Lunedì, Settembre 21st, 2015
– di Marinella Correggia –
Venerdì, Giugno 8th / 2012
– di Maria Laura Barbuto –
Unione europea / Polonia / Ucraina / Varsavia / Kiev / Kharkiv / Europei 2012 / Calcio / Odio / Razzismo / Prostituzione / Diritti Umani / Rischio aids / Democrazia / Commissione Ue / Gas / Arresto Timoschenko / Mattanza di cani / Ucraina – Russia / Stadi dell’odio / Hiv / BBc / Chris Roger / Barroso / Timoschenko
Europei 2012: un calcio alla democrazia
e al rispetto dei diritti umani?
Euro 2012 – Polonia e Ucraina pronte per il fischio
di inizio, ma sono in molti a storcere il naso
Odio, razzismo e prostituzione accompagnano lo sport
Kiev, Varsavia – Si parte, si accendono le luci su Ucraina e Polonia per l’inizio dei campionati Europei di calcio: bandiere di ogni nazione sventolano e le città si colorano di tifosi, si animano di spirito sportivo e di giusto agonismo. Tutto il rumore che avvolge gli stati ospitanti serve a coprire, però, il silenzio calato su situazioni più drammatiche e pesanti. Il salto di qualità dal punto di vista delle infrastrutture e delle vie di comunicazione compiuto da Kiev e Varsavia, grazie all’organizzazione del Campionato Europeo di calcio 2012, è di certo lodevole: meno lo è stata la vergognosa e crudele mattanza di migliaia di cani che ha preceduto tutto il resto, al fine – dichiarato – di voler "bonificare la zona".
Diritti umani da "cani"?
Purtroppo non si può dire altrettanto del mondo politico e della democrazia: la condanna a 7 anni di carcere dell’ex premier, Yulia Timoschenko, per abuso di potere, piomba come un macigno sull’Ucraina e accende forti polemiche, destinate comunque ad essere considerate di secondo piano rispetto all’evento sportivo dell’anno. Come abbiamo già riportato noi di "Qui Europa" in articoli precedenti, la Timoschenko è stata condannata, nell’ottobre scorso, per un presunto e controverso accordo stipulato, nel 2009, con la Russia di Putin, senza preventiva consultazione del governo ucraino, e riguardante importanti forniture di gas acquistate, secondo gli oppositori politici dell’ex primo ministro, a prezzi svantaggiosi per Kiev. E’ proprio la questione del gas ad accendere gli animi: il paese ucraino acquista le forniture dagli Stati Uniti, che offrono prezzi inferiori rispetto a Mosca, probabilmente anche per evitare di sentirsi ancora un’appendice della Russia. “Ma l’Ucraina – come abbiamo sottolineato più volte – nella detenzione della rappresentante politica ha sbagliato tutto: sono stati denunciati, infatti, maltrattamenti e percosse che la Timoschenko avrebbe subìto in cella, terminati con il trasferimento della donna presso l’ospedale di Kharkiv, avvenuto il 9 maggio scorso.
Euro 2012 – Barroso e i suoi non ci saranno
Ucraina, quindi, indisciplinata per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani, obiettivo da sempre rincorso – almeno stando ai proclami ed ai milioni di euro spesi in vari progetti finanziati da Barroso & Co – da tutta l’Unione europea e, per altro, sottoscritto anche da Kiev”. Per questo motivo, né lo stesso presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, né i commissari, né i ministri dei governi francese e britannico saranno presenti alle partite e alle cerimonie ufficiali che si terranno in Ucraina.
Euro 2012 tra razzismo, malcostume, prostituzione e rischio aids
Ma, evidentemente, Timoschenko a parte, i problemi di Kiev e, questa volta, anche di Varsavia, non finiscono qui: razzismo e sfruttamento della prostituzione sembrano essere fenomeni all’ordine del giorno per i paesi che ospiteranno, a partire da oggi, i “colleghi” di tutta Europa. Un reporter della Bbc, Chris Roger, ha denunciato quanto accaduto in quelli che lui stesso ha definito “stadi dell’odio”: saluti nazisti e versi scimmieschi nei confronti di calciatori di colore, pestaggi di studenti asiatici avvenuti a Kharkiv e, come se non bastasse, molte associazioni hanno lanciato l’allarme “prostituzione”. Secondo le voci pervenute nelle scorse ore dal teatro dei fatti, riportate da molteplici osservatori internazionali, tra le 52.000 e 83.000 donne si rendono protagoniste della mercificazione del corpo e lavorano per “l’industria del sesso a pagamento” e tra loro il 24% risulta sieropositivo.
Euro 2012 – Attenzione agli autogol!
Dati allarmanti che rivelano la concretizzazione di un mancato e nullo rispetto della dignità della persona. Nello spettacolo sportivo del calcio, che richiama milioni e milioni di tifosi da ogni angolo del Vecchio Continente e non solo, ci auguriamo che a siglare il gol più bello siano la democrazia, il rispetto dei diritti umani e della dignità della persona e che l’unica bandiera che possa sventolare sia quella della libertà, la sola che non ha colori sociali ma che accomuna tutti! In bocca al lupo a tutta l’Europa, ma attenzione agli autogol!
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)
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