Tedesca). Un cortocircuito nell’impianto della Centrale di Lubmin, sul litorale baltico nella Germania Orientale, provoca una parziale fusione del nucleo del reattore.
1976 Gennaio, Germania. Sempre a Gundremmingen la neve caduta in abbondanza spezza le linee elettriche che convogliano l'energia prodotta nel reattore. Questo, spento con la procedura d'emergenza, fu soggetto ad una tale pressione interna che le valvole di sicurezza si aprirono e liberarono vapore radioattivo.
1976 Windscale (GB). Il reattore contamina di Iodio 131 centinaia di miglia di territorio.
Ottobre 1976 Tallin (Urss). Salta in aria una centrale atomica sotterranea: almeno cento persone sono morte. Le autorità sovietiche negano ma dopo il 25 ottobre, e per una settimana almeno, il quotidiano russo ha pubblicato una decina di necrologi ogni numero (Per un resoconto più dettagliato di questo incidente vedi «Panorama» de 30/11/1976, p. 145.).
1977 Bulgaria. Nella centrale di Klozodiy, a causa di un terremoto, salta la strumentazione di controllo del reattore. Grazie ai tecnici che sono riusciti a fermare la reazione, l’Europa ha evitato conseguenze gravissime.
1977 Aprile, El Ferrol (Spagna). Fuga radioattiva. Più di 100 persone contaminate.
1978 Maggio, Caorso (Italia). Il giorno del collegamento della centrale con la rete elettrica (26 maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono valvole che non tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo, mal progettati con calcoli sbagliati.
1979 Three Mile Island, Harrisburgh, Usa. Il surriscaldamento del reattore provocò la parziale fusione del nucleo rilasciando nell'atmosfera gas radioattivi pari a 15000 terabequerel (TBq). In quella occasione vennero evacuate 3.500 persone.
1979, 7 agosto. Tennessee (USA). La fuoriuscita di uranio arricchito da una installazione nucleare segreta provoca la contaminazione di oltre 1.000 persone. Vengono registrati nella popolazione valori di radioattività fino a cinque volte superiori alla norma.
1979, agosto. Erwin (USA). Oltre 1.000 persone vengono contaminate a seguito di una fuga radioattiva in un centro di ricerca nucleare, fino ad allora rimasto segreto, a Erwin, negli Stati Uniti.
Anni '80
Parigi – 7/7/2008
07-07-2008 PARIGI – L’Autorità per la sicurezza nucleare francese ha chiesto in mattinata a Socatri, società satellite del colosso energetico Areva, di sospendere l’attività del suo sito di trattamento nella centrale nucleare di Tricastin, nel sud della Francia, e di prendere “misure immediate di messa in sicurezza”. Dagli impianti di Socatri, a Tricastin, si era verificata lunedì scorso una fuoriuscita di acque contenenti uranio, con parziale riversamento nei fiumi circostanti. TIMORI ECOLOGISTI MA AUTORITA’ RASSICURANO – DOPO INCIDENTE AREA SOTTO ACCUSA. Mentre l’Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) diffondeva messaggi rassicuranti, gia’ nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste francesi erano sul piede di guerra dopo la fuoriuscita accidentale di acque di scarico contenenti uranio dalla centrale nucleare di Tricastin in due fiumi vicini. L’ associazione ecologista ‘Uscire dal nucleare’ accusa Areva, azienda proprietaria del sito, “di aver trattenuto deliberatamente informazioni e di fatto, aver messo volontariamente in pericolo la popolazione”, e ha annunciato una manifestazione sabato prossimo a Parigi. Parla invece di “dimostrazione che il nucleare non è un’energia pulita” Greenpeace, che aggiunge: “Nicolas Sarkozy chiaramente omette di precisare questo genere di ‘dettagli’ quando annuncia in pompa magna il lancio di una nuova centrale Epr, per cui Tricastin è uno dei siti possibili”. Reazioni negative anche dalla Commissione di ricerca e d’informazione indipendente sulla radioattività , che ha annunciato che sporgerà denuncia contro le due società filiali di Areva responsabili del sito di Tricas tin, Areva Cn e Socatri, rispettivametne per “la sepoltura di più di 700 tonnellate di scorie” e per “scarichi radioattivi nell’ambiente”. Da parte loro, i responsabili istituzionali mandano invece messaggi rassicuranti. L’Asn ha fatto sapere che i rilievi effettuati nella falda acquifera, in tre pozzi di pompaggio appartenenti a privati e nei corsi d’acqua in cui si sono riversate le acque all’uranio non hanno riscontrato “alcun elemento anormale”. Anche i tassi di radioattività rilevati nella zona, afferma sempre l’Asn, risultano da una serie di verifiche “in costante diminuzione da ieri sera”. L’INCIDENTE. Sono state mantenute per tutta la notte di martedi’ le misure di sicurezza precauzionali nei comuni intorno alla centrale nuc leare di Tricastin dopo che, durante il lavaggio di una cisterna, parte di 30 metri cubi d’acqua usata, contenente 12 grammi di uranio per litro, era accidentalmente finita in due fiumi vicini. Divieto di attività nautiche, bagno e pesca lungo il Gauffiere e l’Auzon, blocco della distribuzione di acqua potabile e dei prelievi privati dai due fiumi, oltre che dell’irrigazione dei campi nelle aree interessate dalla fuoriuscita. La Commissione di ricerca e d’informazione indipendente sulla radioattività (Criirad) aveva denunciato la “mancanza di affidabilità ” della centrale di Tricastin, spiegando che “il rischio sanitario è effettivamente lieve, ma questo incidente, non trascurabile, giunge in seguito a un numero crescente di altri incidenti, che mostrano un degrado della gestione delle scorie su un sito destinato invece a svilupparsi”. Criticato anche il modo di dare informazioni sull’accaduto: “l’utilizzo dell’unità di misura della massa (il grammo) – ha aggiunto il Criirad – invece di quella della radioattività (il becquerel) non rende conto dell’ampiezza della fuga”. La perdita, conclude la commissione, avrebbe riversato nei fiumi “uno scarico più di 100 volte superiore al limite annuale”. Si è fatta sentire anche l’organizzazione ‘Uscire dal nucleare’, secondo la quale “é impossibile che una tale fuga, contenente uranio, non abbia conseguenze importanti sull’ambiente e sulla salute delle persone”.
Stoccolma – 11/7/2008
STOCCOLMA –11-07-2008 INCENDIO NELLA CENTRALE NUCLEARE RINGHALS – Un incendio si è verificato oggi sul tetto di una turbina nella centrale nucleare di Ringhals, situata a 60 chilometri da Goteborg, nella Svezia occidentale. Secondo i responsabili dell’impianto, l’incendio è stato rapidamente spento senza che il reattore potesse costituire in alcun momento una vera minaccia.”La nostra equipe di pompieri è riuscita a spegnere le fiamme in pochi minuti” ha dichiarato Gosta Larsen, portavoce della centrale. L’incendio è stato provocato dagli operai che lavoravano con alcune torce sul tetto dell’edificio e che hanno involontariamente dato fuoco allo stesso. “Non c’é stato niente di drammatico”, ha aggiunto Larsen, riconoscendo però che una fitta nube di fumo ha invaso il sistema di ventilazione della turbina, facendo scattare gli allarmi anti-incendioesterni che hanno provocato l’arrivo immediato di altre squadre di pompieri locali.La centrale nucleare di Ringhals possiede quattro reattori e produce il 20% circa dell’elettricità consumata in Svezia.
Parigi – 16/7/2008
Parigi – 16-07-2008 FALDA CONTAMINATA NEI PRESSI DELLA CENTRALE DI TRICASTIN – 10 giorni dopo la fuoriuscita da un impianto di acque usate contenenti 8,2 grammi al litro di uranio naturale. Il problema stavolta non sono però le acque auperficiali dei fiumi Gaffiere e Lauzon, in cui secondo i dati dell’Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare (Irsn) c’é una “diminuzione regolare del livello di uranio”, ma 4 punti di prelievo d’acqua in profondità , falde freatiche e pozzi privati, in cui la concentrazione di uranio supera la soglia massima fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità di 15 microgrammi per litro.
18/07/2008 Fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, “senza impatto sull’ambiente”, sono state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, nel sud-est della Francia. Lo ha reso noto stamane l’Autorithy francese per la sicurezza nucleare.
21/07/2008 Francia, nuova fuga radioattiva: 15 operai contaminati 21-07-2008 Quindici operai dell’impianto nucleare di Saint Alban, nella regione dell’Isere (sud della Francia), sono stati contaminati dalla fuoriuscita di liquido radioattivo. Lo riferisce Electricité de France (Edf), l’azienda elettrica francese. «Gli operai sono stati leggermente contaminati nel corso di un intervento di manutenzione su un cantiere dell’unità produttiva numero due», ha indicato un responsabile della direzione. L’incidente non è stato classificato dall’Agenzia di sicurezza nucleare.
23/07/2008 NUCLEARE: FRANCIA, 100 OPERAI LEGGERMENTE CONTAMINATI 23-07-2008 PARIGI – Cento operai della centrale nucleare del Tricastin, dove alcuni giorni fa c’era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati ”leggermente” oggi da elementi fuorusciti da una tubatura nel reattore numero 4, fermo per manutenzione. Lo ha reso noto la direzione di EDF.
29/07/2008 allarme a Tricastin GRENOBLE Nuovo allarme alla centrale nucleare di Tricastin a 40 chilometri da Avignone, nel sud della Francia. Un centinaio di impiegati sono stati sgomberati dall’impianto a causa dell’allarme lanciato dopo una nuova fuoruscita di polvere radioattiva dal reattore No4.
02/08/2008 Nucleare: forse fuga da nave Usa. – Acqua potenzialmente radioattiva puo’ essere fuoriuscita da un sommergibile nucleare americano in navigazione nel Pacifico per mesi. Lo ha reso noto in serata la CNN, riportando fondi ufficiali della Marina. La perdita e’ stata scoperta mentre il sommergibile nucleare, il Houston (che aveva navigato tra Guam, le Hawai i ed il Giappone), era in un porto delle Hawaii per la manutenzione.
06/08/2008 incidente in francia a tricastin 06-08-2008 Tricastin, nel sud della Francia, fa parlare di sé quest’estate per un incidente, anzi un’anomalia: a luglio – ma si è saputo solo oggi – ci sarebbero state troppe emissioni di scorie di carbonio 14 alla fabbrica Socatri (Areva) sul sito in cui già quattro volte è scattato l’allarme. Lo ha annunciato l’ASN, Autorità di sicurezza nucleare. Si tratterebbe, in realtà , della prima anomalia in ordine temporale, essendo stata appurata il 4 luglio, durante il trattamento delle scorie. In quella fase, stando all’ASN, ci sarebbe stato “un superamento, per il mese di giugno, del limite di rifiuti gassosi mensili di carbonio 14″.
21/08/2008 Pierrelatte, fuoriuscita di uranio PARIGI, 23 AGO – Una piccola fuoriuscita di uranio e’ stata scoperta due giorni fa nei pressi della centrale nucleare di Pierrelatte, nel sud della Francia. La fuoriuscita e’ stata rilevata da alcuni operai a lavoro su una canalizzazione interrata delle reti di acque della societa’ Comurhex che non era piu’ utilizzata. La prefettura del dipartimento Drome ha parlato di ”un impatto ambientale marginale”, dopo una ispezione dei tecnici dell’ authority per la sicurezza nucleare.
24/08/2008 incidente nucleare a Vandellos Spagna MADRID, 24 AGO – L’impianto nucleare Vandellos II in Catalogna, nel nord-est della Spagna, e’ stato fermato per un incendio, che e’ stato domato. Secondo le autorita’ spagnole ‘alle 08:49 un incendio e’ divampato nel generatore elettrico, e alle 10:30 e’ stato completamente spento. Tutti i sistemi di sicurezza dell’impianto hanno funzionato come previsto, e ora la centrale e’ ferma e in condizioni stabili’. L’impianto e’ stato costruito nel 1980, la sua autorizzazione scade nel 2010.
26/08/2008 Fleurus, Fuga radioattiva verificatasi in un istituto che produce radioisotopi per uso medico a Fleurus, località ad una cinquantina di chilometri a sud di Bruxelles, nella zona di Charleroi. L’incidente risale allo scorso fine settimana, ma solo ora le autorità competenti hanno deciso di avvertire la popolazione. Per le vie della cittadina di Fleurus – circa 20 mila abitanti -, per iniziativa del sindaco, auto della polizia con altoparlanti hanno diffuso appelli alla prudenza, raccomandando agli abitanti, che vivono entro un raggio di cinque chilometri dal luogo dove è avvenuta la fuga, di non consumare la frutta e la verdura dei loro giardini, né di bere l’acqua piovana o il latte delle loro fattorie fino ad un nuovo ordine. , l’incidente era stato classificato al livello 3 (guasto grave) della scala internazionale Ines, che comprende 7 livelli.
24/09/2008 CHERBOURG (FRANCIA) – Un incidente nucleare di “livello 1″ su una scala internazionale da 0 a 7, con un “versamento di materiale”, è avvenuto all’interno di un impianto per il riprocessamento del combustibile atomico a La Hague, nella regione della Normandia, nel nord-ovest della Francia. Lo rende noto il gruppo nucleare Areva che gestisce l’impianto, aggiungendo che l’incidente “non ha avuto alcuna conseguenza sul personale né sull’ambiente”. L’incidente, fa sapere l’Areva, è avvenuto il 24 settembre scorso. comunicato il 10/10/2008 La società in un comunicato scrive che l’incidente è “accaduto durante il riempimento di un contenitore di plutonio” ed è consistito nello “straripamento del contenitore”. “Il materiale (fuoriuscito) è rimasto confinato all’interno del perimetro all’interno del quale si svolgeva l’operazione. I lavori di riempimento è stata interrotta e il materiale (fuoriuscito) è stato recuperato”, scrive Areva. Si tratta del quarto incidente di livello 1 registrato nello stesso stabilimento dall’inizio del 2008.
06/11/2009 FRANCIA Un incidente si e’ verificato nella centrale nucleare francese di Tricastin, durante la ricarica di una parte delle barre di uranio. Le operazioni di manutenzione al reattore numero 2 della centrale sono state quindi sospese. Il gruppo Edf spiega che l’edificio che ospita il reattore ‘e’ stato bloccato per motivi di prevenzione e e’ stata disposta una vigilanza continua. La direzione della centrale propone di classificare l’evento al livello 1′ su una scala da 0 a 7.
22 nov 2009. Washington, – Una fuga radioattiva nella famigerata centrale nucleare di Three Mile Islan, teatro nel 1979 del peggiore incidente negli Usa, ha esposto 20 dipendenti a un “basso livello” di contaminazione. Lo riferisce il sito web del New York Daily News secondo cui l’operaio piu’ colpito ha ricevuto una dose di 16 millirem, mentre il limite annuo non considerato per icoloso e’ pari a 2.000 millirem. L’incidente si e’ verificato alla 16 locali di sabato nel primo reattore. Alcuni lavoratori stavano tagliando delle condutture nell’impianto in Pennsylvania e’ risuonato l’allarme facendo evacuare i 150 lavoratori presenti. All’esterno dell’impianto non si e’ registrata al momento alcuna contaminazione. Il 29 marzo 1979 la parziale fusione del nocciolo del secondo reattore causo’ la fuoriuscita di 13 milioni di curie che pero’ non causarono alcuna vittima. L’incidente blocco’ la costruzione di nuove centrali negli Usa
29 nov 2009 Kaiga ( INDIA), Le autorità indiane hanno aperto un’indagine sulla fuoriuscita di una sostanza radioattiva nell’acqua potabile in un impianto di energia nucleare nel sud del paese. In particolare si sta cercando di capire come un perdita di tritio che ha inquinato l’acqua potabile, si sia potuta verificare nell’impianto di Kaiga (450 km da Bangalore), dopo che almeno 55 operai hanno dovuto essere trattati in ospedale per eccessiva esposizione alle radiazioni. L’impianto di Kaiga è considerato ad “alta sicurezza” e le autorità indiane pensano che la perdita potrebbe essere stata “causata deliberatamente”. La fuoriuscita di materiale radioattivo, hann o specificato gli inquirenti, non ha interessato né l’ambiente né la popolazione della zona.
27 agosto 2010 Aleksandrovsk, RUSSIA Secondo il Barents Observer, ci sarebbe un aumento del livello di radiazioni dopo l’incendio che si è sviluppato in un cantiere navale russo nella penisola di Kola implicato nella demolizione di materiale militare nucleare e rifiuti radioattivi. I norvegesi lamentano il fatto di non essere stati avvisati dai russi dell’incidente che è scoppiato il 27 agosto nel cantiere 10 in Aleksandrovsk, precedentemente conosciuto come Polyarny, e che ci sono volute circa due ore per domare l’incendio, almeno a leggere quel che scrive il giornale Novaya Gazeta. Non ci sarebbero feriti, ma nessuno sa quali danni siano stati fatti dal fuoco che ha distrutto terminal di arrivo dei fusti radioattivi destinati allo smaltimento.
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Video correlato – link 1 – I tumori più diffusi
Speciale Medicina Amica – ll Metodo Di Bella: i tumori più diffusi
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Video allegato – link 2 – Cause scatenanti i tumori
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