Italia – “Situazione non disperata!”: ma solo per il professore

Venerdì, Aprile 20th / 2012

– di Franco De Domenico e Sergio Basile –

Europa / Italia /  Economia / Def / Documento per l'Economia e la Finanza / Monti / Pil / Pareggio del bilancio / Sviluppo / Tasse / Lotta all’evasione  

Se Madrid piange, Roma non ride

"Situazione seria ma non disperata!" 

Ma solo per il professor Monti

Roma – Un po’ sottotono, con il solito under statement, è stato presentato il Documento per l’Economia e la Finanza del 2012, che non contiene grandi novità nei programmi economici di governo. La promessa principale è quella del pareggio di bilancio, da raggiungere nel 2013; ma quanto allo “sviluppo” – parola d’ordine ormai abusata, ma quasi un richiamo magico che evoca solo fantasmi – il documento è pieno, nelle sue pagine. Espressioni come “andare verso lo sviluppo”, “ascoltare i giovani”, “nuove strategie”, eccetera, si sprecano in un festival della retorica e delle ipocrisie. Il governo Monti ci ha abituato, nelle sue comunicazioni, a una "fiera delle ovvietà" e dei luoghi comuni, cui pomposamente concorrono e si oppongono altre ovvietà, altri luoghi comuni dai partiti, sindacati, giornali, che come dischi rotti ripetono parole vuote di senso che ormai non convincono più nessuno.

  Il Festival dell'ipocrisia  

Il gioco è fin troppo chiaro! E allora, giù con “si può fare di più”, “lotta alle evasioni”, ma la promessa vera e mantenuta è quella di più tasse, meno investimenti. Uno slogan neo-liberal niente male. Complimenti professore! Il cittadino sia sicuro che nei prossimi  anni – specie se appartiene ai ceti meno privilegiati – la "sinfonia" sarà la stessa, almeno fin a qiuando questo governo tecnico continuerà a spadroneggiare  con l'Italia comer un bimbo viziato fa con il suo giocattolo. Cari elettori – è il vero messaggio che si legge in codice – qualunque partito nazional-popolare voi votiate alle prossime elezioni sarà in fondo come votare me. Sono tutti di sudditi asserviti alla scuola neoliberal del caro professore: ieri, tra l'altro, promosso – con Mario Draghi – tra gli uomini italiani più influenti nel mondo. Intanto a pagare il conto della pseudo-crisi  -creata a tavolino dalla malata finanza internazionale e dalla speculazione delle lobby bancarie – sono e saranno per i prossimi anni – se qualcosa non cambia dal profondo e dal basso – i soliti tartassati e baffati contribuenti. Non a caso in pochi mesi si è arrivati – stime ufficiali dei giorni scorsi – a 17.000 suicidi nell'Ue, la maggior parte dei quali concentrati proprio in Italia, Grecia e negli altri Piigs. Non sarà un caso? Intanto ad indorare la pillola ci pensa il linguaggio tecnico di Bersani, Monti & Co: “si può fare di più”. Il festival dell'ipocrisia continua! Chi si aggiudicherà il primo premio? 

Franco De Domenico, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)       

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3 Responses to Italia – “Situazione non disperata!”: ma solo per il professore

  1. poubelle automatique 30l 25 Maggio 2012 at 13:06

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