Record Italia: Repubblica Dittatoriale fondata sul Debito

Martedì, Maggio 22th / 2012

– di Silvia Laporta –

Italia / Record Italia / Repubblica Dittatoriale / Debito / Europa / Unione europea / Commissione europea  / Italia / Mario Monti / Speculazione sul debito pubblico / Si lavora per le banche / Crisi / Tasse / Fisco / Democrazia dei banchieri / Vergognose caste partitiche / Giornali e tv spazzatura / Repubblica fondata sul lavoro / Disoccupazione da record / Iva al 23% / Zero servizi / Dittatura fiscale  / Silvia Laporta / Qui Europa  

Record Italia: Repubblica dittatoriale

fondata sul debito

In Italia la tassazione più alta d’Europa

Solo tasse e zero servizi: la nuova democrazia dei

banchieri, che soddisfa giornali, tv e vergognose

caste-partitiche

Bruxelles, Roma – L’unico triste primato che il governo italiano  è riuscito ad assicurarsi nell’ultimo biennio, è quello della pressione fiscale più alta d’Europa sui contribuenti. Lo dice l’Eurostat: L’Italia, nel 2010, ha raggiungo il record  per le tasse sul lavoro fra tutti i 27 paesi membri dell’Ue, con un tasso di impostazione implicita (imposte più oneri) del 42,6 %, contro la media dell’Eurozona pari al 34%.  Ma non è tutto: la pressione fiscale sulle persone fisiche, è in ascesa di due punti percentuali nel 2012: dal 45,6% si passerà al 47,3%  contro una media del 43,2% dell’Eurozona, contro il 38,1% in tutta l’Ue. Se è vero che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” allora, a rigor di logica, quello stesso concetto di “lavoro” visto come “diritto e dovere di ogni cittadino”, dovrebbe essere garantito, tutelato, incentivato. Ma a giudicare dalle modifiche all’articolo 18, a seguito della politica governativa del governo Monti, ciò che dovrebbe essere “fondante” della repubblica italiana, diventa uno dei maggiori strumenti al servizio dello sfruttamento dei cittadini, soprattutto dei “giovani cittadini”.

  Italia: Generazione 1000 euro? Magari!  

Oggi, un giovane neo-laureato italiano che ha concluso gli studi, si trova di fronte a una situazione di precariato che è totalmente  “esplosa”, sbattendo letteralmente fuori dal mondo del lavoro quelli che dovrebbero rappresentare il futuro della nostra nazione. Ci troviamo davanti a quella che si è tristemente guadagnata l’epiteto di “generazione 1000 euro”, in quanto rappresentante  dell’obiettivo irraggiungibile di ogni “neo-laureato” italiano. Contratto a progetto?  Non vieni considerato dipendente, ma collaboratore, però devi lavorare 8 ore in ufficio, con orari strettamente stabiliti , e svolgi una vera e propria mansione, similmente a chi è “assunto”, ma ovviamente senza tutela!

  Dittatura fiscale: Chi lavora lo fa per le banche  

Tornando alla pressione fiscale, bisogna ammettere che in periodi di crisi, questi dati erano sicuramente prevedibili, ma è bene riflettere che in Italia le tassazioni sul lavoro, superano di ben 8 punti la media delle altre nazioni dell’Eurozona. In Italia, le tasse, sono diminuite solo per le imprese, (calate da una pressione del 41,3% nel 2000, al 31,4% nel 2012) mentre per l’Irpef, la scalata non accenna a fermarsi: nel 2000 stava al 45,9%, oggi si è attestata al 47,3%. Ma non basta: sale anche l’Iva. Oggi, in media, si attesta fra il 20%  e il 21% in tutta Europa.  Ungheria, Danimarca e Svezia al primo posto. Ma anche l’Italia non si fa mancare niente! La manovra approvata dal nostro  “governo dei banchieri” porrà un aumento che interesserà le aliquote attuali dell’10% e del 21% che passeranno rispettivamente all’11% e il 23%, da settembre 2012.  La parte interessante è che l’Iva, è una forma di tassazione “indiretta”. Non c è nessun modulo da compilare, ma il pagamento avviene in modo lineare da parte di tutti e indistintamente.  Da settembre 2012, inizieremo a pagare “di più” anche i beni più semplici. E mentre molti di noi non se ne accorgeranno, credendo solo di avere qualche spicciolo in meno dopo aver fatto la spesa, lo Stato incamererà miliardi di euro in più, ovviamente, nostri! Ciò, mentre le banche – solo di interessi sul debito creato ad hoc dalla finanza con la complicità di una ridotta élite di euro-personaggi – incasseranno più di 80 miliardi di euro l’anno: quasi due finanziarie. Ma la cosa sconvolgente è che per giornali (la stragrande maggioranza) tv e caste-partitiche (es.: Pdl, Pd e Udc) Monti starebbe lavorando bene! E per forza! Magari per i loro interessi! Ma non di certo per gli Italiani. A quando un bell’esame di coscienza?

  Tasse si, Servizi no: la nuova democrazia dei banchieri  

Ma tornando alle crude cifre, c’è inoltre da aggiungere che la differenza sostanziale tra l’Italia e gli altri paesi d’Europa sta nel fatto che, seppur i dati circa la tassazione dei cittadini europei siano alti, (la Svezia ha una tassazione del 56,6% seguita da Danimarca 55,4%, Belgio 53,7%, Olanda e Spagna entrambe al 52%) i suddetti paesi bilanciano le loro prerogative con i servizi offerti dal proprio governo. In Italia non c è nessuna prerogativa bilanciata! Le regioni più provate dalla crisi, sono in balia di vacui provvedimenti, che non fanno che delineare brutalmente la differenza abissale esistente tra noi “cittadini” e gli interessi dell’alta borghesia dei banchieri. Al governo si alternano premier da cui non dovremmo sentirci rappresentati, indipendentemente dalla fazione politica di appartenenza. E il nostro caro Prof. Monti né è la prova: proprio il governo tecnico, che dovrebbe rappresentare – almeno a sentire Re Giorgio – “l’ultima spiaggia” per la risoluzione della crisi, sta decretando la fine della nostra economia, facendola giungere a livelli bestiali.

Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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