Bruxelles verso il libero ingresso agli Ogm – Fermiamoli! Pretendiamo solo Biologico

Sabato, Ottobre 20th/ 2012

–  di Silvia Laporta e Sergio Basile –

Commissione Europea / Ogm/ prodotti alimentari industriali / Efsa / mais transgenico/ trasparenza/ interventi legislativi Ue/ Mara Bizzotto / appello / John Dalli / clausola di salvaguardia / Syngenta / Brasile / Valmir mota de oliveira / pistoleiros / Aspartame / coca cola / Merendine / Zucchero industriale / Apocalisse / Cancro / Multinazionale svizzera / Ciorrado Clini / Manuel Barroso / Cavie da laboratorio / Landgrabbing 

Contraddizioni Ue sull'alimentazione:

rendere sicuro l'utilizzo di sostanze

aromatizzanti e dare il libero

ingresso ai funesti Ogm

L'eurodeputata leghista Mara Bizzotto rivolge

un'accorato appello alla Commissione Barroso

Gli Ogm sono tra noi e danneggiano anche in Dna umano 

Bruxelles –  La Commissione europea, nelle scorse ore, ha adottato due atti legislativi per regolarizzare l'uso delle sostanze aromatizzanti nei prodotti alimentari di tipo industriale. Grazie a questi due interventi, promossi ad opera dell'Autorità Europea della Sicurezza Alimentare (EFSA) e di altri organismi scientifici, sarà possibile migliorare la trasparenza dell'informazione  in merito ai cibi di produzione industriale. Sarà più facile sapere quali sostanze vengano utilizzate ed in quali dosi esse siano usati per la lavorazione dei suddetti alimenti. Ma a quanto pare – come vedremo più avanti – ciò non rappresenta una "sicurezza" in senso assoluto. lo è fino ad un certo punto! Le sostanze autorizzate andranno a far parte di determinati elenchi in base alla categoria del prodotto al quale possono essere aggiunte. Questi elenchi saranno poi resi disponibili in un database on-line, in modo da offrire una maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori, che potranno confrontare i prodotti acquistati. Ma ce la vedete una nonna di 85 anni a navigare in internet per sapere se ciò che mangia possa nuocere alla propria salute o a quella dei suoi nipolti, o possa presentare spiacevoli controindicazioni? Io no, per nulla!

 4oo sostanze (ancora) sospette mantenute sul mercato unico 

Il primo testo legislativo licenziato da Bruxelles, nelle scorse ore, prevede una nuova lista di sostanze aromatizzanti. Solo quelle che appaiono sull'elenco saranno legali, le altre verranno abolite in un tempo massimo di 18 mesi. Infatti il provvedimento avrà efficacia da Aprile 2013. Fino a quel periodo tanti auguri a tutti! Il secondo testo legislativo riguarda, invece, le misure transitorie per gli aromi e sarà applicato già dal corrente mese di Ottobre. Nell'elenco sono presenti ben 2100 sostanze aromatizzanti autorizzate, 400 delle quali, tuttavia, sono ancora oggetto di valutazione da parte dell'EFSA. Pertanto di ambigua ed incerta natura e portata. Ma Bruxelles non sembra porsi con troppi patemi d'animo il problema.

 Il provvidenziale e coscienzioso appello della Bizzotto 

Intanto l'europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, in risposta a ciò ha scritto un provvidenziale appello al ministro per le Politiche Agricole Mario Catania e al ministro dell'Ambiente Corrado Clini, per chiedere l'applicazione della clausola di salvaguardia prevista dalla stessa normativa Ue, per mantenere l'Italia un paese "Ogm Free". Si fa per dire! Essi sono tra noi! Come direbbe la protagonista di uno horror in puro stile holliwoodiano! La Commissione europea, infatti, sta valutando – accanto agli Ogm già presenti in territorio europeo – la possibilità di importare in Europa anche una "nuova perla", il celeberrimo mais geneticamente modificato "Mir 162", prodotto dalla multinazionale Syngenta: lobby svizzera leader mondiale nel settore, che nel 2007 finì nell'occhio del ciclone dell'opinione pubblica mondiale per le accuse mossele contro dal movimento "Via Campesina", secondo il quale la multinazionale in Brasile avrebbe  addirittura assoldato i pistoleiros della milizia privata NF, responsabili dell'uccisione dell'attivista Valmir Mota de Oliveiradel Movimento ecologista dei Sem Terra (Mst) – e membro della stessa Via Campesina – a Santa Tereza do Oeste, nello stato brasiliano del Paranà. 

 Test parziali e largamente insufficienti 

Ma c'è un altro punto molto oscuro da mettere a fuoco: Il mais transgenico, al quale la  Commissione europea di Manuel Barroso vorrebbe dare l'ok, senza tanti fronzoli, ha già ricevuto (addirittura) il parere favorevole dell'Efsa: l'ente che – come visto – sarebbe deputato proprio alla sicurezza dei cibi diffusi nell'Unione. Ma a quanto pare tutto ha un prezzo nel nuovo paradiso delle lobby Ue! Ciò, ovviamente, non è affatto sufficiente a scongiurare possibili effetti negativi sulla salute dell'uomo. I test effettuati, infatti, risulterebbero essere addirittura troppo brevi, per rilevare gli effetti nocivi a lungo termine sull'uomo. Una fregatura bella e buona, cari lettori! Di più, uno scempio disumano!

 L'agghiacciante studio di Sèralini sulla pericolosità degli Ogm 

Ma l'eurodeputata leghista Mara Bizzotto, non si è fermata qui, ed ha richiesto al Commissario alla Sanità John Dalli di prendere in considerazione una valutazione ufficiale e certificata posta in essere sulla base di un altro studio condotto – sugli stessi alimenti transgenici – dal ricercatore francese, dell'università di Caen, Gilles-Eric Sèralini, che ha dimostrato la pericolosità degli Ogm, in particolare del mais trasgenico NK603, già incautamente e paradossalmente autorizzato dall'Unione europea, per fare l'ennesimo favore alla multinazionale di turno.

 NO agli OGM – Chiedete solo Biologico: Danni enormi 

Il rilascio delle autorizzazioni, sia di coltivazione che di importazione, dovrebbe essere sospeso ad ogni livello: esso rappresenta un gravissimo ed imponderabile  pericolo sia per l'agricoltura (poichè, come noto, inibisce la fertilità naturale dei terreni, legando a vita i piccoli agricoltori alle multinazionali fornitrici dei semi geneticamente modificati in laboratorio) che per i consumatori, non risolvendo affatto il problema della fame del mondo (poichè come visto la capacità di produzione  dei terreni diminuisce progressivamente ed inesorabilmente) e creando addirittura danni allo stesso DNA umano, come dimostrano recenti ricerche (vedi link del video in allegato). Senza parlare del vergognoso fenomeno del landgrabbing, che consiste nell'espropriazione di migliaia di ettari di terreni agricoli, in molti stati africani – come già trattato e denunciato in altri articoli dal nostro osservatorio – a discapito delle popolazioni autoctone e delle tribù che vivono in tali aree, al fine di destinarli a coltivazioni intensive per scopi industriali. Macelli su macelli, insomma! Fenomeni disumani che costringono alla fame milioni di uomini e con-causano ogni giorno la morte di migliaia di bambini africani, tra l'indifferenza dei potenti della Terra.

 OGM – Un terreno minato, un potenziale sconosciuto 

Ma gli effetti deleteri degli Ogm potrebbero essere tanti altri, ad oggi sfuggenti, poichè non accuratamente studiati ed approfonditi, ma non per questo magari meno nocivi o cancerogeni rispetto ad altri noti. Ne è esempio lo studio fatto sull'ormai celeberrimo aspartame (lo zucchero prodotto a livello industriale e presente in cibi e bevande di larghissimo uso e consumo come la coca-cola, le merendine. le gomme da masticare o lo yogurt industriale, solo per citarne alcuni) che secondo recenti studi, assunto in dosi giornaliere eccessive, causerebbe addirittura la leucemia. eppure l'aspartame era stato bollato e spacciato, anni fa, come prodotto sicuro, sulla base di superficiali esami, rivelatisi poi inconsistenti e addirittura fraudolenti. Alla luce di ciò, non c'è da stare tranquilli: dareste ai vostri figli alimenti geneticamente modificati dei quali non conoscete accuratamente gli effeti collaterali che essi potrebbero causare a distanza di dieci anni o più? Penso proprio di no! Alla luce di ciò possiamo parlare di un ennesimo grande tranello messo a punto tra gli euro-burocrati e le grandi multinazionali. Un tranello dalla portata devastante per noi e per il Creato che Nostro Signore ci ha provvidenzialmente donato nel Suo immenso Amore.

 Il mercato invaso 

Intanto, senza dare nell'occhio e con molta superficialità, sono già 8 i paesi che coltivano prodotti Ogm, in Europa: Spagna, Romania, Slovacchia, Portogallo, Polonia, Germania, Svezia e Repubblica Ceca. Pertanto, nel mercato unico, prodotti derivanti da Ogm possono potenzialmente finire quotidianamente nei nostri piatti, e nel nostro organismo, sotto i nostri nasi. Per tacere sui semi che ogni giorno invadono incontrollati il mercato unico. Nel mese di giugno scorso, il nostro osservatorio ha voluto vagliare sul campo il grado di penetrazione dei semi Ogm nei consorzi agrari e nei mercati italiani. Ci siamo recati in Calabria, nel capoluogo della regione, Catanzaro. Su 10 marche diverse di semi di avena, mais, orzo, solo uno su dieci non era Ogm. "Questo perchè – ci spiegava uno dei rivenditori intervistati –  costano meno, in quanto frutto di produzioni industriali, e pertanto più appetibili per gli agricoltori che vogliono spendere di meno perchè i costi di produzione di settore sono già troppo alti per colpa delle politiche neo-liberiste dell'Ue che ci aprono alla concorrenza di Paesi come la Cina o dei Paesi del Mediterraneo come Algeria e Tunisia, sono per fare un esempio". Paesi dove produrre lo stesso chilo di arance o avena costa un quarto rispetto ad un paese Ue come l'Italia. Fenomeno, questo della proliferazione degli Ogm, comune oggi a tutte le regioni italiane.

 L'Appello di "Qui Europa" – Mangiamo "Biologico"! 

Ad andarne di mezzo ovviamente sempre i cittadini dell'Unione, diventati una sorta di cavie umane da laboratorio. Ed i risultati ovviamente li vedremo magari tra vent'anni. Uno scempio che deve finire! Il nostro governo deve intervenire applicando la clausola di salvaguardia , al fine di tutelare tutti i cittadini italiani. Altrimenti sarà l'Apocalisse! Ma la responsabilità maggiore, oltre che dei nostri cari amici agricoltori, deve essere anche nostra: prima di coltivare o di fare la spesa dovremmo chiedere e pretendere solo cibi (o semi) rigorosamente biologici e "NON OGM", anche se costano qualcosa in più. Ne va della nostra vita e del futuro del nostro pianeta!

Silvia Laporta, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

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