Sinodo – la lettera dei 13 Cardinali a Bergoglio e il pregevole intervento del metropolita ortodosso

Venerdì, Ottobre 23rd, 2015

di Sergio Basile –

Redazione Quieuropa, Sinodo sulla Famiglia, lettera dei 13 Cardinali, incertezza sulla Relatio Synodi, Papa Francesco,  Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, Thomas C. Collins, arcivescovo di Toronto, Timothy M. Dolan, arcivescovo di New York, Willem J. Eijk, arcivescovo di Utrecht, Gerhard L. Müller, Ratisbona, Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, George Pell, segreteria per l'economia, Robert Sarah, congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, Jorge L. Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, Relatio finalis, comunione ai divorziati 

Sinodo sulla Famiglia – Interventi, colpi di scena e perplessità

Sinodo – la lettera dei 13 Cardinali a Bergoglio e 

il pregevole intervento del metropolita ortodosso

Francesco: "L'impegno a edificare una Chiesa sinodale è

gravido di implicazioni ecumeniche"

Hilarion di Volokolamsk – una delle voci (ortodosse) più convincenti

in difesa dei principi cristiani di sempre

►In allegato il testo della lettera dei 13 cardinali a Papa Francesco

►L'intervento di Hilarion di Volokolamsk (ortodosso)

 

di Sergio Basile

Sinodo Famiglia - Tagle - Novatori - Lettera Cardinali

 Chiesa sinodale gravida di implicazioni ecumeniche?                               

Roma – di Sergio Basile – Nella città eterna, in questo tempo, si stanno consumando giorni intensi nell'ambito dei lavori del Sinodo sulla Famiglia. Pochi sanno, tuttavia, cosa stia realmente accadendo. Cerchiamo di comprenderlo meglio analizzando le vicende più significative dell'ultima settimana. Partiamo da una emblematica dichiarazione: "L'impegno a edificare una Chiesa sinodale è gravido di implicazioni ecumeniche". A dichiararlo, nei giorni scorsi, proprio Bergoglio, durante la commemorazione dei 50 anni del Sinodo del Vescovi. "Sono persuaso – ha poi spiegato – che, in una Chiesa sinodale, anche l'esercizio del primato petrino potrà ricevere maggiore luce.  Il Papa non sta, da solo, al di sopra della Chiesa; ma dentro di essa come Battezzato tra i Battezzati e dentro il Collegio episcopale come Vescovo tra i Vescovi, chiamato al contempo a guidare la Chiesa di Roma che presiede nell'amore tutte le Chiese". Sotto questo profilo il Pontefice ha ribadito "la necessità e l'urgenza di pensare a una conversione del papato" (fonte Ansa 17 Ottobre 2015).

 La lettera dei 13 cardinali                                                                                 

Ma in cosa consiste questa conversione? Sono in molti a chiederselo. Nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere, sempre in seno all'assemblea dei vescovi, in concomitanza con l'avvio dei lavori del sinodo, la lettera consegnata a Papa Francesco da parte di 13 cardinali (1) partecipanti alla stessa assemblea. Al centro del documento le "preoccupazioni" dei porporati in merito alle procedure sinodali che potrebbero facilitare "risultati predeterminati su importanti questioni controverse" (vedi testo integrale in allegato) come, evidentemente, quella della comunione ai divorziati.

(1) Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, Thomas C. Collins, arcivescovo di Toronto, Timothy M. Dolan, arcivescovo di New York, Willem J. Eijk, arcivescovo di Utrecht, Gerhard L. Müller, già vescovo di Ratisbona, Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, George Pell, dal 2014 prefetto in Vaticano della segreteria per l'economia, Robert Sarahdal 2014 prefetto della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, Jorge L. Urosa Savino, arcivescovo di Caracas. N.b.: Altri 4 cardinali avrebbero sostenuto di non aver mai firmato il documento: l’arcivescovo di Milano Angelo Scola, l’arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois, il Penitenziere maggiore Mauro Piacenza e l’arcivescovo di Budapest Péter Erdö (N.b.:  Erdö è anche relatore generale del Sinodo – vedi foto, personaggio al centro). Quindi dall’elenco iniziale di 13 porporati pubblicato da Sandro Magister (vedi qui Tredici cardinali hanno scritto al papa. Ecco la lettera) al momento, ne resterebbero 9.

 La questione della Relatio Synodi                                                                  

Bergolgio in assemble, è apparso piuttosto sorpreso dalla lettera,  rimarcando, tuttavia, la continuità dei lavori sinodali in corso rispetto a quelli avviati lo scorso anno e quindi in linea e sintonia con i suoi due discorsi – iniziale e finale – e con la Relatio synodi (vedi qui per approfondimenti Sinodo – La risposta ideale di Padre Pio alla relatio del cardinal Erdö). Il pontefice ha poi sottolineato come la dottrina cattolica sul matrimonio non sia stata toccata, invitando a "non ridurre gli orizzonti del sinodo" alla tematica dell'ipotesi della comunione ai divorziati. Secondo il portavoce della Sala Stampa Vaticana, padre Lombardi, in aggiunta, le decisioni di metodo da seguire nel sinodo sarebbero state condivise e approvate dal papa, e quindi "non possono essere rimesse in discussione". Francesco avrebbe respinto ai mittenti le richieste e preoccupazioni palesate nella lettera (vedi testo in allegato).

 Incertezza sulla "Relatio finalis"                                                                     

Ma oggi, ad esacerbare gli animi lungo il percosro sinodale è la presenza di un velo di incertezza ed approssimazione. Infatti ad apparire incerta è la stessa esistenza di una "Relatio finalis" sul sinodo: ancora non si è ben capito se si giungerà ad un documento finale o a semplici indicazioni, malgrado lo stesso Francesco avesse provveduto a nominare, in tempi non sospetti, una commissione di dieci cardinali e vescovi proprio per l'elaborazione di una relazione finale. L'unico documento finale del sinodo potrebbe essere, a questo punto, una rielaborazione di quell'"Instrumentum laboris" (documento preparatorio del sinodo) che i tredici cardinali firmatari della lettera a Francesco (vedi allegato) hanno considerato inadatto quale fondamento di un documento finale così importante. Ma probabilmente, al di là delle mere "questioni di metodo", il vero punto sta nell'opportunità del "merito" ("questioni di merito" dunque) su alcuni punti che da millenni nessuno aveva, fino ad ora, messo in discussione o sottoposto a "democratico" dibattito (sic!).

Sinodo Famiglia - Tagle - Novatori - Lettera Cardinali

 Richiesta di "ritorno al passato" e "genuina collegialità" (?)                    

Nella lettera a Bergoglio i tredici cardinali (oggi pare che i firmatari ufficiali siano diventati 9) hanno, inoltre, auspicavato il ripristino della procedura decisionale adottata nei sinodi passati, i quali terminavano col voto, ad una ad una, di "proposizioni da offrire al papa". L'alternativa suggerita dai cardinali consisterebbe nella votazione punto per punto di una "Relatio finalis" scritta da una commissione elettiva e non tutta nominata dall'alto da papa Francesco costituita – tra l'altro – in maggioranza da "novatori"(2). Nel testo si parla espressamente di "genuina collegialità". "La dottrina cattolica sul matrimonio non è stata toccata", ha assicurato Bergoglio, riferendosi alle assemblee presinodali avviate nel 2014. Tuttavia, ci chiediamo, una questione come quella della "comunione ai dovorziati", non dovrebbe essere a priori una tematica prettamente afferente al "mondo protestante" e quindi esclusa da qualsivoglia mutamento collegiale o non? Il punto cruciale della questione e dell'intero sinodo è proprio questo! 

(2) vedi tra tutti lo stravagante e ambiguo Cardinal Tagle – (vedi foto sopra a destra)

 I "novatori" dell'ambiguo Cardinal Tagle                                                     

Emblematica, in merito, è stata l'ultima esternazione del cardinal Tagle, novatore doc, che nei giorni scorsi ha dichiarato con un certo compiacimento come: "Il metodo nuovo adottato dal sinodo probabilmente è costato un po' di confusione, ma è bene essere confusi ogni tanto. Se le cose sono sempre chiare non sarebbe più la vita vera". Ma chi è Tagle? Beh, quello del gesto delle "corna" nelle Filippine (vedi foto sopra: destra), lo stesso immortalato in compagnia di "soggetti particolari" in "manifestazioni particolari" (vedi foto sopra: destra) e lo stesso artefice delle seguenti emblematiche dichiarazioni: «La rivoluzione, di Papa Francesco è solo agli inizi. Mi aspetto un Sinodo dove si discuta con franchezza, onestà intellettuale, che parli alla Chiesa e al mondo (…) Noi nelle Filippine, ogni anno celebriamo, per ben quattro-cinque volte, "il matrimonio delle coppie non sposate". Per noi non è una sorpresa. Noi annunciamo il Vangelo» (vedi qui – Il cardinale Tagle al Mattino: «Sì alle coppie non sposate in Chiesa»).

 Il pregevole intervento del metropolita russo-ortodosso Volokolamsk 

Per il momento al sinodo – il sinodo del partito dei difensori della fede, contrapposto a quello dei cosiddetti "novatori" – una delle voci più "cattoliche" resta quella del  metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa russa. Evidentemente c'è qualcosa che non torna (in calce l'intervento del prelato russo, dello scorso martedì 20 Ottobre). Al centro del discorso del prelato russo vi è stata la coraggiosa e decisa denuncia contro il cancro della modernizzazione della coscienza ecclesiale, pericolosamente orientata verso baratri protestantizzanti.

Sergio Basile (Copyright © 2015 Qui Europa)
 
Partecipa al dibattito – Redazione Quieuropa – infounicz.europa@gmail.com
 

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 Il testo della lettera dei 13 cardinali a Papa Francesco                            

Santità, Mentre ha inizio il sinodo sulla famiglia, e con il desiderio di vederlo fruttuosamente servire la Chiesa e il Suo ministero, rispettosamente Le chiediamo di prendere in considerazione una serie di preoccupazioni che abbiamo raccolto da altri padri sinodali, e che noi condividiamo. Il documento preparatorio del sinodo, l'"Instrumentum laboris", che pure ha degli spunti ammirevoli, ha anche sezioni che trarrebbero vantaggio da una sostanziale riflessione e rielaborazione. Le nuove procedure che guidano il sinodo sembrano assicurare un'influenza eccessiva sulle deliberazioni del sinodo e sul documento sinodale finale. Così com'è, e poste le preoccupazioni che abbiamo già raccolto da molti dei padri sulle sue varie sezioni problematiche, l'"Instrumentum" non può adeguatamente servire da testo guida o da fondamento di un documento finale.

 Genuina collegialità…                                                                                     

Le nuove procedure sinodali saranno viste in alcuni ambienti come mancanti d’apertura e di genuina collegialità. Nel passato, il processo di presentare proposizioni e di votarle serviva allo scopo prezioso di misurare gli orientamenti dei padri sinodali. L'assenza di proposizioni e delle relative discussioni e votazioni sembra scoraggiare un dibattito aperto e confinare la discussione ai circoli minori; quindi ci sembra urgente che la redazione di proposizioni da votare dall'intero sinodo dovrebbe essere ripristinata. Il voto su un documento finale arriva troppo tardi nel processo di completa revisione e di aggiustamento del testo.

 La questione della nomina senza consultazione                                       

Inoltre, la mancanza di una partecipazione dai padri sinodali alla composizione della commissione di redazione ha creato un notevole disagio. I suoi membri sono stati nominati, non eletti, senza consultazione. Allo stesso modo, chiunque farà parte della redazione di qualsiasi testo a livello dei circoli minori dovrebbe essere eletto, non nominatoA loro volta, questi fatti hanno creato il timore che le nuove procedure non siano aderenti al tradizionale spirito e finalità di un sinodo. Non si capisce perché questi cambiamenti procedurali siano necessari. A un certo numero di padri il nuovo processo sembra configurato per facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse

 La questione della comunione ai divorziati e il modello protestante   

Infine, e forse con più urgenza, vari padri hanno espresso la preoccupazione che un sinodo progettato per affrontare una questione pastorale vitale – rafforzare la dignità del matrimonio e della famiglia – possa arrivare ad essere dominato dal problema teologico/dottrinale della comunione per i divorziati risposati civilmente. Se così avverrà, ciò solleverà inevitabilmente questioni ancora più fondamentali su come la Chiesa, nel suo cammino, dovrebbe interpretare e applicare la Parola di Dio, le sue dottrine e le sue discipline ai cambiamenti nella cultura. Il collasso delle chiese protestanti liberali nell’epoca moderna, accelerato dal loro abbandono di elementi chiave della fede e della pratica cristiana in nome dell'adattamento pastorale, giustifica una grande cautela nelle nostre discussioni sinodali. Santità, offriamo questi pensieri in uno spirito di fedeltà, e La ringraziamo per la loro presa in considerazione. Fedelmente suoi in Gesù Cristo.

Cardinali Carlo Caffarra, Thomas C. Collins, Timothy M. Dolan, Willem J. Eijk, Gerhard L. Müller, Wilfrid Fox Napier, George Pell, Robert SarahJorge L. Urosa Savino.

N.b.: Altri 4 cardinali avrebbero sostenuto di non aver mai firmato il documento: l’arcivescovo di Milano Angelo Scola, l’arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois, il Penitenziere maggiore Mauro Piacenza e l’arcivescovo di Budapest Péter Erdö (N.b.:  Erdö è anche relatore generale del Sinodo). Quindi dall’elenco iniziale di 13 porporati pubblicato da Sandro Magister al momento, ne resterebbero 9.

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 Intervento del metropolita russo-ortodosso Hilarion di Volokolamsk 

Assemblea sinodale, Martedì 20 Ottobre 2015   

 Intervento di saluto al sinodo

di S.E. Hilarion di Volokolamsk, Metropolita russo-ortodosso

(in foto, il terzo da sinistra)

Sinodo Famiglia - Tagle - Novatori - Lettera Cardinali

 Basi solide e incrollabili                                                                                    

Santità, Beatitudini, Eminenze e Eccellenze, a nome di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill e di tutta la Chiesa ortodossa russa rivolgo il nostro saluto fraterno a tutti voi, in occasione della XIV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi della Chiesa cattolica, dedicata al tema della famiglia. Nel nostro mondo turbolento e inquietante, l’uomo ha bisogno di basi solide e incrollabili su cui poggiare, per costruire su di esse con fiducia la propria vita. La società laica, orientata principalmente alla soddisfazione dei desideri individuali, non può dare alla persona orientamenti morali chiari.

 

 La crisi dei valori tradizionali                                                                          

La crisi dei valori tradizionali cui assistiamo nella società dei consumi, porta ad una contraddizione tra diverse preferenze, anche nelle relazioni familiari. Così, se il femminismo estremo vede nella maternità un ostacolo alla realizzazione della donna, d’altra parte, il fatto di avere un figlio è sempre più considerato un diritto che può essere raggiunto con qualsiasi mezzo. Sempre più spesso, la famiglia è vista come un’unione di due persone, indipendentemente dal loro sesso, e si ritiene che l’individuo possa scegliere l’appartenenza all’uno o all’altro sesso, secondo il gusto personale. D’altra parte, si presentano nuovi problemi che riguardano direttamente i fondamenti della famiglia tradizionale.

 

 Conflitti e movimenti migratori come minaccia alla famiglia                  

I conflitti armati nel mondo moderno causano un esodo di massa dalle regioni colpite dalla guerra verso i paesi più ricchi. L’emigrazione spesso porta alla rottura dei legami familiari, e crea nel contempo un nuovo ambiente sociale in cui nascono legami che hanno spesso carattere interetnico e interreligioso. Queste sfide e minacce sono comuni per tutte le Chiese cristiane, che devono cercare le risposte, basandosi sulla missione affidata loro da Cristo, quella di guidare la persona alla salvezza.

 

 Il cancro della modernizzazione della coscienza ecclesiale                      

Purtroppo, anche in ambienti cristiani, sentiamo spesso voci che chiedono una “modernizzazione” della coscienza ecclesiale, cioè il rifiuto della dottrina cristiana, apparentemente obsoleta, sulla famiglia. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare le parole dell’apostolo Paolo rivolte ai cristiani di Roma:

 

Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando

        la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono,

                                                      a lui gradito e perfetto

                                                                                          (Rm 12, 2).

 

 Sale della terra e luce del mondo                                                                   

La Chiesa è chiamata ad essere una luce e un faro nel buio di questo mondo, e i cristiani sono chiamati a essere “sale della terra” e “luce del mondo”. Tutti noi non dobbiamo dimenticare il tremendo monito del Salvatore:

          “se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato?

       A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini

                                                                                   (Mt 5, 13-14).

 

 Abomini delle comunità protestanti                                                             

Un tale sale, che ha perso la forza del proprio sapore, diventano in questo nostro tempo alcune comunità protestanti che si definiscono cristiane ma predicano ideali morali che sono incompatibili con il cristianesimo. Se in comunità di questo tipo si introduce il rito della benedizione delle unioni omosessuali, e una donna lesbica, che si autodefinisce “vescovo”, esorta a rimuovere dalle chiese portuali le croci e a sostituirle con mezzelune islamiche, può una tale comunità essere definita “chiesa”? Sotto i nostri occhi il cristianesimo viene tradito da quanti sono pronti a fare il gioco della società secolarizzata, sclericalizzata e senza Dio.

 

 La distruzione del concetto di famiglia                                                        

Le autorità di diversi paesi d’Europa e America, nonostante le numerose proteste, anche da parte di fedeli cattolici, continuano a perseguire una politica deliberatamente mirante alla distruzione del concetto stesso di famiglia. Non soltanto le unioni omosessuali vengono legalmente equiparare al matrimonio, ma si arriva a perseguire penalmente quanti, a motivo della propria fede cristiana, rifiutano di registrare tali unioni. Subito dopo la conclusione della visita di Papa Francesco, il presidente americano Barack Obama ha apertamente dichiarato che i diritti dei gay sono più importanti della libertà religiosa. Questo mostra chiaramente l’intenzione delle autorità secolari di continuare l’attacco alle forze sane della società che difendono i valori tradizionali della famiglia. I cattolici sono in prima linea in questa lotta, e proprio contro la Chiesa cattolica è in corso una vera e propria campagna di discredito e menzogna. Pertanto, la forza nel difendere le convinzioni cristiane e la fedeltà alla tradizione della Chiesa oggi sono particolarmente necessarie.

 

 Cos'è la famiglia? Ancora contro la deriva del relativismo morale         

Oggi che la società diventa sempre più simile all’uomo stolto, “che ha costruito la sua casa sulla sabbia” (cf. Mt 7 26), è dovere della Chiesa ricordare alla società la sua base solida – la famiglia come unione dell’uomo e della donna, che ha come fine la nascita e l’educazione dei figli. Solo una tale famiglia, stabilita dallo stesso Signore al momento della creazione del mondo, è in grado di prevenire, o almeno rallentare, lo scivolare della società moderna nel baratro del relativismo moraleLa Chiesa ortodossa, così come quella cattolica, nella sua dottrina sulla famiglia ha sempre seguito la Sacra Scrittura e la Santa Tradizione, affermando il principio della santità del matrimonio, che si fonda sulle parole del Salvatore stesso (cf. Mt 19, 6; Mc 10, 9). Nel nostro tempo, questa posizione deve essere più unita e unanime.

 

 Difendere la famiglia, la nostra missione                                                     

Dobbiamo insieme difenderla nel dialogo con le autorità legislative ed esecutive dei singoli paesi, e a livello delle organizzazioni internazionali, come l’ONU e il Consiglio d’Europa. Non possiamo limitarci alle sole esortazioni, dobbiamo garantire pienamente la tutela giuridica della famiglia. È indispensabile la solidarietà delle Chiese e tutte le persone di buona volontà, al fine di proteggere la famiglia dalle minacce del mondo laico e così garantire il nostro futuro. Spero che uno dei frutti della Assemblea del Sinodo sarà l’ulteriore sviluppo della cooperazione cattolico-ortodossa in questa direzione. Vi auguro la pace, la benedizione di Dio e successo nel vostro lavoro!

Metropolita Hilarion di Volokolamsk

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 Articolo allegato                                                                                                  

 

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Uomo e donna li creò – Il 20 giugno si può dir tutto per difendere la Famiglia?

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Mercoledì, Giugno 17th, 2015 – di Chiara Mangolini –  Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa" Redazione Quieuropa, Chiara Mangolini, Famiglia, Marcia 20 Giugno, Piazza San Giovanni, Agenda Gender, DDL Cirinnà, DDL Scalfarotto e DDL Fedeli, omertà, Catechismo, Magistero, Bibbia, chi non è con me è contro di me   Famiglia – Manifestazione del 20 Giugno […]

Contro la distruzione della Famiglia Naturale e l’iper-sessualizzazione precoce dei nostri figli

Contro la distruzione della Famiglia Naturale e l’iper-sessualizzazione precoce dei nostri figli

Mercoledì, Giugno 17th, 2015 – Comunicato Stampa – Patrizia Stella, Sergio Basile –  Redazione "Qui Europa" – Redazione "Sete di Giustizia" Redazione Quieuropa, Famiglia, Marcia 20 Giugno, Piazza San Giovanni, Sergio Basile, Patrizia Stella, Redazione Sete diGiustizia, Redazione Qui Europa, Famiglia Naturale, Giuristi Cattolici, iper sessualizzazione precoce dei nostri figli, Agenda Gender, DDL Cirinnà, DDL Scalfarotto e DDL Fedeli  Famiglia […]

Direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, per distruggere la chiesa cattolica

Direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, per distruggere la chiesa cattolica

Giovedì,  Aprile 23rd/ 2015       – Don Luigi Villa – Tratto da "La Massoneria e la Chiesa Cattolica" – Redazione Quieuropa, Din Luigi Villa, Massoneria, Chiesa Cattolica, Piano massonico, Satana, Direttive del Gran Maestro ai vescovi cattolici massoni, Ecumenismo e dissacrazione dell'Eucarestia, Divieto per liturgia latine e velo per le donne, Liturgia: vietate di inginocchiarsi e introducete chitarre, tamburi, Desacralizzazione dei canti […]

UK – Madre (nonna) presta utero al figlio gay

UK – Madre (nonna) presta utero al figlio gay

Giovedì,  Marzo 12th/ 2015  – di Arrigo Muscio, Presidente "Genitori Cattolici" e Redazione QE – Redazione Quieuropa, Arrigo Muscio, Gran Bretagna, Kyle Casson, rivolta contro il piano creativo del Signore, Comodato d'uso, donatrice di ovulo, scelta di colore di occhi, chi sono io per giudicare?, diritto ad essere genitore, legge inglese, Satana, incestuoso episodio  Regno Unito – Utero […]

Il Nuovo Ordine, la moda e l’errore dell’ecumenismo

Il Nuovo Ordine, la moda e l’errore dell’ecumenismo

Mercoledì,  Settembre 10th/ 2014  – di Don Floriano Pellegrini – Redazione Quieuropa,  Belluno, Roma, Don Floriano Pellegrini, Ecumenismo, Belgio, moda dell'ecumenismo, errori dell'ecumenismo, Anversa, Nuovo Ordine mondiale, a braccetto con i sommi sacerdoti, cattolicesimo modaiolo, veri testimoni, fraternità cristiana e fratellanza mondialista, Gesù non ha fatto ecumenismo, morte in croce per la verità  Il Nuovo Ordine, […]

Il caos dei nostri giorni e i castighi di Dio

Il caos dei nostri giorni e i castighi di Dio

Sabato,  Settembre 6th/ 2014 – A cura di Arrigo Muscio, Genitori Cattolici – Iniziativa di Libero Confronto "Pensa e scrivi" di Quieuropa Redazione Quieuropa, Arrigo Muscio, Genitori Catolici, Caos, castighi, Sacre Scritture, Madonna a Fatima, Madonna a La Salette, fenomeni atmosferici, giustizia divina e avvisi di ravvedimento, l'Italia delle blasfemie, gay pride, sensualizzazione della società, conversione  Il caos […]

Il Messia del Talmud e quell’abbraccio inopportuno

Il Messia del Talmud e quell’abbraccio inopportuno

Sabato,  Agosto 30th/ 2014 – di Giuseppe Federici e Redazione Quieuropa – Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa Redazione Quieuropa, Giuseppe Federici, ebraismo, Talmùd, Papa Francesco, Cardinal Bergoglio, rabbino Skorka, Buenos Aires  Il Messiah del Talmud e quell'abbraccio inopportuno Bergoglio: cardinale e Papa dallo stile decisamente "rivoluzionario" Il cardinal Jorge Bergoglio così premiò il rabino Abraham […]

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