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Pac – Corte Conti critica Riforma
Venerdì, Aprile 20th/ 2012
– di Maria Laura Barbuto –
Unione Europea / Commissione Europea / Corte dei Conti / Parlamento europeo / Parere / Riforma Pac / Burocrazia / Agricoltori in attività / Commissione Agricoltura / Paolo De Castro / Aiuti diretti agli agricoltori / Programmi di sviluppo rurale / Organismi pagatori e beneficiari / Definizione di agricoltori in attività / Comagri / Commissione Agricoltura del Parlamento europeo / Complessità del quadro normativo
Pac – Corte dei Conti critica Riforma:
“complessa e priva di obiettivi specifici”
La definizione di “agricoltore in attività”?
Lascia seri dubbi!
Lussemburgo, Bruxelles – Quadro normativo ancora troppo complesso, difficoltà di semplificazione e mancanza di obiettivi strategici specifici: così si è pronunciata la Corte dei Conti europea in merito alla riforma della Politica Agricola Comune (Pac), proposta dalla Commissione lo scorso ottobre 2011. La riforma del settore agroalimentare, che verrà eventualmente adottata a partire dal 2014, è stata giudicata complessa sia nel primo pilastro, ovvero quello degli "Aiuti diretti agli agricoltori", sia nel secondo pilastro relativo ai "Programmi di sviluppo rurale" e la Corte, che ha il compito di controllare le spese a livello comunitario, nonostante abbia riconosciuto il tentativo di semplificazione della Commissione, si è espressa negativamente riguardo le difficoltà di una potenziale gestione di tale politica da parte di “organismi pagatori e beneficiari”.
PAC – Ma chi sono i destinatari delle risorse?
Fa storcere il naso, perché non specificata nel dettaglio, anche la definizione, contenuta nella riforma, di “agricoltori in attività”, ovvero coloro che dovrebbero essere gli effettivi destinatari delle risorse. Proprio questo punto ha ulteriormente “impensierito” la Corte, il cui timore principale è che i fondi europei possano finire anche nelle tasche di chi non esercita, effettivamente, alcuna attività.
PAC – Complessità del "Quadro normativo"
Il parere espresso dalla Corte, che sarà presentato al Parlamento europeo a fine mese, trova pienamente d’accordo il presidente della Commissione agricoltura dell'Euroassemblea (Comagri), l’onorevole Paolo De Castro, il quale ha affermato che “ condivide totalmente quanto stabilito dall’organismo di controllo europeo circa la complessità del quadro normativo, la mancanza di semplificazione, l’imprecisata definizione di agricoltore attivo e la scarsa ambizione della proposta sia sul versante economico che su quello ambientale”. Dunque, troppi tecnicismi e burocrazia che, se non semplificati, non permetteranno di certo il progresso dell’agricoltura ma, sicuramente, riusciranno a favorire il “furbetto del quartierino” di turno.
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)


Thank you to the good writeup.