Un Mare Azzurro travolge lo Scoglio Inglese

Euro2012 - Un Mare Azzurro travolge lo Scoglio Inglese

Euro 2012 - Il Rammarico di Daniele de Rossi - Sua la prima prodezza del match - Un potente e preciso tiro di esterno che si stampa sulla traversa sotto lo sguardo di un battuto Hart

Lo zampino di Prandelli - Indicazioni e Cambi perfetti

Balzaretti e Pirlo in azione - Tra i migliori in campo

Dal dischetto - Il Gol di Balotelli e l'errore di Montolivo

Dal Dischetto - Il Sangue freddo di Buffon e Diamanti

Lunedì, Giugno 25th / 2012                                           

– di Mario Luongo –

Euro2012 / Europei di Calcio / Ucraina / Kiev / Italia-Inghilterra / Vittoria ai rigori / Semifinali / Hodgson / Prandelli / Balotelli / Cassano / Diamanti / Nocerino / De Rossi / Terry / Rooney / Hart / Gerrard / Fairplay / Germania / Merkel 

Euro 2012 – Un mare azzurro travolge

lo scoglio inglese

Grandissima Italia a Kiev, ma che sofferenza!

Vittoria ai rigori, dopo 120 minuti di dominio; Una

delle partite più belle mai giocate dalla Nazionale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kiev – La prima immagine che mi è venuta in mente, a caldo dopo la vittoria italiana contro l’Inghilterra è quella di un mare azzurro le cui onde si infrangono contro le scogliere inglesi. Non un mare in tempesta, in burrasca, ma sicuramente agitato, che poco alla volta ha modellato le rocce di una temuta ed arcigna Inghilterra. L’acqua cheta rompe i ponti, insomma. Invece no, la nazionale italiana tanto cheta non è stata, ha giocato la partita quasi interamente contro un avversario ostico e temuto, l’Inghilterra di Hodgson, di Terry, di Rooney e del suo rinato ciuffo. Un’Italia che mai come stasera ha giocato come deve: impostando le azioni, concedendo pochi spazi e lavorando il centrocampo. 

  La prodezza di De Rossi scalda Kiev  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si inizia subito bene con un tiro meraviglioso di De Rossi che si schianta contro la traversa della porta protetta da Hart; poco dopo è il portiere italiano che viene impegnato da un tiro di Johnson con una parata che sa molto di pallanuoto. Fino al ’20 del primo tempo l’Italia non sembra aver trovato la posizione giusta in campo, aspetta troppo la squadra avversaria che spinge di più e gioca con sovrapposizioni sulle fasce. Ma l’Inghilterra possiamo dire che finisce qua, l’Italia mette la testa fuori con un ottimo passaggio di Pirlo per Balotelli che cerca di alzare il pallone, ma impiega qualche secondo di troppo. Seguono diverse azioni azzurre che non vengono mai concluse in profondità, si tira da fuori, va bene, ma non è sufficiente e bisogna sempre stare attenti agli inglesi che, alla prima occasione volano in contropiede arrivando fino alla nostra metà area. L’Italia cresce di minuto in minuto, prende coraggio e grinta, ma è sempre quel tocco di cattiveria, di malizia che manca: Cassano, Balotelli danno molto da lavorare alla difesa inglese e soprattutto ad Hart; si impostano diverse azioni, alcune davvero pregevoli, ma non si riesce ancora a bucare una porta messa a dura prova. Si chiude il primo tempo con qualche scintilla tra Balotelli e De Rossi, dettate più dalla tensione agonistica che da altro, ma soprattutto con un bilancio positivo: un’Italia brava ad impostare e difendere, anche se non pungente e magari in qualche occasione un pò ingenua contro una squadra cui non si possono concedere contropiedi.

  Pirlo e De Rossi, direttori d'orchestra. Bene Balzaretti e Abate  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo il quarto d’ora di pausa si rientra in campo con l’Inghilterra che accenna ad una ripresa non tanto fisica quanto psicologica. Ma anche questa volta la squadra di Prandelli si rivela superiore sul piano tecnico grazie ad un centrocampo guidato da Pirlo in ottima forma, da un combattivo De Rossi, mentre sulle fasce Balzaretti e soprattutto Abate sgroppano come furie. Il ct inglese Hodgson è costretto al’58 ad inserire il velocissimo Walcott e il gigantesco Carroll per arginare il nostro gioco e ripartire. La partita è intensa da entrambi i lati, anche se è l’Italia che impone il proprio gioco alla squadra avversaria, e la fatica si fa sentire per Steven Gerrard, capitano inglese, ed Ignazio Abate, mai come oggi dinamico, che accusano crampi. Continua a difendere il muro inglese, Terry su tutti, contro gli azzurri che salgono in cattedra a centrocampo, attaccano in continuazione, senza ferire mai. Un pò come una spada dalla punta smussata, ma che si affila col trascorrere del gioco.

  Lo zampino di Prandelli  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al ’77 Prandelli inserisce Diamanti per Cassano e Nocerino per De Rossi, provato dopo una partita da leone e i nuovi cambi danno presto  i loro frutti: il giocatore del Bologna, frizzante da subito non ha paura di calciare e Nocerino dà una boccata di ossigeno alla squadra e si rende anche pericoloso in un’occasione negli ultimi minuti regolamentari. Ultimi minuti che danno un brivido agli Italiani, con la squadra che, forse per stanchezza, cincischia troppo a difesa e dà l’ultima occasione da gol all’Inghilterra. L’ultima nel vero senso della parola.                          

  L'ansia dei supplementari  

L’Inghilterra si presenta ai supplementari più “inglese” che mai, compatta ed ordinata dietro gioca con lanci lunghi e veloci ripartenze quando gli è concesso. Alla lunga gli innesti voluti da Prandelli si rivelano azzeccati: Diamanti sempre pericoloso e Nocerino che addirittura segna un gol in fuorigioco che ha fatto per un attimo partire i festeggiamenti in tutta Italia, smorzati subito. La partita non si gioca solo sul campo, in panchina De Rossi e Prandelli gridano, si disperano, i tifosi inglesi sostengono la squadra con grande fairplay ed entusiasmo fino alla fine.

  I tiri dal dischetto e le "preghiere" di Montolivo  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si va ai rigori con la consapevolezza di aver vinto moralmente fino a quel momento la partita, ma anche con quella di giocarsi tutto sul sangue freddo, la bravura e la fortuna. Inizia l’Italia ed il primo a calciare è Balotelli che si avvicina al dischetto sorridente. Tiro preciso e potente,  Hart (che conosce bene l'italiano) intuisce la direzione, ma nulla da fare: è gol! Il primo rigore inglese è  invece affidato a Gerrard che segna in modo simile. Montolivo (volto teso ed espressione spaurita) calcia a lato, sbaglia e la delusione e la rabbia cala silenziosa come una cappa sulla squadra. La speranza viene imboccata con un pregevole “cucchiaio” di Pirlo (emulo di Francesco Totti) che dà la dose giusta di fiducia ed adrenalina, accresciute dalla traversa colpita da Young e dal gol della “matricola” Nocerino. L’Italia è in vantaggio, deve rimanere così e ci pensa Buffon, bloccando il tiro di Ashley Cole.

  Buffon e Diamanti  ci aprono le porte di Varsavia  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ad Alessandro Diamanti è affidato l’ultimo, decisivo, tiro dal dischetto.  Il giovane esordiente si dimostra all’altezza di una partita giocata benissimo, regalando la semifinale, la festa, le urla allo stadio di Kiev e nell’Italia intera. Con la vittoria contro l’Inghilterra la squadra di Cesare Prandelli non ha solo ottenuto l’accesso alle semifinali, ma ha dimostrato a sé stessa e all’Europa che sa durare più di 60 minuti (come aveva detto lo stesso Ct italiano) e non deve avere complessi di inferiorità verso nessuno. Anche se, diciamolo, contro la Germania – che ci attende il 28 Giugno a Varsavia – questa spada dovrà avere una punta molto più affilata e tagliente. L'unica incognità, ora,  è: oserà la Merkel riproporsi in tribuna vip con quell'impresentabile tailleur verde speranza? A Berlino, visti i risultati contro la "maltrattata" Grecia sono in molti a sperarci! D'altra parte, riusciranno gli azzurri a "vendicare" i Piigs dallo strapotere tedesco? Nell'Eurozona sono in tanti a scommetterci ed a sperare! In fondo lo pensano anche molti "cugini" portoghesi e spagnoli, che sperano in una finale senza Angela Merkel.

Mario Luongo (Copyright © 2012 Qui Europa)                                                             

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