Ue – Cercasi Rappresentate Speciale per i Diritti Umani

Martedì, Giugno 19th / 2012

– di Silvia Laporta –

Parlmento Europeo / Strasbrurgo / Unione Europea / Risoluzione / Assemblea Plenaria / Diritti Umani /  Consiglio Europeo / Rappresentante Speciale dell'Unione Europea per i diritti Umani / Rsue / Deputati / Ministro Affari Esteri / Fine Giugno / José Ignacio Salafranca / Giustizia Internazionale / Democrazia / Pena di morte / Sfruttamento minorile / Nazioni Unite / Qualifiche / Mandato 

Parlamento Ue: Cercasi Rappresentante 

Speciale per i Diritti Umani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strasburgo –  Nell'ultima assemblea plenaria tenutasi presso la città francese, con una risoluzione adottata a grande maggioranza ( 567 voti a favore, 32 contrari e 80 astensioni )  i diritti Umani ritornano un tema caldo all’interno dell'Eurocamera.  Il Parlamento ha esortato il Consiglio a nominare una personalità riconosciuta a livello internazionale, con il compito di migliorare il profilo dell'Ue nel mondo in materia di diritti addivenendo alla nomina di un Rappresentante speciale Ue per i diritti umani (RSUE). Il Consiglio agli Affari Esteri nominerà il nuovo rappresentante speciale alla fine di giugno.  A questo scopo, l’eurodeputato Spagnolo  José Ignacio Salafranca, raccomanda al Parlamento i tratti fondamentali della figura del rappresentante ideale: deve avere un mandato forte, indipendente, flessibile e non circoscritto alle responsabilità limitate. Dovrebbe riflettere la figura politica dell’Unione in materia di diritti umani e trattare diverse questioni come il rafforzamento della democrazia, la giustizia internazionale, il diritto umanitario, l’abolizione della pena di morte, la libertà di espressione, le questioni di genere e dei bambini nei conflitti armati. Il rappresentante dovrà rispondere direttamente all’Alto Rappresentante per la Politica Estera – Lady Catherine Ashton –  mantenendo al tempo stesso stretti rapporti con l’Europarlamento. Il parlamentare spagnolo, ha auspicato l'implementazione di una collaborazione attiva con questo ufficio che  dovrà avvalersi di un personale adeguato, registrando stanziamenti di bilancio sufficienti.

  Un anello di congiunzione tra Ue e Onu  

Il RSUE per i diritti umani dovrà essere in grado di interagire con le Nazioni Unite, presiedere dialoghi ad alto livello in materia di diritti umani e guidare le consultazioni con i paesi terzi su tali questioni – sostiene sempre la raccomandazione – partecipare a un’audizione in Parlamento e riferire nell'assemblea  regolarmente, in merito alla situazione dei diritti umani nel mondo. Per quanto riguarda le “qualifiche” , i deputati chiedono che il candidato abbia una vasta esperienza e una comprovata affidabilità in materia di diritti umani, ma soprattutto che sia un personaggio riconosciuto a livello internazionale.  Il mandato deve, inoltre, poter essere rinnovato ogni 2 anni e mezzo, con consultazione del Parlamento, durante il processo di rinnovo. Dopo aver posto le “basi” per l’individuazione della personalità intellettuale ricercata dal Parlamento Europeo, la prossima tappa consiste nell'effettuare la decisione formale del Consiglio, sulla base di una proposta dell'Alto rappresentante per la politica estera. La nomina è prevista – ceme detto – nel corso del Consiglio Affari Esteri del 25 giugno, come parte del cosiddetto pacchetto di revisione dei diritti umani.

  Bobbio insegna – L'Africa, l'Asia e le contraddizioni sui Diritti  

Una figura importante dunque, in un settore d'importanza strategica in decine di macroaree del pianeta, e considerati i molteplici paradossi esistenti in continenti come Africa ed Asia, dove spesso e volentieri in nome della difesa dei "Diritti Umani" – come ci ha insegnato il grande maestro Norberto Bobbio – sono stati commessi e continuano ad essere commessi anche oggi i crimini più cruenti ed efferati: dietro la falsa e pretestuosa aurea di una solidarietà strumentale. L'attuale gravissima esistenza di disparità nella redistribuzione della ricchezza, e l'aumento del divario tra paesi ricchi e poveri  lo dimostra in modo disarmande e crudo, malgrado l'Onu e malgrado le parole. Vedi le ultime stragi in Nigeria, con l'uccisione "domenicale" di centinaia di cristiani ad opera dell'integralismo islamico.

Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa) 

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