Neo-colonialismo cinese e Colpe dell’Ue

Sabato, Aprile 28th / 2012

– di Sergio Basile – 

Commissione Europea / Cina / Esteri / Commercio / Ceramiche / Procedura antidumping  

Il neo-colonialismo cinese: Colpe e

Responsabilità dell'Ue

Procedura antidumping di Bruxelles contro le

ceramiche cinesi: "non basta!"

Oltre il 60% del mercato Ue in mano al dragone

Bruxelles – Gli ultimi dati forniti dagli istituti di statistica nazionali ed europei, nelle scorse ore, parlano chiaro: l'Europa è sempre più cinese. O meglio, la Cina sembra aver trovato nel Vecchio Continente – sulla scia delle politiche liberiste attuate dalla Commissione di Barroso e sulla scia di una pericolosa accelerazione dei processi di globalizzazione – il terreno fertile per fare grandi acquisti approfittando dei "saldi di primavera" e della svendita di interi settori manifatturieri ed industriali dei paesi che la speculazione sta gettando in questo assurdo gioco al massacro. Gioco che qualcuno chiama "crisi economica", malcelando una evidente malafede intelletuale.

 Il gioco di Barroso: abbassamento della guardia e procedure anti-dumping  

Per la verità nelle scorse settimane la Commissione europea al fine di arginare la destabilizzazione economica dovuta all'invasione di prodotti cinesi nei Paesi dell'Ue, aveva avviato – ad esempio – una procedura anti-dumping contro le importazioni di ceramiche da tavola e da cucina cinesi. Ciò al fine di arginare l’invadente e spesso iniqua macchina commerciale dell’export made in China, che sempre più si espande con disinvoltura estrema nel mercato europeo: si pensi che maggiore al 60%  è la quota di mercato dei prodotti asiatici nell’Ue. Questa indagine, tuttavia, non è stata liberamente decisa dalla tecnocrazia europea, ma è stata chiesta e favorita in seguito ad una denuncia  di un gruppo di produttori europei di stoviglie in ceramica, con l’assistenza della Federazione europea degli industriali della tavola e ornamentale. Il mercato delle ceramiche da tavola in Europa – così come altri fattori di analoga , se non superiore rilevanza – è costellato da un elevato numero di piccole e medie imprese, che conta nel complesso circa 25.000 dipendenti diretti.

  Cina – Dal Comunismo al Turbo-Capitalismo: alcuni limiti e squilibri per l'Ue  

Il vero problema è che i prodotti importati nel paese comunista, oggi convertito ad una sorta di neo-turbocapitalismo, come noto, oltre ad essere poco rassicuranti in merito al pericolo di contaminazioni chimiche (spesso ottenuti con materiali di scarto contaminati e rifiuti cancerogeni provenienti in container dall'Europa stessa, e poi lavorati nei centri di raccolta cinesi e rispediti indietro sotto forma di prodotti) giungono a noi in regime di concorrenza sleale, ovvero con prezzi “troppo aggressivi”: nel primo semestre del 2011, il prezzo medio è stato – infatti – dell’80% inferiore al prezzo medio delle importazioni dell’Ue provenienti da altri paesi.

  Cina – Ue: Ritorno al protezionismo?  

In termini di competitività del mercato del lavoro tale fenomeno è risultato devastante per l’Ue: dal 2007 l’industria comunitaria ha perso oltre 10.000 posti di lavoro, a causa di una concorrenza sleale delle importazioni in dumping che mina lo sviluppo delle imprese dell’Ue. Simili procedimenti antidumping contro il Paese del dragone sono state avviate anche da paesi come Colombia, Egitto e Indonesia. Qualcuno parla di ritorno al protezionismo. Certo è che non si può competere a tali regole contro i “bionici lavoranti cinesi” sottopagati e sfruttati all'inverosimile in un enorme prigione sociale che qualcuno chiama "moderna, ricca e sviluppata società industriale".

  Oriente – I "nuovi schiavi bambini" di cui il mondo tace   

Ne è esempio la recente polemica scoppiata sull'impiego di lavoranti minorenni asiatici da parte delle grandi multinazionali operanti nel settore dello sport, in preparazione agli Europei di Calcio 2012: contratti miliardari con le squadre di calcio da sponsor del grande business in cambio di prodotti (palloni, scarpette ed accessori) confezionati dai nuovi schiavi del terzo millennio: bambini disperati e senza futuro che per un misero euro al giorno lavorano a ritmi folli ed a condizioni disumane per dare un senso ad una esistenza che somiglia molto a quelle dei criceti. E i padroni cattivi, nostro malgrado siamo anche noi…

Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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One Response to Neo-colonialismo cinese e Colpe dell’Ue

  1. baju busana 27 Maggio 2012 at 07:41

    Thank you for the useful post! I myself is starting to learn more about this topic and resources like these are very helpful. Thanks!

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